Attacco a Parigi

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  • Sean
    Csar
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    • In piedi tra le rovine
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    All'Islam va permesso (se ci sarà) un libero processo storico entro le sue terre. Percorso naturale, percorso loro. L'occidente non deve dare mostra di impicciarsi, di aggredirli, di attaccarli, di volerli cambiare da fuori, con interventi spesso di pura e semplice invasione. L'Islam nasce in una determinata zona del mondo, per una ben determinata razza, che ha avuto ed ha una sua storia: non siamo noi i giudici universali di ciò che è giusto e di ciò che è sbagliato, non dobbiamo assumere visioni occidentalocentriche.

    Così facendo, come dice Manx forse subiranno processi evoluzionistici o di approfondimento/mutamento dei fondamenti religiosi. Se ci impicciamo, quei fondamenti diventeranno fondamentalismi, reazioni violente a quello che si giudica essere un attacco alla loro identità.

    La ragione non sta, attenzione, tutta dalla parte nostra...anche se questo non giustifica, ovviamente, gli attentati...anche perchè gli attentati vengono compiuti qua, dove anche per noi vale lo stesso discorso fatto per loro: entro le nostre terre, abbiamo avuto uno sviluppo storico nostro, nasciamo con la Grecia, poi Roma, poi la società cristiana, poi l'illuminismo, poi l'era industriale, poi il Novecento e le ideologie e sino ad oggi: un percorso lungo, faticoso, però nostro.

    Come non possiamo riversare tre millenni di storia in un giorno sulle loro teste (e magari con le bombe umanitarie), così loro non possono riportare le lancette della storia a Maometto e le sue guerre sante contro gli infedeli. Per questo il mondo è irriducibile ad ogni multiculturalismo, ad ogni commistione in vitro imposta politicamente. Popoli, nazioni, tradizioni sono realtà, non parole vuote. Realtà che hanno i loro effetti vivi ancora oggi.

    Travasare milioni e milioni di persone con altre culture, religioni, tradizioni è un qualcosa di innaturale che non può non scatenare reazioni da una parte e dall'altra. Qua non si tratta di un semplice accoglimento di quote lavoro per far fronte a nuove esigenze di noi occidentali: è qualcosa di molto più grande e di incontrollato, che non governiamo più.

    Questa autentica invasione, come ogni invasione produce mutamenti nel tessuto sociale. Produce distorsioni nel corso della storia: è come se l'occidente si spostasse in arabia: un aborto storico.

    Ritorniamo a questi semplici principi, al riconoscimento delle diversità, delle differenziazioni, delle tante storie e dei tanti popoli ciascuno entro la propria terra. Questo è il rispetto più vero. Non invasioni demografiche da una parte nè l'uggia di volersi credere il "migliore dei mondi possibili" dall'altra.
    Last edited by Sean; 15-11-2015, 13:03:24.
    ...ma di noi
    sopra una sola teca di cristallo
    popoli studiosi scriveranno
    forse, tra mille inverni
    «nessun vincolo univa questi morti
    nella necropoli deserta»

    C. Campo - Moriremo Lontani


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    • ekans
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      • Sep 2010
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      Il problema è che il danno è già fatto, Sean il tuo discorso è più che condivisibile ma ormai siamo "mischiati". In francia hanno 10 milioni di islamici, quanti di loro si opporrebbero ad un'istituzione della sharia ?

      Anche i moderati ci mettono poco a passare dall'altra parte della barricata, occorre come minimo imporre la politica del figlio unico agli islamici ed ovviamente evitare di accoglierne di nuovi. Almeno controlliamo i danni visto che ormai è troppo tardi per evitare che ce ne siano.

      Ed ovviamente saremmo dei poveri illusi se pensiamo che questo sia stato l'ultimo attentato, non avremo la "fortuna" degli americani con l'11 settembre perchè i terroristi ce li siamo portati in casa. E non c'è modo di potersi difendere, non possono esserci controlli che tengano. Dobbiamo semplicemente accettare il fatto che ci saranno migliaia di morti in europa in nome di allah.

      La cosa più atroce, che a me da fastidio ancora più del dispiacere per i morti, è che ovviamente non verrà accusato l'islam, queste saranno sempre vittime del nostro razzismo.
      Last edited by ekans; 15-11-2015, 13:09:45.

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      • Virulogo.88
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        • Big City
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        Non c'è nessuna soluzione democratica

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        Originariamente Scritto da Pesca
        lei ti parla però, ti saluta, è gentile, sei tu la merda hunt

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        • Neceseco
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          • Jan 2013
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          "Getteremo il terrore nei cuori di chi non crede" (Corano 3:151)

          Questi "terroristi" sono solo dei maomettani coerenti, nulla di più.

          Inviato dal mio Nexus 6 utilizzando Tapatalk
          giù i pensieri, sù i bilancieri.

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          • Sean
            Csar
            • Sep 2007
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            Originariamente Scritto da ekans Visualizza Messaggio
            Il problema è che il danno è già fatto, Sean il tuo discorso è più che condivisibile ma ormai siamo "mischiati". In francia hanno 10 milioni di islamici, quanti di loro si opporrebbero ad un'istituzione della sharia ?

            Anche i moderati ci mettono poco a passare dall'altra parte della barricata, occorre come minimo imporre la politica del figlio unico agli islamici ed ovviamente evitare di accoglierne di nuovi. Almeno controlliamo i danni visto che ormai è troppo tardi per evitare che ce ne siano.
            E' chiaro che un occidente che si ritrova immerso in masse completamente aliene alla sua storia, è perchè è lo stesso occidente ad averlo voluto e permesso, non comprendendo bene la natura stessa della storia o invece perseguendo fini politici precisi, come quelli di un mondo che abbatta ogni frontiera, ogni differenziazione, perchè si crei infine un unico mondo, un unico mercato, un unico controllo. Ad un livello più basso, indistinte religioni, culture, "tradizioni" tutte sullo stesso piano, indifferentemente...perchè quel che conta sarà il livello alto, mercantile e politico.

            Se il processo è quello, allora attentati e vittime sono solo dei danni collaterali che non potranno fermare la disgregazione degli stati e di ogni differenza sociale, identitaria, culturale, e quindi tutti noi parliamo del nulla. Se il processo è voluto, si crede di poterlo governare ovviamente. Siamo quindi in una fase di ben previsto e voluto mutamento storico che dovrà per forza proseguire con l'inclusione delle masse migratorie per annacquare ogni residua identità particolare e, al di fuori, con l'invasione e l'abbattimento di ogni nazione che abbia una identità "forte" (paesi arabi e teocratici in primis) per portarle da quest'altra parte.

            Il fatto che l'occidente non metta in campo alcuna risposta credibile fa pensare che il processo sia voluto ed inevitabile. Da tutto questo dovrebbe nascere una "società nuova". Nel processo di trasformazione i morti e le dissoluzioni identitarie sono danni previsti, vittime sacrificali e sacrificabili. Peccato che esistono stati e potenze al mondo che non la pensano alla stessa maniera, vedi la Russia, vedi alcune nazioni asiatiche, vedi alcune nazioni arabe (l'Iran su tutti). Sarà curioso scoprire come si farà con loro.
            Last edited by Sean; 15-11-2015, 13:27:07.
            ...ma di noi
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            forse, tra mille inverni
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            C. Campo - Moriremo Lontani


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            • BB_Zon3
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              Originariamente Scritto da Manx Visualizza Messaggio
              non saprei

              allora spiegaci, di grazia, la connessione tra JFK, Borsellino, Falcone a attentati vari e la coscienza politica/sociale attuale mutata...

              Come non saprei?

              Zio can rileggi i tuoi commenti e verifica no?Sei tu che lo hai tirato fuori l'11/9.

              Come promesso lo faccio io.Post 145 mi hai quotato e hai iniziato a parlare dell'11/9

              Lo sai benissimo che l'educazione e la presa di coscienza collettiva è un processo molto lungo e complicato.Non basta essere addestrati come cagnolini per risolvere definitivamente le cose.Solitamente nella storia chi ha il potere non vuole che le cose cambino sul lungo periodo ma il processo di cambiamento(che non deve per forza essere migliorativo eh)esiste sempre e delle scosse importanti un effetto nell'immediato lo danno sempre.Poi sta a chi governa decidere di rendere quel cambiamento permanente o meno.Questo è ciò che intendo esprimere quando parlo di shock gravi e sanguinosi perché,come ho già detto in un altro post,la follia è fare sempre la stessa cosa aspettandosi risultati diversi.

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              • BB_Zon3
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                • Sep 2013
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                Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                Micene, ho anche scritto (perchè qua il vizio di rispondere per le brevi vedo che è molto esteso e anche comodo) che dovresti passare a fare il giro, prima che da me, negli USA, in Gran Bretagna, in Francia, in Spagna, nell'Europa intera, in Israele, in tutto il mondo arabo, in Sud America, in gran parte dei paesi africani, in Oceania e in qualche nazione asiatica. La quasi interezza del mondo è legato ad uno o più credo religiosi, alcuni dei quali sono a fondamentamento persino delle costituzioni.

                Ora, io non so di cosa parlo, ma a naso qua si tratta della stragrande maggioranza dei 7 miliardi di persone esistenti su questo pianeta che si vorrebbero, come dire, riprogrammare?...Magari, visto che la storia ha sempre conosciuto società religiose e solo per un brevissimo tratto atee, magari, dicevo, non fate prima a sparire voi come innaturali epifenomeni di storture storiche che, ovunque sono apparse, sono state abortite per tornare poi allo status quo? Perchè è il popolo russo ad essere spontaneamente tornato alla Ortodossia, non Putin ad avergliela imposta: lui ne ha solo preso atto.
                Sai perché accade questo?Perché è molto più facile credere che pensare.Se però nella storia non ci fossero state quelle che tu definisci storture noi staremmo ancora a pulirci le chiappa con le foglie.

                L'educazione al ragionamento e al pensiero logico/razionale va rinnovato ad ogni generazione e servono istituzioni forti che facciano da guida.Lo capisci da solo che è molto più semplice mettere su un'organizzazione che tratta di favole.

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                • Sean
                  Csar
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                  Originariamente Scritto da BB_Zon3 Visualizza Messaggio
                  Sai perché accade questo?Perché è molto più facile credere che pensare.Se però nella storia non ci fossero state quelle che tu definisci storture noi staremmo ancora a pulirci le chiappa con le foglie.

                  L'educazione al ragionamento e al pensiero logico/razionale va rinnovato ad ogni generazione e servono istituzioni forti che facciano da guida.Lo capisci da solo che è molto più semplice mettere su un'organizzazione che tratta di favole.
                  Anche il marxismo è una fede. Ogni "stortura" dalla quale dovrebbe poi scaturire uno scatto lo è: l'uomo stesso è un atto di fede...fede nelle sue capacità, nella sua intelligenza (di cui spesso ha dato modo di poter dubitare del contrario), nella sua presunzione di poter fare da solo con risultati non proprio eccezionali. Il processo del credere ha sempre accompagnato quello del pensare. Il fatto di aver trattato di favole non ha mai impedito il progresso culturale, economico, sociale. In Grecia, accanto ai miti nasceva la filosofia. La storia è una catena di et-et, non di aut-aut.
                  ...ma di noi
                  sopra una sola teca di cristallo
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                  «nessun vincolo univa questi morti
                  nella necropoli deserta»

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                    Originariamente Scritto da Manx Visualizza Messaggio
                    La razionalità livella, appiana e spiana tutto, rende tutto uguale, elimina le differenze, il merito, il rango, le capacità eccezionali, in favore del "tutto è permesso", "tutti siamo uguali", "tutti hanno dignità e tutti devono per forza averla", "tutti devono proporre/imporre le proprie idee" e "tutti devono essere nella condizione di avere idee", "tutte le religioni sono degne e vanno rispettate"...Tutti, Tutto ecc...
                    Ma quando mai!

                    La razionalità invece serve per rendersi conto che non siamo tutti uguali,che non partiamo tutti con le stesse capacità ma che dobbiamo rispettarci l'un l'altro proprio perché chi nasce con più talento e maggiori capacità deve aiutare chi ha di meno in tutti i sensi.La razionalità serve a creare lo spirito critico e il pensiero autonomo che serve a sviluppare quell'umiltà che ci consente di riconoscere ed accettare chi per natura ci è superiore.

                    Per arrivare a questo serve intelligenza e mi rendo conto che la parola intelligenza è iper sopravvaluttata perché il la media è fatta di imbecilli che sono tutto fuorché razionali.

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                    • Sean
                      Csar
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                      Originariamente Scritto da BB_Zon3 Visualizza Messaggio
                      Ma quando mai!

                      La razionalità invece serve per rendersi conto che non siamo tutti uguali,che non partiamo tutti con le stesse capacità ma che dobbiamo rispettarci l'un l'altro proprio perché chi nasce con più talento e maggiori capacità deve aiutare chi ha di meno in tutti i sensi.La razionalità serve a creare lo spirito critico e il pensiero autonomo che serve a sviluppare quell'umiltà che ci consente di riconoscere ed accettare chi per natura ci è superiore.

                      Per arrivare a questo serve intelligenza e mi rendo conto che la parola intelligenza è iper sopravvaluttata perché il la media è fatta di imbecilli che sono tutto fuorché razionali.
                      Scusami, ma c'è una contraddizione in termini, perchè l'attuale razionalità democratico-occidentale ti dice invece che siamo proprio tutti uguali: è scritto pure nelle costituzioni. Quindi ha ragione Manx: la razionalità moderna, figlia dei processi rivoluzionari ed egualitari, ha proprio statuito che siamo tutti uguali, cancellando ogni differenziazione. Per questo si possono mischiare società, culture, tradizioni: per questo Abdul può vivere con Mario Rossi. Se siamo tutti uguali, razionalmente uguali, non c'è differenza di natura e di storia. E' la Ragione ad aver deciso questo.
                      ...ma di noi
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                      nella necropoli deserta»

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                      • BB_Zon3
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                        Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                        Anche il marxismo è una fede. Ogni "stortura" dalla quale dovrebbe poi scaturire uno scatto lo è: l'uomo stesso è un atto di fede...fede nelle sue capacità, nella sua intelligenza (di cui spesso ha dato modo di poter dubitare del contrario), nella sua presunzione di poter fare da solo con risultati non proprio eccezionali. Il processo del credere ha sempre accompagnato quello del pensare. Il fatto di aver trattato di favole non ha mai impedito il progresso culturale, economico, sociale. In Grecia, accanto ai miti nasceva la filosofia. La storia è una catena di et-et, non di aut-aut.
                        Le opere umane sono solo frutto della propria intelligenza e della propria capacità ed è tangibile.

                        La razionalità è un processo che non può essere fermato nonostante abbiamo avuto migliaia di anni in cui con la scusa della fede si è cercato di mantenere lo status quo ammazzando chiunque con la propria intelligenza cercasse di svegliare le coscienze degli uomini.

                        Il processo del credere non ha accompagnato niente.Sono due cose separate e distinte che percorrono strade parallele.

                        La curiosità spinge il pensiero.La voglia di sapere.Non la volontà di credere.

                        Il bisogno di spiritualità umana è solo dovuto al fatto che siamo consapevoli che la vita è un caso e che è cruda,spietata,senza sentimenti e che la natura non fa sconti a nessuno perché la vita prosegue lo stesso laddove ci sono le condizioni per potersi sviluppare.L'uomo è solo una stortura in mezzo al cammino della vita.

                        Non c'è nessun dio che ha creato l'uomo per elevarlo a prediletto della vita.

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                        • ma_75
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                          Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                          Anche il marxismo è una fede. Ogni "stortura" dalla quale dovrebbe poi scaturire uno scatto lo è: l'uomo stesso è un atto di fede...fede nelle sue capacità, nella sua intelligenza (di cui spesso ha dato modo di poter dubitare del contrario), nella sua presunzione di poter fare da solo con risultati non proprio eccezionali. Il processo del credere ha sempre accompagnato quello del pensare. Il fatto di aver trattato di favole non ha mai impedito il progresso culturale, economico, sociale. In Grecia, accanto ai miti nasceva la filosofia. La storia è una catena di et-et, non di aut-aut.
                          Questa discussione è esemplificativa di cosa sia oggi l'Occidente: ci guardiamo l'ombelico, flagellandoci nei sensi di colpa. La situazione è semplice: abbiamo a che fare con un'entità, che non coincide con is ma che in esso ha il punto di riferimento politico, che odia il nostro stile di vita, la nostra cultura, la nostra civiltà. A questa gente diciamo: abbiate ancora un po' di pazienza con noi, se ancora non vi siete integrati vi concederemo sempre di più. Non bastano i programmi scolastici politicamente corretti? Non bastano i milioni spesi nelle politiche di accoglienza? Non bastano i mea culpa quotidiani? Siamo pronti a levare il vino dalle cene ufficiali, a non portare gli studenti ad una mostra perché un crocifisso urta i nostri fratelli muslim, a evitare osceni presepi ed alberi di Natale. E non capiamo che queste sono altrettante forme di debolezza che accrescono l'appetito di una "cultura" famelica. Siamo in uno di quei tanti nodi della storia in cui una società declinante viene sopraffatta da una in crescita. Siamo tanti piccoli patrizi romani che voluttuosamente assaporano gli ultimi acini d'uva mentre i barbari sono alle porte.
                          In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
                          ma_75@bodyweb.com

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                          • Sean
                            Csar
                            • Sep 2007
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                            Originariamente Scritto da BB_Zon3 Visualizza Messaggio
                            Le opere umane sono solo frutto della propria intelligenza e della propria capacità ed è tangibile.

                            La razionalità è un processo che non può essere fermato nonostante abbiamo avuto migliaia di anni in cui con la scusa della fede si è cercato di mantenere lo status quo ammazzando chiunque con la propria intelligenza cercasse di svegliare le coscienze degli uomini.

                            Il processo del credere non ha accompagnato niente.Sono due cose separate e distinte che percorrono strade parallele.

                            La curiosità spinge il pensiero.La voglia di sapere.Non la volontà di credere.

                            Il bisogno di spiritualità umana è solo dovuto al fatto che siamo consapevoli che la vita è un caso e che è cruda,spietata,senza sentimenti e che la natura non fa sconti a nessuno perché la vita prosegue lo stesso laddove ci sono le condizioni per potersi sviluppare.L'uomo è solo una stortura in mezzo al cammino della vita.

                            Non c'è nessun dio che ha creato l'uomo per elevarlo a prediletto della vita.
                            L'uomo è una stortura. Mi piace come i credenti nelle capacità razionali dell'uomo (atto di fede anche questo) continuino ad abbassarlo: l'uomo è una scimmia, l'iomo è una stortura. Meravigliosa la considerazione in quest'uomo che però, come stortura, dovrebbe essere anche capace di governare creazioni, mutazioni e processi di portata mondiale.

                            Almeno il circonfonderlo di aurea divina lo pone al centro (dove con la sua ragione vuol comunque porsi da sè) per diritto divino: c'è una certa poesia ad ammantare questo semplice incidente di percorso che però, secondo i razionalisti in servizio permanente e attivo, dovrebbe essere capace di tutto spiegare col suo cervello così casuale, così "storto"...ci spiegano anche perchè l'uomo crede. L'uomo dunque sa tutto: gli è andata bene per essere una stortura.
                            ...ma di noi
                            sopra una sola teca di cristallo
                            popoli studiosi scriveranno
                            forse, tra mille inverni
                            «nessun vincolo univa questi morti
                            nella necropoli deserta»

                            C. Campo - Moriremo Lontani


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                              Una vittima è italiana: http://www.repubblica.it/esteri/2015...30/?ref=HREA-1
                              sigpic

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                                Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                                Scusami, ma c'è una contraddizione in termini, perchè l'attuale razionalità democratico-occidentale ti dice invece che siamo proprio tutti uguali: è scritto pure nelle costituzioni. Quindi ha ragione Manx: la razionalità moderna, figlia dei processi rivoluzionari ed egualitari, ha proprio statuito che siamo tutti uguali, cancellando ogni differenziazione. Per questo si possono mischiare società, culture, tradizioni: per questo Abdul può vivere con Mario Rossi. Se siamo tutti uguali, razionalmente uguali, non c'è differenza di natura e di storia. E' la Ragione ad aver deciso questo.
                                Ma tu segui quello che ti dice "l'attuale razionalità democratico-occidentale" o ci arrivi da solo a capire che non siamo tutti uguali?

                                Perché quello che tu definisci attuale razionalità democratico-occidentale io la definisco religione.È la religione che dice che siamo tutti uguali,tutti fratelli bla bla bla.

                                Tu credi veramente che siamo tutti uguali perché una costituzione lo sancisce?

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