Una fetta in più o in meno può non fare alcuna differenza sostanziale, ma se inizi a pensare che una in più non fa niente sei sulla strada sbagliata: una in più dopo e arrivi a due, e così via... La differenza la fa il non mangiarla, il resistere alle tentazioni, il non arrendersi alla fetta che ti guarda: quella è la chiave della dieta.
Quanta fatica (Green Rhomus) :)
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La chiave della dieta non è resistere alle tentazioni, altrimenti diventa, per forza di cose, un regime forzoso.
E' sapere cosa ti serve per ottenere qualcosa.
Qui si è visto di tutto, compresa gente (con fisici di tutto rispetto) mangiare un solo pasto con pizza, pasta fatta in casa e gelato.
Di conseguenza...Lonely roses slowly wither and die
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Originariamente Scritto da naoto Visualizza MessaggioLa chiave della dieta non è resistere alle tentazioni, altrimenti diventa, per forza di cose, un regime forzoso.
E' sapere cosa ti serve per ottenere qualcosa.
Qui si è visto di tutto, compresa gente (con fisici di tutto rispetto) mangiare un solo pasto con pizza, pasta fatta in casa e gelato.
Di conseguenza...
poi (finalmente) si arriva al sabato sera, e ci si può concedere il "premio", la tanto agognata pizza (rigorosamente margherita), perchè il dietologo gliel'ha messa nella dieta.
poi ci sono quelli che iniziano ad andare in palestra, a fare 200 addominali (ma che li fai a fare se sei 150 kg?) e dopo "l'allenamento" si sentono appagati e liberi di concedersi un "premio", vista la fatica che hanno fatto.....
non c'è niente di più patetico....
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Se non resisti alle tentazioni quotidiane di mangiare un dolce e sei a dieta, non vai tanto lontano: nel contesto dell'incipit del post, ci sta tutto questo commento. Puoi sapere o no quello che ti serve, ma la differenza è capirlo, non saperlo: se lo sai e sei consenziente, resisti. Queste persone che si abbuffano (quello è l'argomento) non conoscono la parola sacrificio, benché l'abbiano letto non lo applicano perché, come detto prima, si arrendono.Chi mi tocca Maab spanza
Attenzione: individuo ad elevato contenuto proteico, mantenersi alla distanza di sicurezza
Always Work in Progress
E' severamente vietato cadere nella pesistica ignorante
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Originariamente Scritto da Rhomus Visualizza MessaggioSe non resisti alle tentazioni quotidiane di mangiare un dolce e sei a dieta, non vai tanto lontano: nel contesto dell'incipit del post, ci sta tutto questo commento. Puoi sapere o no quello che ti serve, ma la differenza è capirlo, non saperlo: se lo sai e sei consenziente, resisti. Queste persone che si abbuffano (quello è l'argomento) non conoscono la parola sacrificio, benché l'abbiano letto non lo applicano perché, come detto prima, si arrendono.
Manca solo il giuramento e l'investitura, e poi avrai il cavalierato dell'alimentazione.
Fuor di metafora, quello che sostieni è eccessivo e decisamente troppo romanzato.
Se qualcuno non può "resistere" alle "tentazioni quotidiane" (quali sarebbero, come ho già affermato prima, non saprei, dal momento che c'è chi cresce senza troppi sacrifici e chi si autoflagella al solo fine di autogiustificarsi, e qui sul forum sono la fetta prevalente) per me non ha problemi di alimentazione o consapevolezza, ma una patologia che deve essere tenuta sotto controllo.
Se si intraprende la via del guerriero, l'unico risultato che si ottiene, è l'addensarsi di una sfiga oleosa e contagiosa.
Se mi concedo un dolce, so perfettamente che può non essere nulla come un danno enorme, se sono sensibile all'insulina, se seguo una dieta rigida per problemi di obesità, e via dicendo.
Ma se ad un certo punto, stremato, mollo tutto e mi abbuffo di cioccolata e me ne frego, il mio "problema", ammesso che ci sia, è un altro.
Pensare che il culturista è un monaco questuante che rinuncia ad una fetta di torta per l'ottemperanza ad un "regime" alimentare non è solo grottesco, ma molto pericoloso.Lonely roses slowly wither and die
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è proprio questo il punto: "resistere" è sinonimo di "sacrificio", "costrizione", quando invece una buona coscienza alimentare, (capire quello che ti serve, non solo saperlo) al contrario si traduce in un semplice rifiuto di tutto ciò che è cibo spazzatura, che avviene con piacere e con disgusto verso questi ultimi (per me è così), perchè sai che il tuo corpo non ne ha bisogno e così facendo gli fai solo del male.
questo discorso ovviamente vale per le mega abbuffate che soprattutto per le festività (pasquetta è appena passata) vengono organizzate da molti gestori di ristoranti o trattorie, "mangi fino a sfondarti" con pochi euro.
molta della gente che ci va si ripromette di mettersi a dieta dall'indomani, salvo poi dimenticarselo l'indomani stesso, o di fare una settimana di finocchi e acqua vitasnella per poi essere di nuovo "in forma" la settimana dopo e ritornare a mangiare peggio di prima.
io preferisco di gran lunga il petto di pollo, possibilmente alla griglia, senza sale e con un filo d'olio d'oliva.
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Originariamente Scritto da lucacchio Visualizza Messaggioè proprio questo il punto: "resistere" è sinonimo di "sacrificio", "costrizione", quando invece una buona coscienza alimentare, (capire quello che ti serve, non solo saperlo) al contrario si traduce in un semplice rifiuto di tutto ciò che è cibo spazzatura, che avviene con piacere e con disgusto verso questi ultimi (per me è così), perchè sai che il tuo corpo non ne ha bisogno e così facendo gli fai solo del male.
questo discorso ovviamente vale per le mega abbuffate che soprattutto per le festività (pasquetta è appena passata) vengono organizzate da molti gestori di ristoranti o trattorie, "mangi fino a sfondarti" con pochi euro.
molta della gente che ci va si ripromette di mettersi a dieta dall'indomani, salvo poi dimenticarselo l'indomani stesso, o di fare una settimana di finocchi e acqua vitasnella per poi essere di nuovo "in forma" la settimana dopo e ritornare a mangiare peggio di prima.
io preferisco di gran lunga il petto di pollo, possibilmente alla griglia, senza sale e con un filo d'olio d'oliva.Chi mi tocca Maab spanza
Attenzione: individuo ad elevato contenuto proteico, mantenersi alla distanza di sicurezza
Always Work in Progress
E' severamente vietato cadere nella pesistica ignorante
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Secondo me...
Il "concetto sbagliato" è sentirsi in colpa o far sentire in colpa per quella fetta di torta mangiata con consapevolezza. Il segreto della dieta non è la resistenza, ma il controllo. E controllo non significa non concedersi nulla a parte riso e pollo, ma sapersi concedere anche piccole percentuali d'altro, avendo la consapevolezza che non inficiano sui risultati voluti. Controllo su se stessi, in sostanza, non sulla dieta stessa. Controllo sulle proprie paranoie, che si traduce in un ammettere che quella torta, per quanto la rifiuti, mi fa sbavare, che il riso ed il pollo non mi dispacciono però, cavoli, lasagna ed agnello fritto sono di un altro mondo...amettere in fondo che molto spesso si mangia (in ambito salute, fitness, bb) per "senso del dovere" più che per gusto.--
Vincenzo T | Oukside | www.oukside.com
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ma non è che sei uno di quelli che fa una serie di sofismi e poi è una mezza mozzarella secca? Chiedo ehE se la morte che ti e' d'accanto, ti vorrà in cielo dall'infinito, si udrà piu forte, si udrà piu santo, non ho tradito! Per l'onore d'Italia!
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Originariamente Scritto da greenday2 Visualizza Messaggioma non è che sei uno di quelli che fa una serie di sofismi e poi è una mezza mozzarella secca? Chiedo eh
...mistero...--
Vincenzo T | Oukside | www.oukside.com
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A me sembra che chi compatisce gli altri per ''la non resistenza alle tentazioni'' (ma che è, una Sura del Corano...?) e che si autocelebrano per questa ''dieta perfetta'' contrapposta a non meglio identificate persone che ''si abbuffano di rumenta'' lo facciano principalmente per due motivi:
1) forte insicurezza interiore, di natura psicologica e profonda
2) il BBing come unico metodo di inserimento/confronto nella Società, che diventa l'unico modo per essere considerati
3) snobbismo: ''io sono meglio di loro''.
Qui sopra, ed anche nella vita reale, quelli che hanno il fisico migliore e nonostante tutto mantengono una vita sociale decente non si fanno affatto tutte queste seghe mentali (il giusto si, però, come in ogni ambito).
Che poi esista gente col megafisico iperaestethic da palco, ma la sua vita consista solo nel tragitto casa-palestra-lavoro, allora è un altra storia...ma in tal caso spero vivamente che questa sorta di eremitaggio psicofisico sfoci sul palco, perchè altrimenti (e detto sinceramente) è una vita totalmente sprecata.Last edited by Ospite; 06-04-2013, 17:41:47.
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Originariamente Scritto da LARRY SCOTT Visualizza MessaggioA me sembra che chi compatisce gli altri per ''la non resistenza alle tentazioni'' (ma che è, una Sura del Corano...?) e che si autocelebrano per questa ''dieta perfetta'' contrapposta a non meglio identificate persone che ''si abbuffano di rumenta'' lo facciano principalmente per due motivi:
1) forte insicurezza interiore, di natura psicologica e profonda
2) il BBing come unico metodo di inserimento/confronto nella Società, che diventa l'unico modo per essere considerati
3) snobbismo: ''io sono meglio di loro''.
Qui sopra, ed anche nella vita reale, quelli che hanno il fisico migliore e nonostante tutto mantengono una vita sociale decente non si fanno affatto tutte queste seghe mentali (il giusto si, però, come in ogni ambito).
Che poi esista gente col megafisico iperaestethic da palco, ma la sua vita consista solo nel tragitto casa-palestra-lavoro, allora è un altra storia...ma in tal caso spero vivamente che questa sorta di eremitaggio psicofisico sfoci sul palco, perchè altrimenti (e detto sinceramente) è una vita totalmente sprecata.
Tessera N° 7
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Va be' alla fine son scelte, ognuno faccia la sua. Altrimenti uno dovrebbe "criticare" la vita di un altro dal principio, magari quello è entrato in palestra per diventare più forte/grosso allo scopo di sentirsi più sicuro... chi ipercontrolla fa lo stesso, si sente sicuro a controllare proprio perché magari non ha "strategie" di adattamento nel caso venga meno questo controllo.
Nessuno deve dire a nessuno che un modo è giusto o sbagliato, semplicemente secondo me bisogna vivere felici ammettendo anche le proprie carenze: se io sbafo davanti alla torta ma dico "non la mangio perché se la mangio poi mi sento in colpa/poi ne vorrei altra/poi non sto bene con me stesso" non c'è nulla di male; se io sbafo davanti alla torta ma lo nascondo e dico "non la mangio perché io ho la potenza di resisterle", be' allora si che c'è qualche problema.--
Vincenzo T | Oukside | www.oukside.com
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Originariamente Scritto da spot86 Visualizza MessaggioVa be' alla fine son scelte, ognuno faccia la sua. Altrimenti uno dovrebbe "criticare" la vita di un altro dal principio, magari quello è entrato in palestra per diventare più forte/grosso allo scopo di sentirsi più sicuro... chi ipercontrolla fa lo stesso, si sente sicuro a controllare proprio perché magari non ha "strategie" di adattamento nel caso venga meno questo controllo.
Nessuno deve dire a nessuno che un modo è giusto o sbagliato, semplicemente secondo me bisogna vivere felici ammettendo anche le proprie carenze: se io sbafo davanti alla torta ma dico "non la mangio perché se la mangio poi mi sento in colpa/poi ne vorrei altra/poi non sto bene con me stesso" non c'è nulla di male; se io sbafo davanti alla torta ma lo nascondo e dico "non la mangio perché io ho la potenza di resisterle", be' allora si che c'è qualche problema.Originariamente Scritto da SignorGoldla genetica cel'ho mi padre faceva 130 di panca è nelle forze speciali, io una settimana l'ho allenata sette giorni di fila da 50 kg di massimale sono arrivato a 95 kg
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