L'ossessione del Fuhrer per la salute (documentario)

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  • Sean
    Csar
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    #31
    Originariamente Scritto da Barone Bizzio Visualizza Messaggio
    Come si dice, giustizia del vincitore. Per fortuna che da questo punto di vista ci si è un pelino evoluti
    Evoluti, forse...ma poco Resto della idea che la storia sia un immenso cimitero. E che la giustizia non è dell'uomo, almeno non nel suo senso pieno, obiettivo, che racchiuda assieme il verticale e l'orizzontale.
    ...ma di noi
    sopra una sola teca di cristallo
    popoli studiosi scriveranno
    forse, tra mille inverni
    «nessun vincolo univa questi morti
    nella necropoli deserta»

    C. Campo - Moriremo Lontani


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    • LukasJ
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      • Jan 2013
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      #32
      R: L'ossessione del Fuhrer per la salute (documentario)

      Soffriva di disturbi e malattie psico-somatiche, così come Mussolini. Come si suol dire, i coglioni vanno sempre in coppia.

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      • francesco_espo
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        #33
        Originariamente Scritto da Liam & Me Visualizza Messaggio
        Della metanfetamina ero sicuro, leggo ora che gli veniva somministrata anche neve, in forma di collirio.

        Se la lista ricopiata su wiki e' veritiera (va presa almeno col beneficio del dubbio), a Hitler in vita sua e' stata somministrato proprio di tutto, una roba allucinante, Morell era un cane veramente.

        In una nota gli alleati che lo interrogarono (Morell) espressero disgusto per la montagna di grasso che si portava in giro e per la completa mancanza di igiene personale.
        ahahah si nel documentario dice che parecchi vicini ad Hitler non si fidavano per niente di Morell e glielo sconsigliavano, ma lui si lasciò abbindolare dal fatto che era curato da lui nel periodo fortunato in cui smise di avere problemi intestinali (morell gli dava dei batteri digestivi che reputava la possibile cura ai suoi mali). Prima si faceva seguire dal giovane Karl Brandt che metterà a capo degli esperimenti sull'eutanasia.
        It is criminal to steal a purse, daring to steal a fortune, a mark of greatness to steal a crown. The blame diminishes as the guilt increases.

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        • Sean
          Csar
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          #34
          Originariamente Scritto da francesco_espo Visualizza Messaggio
          Tra le varie contraddizioni dell'elitè nazista c'era appunto quella che tutti i promotori del fisico perfetto avevano tare allucinanti. Uno era obeso e morfinomane, Goebbels era 1.53x45 kg con un valgismo ad un ginocchio così pronunciato che lo faceva camminare barcollando, quell'altro che allenava la gioventù hitleriana pure era un ciccione privo di decenti capacità fisiche. Hitler da giovane era stato bollato come incapace di fare qualsiasi lavoro pesante (probabilmente il monorchidismo ha influito) e a maturità tra aerofagia e dissenteria continua nemmeno se la passava benissimo. Poi tra le contraddizioni sull'argomento animalista abbiamo che uno dei personaggi dell'elitè che aveva partecipato alla creazione della legge protettrice degli animali fosse un appassionato cacciatore. Poi Hitler era vegetariano, ma c'era l'eccezione degli gnocchi in brodo a base di fegato di manzo e pane preparati dal fotografo Heinrich Hoffman che mangiava con piacere perchè gli ricordavano l’infanzia.
          Franesco, sei forse troppo idealista Un ideale a quei livelli non va incarnato, va annunziato. La sua "verità" non si enuncia dal modo di vita dei suoi leaders ma dalle conseguenze che produce su chi è rivolto. Nessuno può negare che la gioventù tedesca subì una trasformazione. Se vuoi vederne gli effetti, guardati i primi minuti di Olympia della Rienfenstahl o pensa che la Germania, pressochè da sola, prima risorse dalle ceneri di Versailles e poi tenne in scacco mezzo mondo per 5 anni. La medicina annunciata, giusta o sbagliata che fosse, produsse degli effetti.
          Last edited by Sean; 02-03-2013, 00:59:37.
          ...ma di noi
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          • francesco_espo
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            #35
            Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
            Vedi, si dovrebbero -lo dicevamo prima- portare le fonti Lì c'è il documentarista che dice che Hitler avrebbe detto a Goebbels che avrebbe atteso la fine della guerra per ordinare ai tedeschi di non mangiare più la carne. Ora, da dove viene questa testimonianza? Non lo si dice. Goebbels morì nel bunker con Hitler, dunque non può averlo detto lui in prima persona (lo ha scritto forse nei diari? Non lo si dice...). Goebbels lo riportò a qualcun altro? Non si dice neppure questo.

            I fatti certi sono che Hitler era semivegetariano e che il popolo tedesco era amante della carne. Hitler può aver fatto una battuta a tavola o nei lunghissimi dopo cena che si protraevano in sua presenza (il Fuhrer andava a letto tardissimo e si svegliava tardissimo). Quello che è altrettanto certo è che non avrebbe imposto al popolo tedesco, tradizionalmente amante della carne, un cambio così radicale, tanto più, appunto, che parliamo di tradizioni. A conferma di questo, c'è anche il fatto che alla sua tavola egli, ai suoi convitati e gerarchi, fece sempre servire la carne. A casa sua non imponeva regole differenti da quelle normalmente in uso in Germania.

            Derubricherei il tutto ad aneddotica e non certo a storia.
            Capisco Sean. Comunque rimanendo nel campo dell'ipotetico, trovi impossibile che avesse voluto far cambiare anche quella tradizione al suo popolo in caso di vittoria in guerra? Sempre nel documentario viene detto che quando mangiava alle tavolate di gruppo esprimeva spesso il suo dissenso verso i cibi che mangiavano gli altri, specie carni e dolci. Fece fare della propaganda ai civili anche sul non dover mangiare dolci in quanto il fisico non aveva bisogno (poi lui stesso se ne abbuffava in continuazione di nascosto in quanto non riusciva a contenersi). Addirittura si racconta che quando erano in un bunker nell'unione sovietica Hitler soffriva enormemente di dissenteria, acufene, vertigini, nausea, tremori ecc. e Morell gli consigliò di nutrirsi solo di tè non zuccherato e biscotti ma lui privo di controllo ordinava spaghetti, fragole e gelato. I suoi stati psicologici alterati si mostrano chiaramente nel modo di mangiare e nei disturbi fisici.

            ---------- Post added at 00:10:27 ---------- Previous post was at 00:07:09 ----------

            Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
            Franesco, sei forse troppo idealista Un ideale a quei livelli non va incarnato, va annunziato. La sua "verità" non si enuncia dal modo di vita dei suoi leaders ma dalle conseguenze che produce su chi è rivolto. Nessuno può negare che la gioventù tedesca subì una trasformazione. Se vuoi vederne gli effetti, guardati i primi minuti di Olympia della Rienfenstahl o pensa che la Germania, pressochè da sola, prima risorse dalle ceneri di Versailles e poi tenne in scacco mezzo mondo per 5 anni. La medicina annunciata, giusta o sbagliata che fosse, produsse degli effetti.
            questo è sicurissimo! Parlavo di contraddizioni tra i promotori degli ideali. Se fossi promotore di qualcosa che dichiaro come "necessario" e poi facessi l'opposto di quella cosa non sarei certo una persona molto affidabile, ma ormai è noto chi erano

            ---------- Post added at 00:11:03 ---------- Previous post was at 00:10:27 ----------

            Originariamente Scritto da Manx Visualizza Messaggio
            Ocio ragazzi...che stiamo entrando (ciclicamente su BW) in un campo minato...
            cosa intendi manx?

            ---------- Post added at 00:12:22 ---------- Previous post was at 00:11:03 ----------

            credo fortemente che gli esperimenti fatti fare da Mendele ecc. sugli omosessuali con impianti di testicoli extra avessero un fine personale
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            • Sean
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              #36
              Originariamente Scritto da francesco_espo Visualizza Messaggio
              Capisco Sean. Comunque rimanendo nel campo dell'ipotetico, trovi impossibile che avesse voluto far cambiare anche quella tradizione al suo popolo in caso di vittoria in guerra? Sempre nel documentario viene detto che quando mangiava alle tavolate di gruppo esprimeva spesso il suo dissenso verso i cibi che mangiavano gli altri, specie carni e dolci. Fece fare della propaganda ai civili anche sul non dover mangiare dolci in quanto il fisico non aveva bisogno (poi lui stesso se ne abbuffava in continuazione di nascosto in quanto non riusciva a contenersi). Addirittura si racconta che quando erano in un bunker nell'unione sovietica Hitler soffriva enormemente di dissenteria, acufene, vertigini, nausea, tremori ecc. e Morell gli consigliò di nutrirsi solo di tè non zuccherato e biscotti ma lui privo di controllo ordinava spaghetti, fragole e gelato. I suoi stati psicologici alterati si mostrano chiaramente nel modo di mangiare e nei disturbi fisici.
              Qui dovremmo starci delle ore, si dovrebbero citare decine se non centinaia di volumi e non è il luogo adatto Innazitutto, Hitler non soffriva di alcuno stato psicologico "alterato". Se qualche alterazione ci fu avvenne solo verso la fine, come alcune testimonianze dirette possono lasciar supporre (la storia di un Hitler "pazzo" ormai non la trovi più in nessun libro sull'argomento. Nessuno più si può accontentare di questa asserzione per spiegare un fenomeno così complesso come quello del Nazismo e del suo Capo). Un'altra piccola precisazione: Hitler non ebbe mai un bunker in Unione Sovietica. Forse tu ti riferisci alla "tana del lupo", il bunker di Rastemburg, quello più ad Oriente, quello dove Hitler subì il famoso attentato. Ma lì ci troviamo in Prussia e non in Russia.

              Per quanto mi chiedi, io non trovo, come Manx, nulla "impossibile", epperò resto a quanto conosco e so dalle fonti. Nessuno, dei tanti suoi sodali che hanno scritto di lui negli anni, ha mai messo la questione del cibo tra le priorità del programma hitleriano. Il "dissenso" a tavola è da ascriversi, come ti dicevo, a battute e motteggi che si facevano usualmete sia a Berlino che al Berghof. Hitler conversava, lo descrivono tutti come un amabile intrattenitore dei suoi ospiti. Facendo servire carne (e questo è un punto decisivo per me) e pure dolci ai suoi commensali, niente di più facile che abbia potuto motteggiare attorno a quegli stili di vita a lui così alieni. Ma si deve appunto distinguere tra aneddotica privata e programmi di stato. Tra memorialistica e storia. La questione del cibo non rientra tra questa ultima, da nessuna fonte. Ne avremmo avuto notizia se fosse stata reale intenzione di Hitler quella di far cambiare le abitudini alimentari dei tedeschi. Dato che quelle erano abitudini tradizionali, di popolo (anche degli antichi Germani, come racconta Tacito) e dato che (fatto importante) lo stesso ordine segreto ed elitatio del Nazismo, ovvero le ss (modelli e prototipi dell' "uomo nuovo" pensato dal Nazismo) non era vegetariano e non gli fu mai imposto di esserlo, il tutto mi sembra schiettamente lontano da un proposito reale.
              Last edited by Sean; 02-03-2013, 01:27:24.
              ...ma di noi
              sopra una sola teca di cristallo
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              forse, tra mille inverni
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                #37
                Originariamente Scritto da francesco_espo Visualizza Messaggio


                ---------- Post added at 00:12:22 ---------- Previous post was at 00:11:03 ----------

                credo fortemente che gli esperimenti fatti fare da Mendele ecc. sugli omosessuali con impianti di testicoli extra avessero un fine personale
                Anche questa è una vulgata promossa dopo la guerra. So di essere pedante ma uno dovrebbe passare la vita a smentire o invitare ad informarsi in maniera più accurata e per farlo ci vogliono anni di studio. Il corpo di Hitler fu trovato dai russi pressochè carbonizzato, tanto che lo si potè riconoscere solo grazie alle lastre dentali. La favola che avesse un solo testicolo è appunto una favola promossa da una sola parte e senza possibilità di verifica alcuna, perchè lo stato del corpo non lo permise. Quello che i testimoni a lui vicini dissero e sempre affermarono è che, in quelle parti "lì", era tutto a posto, per quanto questo possa avere una importanza o rilevanza storica - cosa che assolutamente non ha. Churchill beveva e fumava come un turco: non ho mai letto di nessuno che lo abbia fatto o lo faccia pesare. Roosevelt era paralitico, stessa cosa, nessuno che lo faccia pesare rimandando a chissà quali conclusioni...Forse perchè hanno vinto.

                PS: Hitler e Mengele non ebbero mai rapporti di conoscenza diretta.
                Last edited by Sean; 02-03-2013, 01:42:30.
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                  #38
                  Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                  Qui dovremmo starci delle ore, si dovrebbero citare decine se non centinaia di volumi e non è il luogo adatto Innazitutto, Hitler non soffriva di alcuno stato psicologico "alterato". Se qualche alterazione ci fu avvenne solo verso la fine, come alcune testimonianze dirette possono lasciar supporre (la storia di un Hitler "pazzo" ormai non la trovi più in nessun libro sull'argomento. Nessuno più si può accontentare di questa asserzione per spiegare un fenomeno così complesso come quello del Nazismo e del suo Capo).
                  per alterazioni intendevo le conseguenze dell'accumulo di tensioni, paure, angosce, incertezze che le sue mosse comportavano

                  Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                  Un'altra piccola precisazione: Hitler non ebbe mai un bunker in Unione Sovietica. Forse tu ti riferisci alla "tana del lupo", il bunker di Rastemburg, quello più ad Oriente, quello dove Hitler subì il famoso attentato. Ma lì ci troviamo in Prussia e non in Russia.
                  hai ragione pardòn

                  Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                  Per quanto mi chiedi, io non trovo, come Manx, nulla "impossibile", epperò resto a quanto conosco e so dalle fonti. Nessuno, dei tanti suoi sodali che hanno scritto di lui negli anni, ha mai messo la questione del cibo tra le priorità del programma hitleriano. Il "dissenso" a tavola è da ascriversi, come ti dicevo, a battute e motteggi che si facevano usualmete sia a Berlino che al Berghof. Hitler conversava, lo descrivono tutti come un amabile intrattenitore dei suoi ospiti. Facendo servire carne (e questo è un punto decisivo per me) e pure dolci ai suoi commensali, niente di più facile che abbia potuto motteggiare attorno a quegli stili di vita a lui così alieni. Ma si deve appunto distinguere tra aneddotica privata e programmi di stato. Tra memorialistica e storia. La questione del cibo non rientra tra questa ultima, da nessuna fonte. Ne avremmo avuto notizia se fosse stata reale intenzione di Hitler quella di far cambiare le abitudini alimentari dei tedeschi. Dato che quelle erano abitudini tradizionali, di popolo (anche degli antichi Germani, come racconta Tacito) e dato che (fatto importante) lo stesso ordine segreto ed elitatio del Nazismo, ovvero le ss (modelli e prototipi dell' "uomo nuovo" pensato dal Nazismo) non era vegetariano e non gli fu mai imposto di esserlo, il tutto mi sembra schiettamente lontano da un proposito reale.
                  Sono d'accordo con te. Evidentemente si sono basati su qualche frase buttata così alle tavolate. Se avesse voluto fare qualcosa di simile non lo sapremo mai dato che anche se questa presunta frase fosse vera e celasse qualche elemento di serietà era un'idea per il post-guerra.
                  It is criminal to steal a purse, daring to steal a fortune, a mark of greatness to steal a crown. The blame diminishes as the guilt increases.

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                  • Manx
                    Pornotrainer SdS ("Mezzo-morto") - Arrivederci Bud. R.I.P
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                    #39
                    francesco mi riferivo a questi temi che sono "scottanti"...e che ogni tanto riaffiorano qui su BW....di norma queste discussioni vengono chiuse, causa soliti "simpatici" che fanno di tutto per mandarle in mona. Per questo partecipo poco

                    SdS - "Mezzo-morto" - rulez :he: :woo:
                    Anarco-Training
                    M&ScC-Group: "Magna & Spigni con Criterio"
                    No mental :seg: Crew
                    Bud Spencer 31.10.1929 - 27.6.2016 R.I.P
                    I.O.M Jesi & Vallesina

                    Le domande dell'aspirante bidibolder
                    Originariamente Scritto da TONY_98
                    Cosa succede se prendo le proteine senza fare palestra?
                    Originariamente Scritto da Perineo
                    vi è mai capitata l'ipertrofia muscolare? ci sono dei rischi?
                    Originariamente Scritto da Spratix
                    C'è un modo per capire che tipo di look muscolare avrò?
                    Fai da te - Il tagliando
                    Originariamente Scritto da erstef
                    Che ne dite come alimentazione per la manutenzione muscolare?
                    Disagio alimentare & logistica bidibolder
                    Originariamente Scritto da Gianludlc17
                    se vi dovete spostate in giornata, come fate a scaldarvi i pasti o nel caso in cui abbiate carne a cucinarla ?
                    Estetica rulez
                    Originariamente Scritto da 22darklord23
                    la mia intenzione era di rendere tonico l'addome con la palestra e, se ci riesco, coprire le smagliature con dei tatuaggi... visto che mi sono stancato del sentirmi dire dalle ragazze, ogni votla che mi vedono nudo, '' Sei una persona fantastica ma...''. Grazie

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                    • Sean
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                      #40
                      Originariamente Scritto da francesco_espo Visualizza Messaggio
                      per alterazioni intendevo le conseguenze dell'accumulo di tensioni, paure, angosce, incertezze che le sue mosse comportavano
                      Hitler chiedeva il massimo da tutti coloro che gli stavano attorno. Quando si metteva in testa una cosa era molto difficile opporgli difficoltà di vario genere: la si doveva fare. Chiese a Speer di realizzare la nuova Berlino (la immaginifica neocapitale del Reich chiamata "Germania") in 10 anni - e la commissiono nel '39, se non ricordo male. Il bello è che, senza la guerra, ci sarebbero riusciti.

                      Si accumulavano dunque certamente tensioni, paure, stati d'animo al "limite", e lo stesso Speer ne è un testimone tra i più decisivi. Hitler ovviamente non ne poteva essere esente, dato che era il promotore ma anche il terminale di molto di quanto accadeva nel Reich. Sino a che fu tutto convogliato in potenza positiva quel tutto si sostenne ed i protagonisti vivevano sull'onda dei successi: una tensione dunque sopportabile. Quando arrivarono i rovesci, è facile immaginare crolli nervosi o di altro genere un pò in tutti. Si avvicinava la fine di un mondo e non, come si pensava all'inizio, la sua affermazione.
                      ...ma di noi
                      sopra una sola teca di cristallo
                      popoli studiosi scriveranno
                      forse, tra mille inverni
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                      nella necropoli deserta»

                      C. Campo - Moriremo Lontani


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                      • francesco_espo
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                        #41
                        Originariamente Scritto da Manx Visualizza Messaggio
                        francesco mi riferivo a questi temi che sono "scottanti"...e che ogni tanto riaffiorano qui su BW....di norma queste discussioni vengono chiuse, causa soliti "simpatici" che fanno di tutto per mandarle in mona. Per questo partecipo poco
                        si immagino..

                        Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                        Hitler chiedeva il massimo da tutti coloro che gli stavano attorno. Quando si metteva in testa una cosa era molto difficile opporgli difficoltà di vario genere: la si doveva fare. Chiese a Speer di realizzare la nuova Berlino (la immaginifica neocapitale del Reich chiamata "Germania") in 10 anni - e la commissiono nel '39, se non ricordo male. Il bello è che, senza la guerra, ci sarebbero riusciti.

                        Si accumulavano dunque certamente tensioni, paure, stati d'animo al "limite", e lo stesso Speer ne è un testimone tra i più decisivi. Hitler ovviamente non ne poteva essere esente, dato che era il promotore ma anche il terminale di molto di quanto accadeva nel Reich. Sino a che fu tutto convogliato in potenza positiva quel tutto si sostenne ed i protagonisti vivevano sull'onda dei successi: una tensione dunque sopportabile. Quando arrivarono i rovesci, è facile immaginare crolli nervosi o di altro genere un pò in tutti. Si avvicinava la fine di un mondo e non, come si pensava all'inizio, la sua affermazione.
                        che combinazioni di tratti caratteriali particolari... non per niente è stato chi è stato. Comunque oltre al discorso delle pressioni a cui era sottoposto, secondo te non soffriva di alcuna turba psichica? Mi è rimasto impresso che il mio professore di storia e filosofia delle superiori dicesse sempre che la sua opera fu una "follia lucida". Nei documentari/film è sempre rappresentato con tratti di psicopatia. Ad esempio in un film recente che ho visto, chiamato "Il giovane Hitler", viene mostrata un'ossessione per la carriera già nell'adolescenza e la fobia che chiunque (anche la madre con la sua morte) volesse ostacolarlo. Non so quanto questi elementi siano frutto di ricostruzioni storiche e quanto siano banali elementi scenici, in ogni caso in qualche psicoanalisi fatta da autori importanti che ho letto a riguardo si conclude sempre che il caso, per la sua estrema complessità, non è risolto, però sicuramente le continue punizioni fisiche imposte dal padre (che era lo zio della madre, e ho notato che guarda caso anche lo stesso Hitler instaurò un rapporto con la nipote) gli avessero scatenato un bisogno di vendetta, che sommato alla rabbia della vita da senza tetto squattrinato seguente al non essere accettato in accademia crearono in lui quel bisogno invasato di rivalsa. Poi l'essere stato l'unico, o uno dei pochi, a salvarsi dagli attentati della prima guerra mondiale quando era soldato semplice hanno aggiunto al sua bagaglio di rivalsa anche l'idea misticistica di essere il prescelto, che non è poco.

                        ---------- Post added at 01:54:16 ---------- Previous post was at 01:50:08 ----------

                        In questo film viene addirittura detto che nel primo attentato fu l'unico a salvarsi in una sezione di 600 soldati, sinceramente non ci ho creduto. Comunque è impressionante che sia sopravvissuto a 44 attentati, è parecchio tempo che non credo più al paranormale, ma le storie sul suo modo di scamparla sempre mi hanno messo più volte alle strette. Nell'operazione valchiria aveva l'ordigno esplosivo sotto la scrivania su cui valutava insieme ad altri nazisti dei documenti, alcuni morirono, alcuni si ferirono profondamente, a lui si ruppero solo i timpani per l'esplosione, bah!
                        Last edited by francesco_espo; 02-03-2013, 02:56:33.
                        It is criminal to steal a purse, daring to steal a fortune, a mark of greatness to steal a crown. The blame diminishes as the guilt increases.

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                        • LARRY SCOTT
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                          #42
                          Originariamente Scritto da Barone Bizzio Visualizza Messaggio
                          Molto sinteticamente
                          1 - La carta di Londra che istituiva il tribunale di Norimberga venne firmata l'8 agosto 1945, il 9 Agosto venne sganciata, su Nagasaki, la seconda bomba atomica
                          2 - Il tribunale era istituito dalle pochissime nazioni, anche se erano le vincitrici, ed aveva una legittimità estremamente dubbia
                          3 - Non venivano perseguiti i crimini della nazioni vincitrici
                          4 - Veniva perseguito il crimine di aggressione, cioè, sostanzialmente, l' uso della forza militare da parte di uno Stato, che non era mai stato considerato prima come un crimine internazionale ma che, anzi, faceva parte delle prerogative di ciascuno stato
                          5 - I crimini contro l' umanità venivano perseguiti "in connessione" col crimine d'aggressione. Quindi il genocidio degli ebrei era punibile solamente se veniva dimostrato un nesso con la necessità di espandersi acquisendo territorio con la forza, abbastanza ridicolo
                          6 - Tra i giudici c'era Vishinsky
                          7 - Altre questioni legali che credo ti annoierebbero
                          Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                          Aggiungo anche che per quanto riguarda il reato di aggressione c'era l'URSS che aveva aggredito la Polonia al pari della Germania. Solo che la Germania si trovava al banco degli imputati, come fecero notare gli stessi, e l'URSS a vestire i panni dell'accusa. La soluzione era semplice, come disse Goering: avete vinto, ammazzateci invece di processarci.
                          Si, è esattamente come la penso io, su tutti i punti.
                          Grazie delle spiegazioni, non avevo capito dal semplice messaggio ''una farsa''.

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                          • Sean
                            Csar
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                            #43
                            Originariamente Scritto da francesco_espo Visualizza Messaggio
                            si immagino..

                            che combinazioni di tratti caratteriali particolari... non per niente è stato chi è stato. Comunque oltre al discorso delle pressioni a cui era sottoposto, secondo te non soffriva di alcuna turba psichica? Mi è rimasto impresso che il mio professore di storia e filosofia delle superiori dicesse sempre che la sua opera fu una "follia lucida". Nei documentari/film è sempre rappresentato con tratti di psicopatia.
                            No, non aveva alcuna turba psichica. Non so neppure cosa voglia dire, approcciando i personaggi della storia, avere "turbe psichiche". Sono spiegazioni di carattere semplicistico, non vogliono dire nulla. Che connessione c'è tra avere "turbe psichiche" e arrivare in cima alla storia per governare un popolo di 80 miliioni di persone, una nazione come la Germania, la nazione dei filosofi, della arti, della cultura, del prussianesimo, delle scienze positive etc?...Dovremmo supporre forse che ogni portatore di "turbe psichiche" o ogni ragazzino che ha vuto una infanzia "difficile" sia un potenziale leader a livello mondiale? Non mi pare. Se Hitler era affetto da turbe, si dovrebbe concludere che chi lo ha seguito sino alla fine (il popolo tedesco quasi nella sua interezza) era sullo stesso livello: non è così che si può fare o ricostruire la storia.

                            Dire invece che aveva una "follia lucida" è diverso, si entra in un altro tipo di analisi. Una follia lucida è un modo semplicistico ma esatto per designare colui che ha particolari carismi e particolari talenti e visioni del mondo, capace di metterli in atto, capace, con la propria forza di volontà, di realizzare quello che, a dirlo, sembrerebbe "follia" - ne abbiamo esempi nella storia, nell'arte, in ogni campo della creaizione umana.

                            Riguardo ai film, sono opere di fantasia con delle sceneggiature alla base. Voler approcciare un fenomeno complesso come quello del Nazismo e di Hitler attraverso quella roba è come voler studiare la storia di Roma andandosi a guardare Ben Hur o Il Gladiatore. Credo che, se si è interessati alla materia, si dovrebbe cercare, studiare, apprendere, scavare, faticare. I film lasciamoli agli americani col pop corn in mano. Per i documentari, è un tipo di fruizione culturale da fast-food. E' impossibile verificarne la veridicità, la ricostruzione storica, le fonti (mai citate). Sono interessanti per le immagini che propongono, ma se non si ha un sufficiente bagaglio culturale alle spalle e li si prende con una disposizione acritica, da vaso che si travasa in un altro, non hanno un livello differente dai film. Il fatto che Hitler venga sempre rappresentato con tratti di "psicopatia" già dovrebbe mettere in allarme, e configurare la prosecuzione di un "topos" storicistico irricevibile e frutto della opera di distruzione propagandistica e di caratterizzazione clownesca che già si faceva durante la guerra. E' storia? No, è barzelletta.

                            Per tornare alle cose serie, ciascuna delle ricostruzione su Hitler contiene una parte di verità, sono arrivato a questa conclusione, ma nessuna, presa singolarmente, ne riporta la verità tutta intera. Un tratto che si rileva della sua personalità (da tutti coloro che lo conobbero sottolineato) era il potente magnetismo capace di attrarre o repellere ma comunque presente. Hitler lo coltivava ed allenava, conscio di questa sua capacità. Studiava le scenografie della adunate, le luci, le pose (anche in uno studio fotografico) gli effetti per moltiplicare quella peculiarità attrattiva (o, per alcuni, repulsiva). Una personalità enigmatica, sfaccettata, che ci ridà tanti ritratti quante sono le sensibilità che vi entrarono in contatto. Anche per questo fatto determinante non può esistere una analisi che risolva tutto. E' una perversione tipica di chi vorrebbe facilmente classificare, scomporre, rimettere a posto e così spiegare o possedere la chiave del fenomeno. Non esiste, circa Hitler, una sola chiave: ce ne sono molte. E' per questo che non possono bastare una psicologia fatta a distanza e attraverso i cinegiornali o un documentario o, meno che mai, un film. Si deve avere la pazienza di mettersi lì e cominciare una ricerca, una caccia al tesoro che non finisce al primo libro e fatta senza la presunzione di aver capito tutto.


                            In questo film viene addirittura detto che nel primo attentato fu l'unico a salvarsi in una sezione di 600 soldati, sinceramente non ci ho creduto
                            Invece questo episodio è autentico Nella Prima Guerra Mondiale (non si tratta però di un attentato ma di una azione bellica) Hitler scampò alla morte grazie ad un "sesto senso" che gli permise di allontanarsi dal punto della trincea dove stava consumando il rancio. Preavvertì come un pericolo prossimo. Si spostò giusto in tempo per evitare i proiettili di cannone che finirono esattamente nel punto dove poco prima stava mangiando. I suoi commilitoni morirono tutti. E' un fatto che egli ricorderà sempre nel corso della sua carriera politica. Dato che nel Nazismo è presente anche una forte componente mistico-irrazionale (ed è anche per questo che storicamente è un fenomeno di così difficile lettura) è autentica la ricostruzione che ne fece lo stesso Hitler, ovvero quella di essere un "predestinato" ad alti scopi. Ad ogni colpo di fortuna o ad ogni sorte avversa superata (come i numerosi attentati) si convinse sempre di più di essere un prescelto. Giocò molto anche con questo aspetto, prendendo spesso decisioni di "istinto" che lasciavano stupiti o perplessi i suoi collaboratori (specie militari), ma che sovente si rivelarono vincenti - tutta la prima fase della guerra (e, prima ancora, i suoi successi politici nazionali ed internazionali) è da ascriversi a questo suo specialissimo talento.

                            Dovremmo parlare a lungo di questo suo lato che non portò sempre a decisioni felici. La convinzione (errata) che la Gran Bretagna non avrebbe mosso guerra alla Germania (o che non l'avrebbe portata avanti a lungo) è una mancata capacità di percezione giusta ed uno degli errori che poi si riveleranno fatali. La sua idea circa la Gran Bretagna nasceva da elementi apolitici e che hanno a che fare con altre categorie più metastoriche che storiche. Il pensiero, ad esempio, che gli inglesi erano naturaliter della stessa schiatta dei tedeschi, e che dunque sarebbe stata contro natura una guerra tra questi due popoli, guerra impensabile perchè "fratricida"; le opinioni sulla storia e la geografia politica prese in base a classificazioni razziali o di ordine quasi esoterico, che si rilevarono giuste in alcuni casi ma drammaticamente inesatte in altri; la convinzione espressa e reale che i popoli puri erano destinati a vincere etc...

                            Con Hitler nella storia appaiono categorie altre che con la storia comunemente intesa hanno poco a che fare. Anche per questo bisogna approcciarsi a quella storia con una certa sensibilità, o altrimenti abbiamo un pugno di mosche in mano o ci dobbiamo obbligatoriamente accontentare di un film o di un documentario. Chi invece si avvicina al vero circa quella figura è colui che è disposto a spogliarsi da ogni preconcetto e ad affrontare il viaggio di ricerca libero, senza schemi e senza paura.
                            Last edited by Sean; 02-03-2013, 14:22:25.
                            ...ma di noi
                            sopra una sola teca di cristallo
                            popoli studiosi scriveranno
                            forse, tra mille inverni
                            «nessun vincolo univa questi morti
                            nella necropoli deserta»

                            C. Campo - Moriremo Lontani


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                            • LARRY SCOTT
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                              #44
                              Circa la questione della Brüderlichkeit tra inglesi è tedeschi, precisamente si rifà alle teorie pangermaniche (che si inseriscono nel grande e variegatissimo ambito del nordicismo, che erroneamente si ritiene di invenzione tedesca mente, in realtà, è totalmente americana come idea) del Freiherr Von Sebottendorf e la sua idea dei popoli di stirpe germanica come ''meta-etnia'' collettiva ed inclusiva piuttosto che come un semplice gruppo linguistico.
                              Gli inglesi (dicevano i pangermanisti...uno fra tutti Nietzsche e sua sorella) erano della stessa schiatta dei tedeschi, in quanto discendenti del primo nucleo originario delle popolazioni germaniche da cui tutte le altre, dai boeri ai walser, hanno avuto origine (storicamente questo gruppo è davvero esistito, nella scandinavia meridionale, sebbene il misticismo pangermanista lo ponesse in una fantomatica ''patria perduta'' e identificasse erroneamente gli arii con i protogermani scandinavi).
                              Last edited by Ospite; 02-03-2013, 14:36:47.

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                              • eNdy
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                                #45
                                Originariamente Scritto da LARRY SCOTT Visualizza Messaggio
                                i pangermanisti...uno fra tutti Nietzsche
                                occhio larry, qui si rischiano gravi inesattezze. il pensiero di nietzsche, se proprio vogliamo forzarlo entro etichette nazionali, fu fortemente antitedesco, nient'affatto pangermanico.

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