TIMES Online, United Kingdom
18 marzo, 2003
Esseri umani passati nel tritaplastica
di Ann Clwyd
"C'era una macchina che veniva usata per triturare la plastica. Vi
buttarono dentro degli uomini e di nuovo ci fecero stare a guardare. A volta
li buttavano a testa in giù e morivano alla svelta. A volte invece cadevano
a piedi in avanti e morivano urlando. Era orribile. Ho visto morire in
questo modo 30 persone. I resti li mettevano in sacchi di plastica e ci
dicevano che sarebbero stati usati come mangime per i pesci. una volta ho
visto Qusay [il figlio più piccolo di Saddam Hussein] gestire personalmente
questi assassinii."
Questa è una delle tante testimonianze raccolte dai ricercatori di Indict -
l'organizzazione di cui sono la coordinatrice - da usare come prove nelle
cause legali contro specifici individui iracheni accusati di crimini di
guerra, crimini contro l'umanità e genocidio. Questo resoconto è stato
depositato nelle ultime due settimane.
Un altro testimone ci ha raccontato di come trattavano le donne: "Le donne
venivano appese per i capelli sotto gli occhi dei loro famigliari; gli
uomini erano costretti a guardare mentre le mogli venivano violentate. per
umiliarle, le donne venivano appese per le gambe mentre avevano le
mestruazioni, fino a quando non erano finite."
I resoconti raccolti da Indict negli ultimi sei anni sono disgustosi e
orripilanti. Il nostro compito non è solo quello di registrare passivamente
quello che ci viene detto, ma anche di metterlo alla prova, per cui i
documenti che forniamo sono della massima qualità. Tutti i testimoni
sottoscrivono dichiarazioni giurate.
Questi motivi umanitari sono sufficienti a dire che è essenziale liberare il
popolo iracheno dal regime di Saddam. Le 17 risoluzioni ONU approvate dal
1991 riguardo all'Iraq comprendono la Risoluzione 688, che chiede di mettere
fine alla repressione dei civili iracheni. E' stata ignorata. Nell'Iraq di
Saddam, la tortura, l'assassinio e la pulizia etnica fanno parte della
quotidianità.
Se non fosse per le zone no-fly nel Sud e nel Nord dell'Iraq - che qualcuno
continua a sostenere siano illegali - i curdi e gli sciiti verrebbero ancora
attaccati dalle navi porta-elicotteri irachene.
Per oltre 20 anni, gli ufficiali iracheni si sono macchiati di genocidio,
crimini di guerra e crimini contro l'umanità. La lista comprende molto di
più delle 5000 vittime dei gas a Halabja e in altri villaggi, nel 1988.
Comprende i crimini di guerra compiuti in serie durante la guerra
Iran -Iraq; la campagna genocida Anfal contro i curdi iracheni nel 1987-88;
l'invasione del Kuwait e l'assassinio di oltre mille civili kuwaitiani; la
soppressione violenta, vista con i miei occhi, della sollevazione curda del
1991 che portò a 30.000 o più morti civili; il prosciugamento delle paludi
meridionali negli anni Novanta, che fece fuori migliaia di sciiti; e l'
esecuzione sommaria di migliaia di avversari politici.
Molti iracheni si domandano perché il mondo abbia applaudito agli interventi
militari che liberarono i cambogiani da Pol Pot e gli ugandesi da Idi Amin,
quando questi avvennero senza l'aiuto dell'ONU. Si chiedono perché il mondo
abbia ignorato i crimini contro di loro.
Tutti questi crimini sono stati registrati in dettaglio dall'ONU, dagli USA,
dai governi del Kuwait, quello britannico, quello iraniano e altri, e da
gruppi come Human Rights Watch, Amnesty International e Indict.
Ciononostante, il Consiglio di Sicurezza non ha allestito un Tribunale per i
crimini di guerra, e ciò a causa dell'opposizione della Francia, della Cina
e della Russia. Di conseguenza, nessun funzionario iracheno è mai stato
incriminato per aver commesso alcuni dei peggiori crimini del 20 secolo. Io
ho ripetuto incessantemente che avrei preferito un tribunale simile
piuttosto che la guerra. Ma ormai non c'è più tempo. E' finito il tempo di
offrire a Saddam degli incentivi e ancora altro tempo.
Non ho il monopolio della saggezza o della morale. Ma una cosa la so. Questo
regime malvagio e fascista deve finire. Con o senza l'aiuto del Consiglio di
Sicurezza, con o senza il sostegno del Partito laburista stasera alla Camera
dei Comuni
Chi scrive è deputata laburista al Parlamento britannico per la Cynon
Valley.
18 marzo, 2003
Esseri umani passati nel tritaplastica
di Ann Clwyd
"C'era una macchina che veniva usata per triturare la plastica. Vi
buttarono dentro degli uomini e di nuovo ci fecero stare a guardare. A volta
li buttavano a testa in giù e morivano alla svelta. A volte invece cadevano
a piedi in avanti e morivano urlando. Era orribile. Ho visto morire in
questo modo 30 persone. I resti li mettevano in sacchi di plastica e ci
dicevano che sarebbero stati usati come mangime per i pesci. una volta ho
visto Qusay [il figlio più piccolo di Saddam Hussein] gestire personalmente
questi assassinii."
Questa è una delle tante testimonianze raccolte dai ricercatori di Indict -
l'organizzazione di cui sono la coordinatrice - da usare come prove nelle
cause legali contro specifici individui iracheni accusati di crimini di
guerra, crimini contro l'umanità e genocidio. Questo resoconto è stato
depositato nelle ultime due settimane.
Un altro testimone ci ha raccontato di come trattavano le donne: "Le donne
venivano appese per i capelli sotto gli occhi dei loro famigliari; gli
uomini erano costretti a guardare mentre le mogli venivano violentate. per
umiliarle, le donne venivano appese per le gambe mentre avevano le
mestruazioni, fino a quando non erano finite."
I resoconti raccolti da Indict negli ultimi sei anni sono disgustosi e
orripilanti. Il nostro compito non è solo quello di registrare passivamente
quello che ci viene detto, ma anche di metterlo alla prova, per cui i
documenti che forniamo sono della massima qualità. Tutti i testimoni
sottoscrivono dichiarazioni giurate.
Questi motivi umanitari sono sufficienti a dire che è essenziale liberare il
popolo iracheno dal regime di Saddam. Le 17 risoluzioni ONU approvate dal
1991 riguardo all'Iraq comprendono la Risoluzione 688, che chiede di mettere
fine alla repressione dei civili iracheni. E' stata ignorata. Nell'Iraq di
Saddam, la tortura, l'assassinio e la pulizia etnica fanno parte della
quotidianità.
Se non fosse per le zone no-fly nel Sud e nel Nord dell'Iraq - che qualcuno
continua a sostenere siano illegali - i curdi e gli sciiti verrebbero ancora
attaccati dalle navi porta-elicotteri irachene.
Per oltre 20 anni, gli ufficiali iracheni si sono macchiati di genocidio,
crimini di guerra e crimini contro l'umanità. La lista comprende molto di
più delle 5000 vittime dei gas a Halabja e in altri villaggi, nel 1988.
Comprende i crimini di guerra compiuti in serie durante la guerra
Iran -Iraq; la campagna genocida Anfal contro i curdi iracheni nel 1987-88;
l'invasione del Kuwait e l'assassinio di oltre mille civili kuwaitiani; la
soppressione violenta, vista con i miei occhi, della sollevazione curda del
1991 che portò a 30.000 o più morti civili; il prosciugamento delle paludi
meridionali negli anni Novanta, che fece fuori migliaia di sciiti; e l'
esecuzione sommaria di migliaia di avversari politici.
Molti iracheni si domandano perché il mondo abbia applaudito agli interventi
militari che liberarono i cambogiani da Pol Pot e gli ugandesi da Idi Amin,
quando questi avvennero senza l'aiuto dell'ONU. Si chiedono perché il mondo
abbia ignorato i crimini contro di loro.
Tutti questi crimini sono stati registrati in dettaglio dall'ONU, dagli USA,
dai governi del Kuwait, quello britannico, quello iraniano e altri, e da
gruppi come Human Rights Watch, Amnesty International e Indict.
Ciononostante, il Consiglio di Sicurezza non ha allestito un Tribunale per i
crimini di guerra, e ciò a causa dell'opposizione della Francia, della Cina
e della Russia. Di conseguenza, nessun funzionario iracheno è mai stato
incriminato per aver commesso alcuni dei peggiori crimini del 20 secolo. Io
ho ripetuto incessantemente che avrei preferito un tribunale simile
piuttosto che la guerra. Ma ormai non c'è più tempo. E' finito il tempo di
offrire a Saddam degli incentivi e ancora altro tempo.
Non ho il monopolio della saggezza o della morale. Ma una cosa la so. Questo
regime malvagio e fascista deve finire. Con o senza l'aiuto del Consiglio di
Sicurezza, con o senza il sostegno del Partito laburista stasera alla Camera
dei Comuni
Chi scrive è deputata laburista al Parlamento britannico per la Cynon
Valley.
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