Tratto da Repubblica Online (www.repubblica.it)
La tragedia alla fine di un popolare show della rete "Televisa"
Un diciottenne ha bevuto 40 bicchieri e poi si è sentito male
Messico, folle sfida in tv
giovane ucciso dalla tequila
La denuncia del padre: "E all'ospedale non lo hanno soccorso"
Marco Israel Lopez, 18 anni, ha vinto la sua sfida in diretta tv. Ma è una vittoria che gli è costata la vita. Ad ucciderlo sono stati i 40 bicchieri di tequila bevuti uno dopo l'altro per riuscire a vincere un concorso trasmesso da una delle più importanti reti televisive del paese.
La storia ha dell'incredibile. E' invece è tutto vero. Si comincia in una discoteca di Monterrey, nel nord del paese. Clima surriscaldato e telecamere accese. Televisa trasmette tutto live, è il programma "Non sbagliarti", che già in passato ha mostrato al pubblico gare "estreme". Stavolta però il dramma è dietro l'angolo.
E lo racconta il quotidiano messicano "La Reforma", che raccoglie lo sfogo del padre del ragazzo, che ha presentato una denuncia penale. Durante la trasmissione, infatti, il ragazzo ha mandato giù decine di bicchieri, sotto gli occhi dei due conduttori Tony Dalton e Kristoff. Che naturalmente, in nome dello "spettacolo" in corso, hanno incitato il giovane ad andare avanti, sempre più avanti. Un bicchiere dopo l'altro, alla quarantesima sorsata, il programma finisce. Le telecamere si spengono, ma Marco si sente male. E tra l'altro, secondo la denuncia del padre, "quando gli amici lo hanno portato all'ospedale i medici si sono anche rifiutati di prestargli le cure che forse, all'ultimo minuto, avrebbero potuto salvargli la vita".
La rete che ha mandato in onda il reality show non è una piccola emittente locale, ma una solida televisione integrata in un sistema multimediale che comprende anche radio e cinema. Basta andare sul sito Internet ufficiale di Televisa per capire che non siamo di fronte a una qualsiasi televisione, ma a una grande struttura che si presenta con l'accattivante slogan di "Benvenuti nella fabbrica dei sogni" e che ricorda nella sua home page di essere "La più grande azienda multimediale in lingua spagnola.
Navigando invece nel sito del programma sotto accusa, si ha la conferma che le sfide impossibili, come quella che ha ucciso Marco Israel Lopez, di fronte alle telecamere di Televisa sono all'ordine del giorno. Una sorta di versione hard del nostro (antico) "Scommettiamo che?", con tigri affamate e vasche abitate da squali. Una gara con la morte in diretta tv, che nel caso di questo ragazzo di diciotto anni si è concluso con una tragica sconfitta.
(28 dicembre 2002)
La tragedia alla fine di un popolare show della rete "Televisa"
Un diciottenne ha bevuto 40 bicchieri e poi si è sentito male
Messico, folle sfida in tv
giovane ucciso dalla tequila
La denuncia del padre: "E all'ospedale non lo hanno soccorso"
Marco Israel Lopez, 18 anni, ha vinto la sua sfida in diretta tv. Ma è una vittoria che gli è costata la vita. Ad ucciderlo sono stati i 40 bicchieri di tequila bevuti uno dopo l'altro per riuscire a vincere un concorso trasmesso da una delle più importanti reti televisive del paese.
La storia ha dell'incredibile. E' invece è tutto vero. Si comincia in una discoteca di Monterrey, nel nord del paese. Clima surriscaldato e telecamere accese. Televisa trasmette tutto live, è il programma "Non sbagliarti", che già in passato ha mostrato al pubblico gare "estreme". Stavolta però il dramma è dietro l'angolo.
E lo racconta il quotidiano messicano "La Reforma", che raccoglie lo sfogo del padre del ragazzo, che ha presentato una denuncia penale. Durante la trasmissione, infatti, il ragazzo ha mandato giù decine di bicchieri, sotto gli occhi dei due conduttori Tony Dalton e Kristoff. Che naturalmente, in nome dello "spettacolo" in corso, hanno incitato il giovane ad andare avanti, sempre più avanti. Un bicchiere dopo l'altro, alla quarantesima sorsata, il programma finisce. Le telecamere si spengono, ma Marco si sente male. E tra l'altro, secondo la denuncia del padre, "quando gli amici lo hanno portato all'ospedale i medici si sono anche rifiutati di prestargli le cure che forse, all'ultimo minuto, avrebbero potuto salvargli la vita".
La rete che ha mandato in onda il reality show non è una piccola emittente locale, ma una solida televisione integrata in un sistema multimediale che comprende anche radio e cinema. Basta andare sul sito Internet ufficiale di Televisa per capire che non siamo di fronte a una qualsiasi televisione, ma a una grande struttura che si presenta con l'accattivante slogan di "Benvenuti nella fabbrica dei sogni" e che ricorda nella sua home page di essere "La più grande azienda multimediale in lingua spagnola.
Navigando invece nel sito del programma sotto accusa, si ha la conferma che le sfide impossibili, come quella che ha ucciso Marco Israel Lopez, di fronte alle telecamere di Televisa sono all'ordine del giorno. Una sorta di versione hard del nostro (antico) "Scommettiamo che?", con tigri affamate e vasche abitate da squali. Una gara con la morte in diretta tv, che nel caso di questo ragazzo di diciotto anni si è concluso con una tragica sconfitta.
(28 dicembre 2002)
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