Originariamente Scritto da gorgone
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beh non scarterei neanche mbriacarsi 
educare il gusto significa quello che significa in italiano se a mala pena leggi l'inglese, non ti consiglierei il "paradise lost" di milton sebbene sia probabilmente la mia opera inglese preferita, così come non consiglierei di iniziare a conoscere i vini da un barricato o comunque vini che hanno bisogno di una bocca che li capisca.. il gusto per il vino é un gusto acquisito e, come quello per la lettura si nutre di letture, quello per il vino si nutre di bevute.quanto alla presunta cultura del vino, ci andrei con i piedi di piombo.. una vera cultura presuppone, innanzi tutto, tempo.. tanto tempo, perché poi vitigni considerati pregiati sono semplicemente una selezione di comodo.. se non vuoi diventare un enologo, insisto: bevi e godi.ed evita di lanciarti in ardite descrizioni. ad esempio il primissimo consiglio che darei é proprio di non comprare nella grande distribuzione, perché il modo di trasportare e conservare il vino influisce sullo stesso, ma poi penso che, anche a questo primo step ci si arriva da soli.. bevendo.abbiamo già detto di bere?
educare il gusto significa quello che significa in italiano se a mala pena leggi l'inglese, non ti consiglierei il "paradise lost" di milton sebbene sia probabilmente la mia opera inglese preferita, così come non consiglierei di iniziare a conoscere i vini da un barricato o comunque vini che hanno bisogno di una bocca che li capisca.. il gusto per il vino é un gusto acquisito e, come quello per la lettura si nutre di letture, quello per il vino si nutre di bevute.quanto alla presunta cultura del vino, ci andrei con i piedi di piombo.. una vera cultura presuppone, innanzi tutto, tempo.. tanto tempo, perché poi vitigni considerati pregiati sono semplicemente una selezione di comodo.. se non vuoi diventare un enologo, insisto: bevi e godi.ed evita di lanciarti in ardite descrizioni. ad esempio il primissimo consiglio che darei é proprio di non comprare nella grande distribuzione, perché il modo di trasportare e conservare il vino influisce sullo stesso, ma poi penso che, anche a questo primo step ci si arriva da soli.. bevendo.abbiamo già detto di bere? io avendo genitori veneto/piemontesi son stato educato fin da bimbo..già a 8 anni mio padre mi faceva bere 1 dito di vino (variava sempre, comunque sempre di buon livello
) e mi chiedeva un po' che ne pensavo.tant'è che mentre a 16-17 anni tutti a ubriacarsi di superalcolici io non ho mai avuto sto gran desiderio perchè abituato ad avere un altro approccio con l'alcol.
per le sbronze , comunque, prediligevo/prediligo quasi sempre il vino associato a spanzate di cibo (che si sa, se ti mbriachi de vin va ben, d'altro sei un alcolizzato , cit ahahah ) tant'è che amo particolarmente sagre e soprattutto i matrimoni con tavolo degustazione vino. vini buoni ed in genere nomi noti accoppiati a cantine locali, tipa che versa sempre e ti da 2 notizie sul vino che tanto al 15esimo giro ti scordi..e bona. attualmente non ho ancora fatto un matrimonio da sobrio. in quelli di famigliari sarebbe un'onta esserlo, in quello di extra famigliari ho avuto sempre culo a trovar qualche amico di vecchia data che non vedevo da tempo..e via
pero' boh, di gente che beve (non sbevazza) ne conosco, ma mai nessuno che se ne è uscito con frasi da somelier, uno il vino se lo gusta e tase, le descrizioni da fighetto le fai se quello è il tuo mestiere ed in quel momento stai lavorando.
Cosi' come uno va ad ascoltarsi della musica classica perchè gli dà qualcosa, non perchè fa colto..e se a dargli qualcosa è la tecno, va ad ascoltarsi la tecno.
bustina, puoi bere 2000 vini ma non sentirai mai gli aromi di un certo tipo..se non conosci la fonte stessa degli aromi
per dire mio padre ha un naso da tartufi ma se se ne esce con certe sfumature è perchè ha passato l'infanzia in campagna tra vitigni,boschi, orti...se sei nato e non ti sei mosso da centro milano il retrogusto muschiato ciao proprio
Originariamente Scritto da BLOOD black 
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