Originariamente Scritto da Sean
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Attacco a Parigi
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Che volete fare allora una guerra di religione? Ditemi voi?
Tolleranza, non vuol dire lassismo e accettazione di tutto, o compromessi. Vuol dire gestire al meglio chi gia' e' dentro i nostri confini. Vuol dire imparare a vivere rispettando minoranze. Ovviamente queste minoranza devono stare alle nostre regole.
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Originariamente Scritto da Testa Visualizza Messaggioil problema è che l'isis non è uno stato, un'entità staticamente definita, con dei confini netti e delle persone identificate.
al massimo puoi attaccare una "roccaforte", o sparacchiare qua e là, più o meno alla cieca dove pensi che si nascondano i terroristi
non può esistere "la soluzione finale" con un avversario polimorfo e indefinito.
Ragionare secondo " vecchi schemi militari" senz'altro non gioverà, secondo me.
Dove ci sono stati forti il fondamentalismo non c'è o se c'è è possibile per il governo tenerlo sotto controllo. L'Iran è uno stato teocratico, a sharia integrale...ma là dentro i teocrati al governo non vogliono che si muova foglia, i gruppi terroristici lì hanno pane per i loro denti. Da quando è stato destabilizzato l'Iraq, e si sono armati i sedicenti "ribelli per la libertà" in Siria, ecco che è spuntata la testa polimorfica e ambigua dell'Isis, col risultato che da una parte l'occidente ha foraggiato (foraggia?) i "partigiani" in loco e dall'altra li bombarda: una sclerosi criminale nella sua miopia interessata - non possiamo non pensare che sia interessata, o altrimenti dovremmo concludere che i leader occidentali sono tutti da ricovero.
Le nostre politiche sono fallimentari. In Afghanistan i cattivissimi talebani (che però fecero comodo agli USA in funzione antisovietica, quando i russi invasero la regione) stanno ancora lì: dopo una decina d'anni di guerra, l'unico risultato ottenuto è che è il paese è spaccato in due, con un governo fantoccio messo su dagli americani da una parte e i talebani dall'altra, che governano mezza nazione e coi quali oggi governo fantoccio e americani sono costretti a trattare.
Rimosso Saddam, l'Iraq è terra di nessuno. Non c'è governo centrale forte, l'esercito è ridicolo, l'ordine interno una chimera. Tutte condizioni ideali perchè questi "califfati" fondamentalisti si moltiplichino, trovando pure del seguito popolare, perchè non possiamo fare finta che non ci sia gente disposta a combattere e morire per loro piuttosto che per i nostri ideali occidentali...che non gli appartengono, e non li puoi certo cacciare a forza nelle teste e nelle coscienze di interi popoli.Last edited by Sean; 17-11-2015, 12:52:58....ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
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forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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Originariamente Scritto da Testa Visualizza Messaggioil problema è che l'isis non è uno stato, un'entità staticamente definita, con dei confini netti e delle persone identificate.
al massimo puoi attaccare una "roccaforte", o sparacchiare qua e là, più o meno alla cieca dove pensi che si nascondano i terroristi
non può esistere "la soluzione finale" con un avversario polimorfo e indefinito.
Ragionare secondo " vecchi schemi militari" senz'altro non gioverà, secondo me.
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Originariamente Scritto da Barone Bizzio Visualizza MessaggioNon si puo' fare. Non che non sia giusto eh, ma e' wishful thinking. Non ci si puo' riarmare perche' l' italia e' irrazionalmente anti-militarista. Non si puo' avere una politica che non sia filo atlantica perche' renzi e' stato cooptato da Napolitano che e' una persona graditissima a Washington. Non si puo' fare perche' siamo in crisi economica e non abbiamo le risorse finanziarie per sganciarci dagli USA, ne' la visione strategica. Se si potesse fare un asse italo-franco-tedesco e decidere una politica estera veramente europea, lasciando perdere il regno unito che va, da sempre, da solo...beh, sarebbe una ottima cosa. Ma non e' una cosa realizzabile per me...ma di noi
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il discorso di Alberto parte dall'assunto che anche loro rispettino le nostre regole,quando nella maggior parte dei casi ripropongono nei paesi in cui emigrano lo stesso atteggiamento sessista e discriminatorio in patria.Generalmente mostrano disinteresse per le leggi dello stato in cui si trovano.Francamente non mi pare che sia loro riservato un atteggiamento meno tollerante che ad altre categorie di immigrati.Abbiamo una comunità sikh,una vasta comunità indiana e del Bangladesh con cui non condividiamo nè la religione nè altri valori,eppure non mi pare che diano i problemi attribuili agli arabi in genere.Se anche dopo diverse generazioni risultano meno integrati di altri,mi viene da pensare che la responsabilità sia loro.Quando manca la volontà,c'è poco da fare.
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Consiglio A TUTTI la visione di questo video.
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Originariamente Scritto da Bob Terwilliger Visualizza MessaggioIl problema non sono i cammellieri dell'ISIS. Sono le decine di milioni di immigrati musulmani che abitano l'Europa e che non sono assimilabili.
Essere tolleranti, Alberto? Non è assolutamente un'opzione viabile. Finora siamo stati tolleranti oltre ogni buonsenso e i danni sono incalcolabili e irrimediabili. Gli effetti della tolleranza scriteriata li vediamo ogni giorno.
Ieri sera, per esempio, in palestra dei 5-6 magrebini che si allenano al mio stesso orario, UNO e dico UNO solo ha condannato unanimamente gli attentati e pure l'islam, ma c'è da dire che questo è uno di famiglia ricca che ha studiato a Tel Aviv (...). Gli altri no, in arcano silenzio a parte un altro che ha fatto notare che la colpa è degli USA perchè loro mandano gli stati ''che comandano loro, come la Francia'' (parole sue) a bombardare e poi si tirano indietro, e sono gli stessi stati a subire le ire dei jihadisti.
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Originariamente Scritto da NaturalHardCore Visualizza MessaggioNon lo ammetteranno mai perché sono ancora in minoranza qui in Europa ma parecchi dei fantomatici moderati dopo questi avvenimenti ridacchiano sotto i baffi, solo che poi si lavano l'immagine pubblicando la foto con foglietto #notinmyname.Originariamente Scritto da Alberto84Te lo dico io gratis che devi fare per crescere: devi spignere fino a cagarti in mano
Originariamente Scritto da debeChi è che è riuscito a trasformarti in un assassino mangiatore di vite altrui?Originariamente Scritto da ZbigniewKurt non sarebbe capace di distinguere, pur avendoli assaggiati entrambi, il formaggio dalla formaggia.
Un indecente crogiuolo di dislessia e malattie veneree.
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Originariamente Scritto da Barone Bizzio Visualizza MessaggioIntanto, un bell'articolo che sostiene come la serie di attacchi francesi faccian parte di una strategia della tensione volta a spingere francia e usa alla guerra in Siria, e che abbia come parti contrapposte falchi americani e likud da una parte, e Barak Obama dall'altra.
http://www.comedonchisciotte.org/sit...icle&sid=15847
Ad esempio, se si afferma che le politiche di Sarkozy e di Hollande sono le stesse, non si può affermare che quelle dei falchi USA (eredi di Bush) e quelle di Obama siano diverse: quando si sta al potere i colori politici e le differenziazioni scompaiono. Restano sulla politica interna, sui programmi sociali ma non certo sugli interessi strategici di nazioni che hanno e vogliono un ruolo mondiale.
Obama non mette stivale in Siria perchè, da quanto ho letto, dovrebbe approntare un esercito di 100000 americani da spedire in zona con tutto l'armamentario: Bush avrebbe preso una decisione differente, con teatri pericolanti aperti in mezzo mondo? A decidere in ultimo è il presidente, ma decide sulla base di linee strategiche, tattiche e politico/militari approntate dall'esercito, dalla CIA, dalla economia...e questi organismi non hanno colore partitico.
Quindi il quadro è composito, anche se è ormai certissima e a tutti nota la responsabilità occidentale nel creare, foraggiare, mantenere questi "rivoluzionari" che poi si rivelano essere fondamentalisti (si rivelano a noi opionione pubblica, perchè i governi occidentali già ne conoscevano la natura).
D'altronde non dobbiamo andare molto lontano. Una vocina di un personaggio non certo secondario alza un attimo il sipario e conferma quanto si sa: http://www.ilmessaggero.it/PRIMOPIAN.../1683150.shtmlLast edited by Sean; 17-11-2015, 13:17:45....ma di noi
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C. Campo - Moriremo Lontani
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No vabbè, ce ne sono parecchi di nati qui (soprattutto ragazze/donne, ho notato) che condannano unanimamente la jihad, però non tutti... credo siano divisi metà e metà, ed è quello il punto: gente nata e cresciuta qui dovrebbe essere unanimamente contro certi stili di vita e pensiero, non divisa a metà... questo è un fallimento totale di concetti che per anni ci hanno propugnato su integrazione, multicult, etc.
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Obama temporeggia perchè tra poco ci sono le elezioni e credo che una patata bollente del genere, che potenzialmente potrebbe scatenare una reazione a catena da guerra globale, gli faccia paura. Si limiterà a temporeggiare e a passarla al suo successore, chiunque sia.
Ci sarà ''da ridere'' se saranno eletti personaggi come Cruz, Rubio o Trump.
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