Individuato l'assassino di Yara Gambirasio?
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Non riesco a leggere l'ultimo articolo postato dal cell, qualcuno puo' copiaincollarlo?Originariamente Scritto da GoodBoy!intanto suso titolare, questo perché secondo gli esperti di calcioinside honda è forteOriginariamente Scritto da GoodBoy!honda è molto forte, sottovalutato dai più
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Originariamente Scritto da nonno Visualizza MessaggioNon riesco a leggere l'ultimo articolo postato dal cell, qualcuno puo' copiaincollarlo?
La confidenza di Yara al fratellino«Qualcuno mi sta osservando»
Il sospetto degli investigatori: l’assassino l’aveva «puntata»
Bossetti è senza alibi. La moglie: non ricordo dove era
Aveva paura Yara Gambirasio. Qualche settimana prima di essere rapita davanti al centro sportivo di Brembate, si era spaventata perché aveva notato un uomo che la osservava. Lo aveva raccontato al fratellino, ma poi quella sensazione si era affievolita e anche i genitori non avevano fatto troppe domande, forse per non turbarla ulteriormente. Quel dettaglio torna adesso al centro dell’indagine e assume tutt’altra valenza. Perché convince gli investigatori che Massimo Giuseppe Bossetti possa aver «puntato» la ragazzina, che abbia scelto proprio lei tra le tante giovani che frequentavano la palestra. Un’ipotesi rafforzata dai racconti delle persone interrogate nelle ultime ore. Residenti in quella zona, commercianti che ricordano di aver notato l’uomo proprio nel periodo della sparizione e così forniscono indicazioni preziose. Sono tasselli di un mosaico che si compone lentamente. Un quadro dove ogni indizio, parola, dettaglio può diventare nuova prova. Ecco perché questa mattina il pubblico ministero Letizia Ruggeri interrogherà di nuovo l’indagato. Vuole verificare se di fronte alle prove già contestate abbia cambiato linea difensiva decidendo di rispondere. E porterà un nuovo elemento: il verbale della moglie che non gli fornisce alcun alibi per la sera del delitto.
La mamma e Guerinoni
In attesa dell’udienza di fronte al giudice che dovrà decidere se convalidare il fermo del muratore di 43 anni accusato di essere l’assassino, carabinieri e polizia intensificano le verifiche, interrogano familiari, amici, conoscenti. Ci sono gli specialisti del Ros, quelli dello Sco. Fanno la spola tra Bergamo e i paesi della provincia, rincorrono ogni indizio, verificano anche elementi apparentemente insignificanti. Sanno che l’inchiesta è in una fase delicata, non si può sbagliare, si deve studiare ogni mossa. Sono consapevoli che il risultato delle analisi del Dna sta sconvolgendo famiglie, distruggendo vite. Ma non possono fermarsi. Per questo parlano a lungo con i genitori di Yara, verificano se possano essere entrati in contatto con Bossetti. Loro lo escludono: «Forse da ragazzi ci siamo incrociati, ma non lo conosciamo».
Mettono sotto pressione Ester Arzufi, 67 anni, la madre del presunto omicida. Lei però non cede, anzi nega di essere stata l’amante di Giuseppe Guerinoni, di aver avuto con lui due figli. «Eravamo ragazzi, stavamo in paese tutti insieme, certo che lo conoscevo, ma con lui non ho mai avuto alcun rapporto, tantomeno una relazione. Non è lui il padre dei miei gemelli», giura la donna. E per tentare di dimostrare la propria buona fede aggiunge dettagli su Vincenzo Bigoni, l’altro autista di Gorno che per primo disse di aver saputo che Guerinoni aveva avuto una relazione clandestina e un figlio illegittimo: «Ricordo bene anche lui, si era invaghito di una ragazza che poi è la sorella di mio marito». Altri intrecci buttati lì forse per confondere. Non serve, perché il Dna ha fornito un risultato definito dal pubblico ministero «di assoluta certezza» per identificare Bossetti come «Ignoto 1», l’uomo che ha lasciato una traccia di sangue sugli slip di Yara.
La moglie e l’alibi
Anche Marita Comi, che a Bossetti ha dato tre figli, viene interrogata. La legge concede alla moglie di sottrarsi, lei non lo fa. Anzi parla, racconta, ricostruisce. «Lui ha una vita regolare, è molto dedito alla famiglia», spiega. Poi le chiedono di andare indietro con la memoria, alla sera della scomparsa di Yara. Ma su questo non sa dire nulla. A che ora è tornato? «Non lo so». Avete cenato insieme? «Non ricordo». Orari, spostamenti, lavori svolti in quel periodo? Nulla, che le torni in mente. Niente che possa almeno apparire come un alibi.
È strano, molto strano. Perché quel 26 novembre del 2010 quando Yara sparì all’improvviso, la notizia circolò velocemente. E già durante la notte cominciarono le ricerche diventate poi mobilitazione di centinaia di persone per giorni e giorni. Fino al 26 febbraio 2011, giorno del ritrovamento del cadavere. Possibile che una persona della zona, per di più una mamma, non ricordi che cosa ha fatto quella sera? Che non abbia tenuto a mente ogni dettaglio e spostamento del marito, dei figli, degli altri familiari? Il dubbio è che lei in realtà sappia tutto, ma abbia così deciso di marcare la distanza dall’uomo diventato il mostro.
Le analisi sui reperti
Chi è davvero Massimo Giuseppe Bossetti? Dalla sua casa i carabinieri hanno portato via alcuni giubbotti, diversi taglierini. Gli hanno sequestrato il furgone e l’automobile. Adesso è tutto nei laboratori del Ris, ma appare difficile che le analisi sui reperti possano fornire risultati utili. Perché in realtà l’assassino ha tentato in ogni modo di non lasciare tracce dietro di sé. Nella tasca di Yara c’erano un lettore Mp3 e una batteria del telefonino, ma l’apparecchio era sparito evidentemente per evitare che agganciasse le celle e tracciasse il percorso. Il cellulare di Bossetti invece risulta in zona un’ora prima della scomparsa della ragazzina perché fa una chiamata. Ma dopo tace, resta muto tutta la notte e alle 7 del giorno dopo, quando «parla» di nuovo, Yara è già stata abbandonata nel campo di Chignolo d’Isola.
Perché ha preso proprio lei? Perché si è accanito con tanta violenza? L’aveva vista in precedenza, le aveva parlato? O forse l’aveva soltanto osservata da lontano, lasciandole quella sensazione di paura svanita con il trascorrere dei giorni? La sera della sparizione Yara era tranquilla. Toccava a sua sorella portare lo stereo in palestra, lei però si era offerta di sostituirla. «Torno presto», aveva detto. L’hanno ritrovata tre mesi dopo. Una bambola rotta, presa e buttata via.
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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Il silenzio della moglie dice parecchio. Non lo accusa ma neppure lo difende: le resta distante, almeno per adesso. Non è detto infatti che la signora, riflettendo, non decida di raccontare qualche segreto che si porta addosso e che riguarda quell'uomo col quale ha passato quasi quattro anni dopo la morte di Yara....ma di noi
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si vabbè ma adesso salta fuori che TUTTI si ricordano che lui 4 anni fà girava da quelle parti, ma dai....
premesso che sicuramente è il colpevole, ma nella remotissima ipotesi che non lo fosse sono certo che verrà condannato comunque, e anche se non venisse condannato è forse peggio, visto che per l'opinione pubblica è lui l'assassino...
sempre nella remotissima ipotesi che non lo sia, visto che sicuramente lo èOriginariamente Scritto da Marco pli 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.Originariamente Scritto da master wallaceIO? Mai masturbato.Originariamente Scritto da master wallaceIo sono drogato..
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Se sicuramente lo è, la questione non si pone. Qua c'è il fatto che il suo DNA combacia con quello dell'assassino: è per questo che verrà condannato, non per altro....ma di noi
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioSe sicuramente lo è, la questione non si pone. Qua c'è il fatto che il suo DNA combacia con quello dell'assassino: è per questo che verrà condannato, non per altro.
Dopo tre mesi trovano delle traccie di DNA (una goccia di sangue, così ho letto) sui leggins del corpo della ragazzina dopo che è rimasto tre mesi in un campo. Lui non confessa e non si spiega il perchè.
Come si fa a dire che aveva ucciso? e se i leggins avessero toccato un punto dove c'era il suo sangue? faceva il muratore? è un attimo che ti tagli... tipo il giorno prima? e se gli stessi leggins li aveva usati la madre senza averli lavati prima e avesse toccato lei da qualche parte? e poi chi dice che la ha ucciso lui e non un complice? e se l'avesse portata su furgone, lei si fosse sporcata con del sangue che c'era sul sedile e poi fosse scesa dal furgone viva e vegeta e due ore dopo la avesse uccisa un'altro?
Io capisco che è suggestivo ipotizzarlo, magari sarà anche vero, ma per condannarti per omicidio ci vogliono prove non tesi...
sigpic
"...le popolazioni che si nutrono prevalentemente di cereali sono deboli, di bassa statura, malaticce e indolenti... "
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Originariamente Scritto da Capitano Nemo Visualizza Messaggiosecondo me invece non è condannabile...
Dopo tre mesi trovano delle traccie di DNA (una goccia di sangue, così ho letto) sui leggins del corpo della ragazzina dopo che è rimasto tre mesi in un campo. Lui non confessa e non si spiega il perchè.
Come si fa a dire che aveva ucciso? e se i leggins avessero toccato un punto dove c'era il suo sangue? faceva il muratore? è un attimo che ti tagli... tipo il giorno prima? e se gli stessi leggins li aveva usati la madre senza averli lavati prima e avesse toccato lei da qualche parte? e poi chi dice che la ha ucciso lui e non un complice? e se l'avesse portata su furgone, lei si fosse sporcata con del sangue che c'era sul sedile e poi fosse scesa dal furgone viva e vegeta e due ore dopo la avesse uccisa un'altro?
Io capisco che è suggestivo ipotizzarlo, magari sarà anche vero, ma per condannarti per omicidio ci vogliono prove non tesi...
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Be siccome e stata utilizzata un arma da taglio per ucciderla non vedo assurdo che sfuggendo un attimo la presa la lama abbia tagliato la mano del tizio, si parla poi di mutande, un indumento di norma nascosto, come ci si fa a macchiare per caso in quella zona li. poi se uno e' innocente non sta zitto durante un interrogatorio.Last edited by valium; 18-06-2014, 15:19:25.sigpic
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioIl sangue è suo, lasciato in una zona vicina a dove, con un arma da taglio, sono stati strappati i leggins. Deve spiegare come c'è finito: lo farà in tribunale. In assenza di controprove, resta quel sangue sui leggins della ragazzina, e quel sangue è di Bossetti. Se non è stato lui avrà modo di provarlo, altrimenti va all'ergastolo, cosa che personalmente mi auguro.
Quello che dico è che l'equazione sangue sui leggins = sangue dell'assassino è debole, non è una prova, è un indizio... magari l'ha ammazzata uno che non ha perso sangue... tutto qui
sigpic
"...le popolazioni che si nutrono prevalentemente di cereali sono deboli, di bassa statura, malaticce e indolenti... "
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Lui deve smontare la prova del DNA (è una prova, non una "tesi"). Deve dire come è accaduto che sui leggins e sugli slip di Yara sia finito il suo sangue: la conosceva e si è tagliato mentre ci parlava, così per caso? Gli è stato rubato il furgone o la macchina dall'assassino e sui sedili lui aveva lasciato del sangue? Lui l'ha solo rapita e ad ammazzarla è stato un altro? Dica chi è...deve dire qualcosa, qualcosa di credibile, qualcosa che abbia poi un riscontro. Per ora qua c'è solo il suo sangue sul cadavere della vittima: c'è il suo, non c'è il mio o quello degli altri 7 miliardi di abitanti del pianeta terra....ma di noi
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Originariamente Scritto da Capitano Nemo Visualizza Messaggionon fraintendermi Saen, anche io me lo auguro, assolutamente, ci mancherebbe altro.
Quello che dico è che l'equazione sangue sui leggins = sangue dell'assassino è debole, non è una prova, è un indizio... magari l'ha ammazzata uno che non ha perso sangue... tutto qui
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il fatto che non sia l'esecutore materiale dell'omicidio, non impedisce che sia condannato per omicidio
Originariamente Scritto da psicounoproprio non afferro il senso di integrarsi con le proteine....Originariamente Scritto da GandhiPosso avere la potestà di scrivere ciò che mi pare e mi piace? O devo cercare qualche articolo di legge (che non esiste) per affermare ciò summenzionato?
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Originariamente Scritto da Ray Of Light Visualizza Messaggioil fatto che non sia l'esecutore materiale dell'omicidio, non impedisce che sia condannato per omicidio
Non è che uno vuole il colpevole a "caso", perchè vorrebbe dire che allora l'assassino è ancora libero. Si vuole il colpevole vero, ed è per questo che è importante che anche la difesa metta in campo tutto quello che può mettere in campo, proprio per saggiare la consistenza della accusa. Questo lo si vedrà in tribunale. Certamente, quel DNA deve essere in qualche modo giustificato, inserito in una logica, perchè c'è, sta lì....ma di noi
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Certo che pure la madre che nega l'evidenza....mahOriginariamente Scritto da GoodBoy!intanto suso titolare, questo perché secondo gli esperti di calcioinside honda è forteOriginariamente Scritto da GoodBoy!honda è molto forte, sottovalutato dai più
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