Chi lascia la strada vecchia per la nuova.... Tutele crescenti inside

[Body80]

Hai ragione!!

[Bob Terwilliger]

La solidità è importante, ok. Metti nel quadro anche le soddisfazioni lavorative a prescindere dalla carriera però, che in ufficio ci vivi quasi cinquanta ore settimanali. Se hai l'impressione di dover lavorare su progetti di bassa qualità tieni conto che la noia aumenterà, poi diventerà nausea, e magari ti accorgerai di non aver possibilità di cambiare perché nel frattempo le tue competenze sono diventate datate.

[Ramos]

La solidità è importante, ok. Metti nel quadro anche le soddisfazioni lavorative a prescindere dalla carriera però, che in ufficio ci vivi quasi cinquanta ore settimanali. Se hai l'impressione di dover lavorare su progetti di bassa qualità tieni conto che la noia aumenterà, poi diventerà nausea, e magari ti accorgerai di non aver possibilità di cambiare perché nel frattempo le tue competenze sono diventate datate.

Bingo.

Questo è quello che più mi intrappola.

Andando in una società di consulenza puoi spingere tanto sulla conoscenza ma rischi di ritrovarti in una azienda con visibilità leggermente inferiore (in realtà ho mandato il cv anche a XXXX che fa consulenza per dire ma ha migliaia di dipendenti).

E' che lo sviluppatore come lo intendiamo adesso è una figura che ha una storia recente quindi capire come ci si ricicla dopo 20 anni è abbastanza difficile. Più che altro io mi sento sprecato. Voglio imparare di più. Più imparo e meglio mi sento, meno imparo e più mi sento inutile.

E non posso andare all'estero perchè i miei vengono ogni 3 mesi qui a bologna perchè mio padre è in cura qui in ospedale

[Manx]

bhe allora il discorso non si pone nemmeno, vai dove puoi avere più soddisfazioni sia economiche che altro

appoggio, anche se sono un "profano" del settore, ma l'ho già detto anche ieri. Provaci!

[Testa]

alla fine poi comunicaci la decisione però eh

[Bob Terwilliger]

E non posso andare all'estero perchè i miei vengono ogni 3 mesi qui a bologna perchè mio padre è in cura qui in ospedale

Uno dei miei migliori amici, sviluppatore, lavorava per un'azienda informatica parte di un'enorme holding italiana. Per alcuni anni è stato molto inquieto perché appunto si sentiva intrappolato e sprecato, e dall'altra parte la solidità del suo posto di lavoro era allettante. Un uomo sposato tra l'altro.
A un certo punto ha trovato un'occasione di lavoro in Scozia. Molto meno sicura e molto più stimolante. Qualcosa che gli avrebbe permesso di avere una crescita tecnica costante e potenzialmente anche una crescita di responsabilità e posizione. Poi ha deciso. Lui e la moglie hanno sfiorato la separazione perché lei non voleva lasciare l'Italia e tra l'altro aveva lasciato il lavoro un anno prima per reiscriversi all'università e provare una carriera tutta differente. E poi espatriare, la lingua, i viaggi continui...
Oggi lui è felicissimo del suo lavoro a Glasgow. La sua carriera va a gonfie vele. la moglie si è laureata facendo avanti e indietro con l'Italia ed è felicissima del suo nuovo lavoro. Anche se ora è in maternità. Progetti di tornare qua: zero. L'unica cosa di cui sentono la mancanza sono il clima, il cibo, le bellezze dell'Italia, e soprattutto la famiglia. Ma tanto vengono qua in ferie regolarmente. A lui mancano le Alpi, beh andiamo tutti gli anni a sciare insieme almeno una volta.

Ciò che voglio dirti è che a volte bisogna fare scelte estreme. Cosa sia estremo è diverso per tutti. Io stesso a un certo punto della mia vita ho fatto una scelta estrema, e non mi riferisco a venire in India. Però il fatto di aver avuto questa possibilità deriva direttamente da quella scelta. Pensa bene alle scelte che fai oggi perché con la tua età e la tua posizione lavorative sei un punto cardine di cosa sarà il tuo futuro.

Ti dico pure un'altra cosa che secondo me è importante. Quando sei lontano da casa pensi ai tuoi genitori, pensi che un giorno non ci saranno più e che stai perdendo mille momenti che potresti passare con loro. E' un prezzo bello alto. Non è vero che provare e fallire sia meglio che non provare. Se provi, paghi il prezzo di provarci e poi fallisci di brutto, ti trovi in mano con niente e puoi ben rimpiangere di averci provato. Se ci provi metti in conto la possibilità di fallire. E se pensi che la posta valga il rischio allora provaci.

[Ramos]

Uno dei miei migliori amici, sviluppatore, lavorava per un'azienda informatica parte di un'enorme holding italiana. Per alcuni anni è stato molto inquieto perché appunto si sentiva intrappolato e sprecato, e dall'altra parte la solidità del suo posto di lavoro era allettante. Un uomo sposato tra l'altro.
A un certo punto ha trovato un'occasione di lavoro in Scozia. Molto meno sicura e molto più stimolante. Qualcosa che gli avrebbe permesso di avere una crescita tecnica costante e potenzialmente anche una crescita di responsabilità e posizione. Poi ha deciso. Lui e la moglie hanno sfiorato la separazione perché lei non voleva lasciare l'Italia e tra l'altro aveva lasciato il lavoro un anno prima per reiscriversi all'università e provare una carriera tutta differente. E poi espatriare, la lingua, i viaggi continui...
Oggi lui è felicissimo del suo lavoro a Glasgow. La sua carriera va a gonfie vele. la moglie si è laureata facendo avanti e indietro con l'Italia ed è felicissima del suo nuovo lavoro. Anche se ora è in maternità. Progetti di tornare qua: zero. L'unica cosa di cui sentono la mancanza sono il clima, il cibo, le bellezze dell'Italia, e soprattutto la famiglia. Ma tanto vengono qua in ferie regolarmente. A lui mancano le Alpi, beh andiamo tutti gli anni a sciare insieme almeno una volta.

Ciò che voglio dirti è che a volte bisogna fare scelte estreme. Cosa sia estremo è diverso per tutti. Io stesso a un certo punto della mia vita ho fatto una scelta estrema, e non mi riferisco a venire in India. Però il fatto di aver avuto questa possibilità deriva direttamente da quella scelta. Pensa bene alle scelte che fai oggi perché con la tua età e la tua posizione lavorative sei un punto cardine di cosa sarà il tuo futuro.

Ti dico pure un'altra cosa che secondo me è importante. Quando sei lontano da casa pensi ai tuoi genitori, pensi che un giorno non ci saranno più e che stai perdendo mille momenti che potresti passare con loro. E' un prezzo bello alto. Non è vero che provare e fallire sia meglio che non provare. Se provi, paghi il prezzo di provarci e poi fallisci di brutto, ti trovi in mano con niente e puoi ben rimpiangere di averci provato. Se ci provi metti in conto la possibilità di fallire. E se pensi che la posta valga il rischio allora provaci.

Considera, in tutto questo, che parliamo di una malattia che non da scampo..e che lo davano per spacciato entro giugno 2014

[Testa]

Uno dei miei migliori amici, sviluppatore, lavorava per un'azienda informatica parte di un'enorme holding italiana. Per alcuni anni è stato molto inquieto perché appunto si sentiva intrappolato e sprecato, e dall'altra parte la solidità del suo posto di lavoro era allettante. Un uomo sposato tra l'altro.
A un certo punto ha trovato un'occasione di lavoro in Scozia. Molto meno sicura e molto più stimolante. Qualcosa che gli avrebbe permesso di avere una crescita tecnica costante e potenzialmente anche una crescita di responsabilità e posizione. Poi ha deciso. Lui e la moglie hanno sfiorato la separazione perché lei non voleva lasciare l'Italia e tra l'altro aveva lasciato il lavoro un anno prima per reiscriversi all'università e provare una carriera tutta differente. E poi espatriare, la lingua, i viaggi continui...
Oggi lui è felicissimo del suo lavoro a Glasgow. La sua carriera va a gonfie vele. la moglie si è laureata facendo avanti e indietro con l'Italia ed è felicissima del suo nuovo lavoro. Anche se ora è in maternità. Progetti di tornare qua: zero. L'unica cosa di cui sentono la mancanza sono il clima, il cibo, le bellezze dell'Italia, e soprattutto la famiglia. Ma tanto vengono qua in ferie regolarmente. A lui mancano le Alpi, beh andiamo tutti gli anni a sciare insieme almeno una volta.

Ciò che voglio dirti è che a volte bisogna fare scelte estreme. Cosa sia estremo è diverso per tutti. Io stesso a un certo punto della mia vita ho fatto una scelta estrema, e non mi riferisco a venire in India. Però il fatto di aver avuto questa possibilità deriva direttamente da quella scelta. Pensa bene alle scelte che fai oggi perché con la tua età e la tua posizione lavorative sei un punto cardine di cosa sarà il tuo futuro.

Ti dico pure un'altra cosa che secondo me è importante. Quando sei lontano da casa pensi ai tuoi genitori, pensi che un giorno non ci saranno più e che stai perdendo mille momenti che potresti passare con loro. E' un prezzo bello alto. Non è vero che provare e fallire sia meglio che non provare. Se provi, paghi il prezzo di provarci e poi fallisci di brutto, ti trovi in mano con niente e puoi ben rimpiangere di averci provato. Se ci provi metti in conto la possibilità di fallire. E se pensi che la posta valga il rischio allora provaci.

giusto per carità
dipende dalle priorità della vita ( credo) oltre che dalle necessità.
io ad esempio, con i genitori anziani che prima o poi ( ogni anno sempre più prima, che poi...) non saranno autosufficienti e con la concreta possibilità di malattie ecc ecc non me la sentirei.
La mia ragazza ad esempio l'ha fatto ( quando era più giovane in realtà, e a queste cose ci si pensa meno); ora con i genitori lontani e malati, vive perennemente in uno stato d'ansia e che purtroppo in talune occasioni è vissuta come tragedia
Io non ce la farei, sinceramente, a vivere così
chiaro dipende dal proprio carattere ( oltre che da quello delle persone care che ti stanno intorno)

[germanomosconi]

Solo ed esclusivamente per la questione tutele crescenti..della serie..mi prendono perchè valgo e credono in me quindi investono nel futuro o sono una pezza del momento e fra un anno "mi attacco al *****"?

Classica frase che dicono ad una persona per poterla prendere, poi però spesso la realtà è diversa...
Ti faccio una domanda, stipendio a parte con il lavoro attuale come ti trovi? Con i colleghi, distanza da casa, se ti piace il lavoro (quello non tanto mi pare di capire), ecc..?

[centos]

mi spiace per tuo padre

[Ramos]

Classica frase che dicono ad una persona per poterla prendere, poi però spesso la realtà è diversa...
Ti faccio una domanda, stipendio a parte con il lavoro attuale come ti trovi? Con i colleghi, distanza da casa, se ti piace il lavoro (quello non tanto mi pare di capire), ecc..?

Vorrei uno stipendio più alto. Con i colleghi diretti va bene, con quelli più in alto un po' meno. Lavoro in centrissimo e quello mi mi va piu che bene.

Per quanto riguarda il lavoro, a me piace quello che faccio. Ma c'è troppa disorganizzazione..il centro di costo sta affondando per via di scelte strategiche palesemente sbagliate e tentare di tenere a galla tutto sta diventando praticamente impossibile. Si perde tanta qualità e si portano solo rogne.

mi spiace per tuo padre

Grazie

[Testa]

ripeto i fattori influenti sono molteplici, e il peso di ognuno varia da situazione a situazione, e da persona a persona.
Il lavoro è una parte ( importante) della vita, ma appunto c'è anche "altro", e quell'altro è, secondo il mio personalissimo punto di vista, la parte più importante da cui trarre soddisfazioni e gratificazioni ( se si può)

[Ramos]

Intanto oggi al telefono il tipo per cercare di convincermi sosteneva che chi ha un contratto vecchio si ritrova comunque senza art 18. Semplicemente nel caso dei contratti vecchi le mensilità riconosciute in caso di licenziamento economico sono superiori rispetto a quelle delle tutele crescenti. Ma che tuttavia in fase di accordo contrattuale si può provare ad ovviare ed alzare quanto riconosciuto e non adagiarsi a quanto previsto dal jobs act.

[Testa]

e sui permessi, aspettativa ecc ecc?
la mia ragazza ha, ad esempio, appena usufruito di un'aspettativa non retribuita di un mese per problemi di salute di sua madre( vecchio contratto ovviamente)
da questo punto di vista i nuovi contratti come sono?

[Ramos]

e sui permessi, aspettativa ecc ecc?
la mia ragazza ha, ad esempio, appena usufruito di un'aspettativa non retribuita di un mese per problemi di salute di sua madre( vecchio contratto ovviamente)
da questo punto di vista i nuovi contratti come sono?

Ma credo che quello sia rimasto


Cmq stasera chiamo il mio commercialista e chiedo info