troppo spesso quando si pensa al bodybuilding si pensa a qualcosa di molto rude Si pensa a una bestia di uomo, tutto muscoli e niente cervello, che solleva pesi assurdi senza apparente motivo, a volte accompagnando ogni immane sforzo a un preistorico verso gutturale che è ri-prova della sua bestialità. Si pensa a un barbaro che gode selvaggiamente nel farsi del male, nel distruggere ogni fibra del suo corpo solo per compiacere il proprio testosterone. Troppo spesso si pensa a qualcosa del genere.
Personalmente credo che il motivo di questa immagine sia da ricercare nel fatto che l'italiano medio ignora, o conosce molto poco, la lingua inglese.
In effetti il termine inglese "body building" significa letteralmente "costruzione del corpo". E già la parola "costruzione" è di per sè edificante.
Pensiamo all'edilizia, fibre e nervi come cemento e acciaio.
Cemento e acciao è quello che abbiamo a disposizione per costruire il nostro edificio.
E già il barbaro selvaggio viene sostituito dalla figura del muratore. Un miglioramento. Ma non ci basta. Perchè non siamo solo il muratore, siamo anche l'architetto, l'ingegnere e l'artista.
L'artista.
L'artista che ha immaginato la sua opera, già la vede non come un semplice edificio, ma come il più sacro degli edifici:
Un tempio.
Il nostro corpo è un tempio, è la casa sacra della nostra anima.
Solo queste 2 cose ci sono state affidate quando siamo stati messi al mondo: il corpo e l'anima.
E la parabola dei talenti ci insegna a cercare di ottenere buoni frutti da quello che ci viene affidato.
Personalmente faccio body building per il corpo, e meditazione per l'anima.
E mi sono accorto di quanto queste 2 pratiche abbiano in comune: l'attenzione (inconscia o meno) alla respirazione ad esempio, ma soprattutto l'attenzione al qui e ora.
E quando mi trovo solo con me stesso nel mio garage, col freddo d'inverno e il fresco d'estate, e mi metto ad alzare pesi con le braccia e con le gambe, mi accorgo che in quel preciso momento non c'è nient'altro al mondo che quella singola contrazione muscolare. Un momento prima e un momento dopo c'è tutto l'amore del mondo per i figli la moglie la famiglia tutte le soddisfazioni legate ma anche le responsabilità e le preoccupazioni e poi c'è il lavoro, anch'esso con responsabilità e preoccupazioni troppo spesso eccessive, e ci sono i progetti, gli impegni, gli obblighi, le scadenze, i ricordi, i sogni, i pensieri, gli hobby, gli amici, c'è tutto il mondo con le sue gioie e i suoi dolori, con le sfide di ogni giorno, le difficoltà, le frustrazioni, le avversità, i problemi....
Ma non in quel momento, non nel garage.
In quel preciso momento la mente è vuota e non c'è nient'altro al mondo oltre allo sforzo di quel muscolo che si gonfia chiamando e liberando tutte le energie dell'anima.
Per l'anima.
Un istante alla volta in quel preciso luogo, costruisco il mio tempio.
Senza tempo e senza luogo, con la mente vuota in contemplazione di fronte all'infinito, costruisco il mio tempio.
Con tutta la forza possibilie solo per quell'istante.
Tutta! Come se non dovesse mai più servirmi. E un momento dopo, lascio andare e ricomincio.
Costruisco il mio tempio.
Cerco di farne un buon posto per la mia anima.
Credo che questo contribuisca alla mia salute fisica e mentale.
Penso che questo mi aiuterà, quando uscirò dal garage, ad affrontare meglio il mondo.
E spero che questo in qualche modo possa fare di me una persona migliore, ricordando che qualcuno diceva che se vuoi un mondo migliore, dovresti forse cercare di migliorare prima te stesso.
Ma adesso conta soltanto quel muscolo che si gonfia, quel peso che non vuole salire. Ma sale lo stesso.
Questo è il body building come lo intendo io.
Personalmente credo che il motivo di questa immagine sia da ricercare nel fatto che l'italiano medio ignora, o conosce molto poco, la lingua inglese.
In effetti il termine inglese "body building" significa letteralmente "costruzione del corpo". E già la parola "costruzione" è di per sè edificante.
Pensiamo all'edilizia, fibre e nervi come cemento e acciaio.
Cemento e acciao è quello che abbiamo a disposizione per costruire il nostro edificio.
E già il barbaro selvaggio viene sostituito dalla figura del muratore. Un miglioramento. Ma non ci basta. Perchè non siamo solo il muratore, siamo anche l'architetto, l'ingegnere e l'artista.
L'artista.
L'artista che ha immaginato la sua opera, già la vede non come un semplice edificio, ma come il più sacro degli edifici:
Un tempio.
Il nostro corpo è un tempio, è la casa sacra della nostra anima.
Solo queste 2 cose ci sono state affidate quando siamo stati messi al mondo: il corpo e l'anima.
E la parabola dei talenti ci insegna a cercare di ottenere buoni frutti da quello che ci viene affidato.
Personalmente faccio body building per il corpo, e meditazione per l'anima.
E mi sono accorto di quanto queste 2 pratiche abbiano in comune: l'attenzione (inconscia o meno) alla respirazione ad esempio, ma soprattutto l'attenzione al qui e ora.
E quando mi trovo solo con me stesso nel mio garage, col freddo d'inverno e il fresco d'estate, e mi metto ad alzare pesi con le braccia e con le gambe, mi accorgo che in quel preciso momento non c'è nient'altro al mondo che quella singola contrazione muscolare. Un momento prima e un momento dopo c'è tutto l'amore del mondo per i figli la moglie la famiglia tutte le soddisfazioni legate ma anche le responsabilità e le preoccupazioni e poi c'è il lavoro, anch'esso con responsabilità e preoccupazioni troppo spesso eccessive, e ci sono i progetti, gli impegni, gli obblighi, le scadenze, i ricordi, i sogni, i pensieri, gli hobby, gli amici, c'è tutto il mondo con le sue gioie e i suoi dolori, con le sfide di ogni giorno, le difficoltà, le frustrazioni, le avversità, i problemi....
Ma non in quel momento, non nel garage.
In quel preciso momento la mente è vuota e non c'è nient'altro al mondo oltre allo sforzo di quel muscolo che si gonfia chiamando e liberando tutte le energie dell'anima.
Per l'anima.
Un istante alla volta in quel preciso luogo, costruisco il mio tempio.
Senza tempo e senza luogo, con la mente vuota in contemplazione di fronte all'infinito, costruisco il mio tempio.
Con tutta la forza possibilie solo per quell'istante.
Tutta! Come se non dovesse mai più servirmi. E un momento dopo, lascio andare e ricomincio.
Costruisco il mio tempio.
Cerco di farne un buon posto per la mia anima.
Credo che questo contribuisca alla mia salute fisica e mentale.
Penso che questo mi aiuterà, quando uscirò dal garage, ad affrontare meglio il mondo.
E spero che questo in qualche modo possa fare di me una persona migliore, ricordando che qualcuno diceva che se vuoi un mondo migliore, dovresti forse cercare di migliorare prima te stesso.
Ma adesso conta soltanto quel muscolo che si gonfia, quel peso che non vuole salire. Ma sale lo stesso.
Questo è il body building come lo intendo io.
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