Chi lascia la strada vecchia per la nuova.... Tutele crescenti inside

[Ramos]

Ciao caro.
Premetto che ho letto fino a metà di pagina 3.
Se dovessi darti un consiglio, visto che facciamo lo stesso mestiere, sarebbe quello di non scambiare nessuna formula contrattuale con quella di cui attualmente godi.

Gli aumenti che riceveresti sono chiaramente il frutto di una serie di agevolazioni fiscali che si reggono sul presupposto che, al massimo in 3 anni, potresti ritrovarti allegramente per strada. Il gioco non vale la candela, specie per 2, 300€ e considerando il fatto che hai appena acceso un finanziamento di 20 anni; il che significa che, anche volendo riacquistare un po' di solvibilità, non potresti rivendere la casa prima di qualche anno.

Parlando di consulenza poi, è vero che si impara (potenzialmente) molto e si può crescere, ma è anche vero che i progetti decadono letteralmente dall'oggi al domani (cambio al veritice, mancanza di liquidità). Un progetto per una banca, ad esempio, per quanto vasto, risente letteralmente sella situazione del paese. In questo momento, sinceramente, in cui i consulenti si buttano e il lavoro è strasottopagato, un aumento pare letteralmente uno specchio per le allodole.

Purtroppo è triste fare questo discorso a un trentenne, ma la situazione del nostro Bel Paese obbliga certe considerazioni. E' vero, come dice Manx, che molto probabilmente troveresti un altro posto, ma potresti dover ricominciare tutto daccapo. E in un contesto dove contano solo privilegi e in alcun modo i meriti e le competenze, potrebbe voler dire precarietà indefinita. Dai 35 in poi, a prescindere dal CV, il tuo valore di mercato, nella consulenza informatica (specie sviluppo), si riduce in maniera considerevole.

Vuoi fare carriera, guadagnare di più, avere più soddisfazioni? Vai all'estero.

Viceversa, buttati sui progetti extra lavorativi per tirare sù più soldi (mi pareva di ricordare che tu fossi un javista, profondi tutte le tue energie su Android, ad esempio.)

In bocca al lupo.

Il mio consiglio è non rimanere consulente ma cercare di essere assunti direttamente da un cliente o dall' azienda committente. In caso di riduzioni di budget, fusioni, acquisizioni, riorganizzazione della struttura societaria le maestranze esterne dell' IT sono le prime ad essere mandate in strada. Avere un contratto a tempo indeterminato come esterno equivale ad essere un precario a vita se non si viene assorbiti in altre realtà più importanti.
Mi sono allontanato dal mondo dell' IT anche per queste ragioni, non ho trovato serietà e soprattutto tutele ed il gioco non valeva proprio la candela.

oppure goditi ( vivi ) la vita che hai; goditi la casa, la moglie, la famiglia, il tuo tempo libero ( bene prezioso)
tanto se ci pensi, hai già tutto ( questo vale per la maggioranza delle persone, il caso specifico ovviamente non lo conosco...)

Vi siete persi il passaggio per cui mercoledi vado a fare una società che ha lo stesso profilo della mia (ma su piano internazionale) e non fa consulenza ma sviluppo di prodotti proprietari

[Ramos]

Aggiorno.

Colloquio con le risorse umane andato. Ho presentato la mia richiesta di base minima per cominciare a ragionare. Venerdi mi fanmo sapere.

Loro puntano molto sul variabile..l ambiente è da ***** duro..iper competitivo. O crollo o mi esalto. Devo tirare fuori i coglioni. Ora o mai più.

Mi faranno anche fare corsi di inglese e corsi tecnici. Godo

[laplace]

naoto ma tanto se ti vogliono cacciare via ti cacciano via anche con l'articolo 18, non ci vuole nulla

[The_machine]

naoto ma tanto se ti vogliono cacciare via ti cacciano via anche con l'articolo 18, non ci vuole nulla

Tra l'altro penso che se succedo dopo che per 10-15 anni hai fatto sempre le stesse cose nel posto sicuro e tranquillo sei praticamente spacciato.

[laplace]

si l'ho visto accadere a gente che ora a 50 anni non troverà mai più nulla nella vita.

[luca82xxx]

Cioè come fanno a cacciarti via?

[Testa]

naoto ma tanto se ti vogliono cacciare via ti cacciano via anche con l'articolo 18, non ci vuole nulla

se sei in un'aziendina piccolina può essere vero; in un'azienda grande è più difficile.

sul lavoro e l'ambiente ( ipercompetitivo), come già dicevo, dipende uno che importanza da al lavoro nella sua vita, rispetto all' "altro", oltre che dal carattere individuale
comunque mi sembra, la strada l'hai scelta, le capacità e il carattere sono quelli giusti, quindi dubito ti possa andare malaccio

[Paul_Anderson]

Aggiorno.

Colloquio con le risorse umane andato. Ho presentato la mia richiesta di base minima per cominciare a ragionare. Venerdi mi fanmo sapere.

Loro puntano molto sul variabile..l ambiente è da ***** duro..iper competitivo. O crollo o mi esalto. Devo tirare fuori i coglioni. Ora o mai più.

Mi faranno anche fare corsi di inglese e corsi tecnici. Godo

Ottimo!! In bocca al lupo

[Ramos]

se sei in un'aziendina piccolina può essere vero; in un'azienda grande è più difficile.

sul lavoro e l'ambiente ( ipercompetitivo), come già dicevo, dipende uno che importanza da al lavoro nella sua vita, rispetto all' "altro", oltre che dal carattere individuale
comunque mi sembra, la strada l'hai scelta, le capacità e il carattere sono quelli giusti, quindi dubito ti possa andare malaccio

Ottimo!! In bocca al lupo

Beh ambiente competitivo non significa fare millemila ore di straordinario..se sei uno che si da da fare puoi emergere anche senza esagerare. Se sei veloce nel fare le cose non hai bisogno di migliaia di ore in piu..poi se penso a quanto tempo perdo a fare cose inutili, il modo per accorciare lo trovo sempre.

Cmq avevo scritto qui nella speranza di trovare gente che mi ispirasse a rischiare (per quanto si possa parlare di rischio), a mettersi in gioco.

Tutti CEO super operativi e poi quando chiedi un opinione tutti a consigliare sempre i micro passi.

Non vi capisco (non ce l'ho con voi due..discorso in generale)

[Testa]

bè come si dice
si fa presto a fare i bulli con la vita degli altri

io poi figurati, firmerei per andare in pensione domani, che la vita è una, ed è troppo poca per riempirla solo di lavoro; ma è un'altro discorso...

[Zbigniew]

Cioè come fanno a cacciarti via?

La tutela ex art. 18 opera in caso di licenziamento illegittimo. Se sussiste giustificato motivo o giusta causa l'azienda non è obbligata né al risarcimento né alla reintegra.
Prima dalla legge Fornero, la garanzia del posto era data oltre che dalla normativa anche da considerazioni di carattere contingente Ovvero, dato che la giurisprudenza considera in maniera anche molto differente casi simili e visto che in caso di licenziamento giudicato illegittimo c'era non solo la ripresa obbligatoria del dipendente in servizio (cosa che ora è nella disponibilità del dipendente) ma anche il pagamento delle retribuzioni dal giorno del licenziamento fino a reintegra il che, con le tempistiche della giustizia italiana poteva voler dire anni. Quindi un datore prima di licenziare (anche se pensava di essere nel giusto) ci pensava parecchio e anzi spesso si ricorreva alla creazione di situazioni artificiali per far rientrare il licenziamento nella casistica per la quale i giudici trovavano giustificazione.
Post Fornero, da una parte si mettono limiti al risarcimento, dall'altra si incentivano le transazioni invece che le liti tramite la decontribuzione delle somme date a titolo di incentivo all'esodo, difficilmente i licenziamenti individuali non vengono transati.
Con il Jobs Act, agganciando il risarcimento all'anzianità aziendale, si andrà incontro sempre più a situazioni di buonuscita concordata in caso di licenziamento.

[Zbigniew]

Beh ambiente competitivo non significa fare millemila ore di straordinario..se sei uno che si da da fare puoi emergere anche senza esagerare. Se sei veloce nel fare le cose non hai bisogno di migliaia di ore in piu..poi se penso a quanto tempo perdo a fare cose inutili, il modo per accorciare lo trovo sempre.

Cmq avevo scritto qui nella speranza di trovare gente che mi ispirasse a rischiare (per quanto si possa parlare di rischio), a mettersi in gioco.

Tutti CEO super operativi e poi quando chiedi un opinione tutti a consigliare sempre i micro passi.

Non vi capisco (non ce l'ho con voi due..discorso in generale)

Per quel che vale, dandoti consigli su come tutelarti nel nuovo rapporto implicitamente davo anche il mio parere positivo verso il nuovo impiego.
Parlando solo a carattere personale, credo che la vita fuori dal lavoro sia più importante della vita lavorativa. Però è attraverso il lavoro, credo, che ti procuri i mezzi per una vita felice. E non solo per i soldi, che comunque sono un argomento imprescindibile, ma anche perché un lavoro che ti piace e ti realizza ti rende una persona migliore. Migliore, intendo,della stessa persona che saresti facendo un lavoro che non ti piace e che ti deprime.
Inoltre le opportunità di crescita professionale, oltre a gratificare a livello individuale, sono garanzia di più facile reimpiego in futuro.
Alla fine quello che potrebbe trattenerti è il pensiero di cosa succederebbe nel caso andasse male con la nuova azienda. Se ti senti sicuro di ritrovare comunque un (buon) posto o di poter sempre lavorare in proprio, io non avrei paura a fare il salto.
tanto meglio se poi riesci a farti pagare "a ridiculous amount of money (cit. Carmelo Anthony a proposito del contratto di Jeremy Lin agli Houston Rockets).

[Paul_Anderson]

Non vi capisco (non ce l'ho con voi due..discorso in generale)

Ti facevo l' imbocca al lupo per la tua nuova esperienza, non era una critica

[Testa]

ramos è una vecchia volpe
si sa

[laplace]

Cioè come fanno a cacciarti via?

che ci vuole?