Per me uno dei più grandi intellettuali italiani degli ultimi 50 anni... dire "Eco=Il nome della rosa" è troppo riduttivo, semmai "Il pendolo di Focault" e una tagliente cultura enciclopedica usata con perizia. Un filosofo edonista, non moderno, ma comunque affascinante. R.I.P.
Morto Umberto Eco
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Originariamente Scritto da marcokrt 1984 Visualizza MessaggioPer me uno dei più grandi intellettuali italiani degli ultimi 50 anni... dire "Eco=Il nome della rosa" è troppo riduttivo, semmai "Il pendolo di Focault" e una tagliente cultura enciclopedica usata con perizia. Un filosofo edonista, non moderno, ma comunque affascinante. R.I.P.
Il romanzo sicuramente è anche questo ( e la trasposizione cinematografica, per quanto ben fatta, giocoforza percorre questo canale) , ma c'è ben altro, essendo un vero e proprio "Tractatus" che va da Aristotele a Wittgenstein, affidando il dubbio sull'esistenza di Dio a un monaco benedettino.
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Originariamente Scritto da centos Visualizza MessaggioVeramente un gigante della letteratura, non solo italiana
Devo dire che non ho letto molto dei suoi scritti se non Il nome della rosa, Baudolino e il cimitero di praga
Riposi in pace, ci ha dato tanto
Ci ha dato tantissimo.
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Originariamente Scritto da Manx Visualizza MessaggioIl primo libro di Eco che lessi fu "Il pendolo di Foucault", ero all'ultimo anno di liceo. Un libro a mio parere eccezionale, del quale il piu' (forse?) noto libro di Brown "Il Codice da Vinci" (di 20 anni dopo) non è altro che una versiona nazional-popolare per Dummies...e per fare cassetta. Il pendolo è fantasticoe, 700 pagine che si leggono d'un fiato, un vero e proprio trattato quasi psicologico sulla mania e sulle tendenze dell'uomo a vedere complotti, sotterfugi, interpretazioni non canoniche della storia, del mondo, dei vari fatti fondamentali degli ultimi secoli...ovunque . Va da sé che non è affatto un libro per tutti, tutt'altro. Se non si hanno conoscenze, almeno sufficienti, di storia medievale e contemporanea, di storia dell'esoterismo, della Chiesa, dei vari complotti, di storia dell'arte, della Kabbala, del pensiero ebraico ecc...non lo si comprende del tutto, anche se rimane affascinante e avvincente. Lo consiglio, ma ripeto...è tutt'altro che scontato, banale e "scopiazzato" qui e là come il "Codice da Vinci". E' un libro...su tanti altri libri...che contengono ancora altri libri
Alcuni anni dopo sostenni l'esame di storia medievale, proprio a Bologna, e in programma c'era l'altro suo capolavoro, "Il nome della Rosa" ben piu' famoso anche grazie al film, anch'esso, come già detto da Sean poco sopra, "un libro nel libro", forse piu' accessibile al "profano" e meno complesso rispetto al Pendolo, sicuramente ben piu' lineare e meno contorto e "arzigogolato" nell'intreccio. Bello anche questo ovviamente.
La mia esperienza di Eco come romanziere si ferma a questi due libri, poi ho letto alcuni studi classici di semiotica e altri articoli che mi interessano/interessavano molto meno. In ogni caso tra gli allievi di Pareyson, il grande filosofo torinese, è sicuramente stato il migliore, ben piu' dell'altro allievo Gianni Vattimo.sigpic
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Originariamente Scritto da Manx Visualizza MessaggioIl primo libro di Eco che lessi fu "Il pendolo di Foucault", ero all'ultimo anno di liceo. Un libro a mio parere eccezionale, del quale il piu' (forse?) noto libro di Brown "Il Codice da Vinci" (di 20 anni dopo) non è altro che una versiona nazional-popolare per Dummies...e per fare cassetta. Il pendolo è fantasticoe, 700 pagine che si leggono d'un fiato, un vero e proprio trattato quasi psicologico sulla mania e sulle tendenze dell'uomo a vedere complotti, sotterfugi, interpretazioni non canoniche della storia, del mondo, dei vari fatti fondamentali degli ultimi secoli...ovunque . Va da sé che non è affatto un libro per tutti, tutt'altro. Se non si hanno conoscenze, almeno sufficienti, di storia medievale e contemporanea, di storia dell'esoterismo, della Chiesa, dei vari complotti, di storia dell'arte, della Kabbala, del pensiero ebraico ecc...non lo si comprende del tutto, anche se rimane affascinante e avvincente. Lo consiglio, ma ripeto...è tutt'altro che scontato, banale e "scopiazzato" qui e là come il "Codice da Vinci". E' un libro...su tanti altri libri...che contengono ancora altri libri
Alcuni anni dopo sostenni l'esame di storia medievale, proprio a Bologna, e in programma c'era l'altro suo capolavoro, "Il nome della Rosa" ben piu' famoso anche grazie al film, anch'esso, come già detto da Sean poco sopra, "un libro nel libro", forse piu' accessibile al "profano" e meno complesso rispetto al Pendolo, sicuramente ben piu' lineare e meno contorto e "arzigogolato" nell'intreccio. Bello anche questo ovviamente.
La mia esperienza di Eco come romanziere si ferma a questi due libri, poi ho letto alcuni studi classici di semiotica e altri articoli che mi interessano/interessavano molto meno. In ogni caso tra gli allievi di Pareyson, il grande filosofo torinese, è sicuramente stato il migliore, ben piu' dell'altro allievo Gianni Vattimo.
Alcuni che hanno letto il mio romanzo l'hanno paragonato in piccolo ai suddetti, come costruzione e per il nozionismo... tu poi l'hai letto (e nel caso che ne pensi)?
Per il resto quoto tutto :-)
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Originariamente Scritto da Niko853 Visualizza MessaggioRicorderò Eco per la sua frase che qualche mese fa fece scalpore sulla rete : "I guaio dei social è che danno la parola anche ai cretini". I commenti dei vari minorati/ignoranti che, sentitisi chiamati in causa in prima persona, lo criticavano furono qualcosa di tragicomico.Originariamente Scritto da Seanfaccini, kazzi, fike, kuli
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Ci sono rimasto malissimo quando l'ho saputo, era (ed è naturalmente) uno dei miei idoli,una mente geniale e,insieme a Fo e Camilleri,l'ultimo vero retaggio del novecento italiano.
Ho letto molto di Eco,il Nome della Rosa è forse quello che mi ha colpito di meno ma leggerlo è stato comunque straordinario soprattutto per un amante della letteratura come me...sembra che ad ogni rigo sia nascosta una citazione, un omaggio, da Manzoni a Doyle a tanti altri,e rintracciarle era come incontrare tanti vecchi amici per strada...
L'ultima volta che l'ho visto in TV è stato al programma di Fazio (che di solito non seguo, fu una casualità) mentre diceva la stessa identica cosa che pensavo da mesi...cioè che al programma "l'eredità" c'è gente che non è nemmeno in grado di collocare storicamente Mussolini e il Fascismo,addirittura per alcuni era risalente agli anni '50-'60... c'è dunque una avvilente ignoranza in campo storico-umanistico,un po' perché il mercato del lavoro richiede competenze soprattutto scientifiche, un po' per la totale crisi di identità che sta vivendo l'odierno Occidente. L'ho ritenuto uno spunto di riflessione molto valido e mi fa piacere che l'ultima cosa,o tra le ultime,che abbia fatto sia stata far riflettere le persone,in accordo col resto della sua vitaOriginariamente Scritto da Alberto84Te lo dico io gratis che devi fare per crescere: devi spignere fino a cagarti in mano
Originariamente Scritto da debeChi è che è riuscito a trasformarti in un assassino mangiatore di vite altrui?Originariamente Scritto da ZbigniewKurt non sarebbe capace di distinguere, pur avendoli assaggiati entrambi, il formaggio dalla formaggia.
Un indecente crogiuolo di dislessia e malattie veneree.
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Citava spesso la tremenda ignoranza delle nuove generazioni. Ne fa un esempio nella bella lettera che scrisse al nipote: http://espresso.repubblica.it/vision...moria-1.147715 un condensato di come non impigrirsi intellettualmente, in una epoca dove la tecnologia dà a tutti l'illusione di avere il sapere a portata di mano, evitando così di esercitare la memoria.
Eco dice proprio di questa difficoltà a collocare temporalmente fatti e personaggi della storia anche a noi vicini: tanti giovani, ad esempio, pensano che Moro sia stato il capo delle BR e non una sua vittima....ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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C'è da dire che il programma delle scuole pubbliche a stento arriva alla seconda guerra mondiale...o nel migliore dei casi al '68Originariamente Scritto da Alberto84Te lo dico io gratis che devi fare per crescere: devi spignere fino a cagarti in mano
Originariamente Scritto da debeChi è che è riuscito a trasformarti in un assassino mangiatore di vite altrui?Originariamente Scritto da ZbigniewKurt non sarebbe capace di distinguere, pur avendoli assaggiati entrambi, il formaggio dalla formaggia.
Un indecente crogiuolo di dislessia e malattie veneree.
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioCitava spesso la tremenda ignoranza delle nuove generazioni. Ne fa un esempio nella bella lettera che scrisse al nipote: http://espresso.repubblica.it/vision...moria-1.147715 un condensato di come non impigrirsi intellettualmente, in una epoca dove la tecnologia dà a tutti l'illusione di avere il sapere a portata di mano, evitando così di esercitare la memoria.
Eco dice proprio di questa difficoltà a collocare temporalmente fatti e personaggi della storia anche a noi vicini: tanti giovani, ad esempio, pensano che Moro sia stato il capo delle BR e non una sua vittima.
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"....potrei continuare all’infinito, e sarebbero tutte belle avventure di ricerca. E tutto da ricordare. Verrà il giorno in cui sarai anziano e ti sentirai come se avessi vissuto mille vite, perché sarà come se tu fossi stato presente alla battaglia di Waterloo, avessi assistito all’assassinio di Giulio Cesare e fossi a poca distanza dal luogo in cui Bertoldo il Nero, mescolando sostanze in un mortaio per trovare il modo di fabbricare l’oro, ha scoperto per sbaglio la polvere da sparo, ed è saltato in aria (e ben gli stava). Altri tuoi amici, che non avranno coltivato la loro memoria, avranno vissuto invece una sola vita, la loro, che dovrebbe essere stata assai malinconica e povera di grandi emozioni..."
ecco
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