Io inooridisco; voi che ne pensate?

[bodystrong12]

Io inooridisco; voi che ne pensate?

scientificamente provato da chi? con che mezzi? fonti grazie

Il primo link trovato: http://www.giornalettismo.com/archiv...-gay-represso/


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[baldas]

Il primo link trovato: http://www.giornalettismo.com/archiv...-gay-represso/


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ahaha ma per favore.. sembrano gli studi scientifici di flex... zero rimandi a Università o altro, non vedi che sono parole buttate lì per dar credito all'articolo?

[bodystrong12]

Io inooridisco; voi che ne pensate?

ahaha ma per favore.. sembrano gli studi scientifici di flex... zero rimandi a Università o altro, non vedi che sono parole buttate lì per dar credito all'articolo?

Probabilmente l'omofobia è correlata al timore di essere considerati omosessuali. Questo timore, dice Erich Fromm, è più frequente negli uomini che nelle donne, perché dal punto di vista culturale il maschio omosessuale viene considerato una "femminuccia", e nel pensiero sessista dominante

« se un ragazzo viene definito "femminuccia", si sente bollato e umiliato dal gruppo. Se una ragazza è invece definita un "maschiaccio", a ciò non si accompagna uguale disapprovazione, anzi, spesso diventa motivo di orgoglio [...] Così la "femminuccia" è un codardo, un mammone, mentre la "maschiaccia" è una ragazza coraggiosa, capace di tener testa a un ragazzo. Probabilmente questi giudizi di valore vengono sussunti nell'atteggiamento che in seguito si sviluppa nei confronti dell'omosessualità nei due sessi.[17] »
(Erich Fromm)
Secondo il teorico Calvin Thomas

« il terrore di essere considerati omosessuali domina le menti dei "normali eterosessuali", perché proprio questo terrore costituisce la mente di un "normale eterosessuale". È esattamente questo orrore per le "abiette" passioni omosessuali, prodotto e rinforzato dalla società, che crea e fa perdurare le mentalità dei "normali eterosessuali" in quanto tali [...] e che governa l'istituzione della "normativa etero" [...]. L'omofobia comporta non solo la paura di coloro che sono spregevolmente identificati ma anche la paura di essere a propria volta spregevolmente riconosciuti: la paura, come dal significato letterale della parola, di essere "uguali a". Quest'ultima paura è una componente considerevolmente più forte nell'omofobia che nel sessismo o nel razzismo, perché il maschio sessista o il bianco razzista corrono molto meno il "pericolo" di essere scambiati per una donna o un non-bianco, rispetto a un "normale eterosessuale" di essere "scambiato" per un omosessuale...[18] »
(Calvin Thomas)

Da wikipedia.

E ancora

Mercoledì, 2 Maggio 2012 Omofobi? Gay repressi: la conferma arriva dall’America
Nuovi studi sull’omofobia hanno confermato la teoria di Freud secondo la quale i sentimenti e comportamenti negativi – odio e violenza, in questo caso – nascono e crescono nei confronti di coloro che si desiderano profondamente; in particolare, il Dipartimento di Psicologia di una università della Georgia ha messo in evidenza che gli omofobi sono gay frustrati, che reprimono ora dopo ora, giorno dopo giorno, la loro natura. Come ha fatto a dimostrarlo? Con un esperimento semplicissimo: trentacinque eterosessuali omofobi e ventinove individui gayfriendly, invece, sono stati studiati nell’atto di guardare un film gay. La scoperta è stata sorprendente, prestate attenzione: mentre tutti indistintamente hanno reagito con una forte eccitazione ai film a luci rosse etero e lesbo, c’è stata una reazione diversa rispetto a quelli omosessuali.
I ventinove, infatti, hanno risposto con indifferenza; per i trentacinque, invece, il livello di eccitazione – spiega questo studio pubblicato sulla rivista Psychology Today – è stato altissimo.

La conferma del luogo comune secondo il quale l’omofobo non è altro che un represso è arrivata, insomma. Ma non è finita qui; un nuovo studio, infatti, ha dimostrato che quelli che vengono definiti dispregiativamente ‘repressi‘, soprattutto se vivono una condizione familiare particolare, opprimente e poco aperta al confronto, sono i principali protagonisti di atti di violenza e discriminazione ai danni di omosessuali e transessuali.

Pubblicata nella rivista Journal of Personality and Social Psychology e condotta da studiosi degli stati di New York, Essex e California, questa conclusione è stata tratta dopo quattro esperimenti: ben centosessanta studenti americani e tedeschi sono stati interrogati sulla propria sessualità, in un primo momento; successivamente, invece, è stata analizzata la loro reazione a immagini di coppie omosessuali ed eterosessuali.

Combinando i due tipi di dato, e cioè la storia personale dei singoli individui e la reazione degli stessi a queste foto, si è scoperto che i gay più insospettabili (usciti allo scoperto, proprio durante l’esperimento) hanno sentito il bisogno irrefrenabile di attaccare smisuratamente i loro simili, denigrandoli e ammettendo che, se avessero potuto, avrebbero fatto ricorso anche alle mani.

Siamo al paradosso, ma è proprio così: in gran parte dei casi ‘omofobo’ vuol dire, prima di ogni altra cosa, ‘omosessuale’. Ci avreste mai scommesso?

Omofobo = gay represso, le prove scientifiche

Quanto scritto finora è stato scientificamente confermato da un’altra indagine, pubblicata nel famoso New York Times, che, dopo aver ricordato come, in realtà, gli omofobi siano i primi omosessuali repressi (non senza fare nomi del calibro di Ted Haggard, un leader evangelico gay ma impegnato contro le unioni civili, e Larry Craig, senatore che, pur essendo omosessuale, ha sempre combattutto contro il mondo LGBT).

I gay e le lesbiche sanno bene a cosa stiamo facendo riferimento: chi non si accetta e non vive in pace con se stesso non riesce a capacitarsi di come gli altri, invece, sappiano condurre una vita felice e serena con il proprio partner. Come vi dicevamo, queste supposizioni hanno finalmente delle basi scientifiche, visto che a confermarlo sono state delle ricerche pubblicate non soltanto su New York Times ma anche sul Journal of Personality and Social Psychology precedentemente citato.
Lo studio condotto ha avuto come protagonisti 784 studenti universitari; i ragazzi sono stati chiamati a definire la loro eterosessualità con dei numeri, in una scala da 1 a 10; successivamente, sono state mostrate loro delle immagini e parole evocative di due mondi opposti, quello etero e quello gay per l’appunto, che i ragazzi hanno dovuto classificare nel minor tempo possibile.

Il cuore dello studio sta proprio nel tempo di reazione degli studenti alla visione delle immagini: prima di ogni immagine e parola evocativa, ai ragazzi veniva mostrato il pronome personale ‘me‘ per trentacinque millisecondi; a molti di voi potrà sembrare assurdo, ma gli studiosi hanno sottolineato che quella parola serve agli etero per riconoscere correttamente immagini etero e ai gay per riconoscere senza sbagliare immagini gay.

Pensate che, sulla base di queste indagini, è stato dimostrato che oltre il 20% delle dichiarazioni ‘numeriche’ di eterosessualità era discordante con la reazione alle immagini; questo stesso 20% si è mostrato contrario, tra l’altro, alle coppie di fatto.

Gay lesbiche e bisessuali a rischio a causa dei genitori

Sempre dall’America arrivano i risultati di un’altra interessante ricerca, che, strettamente legata a quanto emerso finora, ha messo in evidenza l’importanza del coming-out (spesso confuso, anche da giornalisti di un certo calibro, con la parola ‘outing‘) e della reazione dei genitori; non capita di rado, infatti, che alla scoperta dell’orientamento sessuale dei figli, la mamma e il papà reagiscano malissimo, talvolta rivolgendosi a uno psicologo, talaltra a un prete o a qualche amico fidato; i comportamenti, insomma, sono tanti e variano da caso a caso: c’è anche chi, per esempio, non sopportando l’idea, sbatte il figlio fuori di casa, dimenticando che la vita privata di ognuno va rispettata e non dipende certamente dal proprio egoismo (ma questi sono discorsi troppo ‘elevati’ per l’italiano medio, cresciuto in un clima machista e catto-borghese come quello italiano…).

Le reazioni, per fortuna, non sono sempre negative; c’è anche chi, dopo aver dichiarato la propria omosessualità ai propri genitori, non è stato costretto a sorbirsi reazioni esagerate, molto spesso legate all’impatto con una realtà che non si conosce e che, a causa dei motivi più diversi (non soltanto per via del messaggio ecclesiastico), spaventa. Rifacendoci agli studi americani, quelli della Boston University in particolare, a vivere una vita migliore sono proprio coloro che vengono ‘accettati’ dai genitori: essendo meno sotto pressione, infatti, riescono a non cadere vittima delle dipendenze, della droga in particolare, e soprattutto di periodi di depressione lunghi e, talvolta, mortali.

Queste ricerche hanno messo in luce, tra le altre cose, che c’è una grande differenza tra lesbiche, gay e bisessuali, in questo senso: i maschi che non ricevono il supporto dei genitori, infatti, hanno una probabilità da sei a sette volte maggiore di soffrire di depressione e dipendenze rispetto a coloro che, invece, lo ricevono; per le lesbiche e bisessuali le cifre cambiano: le probabilità di depressione aumentano di cinque volte; quelle di dipendenza e abuso, di circa undici volte.

Pubblicato sulla Gazzetta dell’Omosessualità, e legata all’analisi di ben 5.658 adulti tra i 18 ed i 64 anni di età, questo studio sta facendo riflettere gli Stati Uniti d’America. Quanto se ne potrà parlare in modo serio e davvero impegnato anche in Italia?

Va meglio? Università di Georgia



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[Bob Terwilliger]

se prendi i dati che hai messo te e inglobi nella stessa categoria omosessuali, bisessuali o comunque promiscui in genere, le cose tornano

Non capisco cosa vuoi dire.

È stato scientificamente provato inoltre che la maggior parte degli omofobi sono omosessuali repressi.

Non è stato "scientificamente provato" nulla di tutto ciò.
L'intervento di Erich Fromm fa riferimento all'atteggiamento prevalente all'interno dell'intera popolazione nei confronti degli omosessuali e non parla degli omofobi come gruppo specifico.
L'intervento di Calvin Thomas parla del rischio obiettivo di essere identificati con l'oggetto dell'avversione.
Sono due interventi interessanti ma citati a sproposito, in quanto non hanno nulla a che fare con il presunto rapporto tra omofobia e omosessualità all'interno dell'individuo.
La ricerca che "dimostrerebbe" l'omosessualità degli omofobi porta delle conclusioni che non seguono dai dati. In primo luogo c'è da verificare la validità dei dati stessi: la visione di film pornografici omosessuali portando un rilevatore di turgore applicato al pene è una situazione piuttosto inconsueta ed è legittimo chiedersi di cosa sia rappresentativa. Molto più importante, l'interpretazione (secondo cui il rigonfiamento del pene durante la visione di film porno omosessuali indica una personalità omosessuale) è assolutamente arbitraria.
L'articolo riportato (dal sito gaywave.it) non dà nemmeno queste spiegazioni; per sapere cosa dicesse precisamente lo studio ho dovuto rintracciarlo su pubmed. Copiaincollare un articolo privo di riferimenti non aggiunge alcuna autorevolezza a delle dichiarazioni che rimangono una mera opinione personale.

[bodystrong12]

Io inooridisco; voi che ne pensate?

Molto più importante, l'interpretazione (secondo cui il rigonfiamento del pene durante la visione di film porno omosessuali indica una personalità omosessuale) è assolutamente arbitraria.

Mhm.


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[LARRY SCOTT]

Avrei preferito non aver mai aperto questa discussione.
Leggo un sacco di affermazioni allucinanti, omofobe.
L'omosessualità, caro Conan, è riconosciuta in oltre 1000 specie di esseri viventi e non è una deviazione come lasci intendere, invece l'omofobia come la tua, solo in una, esattamente nella specie in cui vi è una morale e una società con delle leggi basate sulla religione.
È stato scientificamente provato inoltre che la maggior parte degli omofobi sono omosessuali repressi.
Esistono infiniti casi d violenze su minori da parte di persone etero, quindi non dire che è una situazione psicologica che colpisce prettamente i gay o almeno documenta le tue affermazioni.
Vorrei dei link a tutti questi studi che hai citato perché non vorrei rimanere nell'ignoranza.
Per quanto riguarda gli atti di pedofilia, a mio parere sono manifestate anche (magari a maggior ragione) dagli omosessuali in quanto repressi dalla società, e per dare sfogo alla loro sessualità, purtroppo, riversano il tutto nell'essere umano più indifeso, incapace nella maggior parte dei casi di rivelare il loro segreto visto immorale.
Ah, comunque sono contrario anche io alle adozioni da parte dei gay, ma solo per la società in cui ci ritroviamo, perché alla fine ad un bambino è meglio avere qualcuno che gli voglia bene piuttosto che nessuno.


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Perdonami, ma questo paragone è una cagata che non si può sentire ed è pure senza senso.
Se è per questo i grandi primati ammazzano a morsi, botte e randellate chiunque non sia della loro tribù; questo vuol dire che l'uomo debba e sia legittimato a fare altrettanto ''perchè è così''?
Per favore...

Con le millemila argomentazioni possibili a favore dei gay proprio ''eh anche gli animali fan così'' si deve andare a tirar fuori...

[huntermaster]

gli uomini non ammazzato altri uomini a botte, randellate ?

[ekans]

Perdonami, ma questo paragone è una cagata che non si può sentire ed è pure senza senso.
Se è per questo i grandi primati ammazzano a morsi, botte e randellate chiunque non sia della loro tribù; questo vuol dire che l'uomo debba e sia legittimato a fare altrettanto ''perchè è così''?
Per favore...

Con le millemila argomentazioni possibili a favore dei gay proprio ''eh anche gli animali fan così'' si deve andare a tirar fuori...

Le scimmie usano anche i randelli per picchiarsi tra loro ?

[Barone Bizzio]

Perdonami, ma questo paragone è una cagata che non si può sentire ed è pure senza senso.
Se è per questo i grandi primati ammazzano a morsi, botte e randellate chiunque non sia della loro tribù; questo vuol dire che l'uomo debba e sia legittimato a fare altrettanto ''perchè è così''?
Per favore...

Con le millemila argomentazioni possibili a favore dei gay proprio ''eh anche gli animali fan così'' si deve andare a tirar fuori...

Larry guarda che è la risposta a chi dice che l'omosessualità è contro natura, eh

[LARRY SCOTT]

Le scimmie usano anche i randelli per picchiarsi tra loro ?

I primati, non tutte le scimmie.
Sono in grado di costruire attrezzi rudimentali.

Larry guarda che è la risposta a chi dice che l'omosessualità è contro natura, eh

Ok, ma resta comunque uno statement senza senso

[Conan]

Ammazza quanti omosessuali ci sono su questo forum....vabbè continti loro...?!?

[gabriele81]

L'omosessualità, caro Conan, è riconosciuta in oltre 1000 specie di esseri viventi e non è una deviazione come lasci intendere, invece l'omofobia come la tua, solo in una, esattamente nella specie in cui vi è una morale e una società con delle leggi basate sulla religione.
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Guarda, i romani proibivano ai cittadini liberi di prenderlo nel didietro senza tirare in mezzo Giove (gran porcone) o, successivamente, Gesù Cristo.

[Conan]

quoto gabriele

[Dr.Vazzo]

scusate ma il problema quale è?

[Testa]

scusate ma il problema quale è?

l'eventuale connessione diretta ed esclusiva omosessualità - pedofilia
c'è chi sostiene questa tesi e c'è chi dice no ( senza rientrare necessariamente nelle categorie in questione )