Originariamente Scritto da germanomosconi
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Individuato l'assassino di Yara Gambirasio?
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quando si dice cornut e mazziatoOriginariamente Scritto da laplaceIo che sono innocente, il più innocente di tutti maledetti bastardi che mi avete concepito per poi farmi passare serate come questaOriginariamente Scritto da Pescavuole disperatamente scoprire se scopo, bevo, mi faccio inculare. cose che non saprà mai.
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Minchia ragazzi, che sberla per il marito di questa.
Ecco perche la madre non si è mai fatta avanti.
A questo punto non è più peccato dare del figlio di ******* a questoOriginariamente Scritto da Marco pli 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.Originariamente Scritto da master wallaceIO? Mai masturbato.Originariamente Scritto da master wallaceIo sono drogato..
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La moglie: parlava di Yara, era tranquillo. Ma Ester doveva dirci tutto
Le donne più giovani «Non ho mai avuto sentore che a mio marito potessero piacere le donne più giovani. È sempre stato molto attento alla famiglia»
Freddo, impassibile, a tratti glaciale. Così gli investigatori che sono andati ad arrestarlo descrivono Massimo Giuseppe Bossetti, 43 anni, il presunto assassino di Yara Gambirasio. E lo stesso racconta la moglie Marita Comi quando ammette, durante l’interrogatorio di fronte ai carabinieri, che in famiglia hanno discusso spesso della sparizione della ragazzina e poi della sua morte: «Ne parlavamo ma lui era tranquillo, non ha mai mostrato nulla di strano. Posso dire che in questi ultimi anni non ha avuto alcun cambiamento rispetto al passato, non ha mai mostrato sbalzi di umore o particolari nervosismi». Sono i verbali delle donne protagoniste di questa storia a delineare che cosa stia accadendo all’interno delle famiglie coinvolte nella vicenda. Svelando l’ira e il risentimento per quel segreto custodito per oltre quarant’anni che adesso sta distruggendo l’esistenza di tutti. La rabbia della stessa Comi contro la suocera Ester Arzuffi che aveva nascosto a tutti l’amore clandestino con Giuseppe Guerinoni dal quale sono nati due gemelli: Massimo Giuseppe e Letizia Laura, entrambi riconosciuti dall’ignaro marito, Giovanni Bossetti. «Dovevi dircelo, dovevi raccontare la verità e invece ora ci hai sconvolto la vita», le ha urlato la nuora quando ha scoperto la verità, dopo che entrambe erano state portate in caserma.
Gli appuntamenti all’alba
Quando le indagini scientifiche individuano Guerinoni come il padre di «Ignoto 1» ma accertano che nessuno dei suoi figli legittimi può essere l’assassino, è l’altro autista della Val Seriana, Vincenzo Bigoni, a svelare che il suo amico aveva «una relazione con una ragazza di Rovetta, ma non ricordo nulla di più». Lunedì scorso Ester Arzuffi è stata interrogata e ha negato con decisione di aver mai avuto «rapporti sessuali con Giuseppe». Ma poi ha fornito alcuni dettagli sulla loro amicizia e questo accredita adesso l’ipotesi che passa essere stato stretto un «patto» per non svelare quanto era accaduto nel 1969.
Nella caserma del comando provinciale, di fronte agli uomini del colonnello Antonio Bandiera, la donna racconta a verbale: «Ho lavorato presso la Testi Rosini di Villa D’Ogna, poi mi sono trasferita a Ponte Selva, poi ho fatto per dieci anni la collaboratrice domestica a Brembate e adesso faccio la badante a Terno d’Isola. Conoscevo Giuseppe Guerinoni, tutte le mattine mi passava a prendere alle 5,30 con l’auto con Vincenzo e mi accompagnavano al lavoro. Ci frequentavamo ma non ho mai avuto rapporti sessuali con lui. I gemelli sono figli di mio marito». Bigoni dunque è stato testimone diretto di quel legame, il sospetto è che ricordasse molto più di quanto ha raccontato. Omissioni che hanno rallentato le indagini sull’omicidio di Yara, rischiando di danneggiarle inesorabilmente. Ecco perché adesso bisognerà scoprire se tra lui e la signora Ester ci siano stati contatti recenti, se i due possano aver parlato della vicenda quando hanno saputo che la caccia all’assassino si concentrava sul figlio illegittimo di Guerinoni.
«Non è stato lui»
Ester Arzuffi difende il figlio anche di fronte all’evidenza dell’esame del Dna: «Massimo è un bravo ragazzo, ha buoni rapporti con la moglie». Cerca anche di giustificare la scelta di chiamare lui Giuseppe, proprio come Guerinoni, e la figlia Laura, come la moglie del suo amante: «L’ho fatto perché erano i nomi di mio padre e mia zia». Coincidenze, dice. Poi esclude che il trasferimento in un altro paese sia stato deciso per nascondere un possibile scandalo: «Siamo andati via perché non mi piaceva fare tutta quella strada per andare al lavoro e perché lo stipendio era troppo basso».
Lo stesso dice sua figlia e poi giura di non aver mai saputo che Giovanni Bossetti non fosse il suo vero padre. Però adesso il suo obiettivo principale è difendere l’intera famiglia, allontanare il sospetto di aver protetto un assassino. E ai poliziotti e ai carabinieri dice: «Siamo gente per bene. Conoscendo mio fratello vi posso dire che non è lui l’assassino. È impossibile che sia stato lui».
Massimo Giuseppe e le ragazzine
La più sconvolta sembra proprio Marita Comi, la moglie di Massimo Giuseppe Bossetti. E non lo nasconde. Quando gli specialisti del Ros vanno ad arrestare il marito, lei ha momenti di disperazione. Ha tre figli piccoli da proteggere, una vita intera che si sgretola in pochi minuti. Potrebbe non rispondere visto il grado di parentela, ma lo fa. Si attacca ai dettagli, pur non riuscendo a celare lo sgomento. E dice: «Non ho mai avuto sentore che a mio marito potessero piacere le donne più giovani. Lui è un bravo marito, molto dedito alla famiglia, ai figli. La sera non usciva quasi mai, stavamo spesso a casa. Se uscivamo era soltanto per vedere i familiari. Lui ha pochi amici, un giro ristretto».
Non gli fornisce alcun alibi per la sera della sparizione della ragazzina. Descrive la tranquillità dell’uomo, anche quando si parlava della scomparsa, poi del delitto consegnando un’immagine di freddezza e di distacco. Normale, tranquillo, calmo. Sempre misurato. Niente reazioni strane. Nessuno sbalzo d’umore. Un’esistenza che scorre uguale tutti i giorni, senza alcun picco. Se davvero Massimo Giuseppe Bossetti è il mostro, è riuscito a nasconderlo perfettamente in questi tre anni e mezzo. Continua a farlo anche adesso. Per due volte gli hanno chiesto se voleva parlare. Per due volte è rimasto muto. Oggi gli elementi racconti dall’accusa subiranno il primo vaglio. Il pubblico ministero Letizia Ruggeri chiederà la convalida del fermo, il giudice Ezia Maccora dovrà prendere la decisione. Altre due donne a segnare il destino del presunto assassino.
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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La rabbia del padre ufficiale:
«Io, preso in giro per quarant’anni»
Le urla contro la moglie: mi hai rovinato. I vicini hanno sentito le grida disperate dell’uomo, dalla casa al secondo piano: «Che vergogna»
I sospetti
«Che vergogna». L’ha detto. Lo ha gridato. Lo hanno sentito oltre la porta dell’appartamento al secondo piano. Adesso tutti questi ricordi di paese, queste madeleines da sere d’estate e balere che andavano con il liscio, hanno il sapore del veleno, del tradimento. «Sono stato ingannato per quarant’anni» ha detto ai carabinieri che lo hanno preso a verbale. Giovanni Bossetti ha vissuto una vita di finzioni. E chissà se ha cominciato a pensarlo nel 2012 quando nelle indagini sulla morte di Yara è apparso il nome di Guerinoni e a Ester hanno prelevato il primo campione di saliva, oppure l’estate seguente, quando si è saputo dai giornali che il suo amico Bigoni aveva tirato fuori una vecchia confidenza di Guerinoni su un figlio avuto da una relazione extraconiugale e mai riconosciuto. O forse il sospetto c’era da sempre, forse certe cose si sentono e si preferisce ignorarle. Non sappiamo, non è neppure giusto fare ipotesi su una apocalisse privata.
La malattia
Giovanni Bossetti è un uomo molto malato. Lunedì, quando hanno arrestato Massimo Giuseppe, ha chiesto di essere dimesso dall’ospedale dove era stato ricoverato. Il giorno seguente Ester ha chiamato il 118 dalla casa di Terno d’Isola. Era lei a stare male. Nel nastro della registrazione è rimasta impressa la coda di una lite furibonda, la rabbia di un uomo che urlava «mi hai rovinato, mi hai preso in giro». Lei piangeva. Anche lui piangeva. Per le certezze perdute, per il destino terribile che lo attende nel tempo che gli rimane. Quello di un padre che scopre di aver amato e cresciuto un figlio non suo. Un figlio che forse è un assassino.
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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ma che famiglia è questa?? ma è possibile che passano decenni e nessuno si accorge o dice nulla?? ma qui non esistono valori di nulla...bha....Tutta la saggezza di un ottimo utente in un unico post :
Originariamente Scritto da elanprendere arginina(o altre supp)per aumentare i livelli di gh è come svuotare un bicchiere d acqua in un lago sperando di alzarne il livello.
tecnicamente nn scrivono il falso quando lo affermano,ma nn specificano quanto sia irrilevante il raggio d azione
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Originariamente Scritto da SiMooNe Visualizza Messaggioma che famiglia è questa?? ma è possibile che passano decenni e nessuno si accorge o dice nulla?? ma qui non esistono valori di nulla...bha....sigpic
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Originariamente Scritto da SiMooNe Visualizza Messaggioma che famiglia è questa?? ma è possibile che passano decenni e nessuno si accorge o dice nulla?? ma qui non esistono valori di nulla...bha....
sigpic
"...le popolazioni che si nutrono prevalentemente di cereali sono deboli, di bassa statura, malaticce e indolenti... "
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Yara, Bossetti al gip: “Sono estraneo
Ero a casa la sera in cui scomparve”
Il presunto assassino della 13enne all’udienza per la convalida del fermo.
Il legale: «Non sa perché ci fosse il suo dna sui vestiti della ragazzina»
Ma se qualcuno si fosse procurato (non chiedetemi come) del suo sangue e l'abbia usato per incastrarlo e commettere impunemente il delitto?
E' un giallo talmente pieno di colpi di scena che non mi sorprenderebbe.
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Yara, Bossetti rompe il silenzio: "Sono innocente".
Giuseppe Bossetti, il muratore di 44 anni fermato per l'omicidio della 13enne Yara Gambirasio, ha rotto il silenzio durante l'interrogatorio di convalida del fermo, in carcere a Bergamo, davanti al gip Ezia Maccora e al pm Letizia Ruggeri. "Il mio assistito ha risposto a tutte le domande del gip e del pm", ha detto l'avvocato Silvia Gazzetti uscendo dal carcere. L'uomo per due volte, nei giorni scorsi, si era invece avvalso della facoltà di non rispondere davanti allo stesso pm. L'avvocato ha aggiunto che il suo assistito ha dichiarato la sua "innocenza e non si spiega perché il suo dna sia stato trovato sugli indumenti di Yara. Vedremo di dimostrarlo durante il processo". L'avvocato ha anche aggiunto che il suo assistito ha detto di non conoscere Yara, di aver visto il padre della ragazza una volta sola, dopo la sua morte. E ha aggiunto anche che nel tardo pomeriggio del 26 novembre 2010, quando scomparve la tredicenne, si trovava a casa con i propri familiari.
Il muratore 44enne accusato dell'omicidio parla per la prima volta: "La sera del delitto ero a casa con i miei". La sua abitazione è sotto seq…
Si trovava a casa. La moglie però dice di non ricordare dove fosse quella sera. Staremo a vedere....ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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Originariamente Scritto da SonGohan Visualizza MessaggioYara, Bossetti al gip: “Sono estraneo
Ero a casa la sera in cui scomparve”
Il presunto assassino della 13enne all’udienza per la convalida del fermo.
Il legale: «Non sa perché ci fosse il suo dna sui vestiti della ragazzina»
Ma se qualcuno si fosse procurato (non chiedetemi come) del suo sangue e l'abbia usato per incastrarlo e commettere impunemente il delitto?
E' un giallo talmente pieno di colpi di scena che non mi sorprenderebbe.sigpic
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Originariamente Scritto da PrinceRiky Visualizza Messaggioi telefilm ci hanno scollato un po' dalla realtàsigpic
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