Siamo nel nuovo medioevo

[topscorer]

Ci sono quelli del Volo che stanno ottenendo un grandissimo successo internazionale, poi oh possono pure non piacere, le voci ci sono.
A livello di cantautori siamo nel buio totale, nuovi Dalla, De Gregori, De Andre, non ne vedo, quelli che vendono e riempiono i palazzetti sono i soliti, Ligabue, Vasco, Ramazzotti, Zucchero, Pausini.
A Bologna abbiamo Cesare Cremonini che non è nemmeno piu' giovanissimo e si sperava colmasse i vuoti che si sono via via creati, per ora è ancora nel limbo, deve dare la zampata per consacrarsi, non è detto che ce la faccia.

[NaturalHardCore]

Belle voci ce ne sono ma parlo di menti, prima i cantautori avevano qualcosa da dire invece c'è proprio carenza di idee, oltre la smielata amorosa non si va, i cantautori parlavano di qualsiasi cosa, dall'amore ai temi sociali.

[modgallagher]

Ma la musica italiana è sempre stata legata alla tragedia amorosa.

[Fabi Stone]

In un certo senso si
Chi affronta solo temi sociali rimane indietro come popolarità.
Autori come Silvestri, Giovanni Lindo Ferretti, C. S. I, gli stessi Nomadi di Augusto Daolio...sono solo degli esempi.
Forse uno dei pochi grandi vecchi che non ha avuto bisogno di ricorrere al tema amoroso, è il Maestro Battiato Franco.
Anche se i giovani di adesso lo conoscono più per La cura che per altro.

[KURTANGLE]

Apro il thread in trash perché c'è più libertà di scrittura. Ogni volta che se ne va un grande personaggio della musica, della letteratura dell'arte in genere mi viene in mente che siamo davvero in una sorta di nuovo medioevo. Non c'è ricambio, per un Prince che muore quale nuovo talento emerge nel panorama musicale? Il discorso si può estendere agli altri campi. Sono io che non apprezzo il nuovo o avete la stessa sensazione?

In realtà ho sbagliato e l'ho aperto in caffetteria, fa lo stesso.

per la musica italiana è verissimo.
per la musica mondiale forse anche (basta un bel faccino e un campionatore e puoi diventare una star....vedi bibier)
per il resto.......non credo onestamente


ah il 95% dei testi di jovanotti è merda liquida

[Fabi Stone]

per la musica italiana è verissimo.
per la musica mondiale forse anche (basta un bel faccino e un campionatore e puoi diventare una star....vedi bibier)
per il resto.......non credo onestamente


ah il 95% dei testi di jovanotti è merda liquida

Vorrei che mi spiegassi una cosa.
Per stare in piedi da 25 anni buoni nel mondo della musica (non come comparsa ovvio), e non sai ne suonare ne cantare ne sei figo.
Come te la giochi?

[GoodBoy!]

a me piace gianni vezzosi

https://www.youtube.com/watch?v=l2l1TMQAPDQ

[modgallagher]

Vorrei che mi spiegassi una cosa.
Per stare in piedi da 25 anni buoni nel mondo della musica (non come comparsa ovvio), e non sai ne suonare ne cantare ne sei figo.
Come te la giochi?

Ha avuto dei bei esempi come vasco e ligabue.

[Fabi Stone]

Ha avuto dei bei esempi come vasco e ligabue.

Probabilissimo Mod
Al di là della differenza di genere musicale e quindi di impatto sulle masse.
Non mi piacciono nessuno dei tre, ma non è detto che ciò che non mi piace non possa essere buono.
I numeri sono purtroppo dalla loro parte da un botto di anni.
L'unica spiegazione che potessi darmi era rivolta verso i testi...non tutti ovviamente. Solo con la pochezza del momento mi sembrava poco giusto lasciar fuori Jovanotti, che concordo non avere nulla da spartire con i sopra citati.

[Fabi Stone]

Belle voci ce ne sono ma parlo di menti, prima i cantautori avevano qualcosa da dire invece c'è proprio carenza di idee, oltre la smielata amorosa non si va, i cantautori parlavano di qualsiasi cosa, dall'amore ai temi sociali.

Non riesco a trovare spiegazioni Nat.
Ora siamo in un periodo storico ancora più buio rispetto ai '60/'70 ma nonostante questo c'è totale mancanza di contenuti sociali e politici nei testi dei nuovi autori.
Quegli anni sono stati magici per qualsiasi forma di arte creativa e bastava veramente poco per venir fuori, una possibilità la davano a tutti i meritevoli.
Anche l'industria discografica ti pressava meno.
Ora sei costretto a fare un disco l'anno e di conseguenza vai a forzare quella naturalezza che dovrebbe contraddistinguere questa professione...a scapito dei testi.
Parlo a livello internazionale anche; basti pensare ai giganti del passato che continuano ora...il livello è sceso di molto anche per loro.
Credo sia cambiato l'approccio dell'ascoltatore...prima riuscivi a identificarti nelle canzoni di protesta, lotta sociale e rivendicazione dei diritti...
Scendevano in piazza, facevano rivolte studentesche e la musica era la colonna sonora di tutto ciò.
Ora ci siamo adagiati a quello che abbiamo.

[wizard89]

In Italia c'è ancora della buona musica, il problema è che è più difficile trovarla, visto che in radio e TV passano i soliti quattro mongoloidi. Negli ultimi anni ho scoperto Brunori sas, i teatro degli orrori, colapesce, zen circus, Giorgio canali e rossofuoco (anche se ex cccp), e ce ne sono tanti altri.
Comunque jovanotti fa veramente pietà da quando pensa di essere un artista che scrive testi impegnati, era sicuramente più credibile quando faceva finta di rappare, almeno era divertente. E De André è dio, non dimenticatelo

[NaturalHardCore]

Uno relativamente giovane che mi piace è Sergio Cammariere.

[wizard89]

Cammeriere avrà 60 anni ahaha
A questo punto è d'obbligo metterci anche Capossela

[NaturalHardCore]

Azz 55 anni, pensavo ne avesse una decina di meno.

[RATM]

Gli anni 90 è stato l'ultimo decennio in cui si è creato qualcosa di nuovo ed in cui oltre a cercare di diventare famosi e ricchi si voleva esprimere qualcosa, dal disagio aggressivo con il grunge alla voglia di sperimentare ed innovare del crossover e dell'elettronica, ci sono state anche parecchie band Italiane piuttosto interessanti in quel periodo.
Poi i media sono arrivati troppo pesantemente ed hanno soffocato l'innovazione, così che da quasi 20 anni sentiamo sempre le stesse robe riciclate e presentate con fiocchetti differenti.
Solo nell'elettronica c'è stata qualche novità tipo la dubstep, altrimenti il pop, che sia rock o rap o altro non è evoluto di un millimetro, anzi forse è addirittura peggiorato.
Ormai la musica è spotify, a noleggio ed usa e getta, e chi la fa la produce seguendo questo criterio, cercare di beccare il trend del momento, ed i mass media portano all'orecchio di tutti quello che è più commerciale possibile.
Una volta l'album seguiva un filo logico, voleva dire qualcosa e veniva condensato in 12/13 canzoni, ora gli album non esistono più, un cantante od una band butta su internet 20/100 lenze con esche diverse sperando che almeno una peschi qualcosa, se poi qualcuno becca, quella band punterà tutto su quello stile cercando di durare il più a lungo possibile.
Poi ovvio qualcosa di interessante uscirà ancora, ma oltre ad essere raro, rimane di nicchia.