9 dicembre - l'italia si ferma

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  • rasmioche
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    • Jul 2011
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    Originariamente Scritto da mito56 Visualizza Messaggio
    adesso si manfesta con una scala ????
    L
    lascia stare la scala. adesso si manifesta a volto coperto da maschere ? che ricordo è VIETATO per legge...
    Originariamente Scritto da s1ck Visualizza Messaggio
    Le conclusioni,sono che hanno tagliato la parte prima della carica dei poliziotti.

    Ryanx,normalmente rispetto i pensieri di tutti ma le tue motivazioni mi fanno scendere il latte dai maroni,sicuramente hai buoni propositi e se riesci ad argomentarli in maniera adeguata,magari ci fai cambiare idea.
    io voglio vedere un solo video di gente che viene caricata per vedere realmente cosa succede prima.

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    • Kasparov
      ☠☠☠
      • Nov 2013
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      • Miss Peregrine’s Home for Peculiar Children
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      Intanto sembra che i forconi abbiano chiesto agli ultras di bloccare il campionato.
      Adesso ne sentiremo delle belle.
      Originariamente Scritto da Sean
      Scacciano.

      Originariamente Scritto da Sean
      Dove abiti?

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      • NaturalHardCore
        Utente sopra la media
        • Jul 2008
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        • Pianella (PE) Conan Gym user
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        Stiglitz: "Fanno soldi sul disastro
        che loro hanno creato"
        Joseph Stiglitz, premio Nobel nel 2001 insegna Economia alla Columbia University
        Il Nobel per l'Economia: paradosso assurdo,
        colpa degli speculatori che prendono di mira i governi più deboli
        STEFANO LEPRI
        ROMA
        «E' un paradosso assurdo, da voi in Europa - si infervora Joseph Stiglitz, premio Nobel per l’Economia 2001 - una ironia della storia. Non lo vede? I governi hanno contratto molti debiti per salvare il sistema finanziario, le banche centrali tengono i tassi bassi per aiutarlo a riprendersi oltre che per favorire la ripresa. E la grande finanza che cosa fa? Usa i bassi tassi di interesse per speculare contro i governi indebitati. Riescono a far denaro sul disastro che loro stessi hanno creato».

        Che può succedere ora?
        «Aspetti. Non è finita qui. I governi varano misure di austerità per ridurre l’indebitamento. I mercati decidono che non sono sufficienti e speculano al ribasso sui loro titoli. Così i governi sono costretti a misure di austerità aggiuntive. La gente comune perde ancora di più, la grande finanza guadagna ancora di più. La morale della favola è: colpevoli premiati, innocenti puniti».

        Come si può rimediare?
        «Tre punti. Primo: niente denaro alla speculazione. Negli Stati Uniti come in Europa, bisogna fare nuove regole per le banche. Devono finanziare le imprese produttive, non gli hedge funds. Bisogna impedirgli di speculare».

        Una parola. Se è il governo a dirigere il credito, il rischio è di distribuirlo ancora peggio.
        «Non credo. Secondo me si può e si deve intervenire. Punto secondo: bisogna imporre tasse molto alte sui guadagni di capitale. Oggi è più vantaggioso speculare che lavorare per vivere. Deve tornare ad essere il contrario».

        E poi?
        «Punto terzo: in Europa dovete appoggiare i governi in difficoltà».

        Si rischia di premiare i politici che governano male.
        «No. La prova la dà la Spagna. Oggi è in difficoltà senza aver fatto errori. Il governo aveva un bilancio in attivo fino all’altr’anno; la Banca centrale ha sorvegliato le banche molto bene, tanto che viene citata ad esempio nel mondo. Che colpa hanno? Certo, anche loro hanno visto crescere la bolla, nel mercato immobiliare, e non l’hanno fermata. Ma è l’errore che hanno fatto tutti. Era nello spirito dei tempi. Lo ispirava l’ideologia neo-liberista che ha dominato per molti anni».

        In Grecia però hanno sbagliato. Hanno anche truccato i conti.
        «Non l’attuale governo, il precedente. Sono stati colpiti dalla crisi della navigazione commerciale, settore importante per loro, e dal calo del turismo. Insomma, perché dobbiamo costringere la gente a fare ancora più sacrifici, se non ha colpa?».

        Il debito c’è. Prima o poi gli Stati dovranno ripagarlo.
        «Ma perché mai dobbiamo dare retta ai mercati? I mercati non si comportano in maniera razionale, lo abbiamo visto nel modo in cui si è prodotta la crisi. Allora perché mai dovrebbero avere ragione, nel chiedere ancora più sacrifici ai cittadini di quei paesi? In più, anche se la avessero, si comportano in maniera troppo erratica. E per finire, qui è in corso un attacco speculativo: non è che se uno fa bene non lo colpiscono, è che se ti possono far fuori ti fanno fuori».

        Come possiamo fare, in Europa?
        «Dovete costruire dei meccanismi di solidarietà fra Stati. L’Unione deva avere più risorse a disposizione. Si spendono un sacco di soldi per la politica agricola comune, che è uno spreco, mentre...»

        Si potrebbero emettere dei titoli europei, gli Eurobonds.
        «Certo. E poi occorre tassare le attività nocive. Soprattutto due: la finanza e le emissioni di anidride carbonica. Anche negli Stati Uniti».

        Obama riuscirà a imporsi alle banche?
        «Sarà una lunga battaglia. Ma la rabbia della gente è forte, e il presidente lo sa. I banchieri hanno contro tutto il resto della popolazione».

        Il Congresso è riluttante.
        «Spero che non si debba arrivare ad un’altra crisi, prima di riuscire a mettere la finanza sotto controllo. Sarebbe davvero triste. Pensi a quanto danno hanno causato. Lo sa che secondo le rpevisioni del Cbo, l’Ufficio bilancio del Congresso, la disoccupazione comincerà a diminuire sono a metà del decennio? Queste sono cose che restano a lungo nella memoria della gente».

        Fonte: http://www1.lastampa.it/redazione/cm...1924girata.asp

        Hai voglia a dire bla bla bla la produttività, lo spread, quando ti sei laureato, io guadagno millemila euro perchè mi formo e valgo, è l'opinione di un premio Nobel.
        Ciao Manuel, bodyweb non sarà mai più la stessa!

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        • bersiker1980
          decisamente grosso
          • Dec 2006
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          • Serenissima Veneta Repubblica
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          Originariamente Scritto da rasmioche Visualizza Messaggio
          se vuoi protestare fallo in modo da non arrecare danni a chi lavora. è questo il mio messaggio
          mi sfugge l'utilità pratica di fare una roba del genere. Se si "urla" è per farsi sentire, ti pare?
          A proposito leggevo sul corriere che circa l'80% degli italiani appoggia, quantomeno idealmente, le proteste di questi giorni.
          Last edited by bersiker1980; 14-12-2013, 22:16:32.
          sigpic

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          • rasmioche
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            • Jul 2011
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            Originariamente Scritto da bersiker1980 Visualizza Messaggio
            mi sfugge l'utilità pratica di fare una roba del genere. Se si "urla" è per farsi sentire, ti pare.
            A proposito leggevo sul corriere che circa l'80% degli italiani appoggia, quantomeno idealmente, le proteste di questi giorni.
            protesta davanti ai palazzi del governo, ti pare... al posto di fare perdere soldi a chi ha investito tempo e denaro in un attività propria per esempio.

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            • bersiker1980
              decisamente grosso
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              • Serenissima Veneta Repubblica
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              Ok, per non disturbare la prossima volta ci metteremo a protestare sul ghiaccio del Cermis, in modo da non dar fastidio a chi lavora
              sigpic

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              • Testa
                Bodyweb Senior
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                Gli scioperi e le proteste da che mondo e' mondo dovrebbero " fermare" la vita quotidiana delle persone per focalizzare un problema, un disagio.
                Una protesta che chiede per favore e si fa da parte non se la cag# nessuno.
                Come e' altrettanto ovvio che difficilmente avra' il consenso unanime della gente.
                Non ci vuole un fine sociologo....

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                • rasmioche
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                  • Jul 2011
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                  Originariamente Scritto da bersiker1980 Visualizza Messaggio
                  Ok, per non disturbare la prossima volta ci metteremo a protestare sul ghiaccio del Cermis, in modo da non dar fastidio a chi lavora
                  no hai ragione, quei poveri cristi che investono centinaia di migliaia di euro e anni di duro lavoro e sacrifci devono stare zitti, cuccia e ciuccia se i forconi per via delle loro proteste fanno perdere loro clienti, lavoro e soldi. avete ragione, non c'è nulla di male se uno perde soldi e lavoro. però si protesta anche perché molti non hanno lavoro. interessante... uno non ha lavoro e protesta, ma se per colpa sua altri perdono il lavoro non è un problema.
                  ridicolo

                  Originariamente Scritto da Testa Visualizza Messaggio
                  Gli scioperi e le proteste da che mondo e' mondo dovrebbero " fermare" la vita quotidiana delle persone per focalizzare un problema, un disagio.
                  Una protesta che chiede per favore e si fa da parte non se la cag# nessuno.
                  Come e' altrettanto ovvio che difficilmente avra' il consenso unanime della gente.
                  Non ci vuole un fine sociologo....
                  scusa ma chi va a protestare davanti alle sedi del governo i disagi non li crea ? li crea, si fanno sentire eccome. ma almeno non obbligano i negozi a chiudere, ne bloccano l'arrivo di merci (e conseguente blocco di produzione e perdita economica)
                  Last edited by rasmioche; 14-12-2013, 22:39:01.

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                  • 600
                    been there, done that
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                    Re: 9 dicembre - l'italia si ferma

                    Originariamente Scritto da bersiker1980 Visualizza Messaggio
                    Io mi chiedo invece se ci siete o ci fate. Anche se il Paese fosse florido e fiorente -e così non è- ciò non toglie che abbiamo un'intera classe politica coinvolta da malaffare e sprechi, che si fa bellamente i cazzi suoi alla faccia dell'elettorato.
                    Aggiungiamoci che, per definizione la classe dirigente dirige, e si assume la responsabilità della direzione. Non può dire "eh è colpa del popolo che mi ha eletto".
                    Immaginate un dirigente che incolpa i dipendenti del fallimento della sua azienda.

                    Non è questo un motivo sufficiente per pretenderene le immediate dimissioni e chiedere rinnovamento? Era evidente che prima o poi sarebbe successo, il punto di saturazione presto o tardi arriva.
                    Nel '92 ci fu tangentopoli e la gente che tirava monetine aii politici, oggi ci sono i "forconi".
                    Non cambierà niente, è tutto inutile? pazienza, per i partiti della seconda repubblica la pacchia è comunque finita (spero).

                    ---------- Post added at 12:34:19 ---------- Previous post was at 12:24:04 ----------

                    Aggiungo: con tutte le digressioni su austerity, flessibilità, rating personalmente mi ci pulisco il naso. Non accetto istruzioni, nè consigli nè tantomeno ordini da chi usa i miei soldi per garantirsi uno stipendio principesco e per pagare i regalini all'amante, corrispondendomi in cambio (dis)servizi da terzo mondo.

                    PRIMA scendete dalla Torre d'avorio, POI discutiamo di condivisione dei sacrifici.

                    ---------- Post added at 12:40:23 ---------- Previous post was at 12:34:19 ----------

                    Postilla n.3) se volete sapere cosa sta succedendo recatevi sul posto: i telegiornali nazionli e locali stanno minimizzando i fatti su espresso ordine delle prefetture. Io sono stato ai caselli di Soave e Montecchio e di gente ne ho visto tanta e di tutti i ceti sociali ed economici. Con piena solidarietà espressa ed appoggio (manifesto sia nei modi che nelle parole scambiate) da polizia locale e carabinieri.
                    Quindi per te lo scopo della manifestazione è ottenere le dimissioni immediate di tutti i politici (nazionali? Regionali?)?

                    Io personalmente ribadisco che il problema di questo tipo di manifestazioni è proprio la mancanza di una rivendicazione chiara e realizzabile.

                    A Genova gli autisti degli autobus hanno bloccato la città per bloccare la privatizzazione dei mezzi pubblici. Era una richiesta chiara, erano compatti e hanno vinto.

                    Qua c'è chi protesta per le troppe tasse, chi contro equitalia, chi per il lavoro, chi genericamente contro i politici. A me non convince per nulla.

                    Per quanto riguarda i nostri politici non è che ci sia molto da discutere. Non credo che nessuno che ha scritto in questo thread apprezzi vagamente la nostra classe politica. Ma non vedo un automatismo tra il fatto di essere contro la nostra classe politica e quello di appoggiare qualunque tipo di manifestazione a riguardo.
                    Always the beautiful answer who asks a more beautiful question

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                    • RyanX
                      Bodyweb Senior
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                      • Lecce
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                      L’ EURO E’ UNA PATACCA PER 6 PREMI NOBEL. COSA ASPETTIAMO A SFANCULARE LETTA, SACCOMANNI, MONTI, DRAGHI E TUTTI I PARASSITI CHE CI HANNO PORTATO ALLA MISERIA?

                      6 Premi Nobel (P.Krugman, M.Friedman, J.Stigliz, A.Sen, J.Mirrless, C.Pissarides): “l’Euro e’ una patacca”

                      Sei Premi Nobel per l’economia, di diverse ideologie, ci dicono tutti la stessa cosa: l’Euro e’ una patacca insostenibile.
                      Gli ultimi due ad aggiungersi alla lista di Nobel che sostengono cio’ sono James Mirrless e Christopher Pissarides. Tra un po’ rischiamo di perdere il conto.


                      Partiamo da Paul Krugman che ci spiega perche’: “L’euro è campato in aria(clicca sul Titolo per vedere l’articolo integrale; sotto gli estratti piu’ significativi)
                      … penso che l’euro fosse un’idea sentimentale, un bel simbolo di unità politica. Ma una volta abbandonate le valute nazionali avete perso moltissimo in flessibilità. Non è facile rimediare allaperdita di margini di manovra. In caso di crisi circoscritta esistono due rimedi: la mobilità della manodopera per compensare la perdita di attività e soprattutto l’integrazione fiscale per ripianare la perdita di entrate. Da questa prospettiva, l’Europa era molto meno adatta alla moneta unica rispetto agli Stati Uniti. Florida e Spagna hanno avuto una stessa bolla immobiliare e uno stesso crollo. Ma la popolazione della Florida ha potuto cercare lavoro in altri stati meno colpiti dalla crisi. Ovunque l’assistenza sociale, le assicurazioni mediche, le spese federali e le garanzie bancarie nazionali sono di competenza di Washington, mentre in Europa non è così.
                      l’Europa sarà sempre fragile. La sua moneta è un progetto campato in aria e lo resterà fino alla creazione di una garanzia bancaria europea. … Ricordiamoci però una cosa: l’Europa non è in declino. È un continente produttivo e dinamico. Ha soltanto sbagliato a scegliersi la propria governance e le sue istituzioni di controllo economico, ma a questo si può sicuramente porre rimedio.
                      Passiamo a Milton Friedman, che gia’ nel 1998 spiegava che la Moneta Unica e’ un Soviet e Bruxelles e Francoforte prenderanno il posto del Mercato (clicca sul Titolo per vedere l’articolo integrale; sotto gli estratti piu’ significativi)
                      Niente di sbagliato, in generale, a volere un’unione monetaria. Ma in Europa c’e’ gia’ ed e’ quella esistente di fatto tra Germania, Austria e Paesi del Benelux. Niente vieta che, se ci tiene, l’Italia aderisca a quella. Il resto e’ una costruzione non democratica“.
                      Piu’ che unire, la moneta unica crea problemi e divide. Sposta in politica anche quelle che sono questioni economiche. La conseguenza piu’ seria, pero’, e’ che l’euro costituisce un passo per un sempre maggiore ruolo di regolazione da parte di Bruxelles. Una centralizzazione burocratica sempre piu’ accentuata. Le motivazioni profonde di chi guida questo progetto e pensa che lo guidera’ in futuro vanno in questa direzione dirigista.….
                      …Ma non vedo la flessibilita’ dell’economia e dei salari e l’omogeneita’ necessaria tra i diversi Paesi perche’ sia un successo. Se l’Europa sara’ fortunata e per un lungo periodo non subira’shock esterni, se sara’ fortunata e i cittadini si adatteranno alla nuova realta’, se sara’ fortunata e l’economia diventera’ flessibile e deregolata, allora tra 15 o 20 anni raccoglieremo i frutti dati dalla bendizione di un fatto positivo. Altrimenti sara’ una fonte di guai“.
                      Cosa prevede succedera’? Una riduzione della liberta’ di mercato. A Francoforte siedera’ un gruppo di banchieri centrali che decidera’ i tassi d’interesse centralmente. Finora, le economie, come quella italiana, avevano una serie di liberta’, fino a quella di lasciar muovere il tasso di cambio della moneta. Ora, non avranno piu’ quell’opzione. L’unica opzione che resta e’ quella di fare pressione sulla Ue a Bruxelles perche’ fornisca assistenza di bilancio e sulla Banca centrale europea a Francoforte perche’ faccia una politica monetaria favorevole. Aumenta cioe’ il peso dei governi e delle burocrazie e diminuisce quello del mercato. Sarebbe meglio fare come alla fine del secolo scorso, quando, col Gold Standard, l’Europa aveva gia’ una moneta unica, l’oro: col vantaggio che non aveva bisogno di una banca centrale.
                      …Quello che c’e’ da dire sul mercato unico, piuttosto, e’ che e’ reso piu’ complicato proprio dall’Unione monetaria che rende piu’ difficili le reazioni delle economie, toglie loro strumenti e le rende piu’ dipendenti dalle burocrazie”.

                      Passiamo a Joseph Stiglitz, che ci spiega che l’Euro, o cambia oppure è meglio lasciarlo morire (clicca sul Titolo per vedere l’articolo integrale; sotto gli estratti piu’ significativi)
                      Il progetto europeo, per quanto idealista, è sempre stato un impegno dall’alto verso il basso. Ma incoraggiare i tecnocrati a guidare i vari paesi è tutta un’altra questione, che sembra eludere il processo democratico, imponendo politiche che portano ad un contesto di povertà sempre più diffuso.
                      Mentre i leader europei si nascondono al mondo, la realtà è che gran parte dell’Unione europea è indepressione. La perdita di produzione in Italia dall’inizio della crisi è pari a quella registrata negli anni ’30. …
                      …La realtà tuttavia è che la cura non sta funzionando e non c’è alcuna speranza che funzioni; o meglio che funzioni senza comportare danni peggiori di quelli causati dalla malattia….. L’Europa ha bisogno di un maggiore federalismo fiscale e non solo di un sistema di supervisione centralizzato dei budget nazionali. ….E’ poi necessaria un’unione bancaria, ma deve essere una vera unione con un unico sistema di assicurazione dei depositi, delle procedure risolutive ed un sistema di supervisione comune. Inoltre, sarebbero necessari gli Eurobond o uno strumento simile.
                      I leader europei riconoscono che senza la crescita il peso del debito continuerà a crescere e che le sole politiche di austerità sono una strategia anti-crescita. Ciò nonostante, sono passati diversi anni enon è stata ancora presentata alcuna proposta di una strategia per la crescita sebbene le sue componenti siano già ben note, ovvero delle politiche in grado di gestire gli squilibri interni dell’Europa e l’enorme surplus esterno tedesco che è ormai pari a quello della Cina (e più alto del doppio rispetto al PIL). In termini concreti, ciò implica un aumento degli stipendi in Germania e politiche industriali in grado di promuovere le esportazioni e la produttività nelle economie periferiche dell’Europa.
                      Quello che non può funzionare, almeno per gran parte dei paesi dell’eurozona, è una politica di svalutazione interna (ovvero una riduzione degli stipendi e dei prezzi) in quanto una simile politica aumenterebbe il peso del debito sui nuclei familiari, le aziende ed il governo (che detiene un debito prevalentemente denominato in euro).
                      I leader europei continuano a promettere di fare tutto il necessario per salvare l’euro. La promessa del Presidente della Banca Centrale Europea, Mario Draghi, di fare “tutto il necessario” ha garantito un periodo di tregua temporaneo. Ma la Germania si è opposta a qualsiasi politica in grado di fornire una soluzione a lungo termine tanto da far pensare che sia sì disposta a fare tutto tranne quello che è necessario.
                      E’ vero, l’Europa ha bisogno di riforme strutturali come insiste chi sostiene le politiche di austerità. Ma sono le riforme strutturali delle disposizioni istituzionali dell’eurozona e non le riforme all’interno dei singoli paesi che avranno l’impatto maggiore. Se l’Europa non si decide a voler fare queste riforme, dovrà probabilmente lasciar morire l’euro per salvarsi.
                      L’Unione monetaria ed economica dell’UE è stata concepita come uno strumento per arrivare ad un fine non un fine in sé stesso. L’elettorato europeo sembra aver capito che, con le attuali disposizioni, l’euro sta mettendo a rischio gli stessi scopi per cui è stato in teoria creato.
                      Passiamo ad Amartya Sen, con la recente intervista “Che orribile idea l’euro(clicca sul Titolo per vedere l’articolo integrale; sotto gli estratti piu’ significativi)
                      «….. Mi preoccupa molto di più quello che succede in Europa, l’effetto della moneta unica. Era nata con lo scopo di unire il continente, ha finito per dividerlo».
                      «L’euro è stato un’idea orribile. Lo penso da tempo. Un errore che ha messo l’economia europea sulla strada sbagliata. Una moneta unica non è un buon modo per iniziare a unire l’Europa. I punti deboli economici portano animosità invece che rafforzare i motivi per stare assieme. Hanno un effetto-rottura invece che di legame. Le tensioni che si sono create sono l’ultima cosa di cui ha bisogno l’Europa. ….».
                      «Quando tra i diversi Paesi hai differenziali di crescita e di produttività, servono aggiustamenti dei tassi di cambio. Non potendo farli, si è dovuto seguire la via degli aggiustamenti nell’economia, cioè più disoccupazione, la rottura dei sindacati, il taglio dei servizi sociali. Costi molto pesanti che spingono verso un declino progressivo».
                      «È successo che a quell’errore è stata data la risposta più facile e più sbagliata, si sono fatte politiche di austerità. L’Europa ha bisogno di riforme: pensioni, tempo di lavoro, eccetera. E quelle vanno fatte, soprattutto in Grecia, Portogallo, Spagna, Italia. Ma non hanno niente a che fare con l’austerità. È come se avessi bisogno di aspirina ma il medico decide di darmela solo abbinata a una dose di veleno: o quella o niente. No, le riforme si fanno meglio senza austerità, le due cose vanno separate».
                      «La Germania ha sicuramente beneficiato della moneta unica. Oggi abbiamo un euro-marco sottovalutato e una euro-dracma sopravvalutata, se così si può dire. Ma non credo che ci sia uno spirito del male tedesco. Non ci sono malvagi in questa cosa terribile che sta succedendo. È che hanno sbagliato anche i tedeschi. E si è finiti con la Germania denigrata. ….».

                      E’ il turno di James Mirrless, che nel suo intervento a Venezia all’Auditorium Santa Margherita per il ciclo ‘Nobels colloquia 2013′ dell’Università Ca’ Foscari, ha testualmente detto che “all’Italia conviene uscire dall’Euro subito(clicca sul Titolo per vedere l’articolo integrale; sotto gli estratti piu’ significativi)
                      «Non voglio suggerire politiche per mutare la situazione attuale e mi sento a disagio nel fare raccomandazioni altisonanti, perché non ho avuto il tempo di valutarne le conseguenze. Però,guardando dal di fuori, dico che non dovreste stare nell’euro, ma uscirne adesso».
                      «L’uscita dall’euro non risolverebbe in automatico i problemi dell’Italia, visto che, ad esempio, rimarrebbero le questioni derivanti dalle politiche adottate dalla Germania. Ma non è comunque corretto collegare le conseguenze di un’eventuale uscita da Eurolandia al venir meno della lealtà e fedeltà come membri dell’Unione europea. Finché l’Italia resterà nell’euro non potrà espandere la massa di moneta in circolazione o svalutare: ecco perché si impone la necessità di decidere se rimanere o meno nella moneta unica, questione non facile da dirimere, perché la gente toglierà il denaro dai conti in banca prima che questo accada. Probabilmente, dovreste sostenere il costo di un’eventuale uscita, come avvenuto in Gran Bretagna (che non ha mai abbandonato la sterlina), ma dovete essere pronti a pagare questo prezzo».
                      «Se l’Italia tornasse in grado di svalutare ci sarebbe sicuramente la possibilità di arricchirsi per chi togliesse in tempo i soldi dalle banche; ma, per la Gran Bretagna, è valsa la pena, perché poi ha avuto un andamento economico soddisfacente”. ”Tutto ciò non comporta automaticamente l’aumento o la riduzione della pressione fiscale. Però, in una certa misura, raccomanderei misure di sostegno ai redditi, per aumentare il potere d’acquisto della popolazione. Ma solo temporaneamente”. ”Se l’Italia dovesse uscire dall’euro alcuni grossi problemi continuerebbero ad esistere, perché la Germania continua a mantenere i livelli dei prezzi troppo bassi. E, se la Germania continuerà questo atteggiamento, cosa che non intende cambiare, anche per l’Italia continuerebbero le difficoltà di oggi».
                      «Uscire dall’Euro significa fuggire, la crisi si può affrontare resistendo ad essa e combattendo, ma i Paesi che scelgono di combattere lo facciano considerando anche l’opzione della fuga. Mi sento però a disagio, come persona esterna, nell’offrire soluzioni, anche perché mi chiedo se abbiate abbastanza manager economici in grado di mettere in atto e gestire l’espansione che potrebbe esserci».

                      E passiamo ora a Christopher Pissarides, nobel per l’economia nel 2010, presidente del new Centre for Macroeconomics che dichiara “Abbandonare l’Euro” dopo esserne stato nel passato un fautore (clicca sul Titolo per vedere l’articolo integrale; sotto gli estratti piu’ significativi)
                      «L’Unione Monetaria ha creato una generazione persa di giovani disoccupati e dovrebbe essere dissolta». «Sono completamente stato ingannato. Allora, l’euro sembrava una grande idea, ma ora ha prodotto l’effetto contrario di quello che si aveva in mente ed ha bloccato crescita e la creazione del lavoro. In questo momento sta dividendo l’Europa e la situazione attuale non è sostenibile».
                      «L’Euro divide l’Europa e la sua fine e’ necessaria per ricreare quella fiducia che le nazioni europee una volta avevano l’una all’altro. Non andremo da nessuna parte con l’attuale linea decisionale ed interventi ad hoc sul debito. Le politiche perseguite ora per salvare l’euro stanno costando all’Europa lavori e stanno creando una generazione persa di giovani laureati. Non certo quello che i padri costituenti avevano in mente».

                      CONCLUSIONI

                      Che’ l’EURO fosse un esperimento destinato al fallimento, c’era chi ce lo diceva gia’ nel 1971: L’Economista Kaldor nel 1971 spiegava con precisione millimetrica il perche’ l’Euro avrebbe fatto collassare il sistema

                      I nostri lettori sanno gia’ le ragioni della crisi: Esclusiva – L’Intervista in forma integrale all’economista Alberto Bagnai – Euro e Crisi

                      Abbiamo visto che ogni studio ci dice che un ritorno a Valuta Nazionale e’ conveniente per l’Italia ( Esclusiva simulazione di cosa accadrebbe con Euro (con e senza austerity) e senza Euro ), ed un pessimo affare per la Germania ( Nove studi e rapporti a confronto sul break-up dell’Euro ).

                      Abbiamo analizzato il perche’ della Crisi ( Capire la Crisi dell’Europa in 80 slides ), spiegato perche’ all’italia conviene uscire ( EURO: Analisi di dettaglio del perche’ all’Italia conviene uscire ), analizzato la svalutazione del 1992 ( Analisi della Svalutazione del 1992-1995 ) e spiegato perche’ necessario farne un’altra in termini difensivi (La necessità di una bella svalutazione difensiva ).

                      Abbiamo demolito una per una le argomentazioni dei fautori dell’EURO ( Fact Checking alle argomentazioni pro-euro: smontiamole una ad una ).

                      Infine abbiamo spiegato cio’ che i Nobel hanno ribadito, cioe’ che l’Euro e’ il vero nemico dell’Europa ( Meglio l’Europa o l’Euro ? ), e spiegato perche’ alla fine il Leviatano Sovietico-Burocratico crollera’ (Ecco perche’ la DISGREGAZIONE dell’EURO e’ lo scenario piu’ probabile).

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                      • Pesca
                        Bodyweb Senior
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                        fonte?

                        Originariamente Scritto da Sergio
                        Sei un coglione.



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                        • greenday2
                          Bodyweb Senior
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                          se vabbe...santoddio...
                          E se la morte che ti e' d'accanto, ti vorrà in cielo dall'infinito, si udrà piu forte, si udrà piu santo, non ho tradito! Per l'onore d'Italia!

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                          • Forest
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                            Originariamente Scritto da maxii Visualizza Messaggio
                            no, è quello che ci vuole; i politici devono capire che pure se le leggi le fanno loro il popolo tutto insieme è sovrano,non possono continuare a spellarci e loro fanno vita da nababbi (tutti indistintamente)
                            ben detto!

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                            • bersiker1980
                              decisamente grosso
                              • Dec 2006
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                              • Serenissima Veneta Repubblica
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                              Originariamente Scritto da rasmioche Visualizza Messaggio
                              no hai ragione, quei poveri cristi che investono centinaia di migliaia di euro e anni di duro lavoro e sacrifci devono stare zitti, cuccia e ciuccia se i forconi per via delle loro proteste fanno perdere loro clienti, lavoro e soldi. avete ragione, non c'è nulla di male se uno perde soldi e lavoro. però si protesta anche perché molti non hanno lavoro. interessante... uno non ha lavoro e protesta, ma se per colpa sua altri perdono il lavoro non è un problema.
                              ridicolo
                              ragionamento sopraffino. Niente, mi hai messo all'angolo, devo darti ragione. Cappello. Comunicherò il tuo dissenso ai presidi veneti.

                              ---------- Post added at 10:58:08 ---------- Previous post was at 10:56:21 ----------

                              Originariamente Scritto da 600 Visualizza Messaggio
                              Quindi per te lo scopo della manifestazione è ottenere le dimissioni immediate di tutti i politici (nazionali? Regionali?)?

                              Io personalmente ribadisco che il problema di questo tipo di manifestazioni è proprio la mancanza di una rivendicazione chiara e realizzabile.

                              A Genova gli autisti degli autobus hanno bloccato la città per bloccare la privatizzazione dei mezzi pubblici. Era una richiesta chiara, erano compatti e hanno vinto.

                              Qua c'è chi protesta per le troppe tasse, chi contro equitalia, chi per il lavoro, chi genericamente contro i politici. A me non convince per nulla.

                              Per quanto riguarda i nostri politici non è che ci sia molto da discutere. Non credo che nessuno che ha scritto in questo thread apprezzi vagamente la nostra classe politica. Ma non vedo un automatismo tra il fatto di essere contro la nostra classe politica e quello di appoggiare qualunque tipo di manifestazione a riguardo.
                              Ok, non appoggiarla.
                              sigpic

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                              • NaturalHardCore
                                Utente sopra la media
                                • Jul 2008
                                • 4953
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                                • Pianella (PE) Conan Gym user
                                • Send PM

                                A proteste finite si tornerà a protestare su facebook perchè non si protesta per strada.
                                Ciao Manuel, bodyweb non sarà mai più la stessa!

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