Originariamente Scritto da Ponno
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Ti apprezzo tanto in sezioni tecniche tanto quanto ti trovo fastidioso fuori, tuttavia quello che tu chiami sarcasmo da quattro soldi era una riflessione seria.
I Veneti (così come esistono milioni di esempi) stanno cercando disperatamente un'autoidentitá più stretta, che li diversifichi "dalla massa" italiana, a maggior ragione in un periodo tale, e che li renda diversi.
Questo sentimento di diversità li porta a chiedere maggiori privilegi (è Regione a Statuto Speciale) fino ad ora che siamo arrivati al l'indipendenza ma se venisse concessa, prima o poi si formeranno divisioni ancora più piccole, ancora più fittizie, ancora più agguerrite.
Ti consiglio davvero di leggere "Cosmopolitismo" di Appiah, è un fenomeno sempre più comune e infatti i movimenti indipendentisti sono sempre più fiorenti nel mondo.
Sempre per quanto riguarda il lato culturale ogni zona ha le sue tradizioni e se in altri stati sono state appiattite dal tempo sotto uno stato centrale, in Italia (che è uno stato relativamente giovane) queste restano più vivide tuttavia quella che potrebbe essere una forza diviene una debolezza...
Tu che citavi l'impero romano sai benissimo che le cause che hai elencato come motivazioni della sua disgregazione (correttissime per carità) sono state anche il motivo del suo dominio per centinaia di anni. Culture diverse lasciate libere di esprimersi nei limiti di uno stato centralistico che ne è a capo.
Tutto questo se davvero i Veneti sentono così presente il problema culturale.
Se invece, come penso, il problema sia meramente economico, ovvero la fuga prima che la nave affondi, sappiate che avete contribuito tanto quanto qualsiasi altra regione italiana al dissesto economico in cui ci troviamo, ancor di più mi domando: credete davvero che una eventuale indipendenza vi porterà benessere economico?
Partendo dal presupposto che i rapporti economici con l'Italia restino invariati si, vendo e compro in Italia come sempre ma non pago le tasse quindi sicuramente ho un "guadagno" ma in caso contrario rivedrei le stime...
Cerca se puoi di rispondere educatamente e costruttivamente.
Buona giornata, che oggi salgo al nord!
I Veneti (così come esistono milioni di esempi) stanno cercando disperatamente un'autoidentitá più stretta, che li diversifichi "dalla massa" italiana, a maggior ragione in un periodo tale, e che li renda diversi.
Questo sentimento di diversità li porta a chiedere maggiori privilegi (è Regione a Statuto Speciale) fino ad ora che siamo arrivati al l'indipendenza ma se venisse concessa, prima o poi si formeranno divisioni ancora più piccole, ancora più fittizie, ancora più agguerrite.
Ti consiglio davvero di leggere "Cosmopolitismo" di Appiah, è un fenomeno sempre più comune e infatti i movimenti indipendentisti sono sempre più fiorenti nel mondo.
Sempre per quanto riguarda il lato culturale ogni zona ha le sue tradizioni e se in altri stati sono state appiattite dal tempo sotto uno stato centrale, in Italia (che è uno stato relativamente giovane) queste restano più vivide tuttavia quella che potrebbe essere una forza diviene una debolezza...
Tu che citavi l'impero romano sai benissimo che le cause che hai elencato come motivazioni della sua disgregazione (correttissime per carità) sono state anche il motivo del suo dominio per centinaia di anni. Culture diverse lasciate libere di esprimersi nei limiti di uno stato centralistico che ne è a capo.
Tutto questo se davvero i Veneti sentono così presente il problema culturale.
Se invece, come penso, il problema sia meramente economico, ovvero la fuga prima che la nave affondi, sappiate che avete contribuito tanto quanto qualsiasi altra regione italiana al dissesto economico in cui ci troviamo, ancor di più mi domando: credete davvero che una eventuale indipendenza vi porterà benessere economico?
Partendo dal presupposto che i rapporti economici con l'Italia restino invariati si, vendo e compro in Italia come sempre ma non pago le tasse quindi sicuramente ho un "guadagno" ma in caso contrario rivedrei le stime...
Cerca se puoi di rispondere educatamente e costruttivamente.
Buona giornata, che oggi salgo al nord!
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