Attacco a Parigi

[Nemesis84]

Il problema di come ci viene "insegnata" o meglio propinata la storia dal 900 a oggi è enorme. È la base su cui moltissimi ragazzi costruiscono le proprie idee ma anziché essere raccontata con fatti e dati è troppo spesso la versione di determinate scuole di pensiero. Proprio l'educazione ormai sempre più scarna di principi e di valori diventa il terreno più fertile per il buonismo e fanatismo dell'integrazione. La frase "siamo tutti uguali" è una delle peggiori falsità fuorvianti se non viene spiegata e contestualizzata. Ovviamente in una mollezza di pensiero e valori in cui quasi tutto è lecito e ciò che non lo è diventa però giustificabile perdere radici e sicurezza e terribilmente facile. Così come lo è soccombere du fronte a chi invece ha un credo e principi forti.

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[Sean]

Questa lunga ansa divagatoria (ma nemmeno tanto divagatoria, e poi dirò il perchè) ci ha fatto perdere il punto della questione, al quale ritorniamo: la natura della democrazia entro le crisi odierne. E' stata posta la questione del voto, spero ci riflettiate. Una democrazia prevede il governo della maggioranza, e ciascuno colleghi questo dato alla demografia, alla crescita demografica dell'Islam che sta qua.

Perchè non abbiamo divagato prima? Perchè alcuni ritengono che l'Islam sia una forma di fascismo, magari primitiva ma assimilabile a quello. Società organica, etica, fortemente caratterizzata da una fede, antidemocratica, con aspirazioni totalitarie (il governo di Allah), capace di informare e muovere le masse.

Quando ho detto che ai fascismi bastò il tempo di una elezione per prendere il potere in maniera democratica, non l'ho detto a caso, volevo proprio riferirmi a quanto detto sopra. Quindi le democrazie, che hanno buttato i fascismi dalla porta, rischiano di riprenderseli dalla finestra, se anche sottoforma di totalitarsimo religioso...è questo l'incredibile che quasi nessuno coglie. Per via democratica, in forza del numero (guarda caso un caposaldo dei fascismi, il fare figli per accrescere la forza nazionale) i musulmani potranno un domani essere maggioranza e democraticamente andare al potere: non vi ricorda niente? E le democrazie (come allora cieche e deboli) vogliono dare il diritto di voto agli immigrati, rendendoli cittadini a pieno titolo. Pensiamo a questo, ragioniamo su questo. Pensateci, rifletteteci quando potete.

[Giampo93]

La costituzione moderna nasce soprattutto per evitare un ritorno al totalitarismo, e le garanzie da questo punto di vista sono ferree...per ribaltare la situazione sarebbe davvero necessario un totale e irreversibile sconvolgimento della società, un vero e proprio sfoggio di potere costituente, e per fortuna ad oggi è una prospettiva lontanissima,per quanto aleggi il suo spettro.

[Massy75]

L islam non ha niente a che vedere con il fascismo neanche lontanamente

[Sean]

La costituzione moderna nasce soprattutto per evitare un ritorno al totalitarismo, e le garanzie da questo punto di vista sono ferree...per ribaltare la situazione sarebbe davvero necessario un totale e irreversibile sconvolgimento della società, un vero e proprio sfoggio di potere costituente, e per fortuna ad oggi è una prospettiva lontanissima,per quanto aleggi il suo spettro.

In linea di principio non si può escludere. Le costituzioni sono pezzi di carta che non hanno mai garantito, nella storia, il trasmutare delle forme degli stati, a volte avviandosi, queste trasmutazioni, usando gli stessi principi costituzionali ivi presenti a quel tempo.

Se in un paese dovesse mutare il quadro storico-sociale-demografico (e dunque religioso, culturale, civile) nessuno può escludere che questo quadro mutato non produrrà una costituzione mutata o addirittura un altro stato, un'altra forma di stato, perchè la natura di quello precedente è prima appassita e poi è morta.

La forza demografica non vuol dire solo il voto: essere cittadini a pieno titolo vuol dire poter accedere alle forze armate; poter accedere alle cariche pubbliche; poter accedere ovunque...solo che non vi accederà un Matteo Renzi ma un Abdul Abdullah. Da lì in poi nessuno oggi può garantire nulla...se non confidare nelle virtù democratiche di questa massa di Abdul, tutti italiani a pieno titolo...e tutti al tempo stesso musulmani, con quel che ne consegue.

Ataturk, siccome li conosceva bene, a guardia della costituzione laica del suo paese ci mise l'esercito. Qua la costituzione si regge su se stessa e sulla sua condivisione generale. Oggi è così. Domani non si sa.

[CashC]

Sean, te lo dico col cuore. Mi metti addosso un'angoscia tale che non mi viene nemmeno voglia di fare figli.

[Sean]

L islam non ha niente a che vedere con il fascismo neanche lontanamente

Con una forma primitiva di "fascismo" (mettiamolo tra virgolette, è meglio) e in alcuni suoi aspetti. E' chiaro che ne mancano tutti gli altri, tra i quali il fatto della esaltazione del carattere nazionale o della laicità o dello stato...qui, parlando di un movimento religioso universalista, quello ed altri caratteri propri mancano...ma nell'Islam sono innegabili il suo antidemocraticismo, la sua idea in una fede totalitaria, il suo essere dinamico, cioè capace di strutturare e far partecipare le masse alla costruzione compiuta dell'idea (non politica ma in questo caso religiosa).

[Barone Bizzio]

La costituzione moderna nasce soprattutto per evitare un ritorno al totalitarismo, e le garanzie da questo punto di vista sono ferree...per ribaltare la situazione sarebbe davvero necessario un totale e irreversibile sconvolgimento della società, un vero e proprio sfoggio di potere costituente, e per fortuna ad oggi è una prospettiva lontanissima,per quanto aleggi il suo spettro.

Non lo darei per scontato. In primis si puo' cambiare la costituzione secondo le regole previste dalla costituzione. Difficilmente succedera' e se succedera' sara' a lungo termine. Secondo, si puo' fare una nuova costituzione se lo Stato implode, e anche questo e' poco probabile. Terzo,e molto piu' probabile, si puo' svuotare la costutuzione del suo significato. Dato che la repubblica deve tutelare i diritti di tutti in egual misura si puo' arrivare ad una situazione in cui avremo piscine separate per uomini e donne, liberta' di satira assente, procedure arbitrali conformi alla sharia per regolare i matrimoni, norme testamentarie conformi ai dettami islamici e cosi via

[Sean]

Le democrazie contano di poter inglobare e trasformare queste masse, ecco cosa risponderebbero. Credono questo. Però qua ci troviamo di fronte a popolazioni che non hanno avuto un processo storico simile al nostro...la società islamica tanto era mille anni fa tanto lo è oggi. Non s'è visto rinascimento, non s'è visto illuminismo, non si sono visti il fiorire di stati compiutamente laici nè delle forme democratiche apprezzabili. Mussolini diceva che le masse musulmane sono ontologicamente adatte per stare sotto ad una dittatura, e non penso sbagliasse.

Ora, la democrazia è ovvio che abbia fede in se stessa...ma questi popoli invece in cosa hanno fede? Per ora in Allah...se un domani dovessero dare ad Allah quel che è di Allah e a Cesare quel che è di Cesare saremo tutti contenti, io per primo. Non credo che sarà così, occorrono secoli e qua tutti invece hanno fretta, la storia, il mondo, la politica.

[Giampo93]

Ragazzi io so benissimo che la Costituzione è un pezzo di carta...lo ricordai io stesso a Sean in un altro thread...e quello che avete scritto voi è quello che ho sottolineato anch'io : se la nostra carta fondamentale dovesse cadere,significherebbe che ormai la società è irreversibilmente mutata, non esiste più traccia di quella precedente! E non basta una maggioranza relativa per quello ma un processo ben più lungo e complesso,un processo che,realisticamente parlando, è mooolto lontano dai...per quanto ovviamente realizzabile e forse incombente, ma lontanissimo.
Alcune vostre supposizioni sono farneticanti,lasciatevelo dire

[Massy75]

Però qua ci troviamo di fronte a popolazioni che non hanno avuto un processo storico simile al nostro...la società islamica tanto era mille anni fa tanto lo è oggi.
Hai detto tutto...

[Sean]

Ragazzi io so benissimo che la Costituzione è un pezzo di carta...lo ricordai io stesso a Sean in un altro thread...e quello che avete scritto voi è quello che ho sottolineato anch'io : se la nostra carta fondamentale dovesse cadere,significherebbe che ormai la società è irreversibilmente mutata, non esiste più traccia di quella precedente! E non basta una maggioranza relativa per quello ma un processo ben più lungo e complesso,un processo che,realisticamente parlando, è mooolto lontano dai...per quanto ovviamente realizzabile e forse incombente, ma lontanissimo.
Alcune vostre supposizioni sono farneticanti,lasciatevelo dire

Può essere lontanissima, ma gli anticorpi devi metterli oggi in campo. E' compito della politica vedere oltre la collina cosa c'è, anche se in cima alla collina ancora non ci sei arrivato e puoi solo immaginare. Prudenza (sulla base di saggezza, lungimiranza, conoscenza storica, cura del bene comune e parole oggi desuete) consiglierebbe di frenare sulla questione della cittadinanza agli immigrati...perchè un domani gli storici potrebbero parlarne come di uno dei più importanti atti che permisero l'erosione dall'interno della colonna statale nelle forme allora conosciute.

Noi facciamo senz'altro un regalo agli immigrati dando la cittadinanza...ma lo facciamo anche a noi stessi?

Quando si parla di queste cose dobbiamo immaginarci come calati in alti consessi, come fossimo nel Senato della antica Roma, quando i senatori discutevano del bene dello Stato, della preservazione della civiltà romana, del destino proprio e del mondo rifacendosi ai padri, alle tradizioni, alle esperienze occorse a loro e ad altri stati, ad altri popoli: questa è l'autorità responsabile, responsabile in primis della salute dello Stato e poi di quella delle generazioni a venire, perchè avere il senso della storia (e quindi della politica che la innerva) significa non compiere atti egoistici (limitati a noi e al nostro tempo) ma profondi, larghi e alti, che nascano e riconducano continuamente a delle visioni ideali che vogliamo si realizzino per noi qui ed ora e per altri (i nostri, comunque i nostri figli di Roma, che non puoi lasciare orfani) domani.

[LARRY SCOTT]

Circa il peso demografico, quoto questo mio stesso messaggio di oggi.

E ricordo una cosa: se di una quercia rimane solo il tronco cavo, zeppo di funghi e vermi, non è più una quercia, ma uno scheletro anacronistico ed inutile, che prima o poi comunque si sbriciolerà.

Demograficamente saremo minoranza nel nostro stesso paese entro massimo il 2050 (parlo di noi italiani etnici, non dei ''nuovi italiani'' col pezzo di carta che dice che lo sono), estinti entro il 2120 massimo.

Lo diceva anche un report ONU che poi è stato travisato. Il report indicava che nel 2100 ci sarebbero stati solo 10 milioni di italiani dai 55 attuali, perchè indicava noi italiani etnici e non gli allogeni con cittadinanza più o meno acquisita. Prontamente i nostro sociologi a precisare ''no non è vero saremo 60 milioni come adesso'', mentre il senso del report era chiaro.

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2010/09/07/visualizza_new.html_1786070088.html

e poi a notizie come quella vengono pubblicati in risposta, da sedicenti giornalisti, spazzaturarticoli come questi:


http://www.ilfattoteramano.com/2015/...ma-chi-affama/

[Sean]

Sean, te lo dico col cuore. Mi metti addosso un'angoscia tale che non mi viene nemmeno voglia di fare figli.

Lungi da me il deprimere la gente fino a questo punto, non voglio essere un inibitore di generazioni future ma ritengo che le cose vadano dette con chiarezza, per quello che compete il mio punto di vista. Io credo per davvero che la verità rende liberi, e che non c'è nulla che non possa essere rivelato o detto...e in base a questo il politichese lo lascio ai politici.

Ciascun uomo è responsabile, è questa una delle cifre costitutive la dignità umana. Dobbiamo imparare che noi siamo responsabili di ciò che diciamo e di ciò che facciamo, e che la realtà non è una proiezione fantastica di azioni senza ricadute, di irrealtà disincarnate che deresponsabilizzano noi stessi, quasi fossimo in una perenne vacanza, in un sogno dove immaginiamo mondi e desideri infiniti: tutto invece ha una sua concretezza, parte dal reale per tornare al reale.

L'uomo deve uscire da questa sua minorità fanciullesca dove si è cacciato, dal suo baloccarsi inane, prigioniero di un ego che è impossibile a soddisfarsi perchè più lo alimenti e più facogita e proietta e si astrae sino a perdere ogni senso del vero, per cui tutto può diventare possibile nella astrazione, persino che A sia uguale a Z. Non esiste canone senza misura; senza limite, si creano mostri.

[mr.pump]

Lo dice pure Aristotele nella Politica che i popoli orientali sono per loro natura sudditi inclini a farsi comandare mentre invece i popoli occidentali vogliono essere liberi (vedi democrazie e regimi costituzionali nella Grecia antica).
Che poi sono anche stupidi se fanno queste ammissioni.
Se é un piano prestabilito non dovrebbero sbandierarlo ai quattro venti, dovrebbe rimanere segreto.
Oltre ad attirarsi l'odio della popolazione nulla vieta che la costituzione si possa modificare e che vengano presi provvedimenti.
Li usiamo per fare gli esperimenti al posto degli animali. Che ne sapete ? La storia potrebbe ripetersi.
Ancora non la abbiamo superata del tutto la storia della sotto razza patologica che minaccia l'integrità della razza predominante, del sistema sociale, dal suo interno, e quindi va eliminata.