E' una questione di razza

[LARRY SCOTT]

''Quando tutto il mondo fu cittadino Romano, Roma non ebbe piú cittadini; e quando cittadino Romano fu lo stesso che cosmopolita, non si amò né Roma né il mondo: l’amor patrio di Roma divenuto cosmopolita, divenne indifferente, inattivo e nullo: e quando Roma fu lo stesso che il mondo, non fu piú patria di nessuno, e i cittadini romani, avendo per patria il mondo, non ebbero nessuna patria, e lo mostrarono col fatto ” (Leopardi, “Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura”, Firenze, Successori Le Monnier, 1898, pp. 457-8.)

[Barone Bizzio]

una bocca in piu ha senso quando questa è in grado di produrre piu di quello che consuma...
vedi una società agricola di secoli fa ....
oppure attualizzata in lavoratori (regolari) che vanno in uno stato piu ricco, lavorano (regolarmente) e campano in economia e mandano denari a casa...
ma una bocca in piu di questi tempi non so quanto possa essere utile....

Le societa' africane sono principalmente societa; agricole. Credo che sia il mezzo di mantenimento dei milioni di villaggi sparsi per l' Africa

[Gore]

scusa barone ma non mi pare che funzioni poi così bene in Africa....

[Barone Bizzio]

Ma io mica dico che funziona bene Dico che ovnunque figlino come disperati e' in posti dove i figli sono visti come mezzo di sostenamento economico. Dai Rom abusivi che usano i figli per rubare ai nigeriani

[LARRY SCOTT]

Ha ragione Barone: più figli in africa significa più braccianti per i propri campi e più pastori per le proprie greggi.

[Gore]

secondo me è molto piu "istintiva" la cosa .... ho voglia lo butto dentro... punto

non mi pare che le risorse che arrivino qui si facciano troppe formalità morali quando hanno voglia ....

[Bob Terwilliger]

Dalla tua esperienza in India che giudizio riporti sulla percezione che hanno gli indiani della colonizzazione inglese? Quando ci sono stato io, alcuni anni fa, le persone con cui ho parlato erano quasi tutte convinte che gli inglesi avessero depredato l'India delle sue ricchezze ed erano piuttosto restii ad evidenziarne gli elementi di progresso apportati al punto che, almeno in parte, percepivo perfino il fastidio di parlare in inglese, come retaggio di un'epoca di cui avrebbero preferito sbarazzarsi.

È una cosa di cui non parla nessuno, come le caste. Comunque alcune considerazioni sparse:

- gli indiani adorano tutto ciò che è occidentale e soprattutto italiano e inglese. Talvolta mi fermano per strada per farsi le foto con me
- dalla media azienda in su si parla solo inglese. Nei locali i giovani parlano solo inglese. Tutte le pubblicità per prodotti da classe media sono in inglese. Addirittura ci sono coppie che a casa parlano solo inglese così i figli crescono madrelingua inglesi. È un processo vagamente simile all'affermazione dell'italiano sui dialetti, le lingue e gli alfabeti indiani sono indicatori di povertà e arretratezza, l'inglese di agio e modernità
- alcune persone meno giovani (ma nate comunque in decolonizzazione) usano fieramente i vecchi toponimi come Bombay e Madras invece di Mumbai e Chennai
- sono stato in un ristorante di Bangalore. Arredamento molto casual a tema coloniale, l'intero locale è "dedicato" a un cercatore d'oro britannico che ha fatto fortuna negli anni d'oro del colonialismo
- la gente acculturata legge libri in inglese, non nelle mille lingue locali. A parte forse qualche testo tradizionale o religioso. Lo stesso vale per i quotidiani e le riviste: quelli per upperclass men sono in inglese, quelli popolari in lingua e alfabeto locale

L'impressione è che le persone abbiano soggezione dell'Occidente e che la classe media cerchi di occidentalizzarsi.
Soprattutto non ho notato nessuna avversione per l'inglese, anzi come dicevo l'inglese è simbolo di agio e cultura mentre le lingue indiane di povertà e ignoranza. Simili simboli sono molto potenti in una società così classista.
Nei centri urbani più piccoli, <100.000 (anzi qua si scrive <1,00,000 ) l'inglese è molto meno diffuso e gli occidentali sono guardati a bocca aperta. Nei villaggi rurali l'inglese non esiste.

[Virulogo.88]

Ricordo bene che un indiano che lavora nella stessa mia azienda mi disse subito che sapeva parlare l'inglese, mi confermi dunque che è molto importante per loro

[Bob Terwilliger]

Se non sai parlare inglese in modo fluente qua sei tagliato fuori da qualsiasi lavoro decente. Manco puoi fare il cameriere in un locale di medio livello.

Edit: naturalmente la maggior parte degli indiani non ha lavori decenti e vive con poco. La classe media comunque si sta espandendo in fretta. Inoltre l'India, avendo venti lingue principali e moltissime altre lingue locali, ha bisogno di una lingua comune. Potevano essere lo hindi o l'inglese. Si sta decisamente affermando l'inglese.

[LARRY SCOTT]

Peccato perchè l'Hindi e le varie lingue indoeuropee del subcontinente sono tra le più antiche del mondo. Se andassero perse sarebbe, culturalmente parlando, molto brutto.

[Ramos]

Troveranno il modo di proteggerla come in italia si protegge il dialetto. Al sud in maniera naturale, al nord grazie ai lavori di recupero (parlo per l'emilia in particolare)

[Bob Terwilliger]

Le lingue locali non sono davvero a rischio. È più probabile che si formino sacche differenziate, con i più poveri che parlano le lingue tradizionali e i ricchi che parlano inglese e in mezzo un gradiente.

[LARRY SCOTT]

No vabbè sto male

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ora-cultura-rom-scuola-genitori-rivolta-toscana-1127943.html?utm_source=Facebook&utm_medium=Link&utm_content=%22Ora%2Bdi%2Bcultura%2Brom%22%2Ba%2Bscuola%2C%2Bgenitori%2Bin%2Brivolta%2Bin%2BToscana%2B-%2BIlGiornale.it+cla&utm_campaign=Facebook+Interna

[Gore]

roba da ritirare i figli da scuola!
(ovviamente fargliela cambiare non smettere di studiare)

[LARRY SCOTT]

http://www.lanazione.it/empoli/profughi-case-disposizione-1.947879

Ma pensa un po'...sempre queste ''cooperative'', quasi tutte finanziate dal PD e con soldi pubblici, che ci lucrano sopra...