Originariamente Scritto da luca88
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Non mi stupisce che una gioventù siffatta si chiuda in circoli a drogarsi: eccola, finalmente, la Grande Evasione, la possibilità, attraverso l'artificiosità di un additivo, di Sognare, di essere altro da sè; invece di formarsi ancorati al reale, scegliere il fuggire per un'ora da pesi "insostenibili" perchè si è evitata l'unica scuola capace di formare le spalle e le menti per sostenere quei pesi: quella del compiere una maturazione entro quelll'elemento vitale, già apparecchiato di tutto il necessario, che è l'essere se stessi. Attingere alla droga distrugge la personalità, insegna la via facile, la scappatoia, crea dei subumani, degli inadatti al vivere. Atrofizza, invece di esaltarlo, l'IO, lo adagia su voglie e desideri sterili, che durano quanto il fumo di una canna.
Balocchiamoci, tra statistiche e amenità, su piani esistenziali simili. Balocchiamoci col sogno e l'illusione, continuiamo a produrre alienati. Possiamo farlo. Pretendere di avere anche il permesso è chiedere troppo.
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