Fare il cosidetto CAREER BREAK a 25 anni - Consigli

[Lipidiman]

Buongiorno a tutti,

ho bisogno di consigli in merito al mio futuro lavorativo.

Io ho 25 anni (li compio a fine mese) e ho iniziato a lavorare da 4 anni in grandi imprese e soprattutto multinazionali, per lo più del settore Automotive.

Contestualmente ho anche portato avanti gli studi laureandomi alla triennale e iscrivendomi alla specialistica in Management Aziendale.

Allo stato attuale mi mancano 4 esami + la tesi per completare il tutto, la media è del 28,5 quindi se tutto va come deve andare non dovrei aver problemi a prendere il tanto agognato 110, se non fosse che psicologicamente inizio a sentire il peso di questi anni difficili e di fatti ho rallentato molto.

L'università come ogni anno da la possibilità di partire per l'erasmus, precisamente ad Adana (Turchia) Cukurova University, quindi vorrei sapere da voi se mi consigliate di partire (lasciando il lavoro) e fare questa esperienza in modo tale da consolidare l'inglese e soprattutto finire gli esami oppure rimanere qui.

A livello economico per 6 mesi dovrei comunque avere una sorta di stipendio + la borsa studio (che però utilizzerò per l'alloggio nel campus)

- C'è chi mi ha detto di partire perché in ogni caso sarebbe un investimento

- Ma c'è anche chi mi ha detto di non partire perché poi ricomincerei da zero col lavoro (stage...) dato che nel mio caso l'esperienza all'estero va bene solo se lavorativa

[Baldo65]

L'inglese puoi consolidarlo anche qui con un buon insegnante madrelingua, studio e soprattutto leggendo libri.
Partendo ti precludi le possibilità di avanzamento che avresti dati i 4 anni di esperienza.

[Bob Terwilliger]

- Ma c'è anche chi mi ha detto di non partire perché poi ricomincerei da zero col lavoro (stage...) dato che nel mio caso l'esperienza all'estero va bene solo se lavorativa

Cosa vuol dire? Che siccome hai fatto una pausa di sei mesi dal lavoro, voluta da te, per acquisire nuove competenze, allora i tuoi 4 anni di esperienza curricolare non valgono più e devi ripartire da zero?

Vai in Turchia, fatti questi sei mesi, laureati e comincia a spedire curriculum all'estero.

[Manx]

Cosa vuol dire? Che siccome hai fatto una pausa di sei mesi dal lavoro, voluta da te, per acquisire nuove competenze, allora i tuoi 4 anni di esperienza curricolare non valgono più e devi ripartire da zero?

Vai in Turchia, fatti questi sei mesi, laureati e comincia a spedire curriculum all'estero.

appoggio.

[Shiinoby]

Anch'io sono della stessa opinione (autorevole) di Bob e Manx

[modgallagher]

Quale sarebbe il tuo attuale inquadramento lavorativo?

[Nemesis84]

Non è un career break, ma un periodo di completamento. I tuoi quattro anni non te li toglie nessuno e un'esperienza all'estero è sempre un grande valore aggiunto.
Posso permettermi di chiedere perchè proprio la Turchia?

[brn]

Buongiorno a tutti,

ho bisogno di consigli in merito al mio futuro lavorativo.

Io ho 25 anni (li compio a fine mese) e ho iniziato a lavorare da 4 anni in grandi imprese e soprattutto multinazionali, per lo più del settore Automotive.

Contestualmente ho anche portato avanti gli studi laureandomi alla triennale e iscrivendomi alla specialistica in Management Aziendale.

Allo stato attuale mi mancano 4 esami + la tesi per completare il tutto, la media è del 28,5 quindi se tutto va come deve andare non dovrei aver problemi a prendere il tanto agognato 110, se non fosse che psicologicamente inizio a sentire il peso di questi anni difficili e di fatti ho rallentato molto.

L'università come ogni anno da la possibilità di partire per l'erasmus, precisamente ad Adana (Turchia) Cukurova University, quindi vorrei sapere da voi se mi consigliate di partire (lasciando il lavoro) e fare questa esperienza in modo tale da consolidare l'inglese e soprattutto finire gli esami oppure rimanere qui.

A livello economico per 6 mesi dovrei comunque avere una sorta di stipendio + la borsa studio (che però utilizzerò per l'alloggio nel campus)

- C'è chi mi ha detto di partire perché in ogni caso sarebbe un investimento

- Ma c'è anche chi mi ha detto di non partire perché poi ricomincerei da zero col lavoro (stage...) dato che nel mio caso l'esperienza all'estero va bene solo se lavorativa

parti le esperienze lavorative che hai fatto rimangono mica vengono cancellate,
e se vuoi un consiglio non perdere del tutto la testa in erasmus ma in turchia finisci assolutamente gli esami dato che dovrebbe essere essere molto più facile che qui

[KURTANGLE]

consolidare l' inglese in Turchia?

[Lipidiman]

scusate se non ho risposto subito ma non né ho avuto modo.
Grazie per le risposte.

L'inglese puoi consolidarlo anche qui con un buon insegnante madrelingua, studio e soprattutto leggendo libri.
Partendo ti precludi le possibilità di avanzamento che avresti dati i 4 anni di esperienza.

@Baldo:nell'attuale azienda avrei possibilità di avanzamento solo cambiando. Il mio collega sono 5 anni che ha lo stesso inquadramento (identico al mio) e non è mai stato preso in considerazione per una Job Rotation

Cosa vuol dire? Che siccome hai fatto una pausa di sei mesi dal lavoro, voluta da te, per acquisire nuove competenze, allora i tuoi 4 anni di esperienza curricolare non valgono più e devi ripartire da zero?

Vai in Turchia, fatti questi sei mesi, laureati e comincia a spedire curriculum all'estero.

@Bob: Lei me l'ha detto perché conosce il mondo del lavoro (è il suo settore) e afferma che in un periodo di crisi come questo lasciare sarebbe da folli e che l' Erasmus, fatto tra l'altro in Turchia, non mi porterebbe valore aggiunto ma anzi sarebbe visto negativamente dalle società perché mi ha fatto "abbandonare" il lavoro

Quale sarebbe il tuo attuale inquadramento lavorativo?

@Modgallagher: Attualmente sono 5° livello CCNL Commercio, tradotto 1180€ netti + 100€ ticket restaurant + mensa aziendale gratuita + flessibilità oraria 8-10 + parcheggio custodito.

Sono Interinale, lavoro in outsourcing con il posto di lavoro in questa casamadre

Non è un career break, ma un periodo di completamento. I tuoi quattro anni non te li toglie nessuno e un'esperienza all'estero è sempre un grande valore aggiunto.
Posso permettermi di chiedere perchè proprio la Turchia?

@Nemesis: In realtà il professore mesi fa aveva detto che avrebbe introdotto la Spagna con la città di Siviglia, poi invece quando è uscito il bando questa metà non c'era perché non è riuscito a far stipulare l'accordo con l'università.... è stata una delusione infatti.

Le altre alternative erano Portogallo (Coimbra), la Francia (Nizza) e la Polonia (Sieldce) però ho scelto la Turchia perché ci è già stato un mio compagno di studi e si era trovato benissimo

Questo è il campus di Cukurova University

parti le esperienze lavorative che hai fatto rimangono mica vengono cancellate,
e se vuoi un consiglio non perdere del tutto la testa in erasmus ma in turchia finisci assolutamente gli esami dato che dovrebbe essere essere molto più facile che qui

@BRN: Esatto, il mio intento è quello di andare lì per completare questa benedetta università

consolidare l' inglese in Turchia?

@SBURRIATEMELA: Certo, sono consapevole del fatto che non sia un paese anglofono e che non incontrerò dei native, però si presenterà la situazione che c'è nelle aziende in cui lavoro ovvero gruppi di stranieri che provengono da ogni parte del mondo e che parlano un'inglese non eccelso.
Siccome io attualmente lo pratico pochissimo (mando delle email una volta ogni tanto), andare lì e parlarlo per vivere dovrebbe comunque farmi fare un passo in avanti.
Il mio livello è B1 però farei necessariamente un corso prima di andare

[huntermaster]

beh anche andare erasmus per finire l universita boh.

[brn]

beh anche andare erasmus per finire l universita boh.

se va in un università seria in italia se va fuori l'impegno per passare gli esami è di molto inferiore, quindi basta cazzeggiare e ubriacarsi il giusto e con molta meno fatica finisce gli esami (informati bene sulle convalide).
sull'inglese: molto probabilmente farai compagnia con altri erasmus quindi per forza inglese dovrai parlare

[Bob Terwilliger]

@Bob: Lei me l'ha detto perché conosce il mondo del lavoro (è il suo settore) e afferma che in un periodo di crisi come questo lasciare sarebbe da folli e che l' Erasmus, fatto tra l'altro in Turchia, non mi porterebbe valore aggiunto ma anzi sarebbe visto negativamente dalle società perché mi ha fatto "abbandonare" il lavoro

Quando mi hanno proposto un assignment estero in un paese in via di sviluppo ho subito detto "certo". Mi sembrava una domanda fuori dal mondo: chi non accetterebbe di passare qualche anno all'estero per un grosso avanzamento di carriera?
Poi nel tempo mi sono reso conto che di fuori dal mondo non c'era nulla. Il 90% delle persone non accetterebbe di trasferirsi da Verona a Parma. Del restante 10%, tanti di quelli che vanno in posti come l'India o il Perù o la Nigeria tornano a casa dopo poco perché non riescono ad abituarsi. Essere disposti a partire e essere capaci di sopravvivere fuori è un grande valore aggiunto oggi, con il mercato che si globalizza e l'esigenza di professionisti avventurosi.

Quello che ti chiedo è se la tua tutor si riferisce al mercato del lavoro italiano o a quello globale, e a che livello professionale - aziende buone o aziende top. Vivere sei mesi in un paese complicato come la Turchia e avere confidenza con l'inglese sono cose ben spendibili, per quello che ne so io. Inoltre nelle grandi aziende ha preso piede il concetto di change management ovvero la capacità di gestire il cambiamento. Lasciare le sicurezze del proprio posto di lavoro per cambiare tutto e affrontare i rischi annessi è un ulteriore valore aggiunto.

Il punto è che sono valori aggiunti ma solo per le aziende più moderne e aggressive. Che sono quelle che ti danno più margini di cambiamento, ovvero più possibilità di crescita e contemporanemante più competitività e rischio. La discriminante nel tuo caso dovrebbe essere questa: capire in che realtà lavorativa vuoi stare. Vuoi cercare la scalata prepotente, con la prospettiva di arrivare a ruoli manageriali e impegnativi e ben remunerati, ma anche con lo stress connesso e il rischio di essere macinato? Oppure preferisci qualcosa di meno spettacolare, ma che ti dia più sicurezza e ti lasci vivere in modo meno agguerrito e stressante?
Le due cose hanno i loro pro e i loro contro. Non fidarti di chi dice la carriera qua e la carriera là e pensa di vivere nel mondo dei film su Wall Street - magari solo nei suoi sogni. Il costo di mollare tutto è alto e carrierone e stipendione non sempre valgono quello che lasci. Al limite ti fanno capire il vero valore di tante cose che diamo per scontate, finché non dobbiamo rinunciarci.

Il problema aggiuntivo però è che in questo specifico momento la "sicurezza" è meno sicura del normale: tante aziende chiudono e chi non si evolve finisce per avere competenze magari solide, ma poco allettanti nel mercato in recessione in cui i posti davvero solidi sono saturati. Per questo secondo me la bilancia oggi pende in favore di chi si prende i rischi. Perché tanto rischi anche a tenerti il lavoro, rischi di trovarti a spasso dall'oggi al domani.

In ogni caso ti consiglio di chiedere alla tutor a quale mercato del lavoro faccia riferimento con le sue previsioni, e se esso è lo stesso su cui vuoi puntare tu.

[Lipidiman]

@Bob: il mercato a cui si riferiva era sicuramente quello italiano e prendeva in considerazione aziende top.

Le sue testuali parole erano "Al giorno d'oggi non trovano lavoro neanche laureati brillanti! stanno a casa persino i Bocconiani. In un'altra azienda nostra partner (azienda americana famosissima nel settore dei beni di consumo) fanno dei test durissimi per entrare, con interviste degli psicologi e test di logica, e poi se li passi, una volta che stai dentro ti assumono semplicemente come stagista! Quindi è meglio se dai continuità alla tua esperienza lavorativa visto che il tuo profilo è ancora Junior"

Vuoi cercare la scalata prepotente, con la prospettiva di arrivare a ruoli manageriali e impegnativi e ben remunerati, ma anche con lo stress connesso e il rischio di essere macinato

Spesso e volentieri ho visto gente con profili Junior che veniva spremuta fino all'osso.
Le mie ambizioni sono alte (poi logico che non so cosa mi prospetterà il futuro e se dovrò ridimensionarmi).
Ho fatto questo sacrificio di studiare e lavorare contemporaneamente per cercare di mettermi in evidenza in confronto ai miei coetanei.
Sono sempre stato abituato a lavorare sotto stress e per obiettivi e punto a posizioni di rilievo non necessariamente in Italia, anche perché quello che ho notato è che tutti i manager solitamente hanno fatto qualche anno di esperienza nelle filiali europee per poi tornare con un livello più alto.

[mirkoit@]

Il mio collega sono 5 anni che ha lo stesso inquadramento (identico al mio) e non è mai stato preso in considerazione per una Job Rotation

Per quanto rimangono sul tuo curriculum i 4 anni di lavoro visto il periodo non sarà cmq facile trovare un lavoro soddisfacente dopo il periodo di erasmus anche se spero per te il contrario
Io PERSONALMENTE finirei la laurea qui, migliorerei l'inglese e troverei un lavoro migliore(qui o all'estero)ma avendo cmq uno stipendio e un lavoro sotto il culo.
Se invece vuoi partire almeno prima fai richiesta di avanzamento di carriera e senti che ti dicono, così non parti con il rimpianto di un possibile avanzamento se avessi fatto richiesta