No, la mia è una battuta scherzosa, molto meno pesante dei tuoi insulti ai gai. Prendila come tale perché non ho inteso offendere nessuno, ma solo mostrare quanto assurdo sia quanto hai scritto. Come vedi infatti, basta cambiare il soggetto e subito passi sulle difensive, subito lo percepisci come offensivo, immagina come deve sentirsi un gai quando scrivi quelle robe.
ma perche' tutto il mondo e' andato in fissa coi diritti gay?
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Originariamente Scritto da Neceseco Visualizza MessaggioNo, la mia è una battuta scherzosa, molto meno pesante dei tuoi insulti ai gai. Prendila come tale perché non ho inteso offendere nessuno, ma solo mostrare quanto assurdo sia quanto hai scritto. Come vedi infatti, basta cambiare il soggetto e subito passi sulle difensive, subito lo percepisci come offensivo, immagina come deve sentirsi un gai quando scrivi quelle robe....ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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sean in verità è una persona di larghissime vedute, è l'unico essere umano che conosca più rigido nelle dichiarazioni che nell'azione.
btw, tornando a noi, non prenderei valentino che è notoriamente un genio nevrotico che, fortunatamente ha trovato il modo di incanalare le proprie monomanie e fissazioni in qualcosa di creativo, come esempio di equilibrio mentale.
cioè, sul serio, valentino è un folle. valentino tvb.
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Originariamente Scritto da gorgone Visualizza Messaggiosean in verità è una persona di larghissime vedute, è l'unico essere umano che conosca più rigido nelle dichiarazioni che nell'azione.
btw, tornando a noi, non prenderei valentino che è notoriamente un genio nevrotico che, fortunatamente ha trovato il modo di incanalare le proprie monomanie e fissazioni in qualcosa di creativo, come esempio di equilibrio mentale.
cioè, sul serio, valentino è un folle. valentino tvb....ma di noi
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onestamente non capisco se il problema sia la parola ghettizzazione o il concetto.
è naturale che il successo tra i gay degli ambienti (definiti guardacaso) gay sia legato a ciò che si fa in quei posti, non alla presenza di gay in sé.
però è come quando si fa una ricerca sul territorio nazionale. si crea il cluster e poi scopri che lo zoccolo duro di coloro che hanno un certo tipo di abitudini e interessi è per esempio contrassegnato omogeneamente dal fatto che quelle persone abitano nel sud italia. ora mi rendo conto che se fossero spostate dall'oggi al domani in valle d'aosta probabilmente non cambierebbero le loro abitudini i loro gusti, ma definire quel gruppo per la variabile geografica è fortemente esplicativo. e data la variabile geografica, la probabilità che abbiano quelle abitudini è molto forte.
poi le regole sono introdotte quando la condizione dei frequentanti non è sufficiente ad ottenere l'obiettivo.
se uno può fare una vita senza sostanzialmente incontrare un etero perché fa colazione in bar gay, mangia in un ristorante gay, va in una palestra gay e in un locale gay... mi rendo conto non sia la causa l'essere gay, ma diventa il filtro primo per avere quei gusti.
poi non è che un gay non va alle poste perché ci sono degli etero dentro, ma sono sicuro che se ci fossero le poste gay andrebbe in quelle, anche e deve solo pagare un bollettino.
tutto ciò avvalore in fatto che non ci troviamo di fronte a soggeti disabili che vorrebbero partecipare alla vita sociale e per motivi vari non possono (e quindi vanno create delle facilitazioni). le comnità gay non credo proprio soffrano del fatto che vi siano pochi etero all'interno.Last edited by PrinceRiky; 23-03-2013, 20:59:43.
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è il concetto che esprime la parola perché non c'è ghettizzazione se non c'è coercizione.
quindi quelli che identificate come locali gay (palestre/bar ecc ecc..) sono, nella più restrittiva delle ipotesi circoli e club, ma dio mio, esiste anche il circolo della pallacorda, non vedo perché non possa esistere l'arcigay, questi non sono club chiusi agli etero, semplicemente sono gli etero che, per lo più, scelgono di non andare, ma potrebbero andarci, ecco perché è sbagliato usare il termine ghettizzazione.
spesso (edicole e bar) sono banalmente esercizi tenuti da gay e quindi visto che l'edicolante è gay, l'edicola è un'edicola gay. ovvio no?
a bologna, ad esempio, città un po' più avanti di altri (uso il termine "avanti" non in senso qualitativo di giudizio morale, ma perché, come ho detto nel mio primo intervento quello dei diritti dei gay è un percorso già in essere e a cui non ci si può opporre, arriveranno i diritti per i gay, è un fatto) il più noto locale gay, sede dell'arcigay è ormai un locale pieno di etero, si entra sempre con la tessera arcigay, perché è un circolo culturale (ahahah sean), c'è anche una biblioteca ed organizzano fantastici festival cinematografici e giornate contro la violenza sulle donne, aperto ai soci, ma è pieno di etero.
se gli etero vanno nei locali gay, per nessuno è un problema, per questo non c'è ghettizzazione. non sono locali chiusi agli etero.
semplicemente ci sono più circoli gay che circoli della pallacorda.
come sai mi dà parecchio fastidio che le parole si usino male, perché chi parla male, pensa male e vive male, le parole sono importanti.
e con la citazione da nanni moretti mi preparo al cartellino da sean.Last edited by gorgone; 23-03-2013, 21:07:12.
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personalmente son favorevole alle coppie gaie, ed ai matrimoni.
Alla fine se due persone lo vogliono, che lo facciano. Non ledono la libertà di nessuno
assolutamente contrario all'adozione da parte di coppie omossessuali. ce ne son tante etero che aspettano anni e lunghe trafile per riuscire ad adottare un bambino che vada a loro vah.
non tollero le ostentazioni..i "cara!bellissima, dai ,sei incazzata?" proprio mi danno sui nervi...cosi' come le scene spinte in pubblico..
ma allo stesso modo non tollero i "pucci pucci" degli etero..insomma, in mezzo alle altre persone, è bene comportarsi civilmente..di posti per chiavare e farsi continue effusioni..ce ne sono a iosa.
detto questo trovo penoso il fatto che questi siano stati tra i primi punti trattati in ambito politico in una situazione come quella attuale.
ok farli presente, ma farne un baluardo della campagna elettorale..
stessa cosa per la questione figli degli extracomunitari.
in sti mesi sentivo prima sti punti e poi..ah, si , la crisi economica..
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Originariamente Scritto da gorgone Visualizza Messaggio
come sai mi dà parecchio fastidio che le parole si usino male, perché chi parla male, pensa male e vive male, le parole sono importanti.
e con la citazione da nanni moretti mi preparo al cartellino da sean.
Voglio invece soffermarmi un attimo sull'aspetto culturale della questione, che trovo indicativo dello scadere dall'omosessualità alla sottocultura gay. Conosci meglio di me, immagino, gli scrittori "omosessuali" (questa caratterizzazione non andrebbe neppure fatta parlando di geni tout-court e non di geni "omosessuali", ma qua ci serve farla). I nomi sono noti, anche un Thomas Mann ha affrontato il tema. Per la Francia, Cocteau, Gide, Proust, Genet ed altri. L'Inghilterra ci ha dato Auden, Wilde, Forster, Isherwood ed altri. L'America Whitman, Vidal, Capote ed altri. L'Italia ha avuto Saba, Bassani, Pasolini ed altri e così via. Ma qua siamo in un livello di cultura e di opere che è difficile definire di "genere", siamo cioè al puro genio, alla espressione universale, dove la caratterizzazione omosessuale è solo un pretesto, una base per dare slancio e compimento all'opera, alla quale tutti possono avere accesso perchè a tutti ha qualcosa da dire. In questo senso è cultura (tra l'altro, e questo è indicativo, nessuno di loro ha mai fatto dichiarazioni o battaglie di "parità", neppure attraverso il medium della metafora letteraria, ben consapevoli della inesistenza, della assurdità della cosa).
Con la rivoluzione sessuale di mezzo, irrompendo nei tempi il fenomeno-gay, cosa abbiamo avuto nell'ambito della letteratura? Quale tipo di temi e poetica? Si ricordano a stento forse uno, due scrittori degni di nota, il resto è spazzatura da far circolare entro pochi intimi. Qua assistiamo davvero (nell'opera gay prodotta solo per i gay) alla ghettizzazione della cultura, e, dunque, di tutto un mondo che rappresenta ed interpreta solo se stesso, completamente slegato dal reale e dall'universale. Un circolo chiuso con la monomania fissa dell'atto "rivoluzionario" perenne, del "diropente", del "provocante". Una sterlità creativa che non incide al di fuori di se stessa - e dubito anche all'interno. Neppure l'AIDS, una devastazione che ben si presterebbe al racconto drammatico e portentoso (l'amore, la morte, i grandi temi della letteratura) neppure l'AIDS presso i gay è riuscito a produrre cultura che non sia squallida autorappresentazione melodrammatica. Forse, ha scritto qualcosa di veramente importante il solo Cunningham col suo "Le Ore", dove infatti, non a caso, ci mette dentro però una grande quale fu la Woolf, partendo da lì per farsi interprete di un male di vivere che, nell'intrecciarsi di tre storie, riguarda tutti pur avendo sullo sfondo un tema-gay.
Che dunque il vivere-gay sia una degenerazione rispetto al proprio essere, e che dunque rientrano nell'ambito della degenerazione le loro richieste, è dato anche da quella spia che è la cultura e la produzione artistica. Una volta abbandonato l'uomo nella sua totalità, per prendere solo il gay nella sua parzialità di caratterizzazione sessuale spinta al parossismo - particolare e dunque svilente e macchiettistica - anche l'ispirazione viene meno. Ci si inaridisce, si diventa sterili, ci si accontenta di sè e di soddisfare solo sè ed il proprio circolo. Pure qui, dispiace ripeterlo, un atto profondamente ed esclusivamente "egoistico".Last edited by Sean; 23-03-2013, 23:01:06....ma di noi
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sono d'accordo sul fatto che probabilmente piano piano i luoghi frequentati solo da gay si ridurranno di molto, ma se non altro perché stanno sparendo le dicotomie tra ciò che sia strettamente maschile e femminile, etero e omosessuale, si stanno diffondendo tutta una serie di gusti e interessi che probabilmente un tempo erano solo delle comunità gay.
questo a maggior ragione mi rende dubbioso sulla necessità vera di una specifica ulteriore tutela legale per la condizione omosessuale. i pacs, le adozioni etc secondo me sono qualcosa che prescinde totalmente dall'orientamento sessuale. e trovo anche sbagliato venderli come qualcosa "per omosessuali".
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Originariamente Scritto da PrinceRiky Visualizza Messaggio
questo a maggior ragione mi rende dubbioso sulla necessità vera di una specifica ulteriore tutela legale per la condizione omosessuale.
i gay sono d'accordo con te.
è perché si vogliono limitare i diritti dei gay che si inventano leggi speciali, se tutti avessimo gli stessi diritti, non ci sarebbe problema.
per le adozioni, personalmente sono per l'adozione ai single, il che taglia la testa al problema, ma lasciando il diritto alle coppie sposate da almeno due anni ecc ecc.. ha ovviamente ragione barone bizzio, ci sono specifiche procedure per determinare se una coppia sia adatta all'adozione, quello che fanno in camera da letto, tra di loro, come dite qua per tutto il thread dovrebbe rimanere in camera da letto e non influire sulla decisione.
---------- Post added at 20:54:50 ---------- Previous post was at 20:54:02 ----------
ricorderei anche tondelli.
in ogni caso esiste un mucchio di letteratura spazzatura anche etero, posso solo ricordare le recenti "sfumature di grigio" o quel che erano? la letteratura è alta o bassa a prescindere dal sesso di chi scrive o dall'argomento trattato e siamo pieni di spazzatura di tutti i generi.
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Sì, Tondelli è stato l'ultimo in Italia. Poi c'è il vuoto....ma di noi
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forse "taglia la testa al problema" è una frase senza senso, pensandoci.
---------- Post added at 21:04:04 ---------- Previous post was at 21:01:52 ----------
ah, giusto per darti il colpo di grazia
questi sono porno femministi () li ho visti al festival del porno lesbico
a me piacciono
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Originariamente Scritto da gorgone Visualizza Messaggio
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ricorderei anche tondelli.
in ogni caso esiste un mucchio di letteratura spazzatura anche etero, posso solo ricordare le recenti "sfumature di grigio" o quel che erano? la letteratura è alta o bassa a prescindere dal sesso di chi scrive o dall'argomento trattato e siamo pieni di spazzatura di tutti i generi....ma di noi
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