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Volevo sapere quanto può essere importante il voto che si prende agli esami universitari.
meglio accettare tutti i 18 e prendersi prima possibile la laurea. o magari lasciare i 18 agli esami dove sai di poter prendere 23-25-28 però metterci quell'anno\due in piu ?
Cosa succede se prendo le proteine senza fare palestra?
Originariamente Scritto da Perineo
vi è mai capitata l'ipertrofia muscolare? ci sono dei rischi?
Originariamente Scritto da Spratix
C'è un modo per capire che tipo di look muscolare avrò?
Fai da te - Il tagliando
Originariamente Scritto da erstef
Che ne dite come alimentazione per la manutenzione muscolare?
Disagio alimentare & logistica bidibolder
Originariamente Scritto da Gianludlc17
se vi dovete spostate in giornata, come fate a scaldarvi i pasti o nel caso in cui abbiate carne a cucinarla ?
Estetica rulez
Originariamente Scritto da 22darklord23
la mia intenzione era di rendere tonico l'addome con la palestra e, se ci riesco, coprire le smagliature con dei tatuaggi... visto che mi sono stancato del sentirmi dire dalle ragazze, ogni votla che mi vedono nudo, '' Sei una persona fantastica ma...''. Grazie
Io vado in università e concordo con quello che hanno detto finora... senza contare che grazie alla mia media alta (purtroppo abbassata da eventi sfortunati e professori particolari) sto per prendere la borsa di studio e, quasi sicuramente, garantirmi un posto in Erasmus per il prossimo anno (spero verso la meta che ho scelto).
mio punto di vista personale: se uno va all'università per prendere tutti 18 se ne stesse tranquillamente a casa.
non son d'accordo. Alla fine avrai sempre qualcosa in più in mano di un disploma superiore, più posti di lavoro e soldi in futuro.
La differenza che incorre uno che esce con 110elode e uno che esce con il minimo sindacale ovviamente si vedrà una volta nel mondo del lavoro, ci sono aziende che sotto un certo voto nemmeno guardano le candidature. Altresì è anche vero che tantissimi che si laureano con 110elode poi si affacciano nel mondo del lavoro e non sanno assolutamente come si vive, la maggior parte passa la vita sui libri e non ha grandi relazioni personali e ben meno ha mai fatto esperienze lavorative extrauniversitarie, quindi una volta in azienda o si svegliano o vengono licenziati dopo poco. Conosco invece gente (me stesso compreso) che si fà il culo lavorando e studia, ovviamente non ha i risultati di quelli che non fanno nulla ma in CV può vantare tantissime esperienza che molte volte fanno più di un 110elode.
Volevo sapere quanto può essere importante il voto che si prende agli esami universitari.
meglio accettare tutti i 18 e prendersi prima possibile la laurea. o magari lasciare i 18 agli esami dove sai di poter prendere 23-25-28 però metterci quell'anno\due in piu ?
Dipende da tanti fattori: ambizioni, tipo di facoltà, partecipazione a concorsi (come scritto dagli altri utenti), se si tratta di laurea triennale o magistrale, etc.
Posta così la domanda può dare spazio a 10000 risposte...
Occhio però a non giustificare i voti bassi con la presenza al mondo di persone che li hanno alti ma non sanno stare al mondo (ho colto l'occasione, non intendo riferirmi agli utenti che lavorano e studiano, che hanno la mia MASSIMA stima ).
Quello che voglio dire è che, in una situazione ideale, è sempre meglio non parcheggiarsi all'uni con la scusa del libretto pieno di 30, così come farla in fretta e furia per avere il pezzo di carta crea, imho, solo laureati dalle conoscenze superficiali.
Vero, molti escono dall'uni e fanno un lavoro diversissimo vs le conoscenze acquisite con la laurea, ma esistono anche professioni inerenti alla laurea presa, e professionisti "all'acqua di rose". Ho visto laureati in lingue sbagliare le "h" al verbo avere in italiano, questo non è accettabile in una reception, in una scuola se fai l'insegnante, in un ufficio reparto commerce.
Potrei aggiungere che non è accettabile nemmeno alla cassa di un supermercato, ma andrei OT...
Io sono per dare un giusto valore a quello che si sta studiando, credendoci, in primis.
Ovviamente parlo di una media nel libretto medio/alta, non una sfilza di 30, come accennavo prima.
non son d'accordo. Alla fine avrai sempre qualcosa in più in mano di un disploma superiore, più posti di lavoro e soldi in futuro.
La differenza che incorre uno che esce con 110elode e uno che esce con il minimo sindacale ovviamente si vedrà una volta nel mondo del lavoro, ci sono aziende che sotto un certo voto nemmeno guardano le candidature. Altresì è anche vero che tantissimi che si laureano con 110elode poi si affacciano nel mondo del lavoro e non sanno assolutamente come si vive, la maggior parte passa la vita sui libri e non ha grandi relazioni personali e ben meno ha mai fatto esperienze lavorative extrauniversitarie, quindi una volta in azienda o si svegliano o vengono licenziati dopo poco. Conosco invece gente (me stesso compreso) che si fà il culo lavorando e studia, ovviamente non ha i risultati di quelli che non fanno nulla ma in CV può vantare tantissime esperienza che molte volte fanno più di un 110elode.
io invece penso che la media voto debba essere un buon filtro. In Italia ormai si laurea chiunque ed è anche per questo che i laureati non sono più visti come prima in ambito lavorativo.
---------- Post added at 15:34:10 ---------- Previous post was at 15:26:34 ----------
Occhio però a non giustificare i voti bassi con la presenza al mondo di persone che li hanno alti ma non sanno stare al mondo (ho colto l'occasione, non intendo riferirmi agli utenti che lavorano e studiano, che hanno la mia MASSIMA stima ).
Quello che voglio dire è che, in una situazione ideale, è sempre meglio non parcheggiarsi all'uni con la scusa del libretto pieno di 30, così come farla in fretta e furia per avere il pezzo di carta crea, imho, solo laureati dalle conoscenze superficiali.
Vero, molti escono dall'uni e fanno un lavoro diversissimo vs le conoscenze acquisite con la laurea, ma esistono anche professioni inerenti alla laurea presa, e professionisti "all'acqua di rose". Ho visto laureati in lingue sbagliare le "h" al verbo avere in italiano, questo non è accettabile in una reception, in una scuola se fai l'insegnante, in un ufficio reparto commerce.
Potrei aggiungere che non è accettabile nemmeno alla cassa di un supermercato, ma andrei OT...
Io sono per dare un giusto valore a quello che si sta studiando, credendoci, in primis.
Ovviamente parlo di una media nel libretto medio/alta, non una sfilza di 30, come accennavo prima.
vorrei raccontare un aneddoto al quale ho assistito in prima persona:
esame di telerilevamento, corso di laurea specialistica di geologia applicata. Il professore chiede la differenza fra satelliti eliosincroni e satelliti geosincroni, la persona risponde che un satellite eliosincrono gira intorno alla terra con un'orbita sincrona ad essa. il professore domanda se è sicuro e lui risponde di si, quindi gli dice: "mi sembra strano che un satellite che si chiama ELIOsincrono giri intorno alla terra con un'orbita sincrona" e quello ridice di nuovo che è sicuro. Alla fine il professore si stufa e gli dice vabbè andiamo avanti, questo finisce l'esame e accetta un venti. Ora se io fossi stato il professore l'avrei mandato via subito dopo quella domanda, ma secondo voi è possibile che uno che ha deciso di studiare GEOlogia non sappia neanche il significato di GEO? praticamente non sa proprio cosa sta studiando.
Winners are simply willing to do what losers won't.
Per me la scelta non è nessuna delle due, bisogna sostenere gli esami per imparare, il voto finale è frutto di varie situazioni, certo 18 non è sintomo di grande studio quindi apprendimento, ma potrebbe starci in alcuni esami, sto per conseguire la quarta laurea ma in nessuna delle tre precedenti e penso neanche in questa ho avuto 110 e lode.......
Ingegnere biochimico
Tecnologo alimentare
Nutrizionista sportivo
Zone Consultant
Personal trainer
Membro ACSM, SiNSEB, ISSN, SINU
Consulente sviluppo e caratterizzazione integratori
Docente di nutrizione ed integrazione nello sport presso SaNIS, ACS, 4MOVE ed EdiErmes
Consulente FIT, FIGC e WKF
Nutrizionista Benetton Treviso Rugby
CONSULENZE ONLINE PERSONALIZZATE RICEVO IN STUDIO A IVREA, TRENTO, MONZA, MILANO, PADOVA, FIRENZE, ROMA, COSENZA E REGGIO CALABRIA
Oltre a quello già detto dagli altri utenti aggiungerei un ulteriore punto di vista.
Quell'anno o due in più hanno un costo.
Molto variabile come valore assoluto, dipendente da quanto è la retta, se sei in sede, fuori sede, ecc; ma anche come valore relativo, situazione economica, reddito personale o della famiglia, ecc.
Essenzialmente quindi quell'anno o due in più devi sia poterteli permettere ma anche e soprattutto devono valerne la pena.
Infatti perdere un paio d'anni con conseguenti spese, che potrebbero essere anche di diverse migliaia di euro, per alzare la media da, ad esempio, ad un 78 ad un 83 potrà magari esserti maggiormente utile in un concorso ma al netto avresti comunque rimesso le spese di quegli anni in più oltre che perso potenziali opportunità lavorative in più derivanti dall'essersi laureati prima (anche se poi in Italia il lavoro non sta esattamente ad aspettarti fuori dalla facoltà...).
Valuta quindi bene i singoli esami che intenderesti eventualmente rifiutare, anche perché rifiutare, in un esame difficile, un 18 o un 19 oggi per poi fra un anno accettare un 22, perché nel frattempo ci si è comunque resi conto di non poter fare di più, non sempre ne vale la pena.
Per me la scelta non è nessuna delle due, bisogna sostenere gli esami per imparare, il voto finale è frutto di varie situazioni, certo 18 non è sintomo di grande studio quindi apprendimento, ma potrebbe starci in alcuni esami, sto per conseguire la quarta laurea ma in nessuna delle tre precedenti e penso neanche in questa ho avuto 110 e lode.......
D'accordo con te sull'importanza dell'imparare prima del voto.
Ma bisogna prestare un occhio anche alla media, perchè poi lo screening dei CV si fa (purtroppo) partendo dal voto di laurea, o comunque questo pesa.
Il processo di selezione è ahimè troppo "asettico", le competenze VERE non vengono mai fuori dalla lettura del semplice curriculum. Certe volte viene usato come sbarramento per i futuri colloqui (scelta molto miope, ma è così) Quindi un suo peso il voto ce l'ha, poi ripeto le scelte dipendono da tantissimi fattori e da persona a persona.
dipende sempre da quello che vorrai fare in futuro dopo l'università.
in base alla mia esperienza personale ti posso dire che per la maggior parte dei concorsi pubblici ad esempio si accede solo con un determinato punteggio minimo.
Originariamente Scritto da thetongue
una volta ho detto a mia cugina che una medusa mi aveva punto sul pisello cosi' la feci accovacciare su me disteso per terra per farmi pisciare sul pisello perche' ero marcio e mi arrapava
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