Originariamente Scritto da thetongue
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follia italia
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Io sapevo che se la direttiva non viene recepita a livello nazionale prima c'è il sollecito e la messa in mora, infine si apre la procedura di infrazione a carico dello Stato inadempiente (che peraltro nelle more del procedimento di infrazione può sempre mettersi "in regola")
Che in caso di mancato recepimento la direttiva divenga automaticamente e direttamente efficace nello Stato è la prima volta che lo sento.sigpic
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Originariamente Scritto da bersiker1980 Visualizza MessaggioIo sapevo che se la direttiva non viene recepita a livello nazionale prima c'è il sollecito e la messa in mora, infine si apre la procedura di infrazione a carico dello Stato inadempiente (che peraltro nelle more del procedimento di infrazione può sempre mettersi "in regola")
Che in caso di mancato recepimento la direttiva divenga automaticamente e direttamente efficace nello Stato è la prima volta che lo sento.
Nel caso di una direttiva l efficacia diretta vale solo nei rapporti verticali (quelli tra stato e individuo).sigpic
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Originariamente Scritto da bersiker1980 Visualizza MessaggioIo sapevo che se la direttiva non viene recepita a livello nazionale prima c'è il sollecito e la messa in mora, infine si apre la procedura di infrazione a carico dello Stato inadempiente (che peraltro nelle more del procedimento di infrazione può sempre mettersi "in regola")
Che in caso di mancato recepimento la direttiva divenga automaticamente e direttamente efficace nello Stato è la prima volta che lo sento.
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Originariamente Scritto da thetongue Visualizza Messaggiodopo tutti sti papielli dunque, alla fine ho ragione io. come la ragione voleva
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Originariamente Scritto da Barone Bizzio Visualizza MessaggioQuesto e' uno dei possibili effetti perversi del sistema europeo. Quando manca armonizzazione delle legislazioni nazionali succedono queste cose
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Quello che in molti non hanno capito è che non sono i sindaci che vanno contro Alfano. E' Alfano che va contro una sentenza di un giudice. Nello specifico l' ordinanza 09.04.2014 del Tribunale Grosseto, che recita così:
Il matrimonio tra persone dello stesso sesso celebrato all’estero può essere trascritto nei Registri dello stato civile secondo il Tribunale di Grosseto, poiché non è contrario all’ordine pubblico, è valido e produce effetti giuridici nel luogo in cui è stato pubblicato e infine non sussiste né a livello di legislazione interna né nelle norme di diritto internazionale privato, un riferimento alla diversità di sesso quale condizione necessaria per contrarre matrimonio. La trascrizione avrà natura certificativa e di pubblicità di una situazione già avvenuta e non costitutiva secondo le regole generali in materia.
Non sono i comuni quindi che sono "fuori legge" ma in realtà è praticamente il ministro degli interni che invita a trasgredire la sentenza di un giudice. Mica poco. E' un po' come se domani Alfano domattina si alzasse e decidesse di sua iniziatica che Berlusconi non debba essere più ai servizi sociali e possa ritornare ad essere eleggibile in barba a diversi gradi di giudizio.
Per chi poi fosse interessato alla normativa europea la riguardo, può trovare alcune linee guida ed esemplificazioni qui: http://europa.eu/youreurope/citizens...s/index_it.htm
Sebbene l'Europa riconosca che in diversi stati non siano presenti istituzione come unioni registrate soprattutto riguardanti l'omosessualità, vi è un passaggio chiave e cioè questo:
Se hai intenzione di recarti in uno Stato membro in cui le unioni registrate non sono riconosciute, la tua unione sarà considerata come una relazione stabile debitamente attestata.
Che cosa significa relazione stabile debitamente attestata?
Significa che da qualche parte devi scrivere che quella coppia omosessuale è una coppia con dei diritti, che se uno finisce all'ospedale l'altro va considerato come un coniuge, che se uno muore all'altro va la sua parte di eredità, ecc. E quindi, ricitando la sentenza del tribunale, poiché non è contrario all’ordine pubblico, è valido e produce effetti giuridici nel luogo in cui è stato pubblicato e infine non sussiste né a livello di legislazione interna né nelle norme di diritto internazionale privato, un riferimento alla diversità di sesso quale condizione necessaria per contrarre matrimonio. La trascrizione avrà natura certificativa e di pubblicità di una situazione già avvenuta e non costitutiva secondo le regole generali in materia.
Questo è quanto, poi uno può essere o meno d'accordo con le coppie gay, come si può essere più o meno d'accordo con l'IVA al 23% o con il limite a 110 km/h sulle superstrade, tuttavia il procedimento corretto è ci: sono leggi nazionali e, soprattutto, leggi internazionali alle quali dobbiamo sottostare, un cittadino avente diritto fa richiesta ad un giudice che i suoi diritti vengano rispettati come sancito dalle suddette normative, il giudice valuta e sancisce di conseguenza, gli interessati (in questo caso i comuni) devono poi adeguarsi.
Alfano che si alza la mattina e grida ai comuni di andare contro la sentenza di un giudice, con eventuali ripercussioni legali, sta andando LUI fuori legge.
Se a lui non va bene questa sentenza ha essenzialmente due strade da percorrere: una giuridica, facendo ricorso e sperando che venga accolto, e una legislativa essendo ministro, propone una legge e spera che venga approvata.
Il resto sono alla pari di iniziative di un singolo qualsiasi.
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il tribunale ordinario di Grosseto è il primo grado di giudizio, se la vogliamo mettere giusta, al massimo è il governo a dover decidere, e poi su tale decisione si può pronunciare la Corte Costituzionale
altrimenti ogni giudice in ogni tribunale d'Italia può decidere per lo Stato, non se ne esce più.
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Originariamente Scritto da sv4 Visualizza Messaggioil tribunale ordinario di Grosseto è il primo grado di giudizio, se la vogliamo mettere giusta, al massimo è il governo a dover decidere, e poi su tale decisione si può pronunciare la Corte Costituzionale
altrimenti ogni giudice in ogni tribunale d'Italia può decidere per lo Stato, non se ne esce più
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Il punto poi è sempre che un sindaco è un rappresentante politico e istituzionale.
In quanto rappresentante politico ha tutto il diritto di portare avanti le sue idee e tutelare il suo elettorato. In quanto rappresentate istituzionale però si dovrebbe muovere sempre in armonia con il resto delle istituzioni.
Un sindaco che decide cosa dire e cosa fare a prescindere dal resto delle istituzioni io son d'accordo che sta facendo male il suo lavoro. Così come tendenzialmente temo stia facendo male il suo lavoro Alfano che continua a usare il suo ruolo istituzionale solo per scopi politici, forse persino in questo caso. Doppio marciume dunque.Always the beautiful answer who asks a more beautiful question
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Originariamente Scritto da -El Diablo- Visualizza MessaggioNello specifico l' ordinanza 09.04.2014 del Tribunale Grosseto, che recita così:
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ma scopi politici di cosa? Alfano viene linciato perchè sta applicando una legge in vigore. Fino a che il parlamento non delibererà una modifica della stessa Alfano dovrebbe essere inattaccabile mentre in questo paese ridicolo si assiste all'opposto.
Per quanto riguarda la direttiva, come appunto ricordato da violacs, per risultare immediatamente applicabile e dunque collocarsi ad un grado superiore rispetto alla legge nazionale, deve essere dotata, secondo costante giurisprudenza della Corte Costituzionale e della Corte di Giustizia Europea, dei requisiti di incondizionatezza (non ci deve essere per lo stato membro alcun margine di discrezionalità nel recepirla) e di sufficiente precisione (non necessita di alcuna ulteriore precisazione di dettaglio).
E' normale che Alfano se ne fotta di un'ordinanza del tribunale di grosseto,che da un'interpretazione nemmeno confermata dalla giurisprudenza di legittimità.
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