Progetto di vita per il futuro: suggerimenti e consigli

[Hyperflow]

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[mirkoit@]

Solo un appunto: puoi iscriverti a concorsi pubblici con la triennale, anzi la maggior parte non prevede la magistrale. Quest'ultima serve di solito per arrivare a certe carriere, in quanto con la triennale puoi arrivare solo fino ad un certo punto

[Manx]

non penso pero'...che una laurea magistrale conseguita all'estero (in Europa o cmq in un paese "serio" come gli USA o il Canada, non certo il Bangladesh) non sia valida in Italia o altrove...lo so poichè all'università ci lavoro (e all'estero) e ho avuto studenti stranieri (non tedeschi intendo).
Io stesso ho conseguito laurea e dottorato in Italia, ma lavoro in Germania...e mi riconosco tutto automaticamente, cosi' come se lavorassi in USA o Nuova Zelanda.

[mirkoit@]

Se devi diventare commercialista allora ci vuole la magistrale certo.
Considera anche che in Italia abbiamo tra le migliori università al mondo.
E in ambito lavorativo non ci sono problemi per la tua carriera.
Io finire i la magistrale qui con ottimi risultati e se non dovessero esserci offerte lavorative fare un master specializzante inerente ovviamente alla tua materia all'estero magari nel paese dove vorresti vivere.
Un appunto personale: senza negare il fatto che siamo messi male ora come ora come paese, gli altri non sono il Klondike. Ognuno ha i propri problemi che non si scoprono finché non ci si vive. Spostarsi per possibilità lavorative è un conto, spostarsi solo perche non piace il proprio paese un altro. Nel secondo caso si rischia di fare le cose di fretta e in modo sbagliato solo per cambiare "aria".
Spero si sia capito il discorso eheh[emoji16]

[Bob Terwilliger]

Andare in Inghilterra non ti garantisce una laurea più prestigiosa. Un conto è Cambridge, un altro è Bangor.

[Manx]

Sicuramente una laurea conseguita all'estero sarà ben vista nel settore privato. Avevo letto alcuni topic e ricordo che lavori in ambito universitario in Germania... penso che tu sia una delle persone più adatte a chiarirmi i dubbi esposti nel primo post: la mia idea è valida, o sarebbe meglio conseguire la laurea magistrale qui? Ti ricordo che ho l'opportunità dell'Erasmus che, personalmente, considererei come "trampolino" di lancio per questo progetto personale.

a mio parere, anche se non so dove vorresti trasferirti, meglio conseguire la laurea magistrale in Italia...poi per eventuale master, specializzazione o dottorato...allora...ben venga l'estero! Ti consiglio ovviamente anche l'erasmus...ma fatto con la testa e non per drogarsi e ubriacarsi 7 gg su 7 come...il 95% dei ragazzi erasmus...che tornano in patria avendo in pratica perso un anno e non avendo dato nessun esame

[Manx]

Se succedesse così mi sparerei senza neanche tornare in Italia. In ogni caso vado là con l'intenzione di studiare innanzitutto, poi non fumo e non bevo, quindi il "successo" positivo dell'esperienza è assicurato.
sei troppo ottimista

In ogni caso, la mia intenzione sarebbe di trasferirmi in uno dei paesi elencati: Inghilterra (se possibile), oppure Svezia, Norvegia o Finlandia (anche se in questo paese il tasso di disoccupazione non è proprio basso)... sognando poi, in futuro, di spostarmi in paesi più remoti (USA e Giappone in primis). La Finlandia è sicuramente una terra bellissima, ma per quello che so...dal punto di vista lavorativo...offre ben poco. Svezia e Norvegia, soprattutto Norvegia, offrono tantissime possibilità di lavoro...ma sono stra-iper-carissime. Conosco una ragazza di Oslo...e mi ha raccontato piu' volte di prezzi folli. Giappone...? A fare cosa? In ogni caso...conosci un po' tutte queste lingue...? Non puoi sicuramente vivere in questi paesi...solamente con l'inglese, che presumo tu già conosca...magari per un lavoro "elevato" va bene...ma uscito da lavoro? Che fai...usi il traduttore italiano-inglese-giapponese-svedese? Pensaci bene...te lo dice uno che è da 10 anni all'estero.

Ciò che mi porta a voler conseguire una "laurea magistrale" all'estero sono i seguenti motivi:

1. Sistema universitario italiano arretrato rispetto alla dinamicità del mondo del lavoro , quindi insegnamento estero migliore che in Italia, più improntato al vero mondo del lavoro (mi è rimasto ben poco di questi quasi due anni, se non i bei voti... e quelli possono stare sulla carta) - ovviamente non dappertutto, quindi scegliendo con oculatezza l'università futura!
Probabilmente hai ragione...ma stai idealizzando troppo sia l' "estero" che l'università di questo "estero"...ma posso capire, essendo tu totalmente inesperto e giovanissimo.
2. Possibilità di conseguire una laurea con basi migliori e in tempi minori (1 anno in Inghilterra, ad esempio),
un solo anno per conseguire una specialistica....?
così da poter entrare subito nel mondo del lavoro all'estero e senza essere considerato uno straccio da sfruttare in questo Stato di ladri e approfittatori. Conseguendo la laurea magistrale qui e poi un master all'estero... i tempi si allungherebbero.
E' la scelta migliore a mio avviso...forse piu' lunga...ma ne vale la pena...soprattutto se intanto ti fai un bel corso di lingua di uno o due dei paesi in cui vorresti lavorare, oltre che perfezionare l'inglese.
3. Inoltre, conseguendo la laurea magistrale nell'università cui sono iscritto mi porterebbe ad avere delle possibilità locali e già mi vincolerebbe, magari verso un futuro che non desidero.
Non ti vincola per nulla...se non vuoi essere vincolato mica ti obbligano ad andare a fare il commercialista nello studio che hai a 500 metri da casa...

Prendi quello che ti ho detto...come dei consigli, discutibili o meno, di una persona di 36 anni e che vive da 10 anni all'estero...non pretendo di avere ragione al 100%...ma pensaci moooolto bene...moooolto...la tua visione è un po' troppo naiv e avventurosa
In bocca al lupo!

[Bob Terwilliger]

In Inghilterra attualmente non vedono di buon occhio l'immigrazione, anche dall'EU. Troppi arrivi in questi ultimi due anni di crisi. Non ti sto sconsigliando di provare però tieni presente che anche lì i posti di lavoro non sono infiniti e la concorrenza è molto agguerrita. Perché un datore di lavoro inglese dovrebbe preferire te a un autoctono? Tenendo conto che per quanto tu sappia bene la lingua, sarai sempre svantaggiato rispetto a un native speaker. Semplicemente perché lui, se ha il tuo stesso livello di preparazione, ha il vantaggio di potersi vendere meglio grazie alla maggior confidenza comunicativa.
Il consiglio migliore che ti posso dare è questo: ok vai a studiare in Inghilterra così impari l'inglese molto meglio di quanto tu possa fare qui. Inoltre studiati bene lo spagnolo che per gli italiani è facilissimo da imparare. Se sei un trilingue inglese-spagnolo-italiano (o anche solo bilingue inglese-spagnolo) trovi molte offerte di lavoro negli USA. La combo inglese-spagnolo ha un altissimo valore per quel mercato e non si svaluterà nei prossimi anni, anzi diventerà ancora più importante. Se ci aggiungi una terza lingua importante, l'italiano (utile sulla costa atlantica), hai ancora una marcia in più.

[Barone Bizzio]

Andare in Inghilterra non ti garantisce una laurea più prestigiosa. Un conto è Cambridge, un altro è Bangor.

Nah, ci saranno almeno altre dieci-quindici universita' di altissimo livello in UK che non siano Oxford o Cambridge
Il problema e' chiedersi se vale la pena di studiare in universita' molto migliori per andare in un posto dove la qualita' della vita e' incredibilmente bassa rispetto all' Italia

[Barone Bizzio]

Beh, tu hai parlato di prendere una laurea in UK. L' Inghilterra va bene solo se la consideri come porto verso altri paesi, altrimenti no, e' un posto infame

[julien]

Bizzio perché consideri l'Inghilterra un posto infame?

[Barone Bizzio]

Brutto clima, qualita' estetica delle citta' inesistente, miseria in giro piu' che in Italia e classe media che sta scomparendo, piu' la leggendaria bruttezza inglese. Io vivo a Sheffield, che non e' malaccio, ma e' lontana anni luce da Cagliari o da qualsiasi altra citta' italiana. E quando vado in giro non vedo che zotici. Le donne non ne parliamo, son streghe

[julien]

Grazie, buttati sulle straniere

[Bob Terwilliger]

Io ho amici che vivono a Londra (non come lavapiatti) e la adorano, non hanno intenzione di schiodare. A Londra ho consciuto anche un'italiana che viveva a Sheffield e era tutta contenta. Insomma penso sia anche una questione di gusti.

[Barone Bizzio]

Io ho amici che vivono a Londra (non come lavapiatti) e la adorano, non hanno intenzione di schiodare. A Londra ho consciuto anche un'italiana che viveva a Sheffield e era tutta contenta. Insomma penso sia anche una questione di gusti.

A londra e' mpiu' comprensibile essendo una megalopoli dove, se hai i soldi, puoi fare tutto. A patto di guadagnare molti soldi a Londra si puo' anche vivere bene. Ma non rimane rappresentativa dell' Inghilterra. Per quanto puo' valere, tutti i colleghi europei che ho la pensano come me sul discorso qualita' della vita a Sheffield. Per carita', non e' Birmingham, ma a parita' di reddito solamente un pazzo potrebbe decidere che e' meglio vivere a Sheffieldc- o in UK, per quello che conta - anziche' in Italia.
Se googlate un po' troverete anche conferma di quello che dico. Tra i paesi europei industrializzati l' UK e' quella con la peggiore qualita' della vita. Sembrera' banale, ma alla fine le cose 'intangibili' - sole, mare, cibo, **** - incidono di piu' di altri indicatori economici di 'benessere'