Originariamente Scritto da CapitanBodyweb
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"Quante rose a ricoprire un abisso", secondo un verso di Saba: per rendere meno insensato il vivere, l'uomo ha agito immettendo continue energie materiali e spirituali (le rose che coprono l'abisso) in un universo a lui completamente impersonale, freddo: se noi ci siamo o non ci siamo nessuno se ne accorgerebbe, in primis il nostro pianeta.
L'uomo ha dunque elevato le civiltà a protezione del suo senso di essere e di esserci. Purtroppo, queste civiltà nella storia entrano in conflitto, perchè l'uomo non è docile come un agnello, ha un suo istinto di sopravvivenza e anche suoi desideri, come quello del possesso. Siccome non possiamo essere noi a decidere di estinguerci per liberare questo universo impersonale da una presenza tanto disturbante, dobbiamo fare in modo che le civiltà si preservino. Chi è nato in una data civiltà ha il dovere di preservarla, perchè anche la guerra è un fatto naturale, almeno per l'uomo. Persino la guerra dà senso all'uomo contro altrimenti ogni mancanza di senso: lo fa sentire utile, vivo, gli dà uno scopo, lo sottrae dall'angoscia della nullità.
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