Sofocrazia e Noocrazia!

[1Campione]

Mi spiegate in maniera rigorosa in cosa si diversificano? =)

[Manx]

In nulla. Sono sinonimi, cosi' li intende Platone nella Repubblica, "governo dei sapienti". Sofocrazia deriva da sofia, sapienza, saggezza, filosofia, + kratos, potere. Noocrazia, deriva da nous, ovvero ragione/intelletto, capacità di intendere, di calcolo ecc... Ma non sono un classicista tanto meno un grecista.

[1Campione]

In nulla. Sono sinonimi, cosi' li intende Platone nella Repubblica, "governo dei sapienti". Sofocrazia deriva da sofia, sapienza, saggezza, filosofia, + kratos, potere. Noocrazia, deriva da nous, ovvero ragione/intelletto, capacità di intendere, di calcolo ecc... Ma non sono un classicista tanto meno un grecista.

Grazie Manuel. Sì, ero venuto a capo pure io di questa conclusione facendo una breve ricerca sul web. Però mi chiedevo per l'appunto, se si diversificassero in qualcosa, o fossero dei meri sinonimi che convergono sulla stessa "ideologia": "il governo dei/della sapienti/ragione".

Pura curiosità personale rimastami dal dialogo con un mio amico filosofo. Chiederò a egli stesso delucidazioni appena il tempo mi giova.

@Un'altra curiosità venutami or ora dopo aver visto il tuo avatar di paperino alla lettura del "Mein Kampf": una volta, il mio professore di italiano, mi disse che tale libro è uno dei peggiori che sia mai stato scritto negli ultimi cento anni. Ma non solo per i contenuti, ma sopratutto a livello grammaticale. Altresì mi disse che gli editori avevano persino tradotto gli errori grammaticali in italiano. Cosicché da risultare errato pure in lingua italiana. Lui mi disse che aveva delle copie a casa della versione integrale tedesca con la traduzione a fianco in italiano (con gli errori riportati). Ecco, mi chiedevo se tu abbia mai riscontrato quanto detto dal mio prof in merito all'ultima parte(gli errori).

[Sean]

Manx conosce il tedesco, ha il grande privilegio di poter leggere le opere in lingua originale e quindi ti saprà dire meglio di me Però sì, il tuo professore circa lo stile del libro non sbaglia: non è, a livello letterario, di altissima qualità. Il suo interesse risiede nel contenuto, che è fondamentale per capire (da fonte diretta) quegli anni e quelle ideologie.

[Manx]

Grazie Manuel. Sì, ero venuto a capo pure io di questa conclusione facendo una breve ricerca sul web. Però mi chiedevo per l'appunto, se si diversificassero in qualcosa, o fossero dei meri sinonimi che convergono sulla stessa "ideologia": "il governo dei/della sapienti/ragione".

Pura curiosità personale rimastami dal dialogo con un mio amico filosofo. Chiederò a egli stesso delucidazioni appena il tempo mi giova.

@Un'altra curiosità venutami or ora dopo aver visto il tuo avatar di paperino alla lettura del "Mein Kampf": una volta, il mio professore di italiano, mi disse che tale libro è uno dei peggiori che sia mai stato scritto negli ultimi cento anni. Ma non solo per i contenuti, ma sopratutto a livello grammaticale. Altresì mi disse che gli editori avevano persino tradotto gli errori grammaticali in italiano. Cosicché da risultare errato pure in lingua italiana. Lui mi disse che aveva delle copie a casa della versione integrale tedesca con la traduzione a fianco in italiano (con gli errori riportati). Ecco, mi chiedevo se tu abbia mai riscontrato quanto detto dal mio prof in merito all'ultima parte(gli errori).

Per il primo punto dovrebbe intervenire un esperto di Platone, ma che io ricordi, anche se alla filosofi antica non ho dedicato molto tempo all'università, non c'erano distinzioni nella storia della critica platonica tra Sofocrazia e Noocrazia e ora mi sfugge se Platone abbia usato entrambi i termini nella sua Repubblica o solo uno di essi, probaile invece sia stato reso successivamente, dalla critica filosofica e politica, lo stesso concetto/idea del governo dei filosofi con le due espressioni diverse.

Circa il Mein Kampf se ne parlava proprio qualche giorno fa in trash, il fatto che stanno per decadere i diritti d'autore suscita interesse a quanto vedo e leggo Il libro è scritto male si', contorto, sgrammaticato, con periodi confusi e tutto il resto, mi resta pero' difficile che la sintassi zoppicante e la "sgrammatica" sia stata resa anche nelle traduzioni italiane, poichè le lingue sono completamente diverse è non è possibile rendere lo stesso errore in queste due lingue. Possiamo trasbordare lo stesso errore di sintassi e grammatica dall'italiano al francese e viceversa, ma non dal tedesco all'italiano e viceversa. Probabile che le vecchie traduzioni siano pero' "contorte" come l'ôriginale tedesco. L'ultima edizione italiana curata da Galli per Kaos edizioni è pregevole e godibile, non conosco pero' altre vecchie edizioni italiane. Quella tedesca....è davvero pesante e contorta

[Sean]

Ho una vecchia edizione ed è difatti grammaticalmente pulita.

[Manx]

Ho una vecchia edizione ed è difatti grammaticalmente pulita.

Mi sembra normale e corretto, infatti. io stesso che ho tradotto dal tedesco piu' cose e anche un carteggio scritto velocemente dagli autori stessu, senza rileggere ovviamente le lettere perchè non erano destinate alla stampa, quando ho intercettato sviste o refusi...non li ho ovviamente resi nella edizione italiana Quando l'ho fatto, in un paio di occasioni ma perchè c'era un motivo dietro, allora ho fatto la classica nota a pié di pagina e cosi' infatti si fa di regola.

[1Campione]

Grazie mille ad entrambi. Tuttavia, mi preme dire che non nego che ci siano edizioni vecchie o più recenti grammaticalmente corrette. Però per l'appunto, volevo una conferma su quanto mi disse il mio vecchio professore di italiano. Il quale mi disse che aveva edizioni con errori grammaticali, sintassi irregolare et similia.
Poi ne aveva altre che erano corrette e pulite.
Manuel perspicaciamente o fortunamente, ha centrato uno dei miei dubbi che sovvengono dopo la conferma di quello che mi disse il professore, al quale io ero titubante a credergli; non in absentia di fiducia sia chiaro, bensì perché non mi spiegavo come abbiano potuto riportare errori grammaticali nella traduzione tedesco-italiano.
Premetto ch'io non so niente di tedesco, ma parlando con amici che studiavano lingue, mi pareva capire che sono "strutturate", "articolate" troppo diversamente.
In merito a tutto ciò ho avuto le informazioni d'uopo.
Riguardo alla natura del post(soflocrazia e noocrazia) chiedero anche al mio amico filosofo.

P.s Beato Manuel che può leggersi nietzsche in lingua originale! Che tra l'altro mi chiedo se sia così sublime quanto in italiano; soggetivamente parlando.
Non ch'io abbia letto molto, se non a guisa superficiale. Poiché come mi disse il mio amico filosofo, per leggerlo bisogna avere basi filosofiche molto solide, e un novizio non può, non deve leggerlo. Sarebbe futile.
Io mi sono procinto alla filosofia, (da autodidatta) e con l'aiuto di questo mio amico; indi per cui, prima di leggere nietzsche c'è ancora tutta una vetta da scalare prima. d'arrivarci.

Tra l'altro: è stata colpa di Gentile che in Italia si studia filosofia più sul ramo storico, e non come nei paesi anglosassoni la quale viene studiata a guisa variegata anche in altri campi: filosofia analitica, della scienza ecc.. correggetemi se dico cavolate.. non studio filosofia, queste cose le so per "sentito dire". Chiederò anche conferma all'amico mio.

[Manx]

Io invece benedico Gentile che ha dato estrema importanza alla storia della filosofia! Qui in Germania filosofia nemmeno si fa al liceo e nelle università non si ha la minima idea di una collocazione di un pensiero e di un pensato nello sviluppo storico. Lo vedo dai miei studenti...che stanno per laurearsi ma sono capaci di considerare Aristotele un tardo antico e che magari conoscono a menadito solamente la summa teologica di S. Tommaso in un paio di libri, ma non hanno mai letto altro o quasi. Gente che quando citi Eraclito o Dilthey rimane a bocca aperta come se avessi citato Rocco Siffredi come autore del Peri Physeos...non scherzo... la preparazione filosofica qui è solo specialistica e per nulla storica, il che è un male, poichè non è concepibile che si chieda, per es., "mi collocate storicamente il medioevo?" e che la risposta sia "dopo la preistoria..." . Per non parlare poi per chi studia storia... vedo programmi di studio che passano dalla preistoria in un balzo fino alla rivoluzione industriale, poi tornano indietro al rinascimento fino alla Baia di Porci, senza un banalissimo filo storico-logico-cronologico. In realtà, per le scienze umane, la cara vecchia e baronale università itaGLIana ...era il top di gamma a livello internazionale...almeno fino a 10-15 anni fa (discorso diverso per le scienze naturali, fisica, astronomia, ingegneria ecc...). E cmq anche in italia si studiava filosofia in settori disciplinari, ma non veniva disdegnata o trascurata la storia della filosofia. Giustamente, per come la vedo io. Inutile sapere tanto di un "dettaglio" quando non si sa cosa c'era prima e cosa c'è dopo.

Ma anche le nostre scuole superiori erano buone...un nostro bavo studente di liceo aveva in storia, letteratura, filosofia, pedagogia e lingue classiche una preparazione 10 volte migliore di uno studente universitario....europeo e ammerigano...

Per quanto riguarda Nietzsche: è un autore estremamente complesso, contraddittorio e controverso, leggerlo senza preparazione adeguata e senza una guida...puo' generare "mostri" oltre che essere del tutto inutile. Circa la sua lingua: beh, abbiamo avuto traduttori d'eccezione di Nietzsche, se la lingua risulta cosi' "sublime" è merito in primis loro. Giorgio Colli, poi, era un traduttore eccezionale...traduceva senza nemmeno mai sfogliare un vocabolario, leggeva, traduceva e dettava alla figlia che scriveva a macchina.

p.s. non era fortuna, ma "ragionamento" il tedesco non ha nulla a che fare con le lingue romanze, è proprio tutt'altra cosa, un'altra forma di ragionare completamente lontana dall'italiano, francese ecc...per questo per noi è di difficile apprendimento. Ne parlavo pochi mesi fa in un 3d, con tanto di esempi pratici.

[Manx]

p.s. circa il tedesco trovi qui varie cose di cui ti dicevo http://www.bodyweb.com/threads/43636...lingue+romanze

[brn]

beh oserei dire che la scuola di gentile ha fatto un po il suo tempo.
cmq la scuola e l'università italiane sono di ottimo livello sulla carta è il lassismo che frega

[Manx]

beh oserei dire che la scuola di gentile ha fatto un po il suo tempo.
cmq la scuola e l'università italiane sono di ottimo livello sulla carta è il lassismo che frega

si', senz'altro, ma l'attuale livello dell'università e delle scuole superiori italiane è un disastro...e non mi riferisco solo al lassismo e al menefreghismo dei docenti, ma proprio ai vari programmi (parlo sempre di scienze umane, lingue ecc...altre discipline non saprei dire).

[brn]

si', senz'altro, ma l'attuale livello dell'università e delle scuole superiori italiane è un disastro...e non mi riferisco solo al lassismo e al menefreghismo dei docenti, ma proprio ai vari programmi (parlo sempre di scienze umane, lingue ecc...altre discipline non saprei dire).

boh chi conosco che è andato all'estero in erasmus o in scambi al liceo mi ha sempre detto come fosse molto più easy all'estero.
per me cmq hai ragione i programmi sono da riadattare e sopratutto vanno rivisti nelle superiori i pesi delle materie (sempre trovato il peso della letteratura troppo grosso e qui non sarai daccordo).
tu cosa intendi nel dettaglio con pogrammi da rifare nel tuo campo che sono curioso?

[Manx]

boh chi conosco che è andato all'estero in erasmus o in scambi al liceo mi ha sempre detto come fosse molto più easy all'estero.
per me cmq hai ragione i programmi sono da riadattare e sopratutto vanno rivisti nelle superiori i pesi delle materie (sempre trovato il peso della letteratura troppo grosso e qui non sarai daccordo).
tu cosa intendi nel dettaglio con pogrammi da rifare nel tuo campo che sono curioso?

esatto, ma questo non è un vantaggio qui un ragazzo fa un esame facendo una banalissima tesina di 10-15 pagine, non avendo mai letto un libro...non scherzo. Quando ero all'università io...per l'esame di Storia della Filosofia I ho dovuto leggere e studiare 12 libri d o d i c i!! E tutti erano di almeno 200-250 pagine... ma anche a liceo a me hanno fatto sempre studiare, infatti sono arrivato all'univ. con una preparazione degna. Io mi sono laureato nel 2003, prima della nuova sperimentazione "Bologna" ecc... e della nuova riforma in 3+2, quindi ho la vecchia laurea quadriennale, ma già gli studenti che si sono laureati con il 3+2 avevano una preparazione ben piu' scarsa della mia, con esamini ini ini (lo vedevo anche da mia sorella, che si è laureata 4 anni dopo e che ha conseguito il dottorato poi due anni fa), pochissimo materiale di prima penna da leggere e solo fotocopie volanti. Si dovrebbe ritornare ad uno studio piu' qualitativo e piu' cumulativo...è inconcepibile che uno si laurei in letteratura tedesca, per esempio, senza aver mai letto una riga di Goethe o di Kafka (come succede qui e in Italia) o in filosofia senza aver mai letto nemmeno l'etica nicomachea o la politeia di Aristotile ( Aristotele, è un tardo antico? - cit. ). Purtroppo oramai le università europee si sono livellate e uniformate tutte... allo stesso standard scadente e "democratico". Probabilmente per le facoltà scientifiche non è cosi', meno male.

[1Campione]

Il mio amico filosofo mi diceva che, secondo lui, le università(italiane) sono contraddittorie in termini di "ricerca della verità" e troppo democratiche. Le quali impongono il loro dominio sul campo ovviando altri studi d'interesse. Con ciò non vuole screditare la preparazione. Egli stesso è stato un emerito professore universitario della scuola galileana di padova. Ma a suo avviso, non trova del tutto corretto imporre così tanto lo studio storico nella filosofia. Con ciò non vuole dire che non debba essere fatto. Ma bisognerebbe applicare l'oggetto di studio in altri campi, più "pragmatici" anche.
A lui per dire non piacque l'estrema importanza che diede gentile. Ma neanche da eliminare totalmente la storia della filosofia.
Poi c'è anche da tener conto che questo mio amico ha altri lauree, perciò posso capire perché sia più pragmatico e non storico.
Andrebbe ridefinito i programmi di studio a suo avviso.
Comunque ti chiedevo se Nietzsche fosse così sublime pure in lingua tedesca.



p.s. ho detto anche: perspicacie; fortunatamente era scherzoso diciamo. e grazie per 3d sul tedesco, ci darò un occhiata.