Originariamente Scritto da rasmioche
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Legalizzazione cannabis...qualcosa si muove
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioAbbiamo parlato di tutto ma non di una cosa: gli stati che vietano la legalizzazione delle droghe leggere che argomenti oppongono? Di che natura? Perchè non è solo l'Italia a dire no, ma in Europa e altrove troviamo ancora una maggioranza di nazioni che sono contrarie al libero uso della cannabisi e simili.
Seconda cosa, nessun uomo ammanicato con i poteri forti (stato e non) sposorizzerebbe questa iniziativa...perchè semplicemente non conviene agli amici degli amici.
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Originariamente Scritto da Viewer Visualizza Messaggiobe c'è chi ha il diritto di coltivare tabacco, uva, di produrre armi, vedi un po tu....
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Originariamente Scritto da naoto Visualizza MessaggioIl fatto che tu mi abbia posto quella domanda mi induce a pensare che non mi sono espresso adeguatamente.
Non ho nulla da proporre, nè nulla da imporre. Perchè non voglio che venga fatto.
Per la questione minori, per me (e per me soltanto) dovrebbero finire in galera (iperbole) anche i genitori che ingozzano i figli di merendine e cibo spazzatura. Non si tratta di porre delle norme che abbiano un fondamento "morale" (cosa risibile, nel 2013 ma, vabbè), ma esclusivamente segnare dei percorsi di esercizio della propria libertà. Tutto qui.
Limiti: in camera mia, casa mia, sgabuzzino mio, posso anche farmi esplodere il cervello. Chiaro. Se mi metto alla guida e mi sono fumato uno spinello, sono consapevole che posso essere detenuto, esattamente come per l'alcohol.
La cosa che davvero mi stranisce è come la gente trasli il lecito sul naturale. Insomma, pubblicità di alcolici esaltandone proprietà e gusto, con tanto di status sociale di appartenenza. Ed invece, coltivare una pianta (UNA PIANTA) e fumarsela, o farci il burro, i biscotti, l'olio, quel che sia e goderne degli effetti balsamici no. Perchè qualcuno ha deciso (sulla base di un'ideologia) che tabacco e liquori sono legali (e cool) e l'erba non lo è.
Per i minori: ci mancherebbe che vendessero stupefacenti (ed intendo anche tabacco ed alcohol) ai minori (che età, 16, 18, 20, 30?). Ma come ci sono i ragazzini con la sigaretta in bocca e che si fanno il botellon, così ci sarà anche un nutrito gruppo di sbarbatelli che si fanno le canne.
Quando vuoi una cosa e puoi ottenerla, la ottieni. E te la godi. Specie se è illegale...
---------- Post added at 14:41:31 ---------- Previous post was at 14:39:14 ----------
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A patto però che vengano poste delle regole ben precise e sanzionati i trasgressori..sigpic
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Originariamente Scritto da violacs Visualizza MessaggioSì rasmio, però cerca di vedere la cosa da un punto di vista "giuridico": una cosa è il diritto di coltivare per uso personale, altro di vendere a terzi e ricavare un profitto.
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Originariamente Scritto da rasmioche Visualizza Messaggiosi ma se continuiamo con questa logica non finiamo piu è questo il punto... cosi possiamo anche andare a parlare di libertà di scienza quindi clonazione, ricerca genetica, armi virali e batteriologich e cosi via...
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Posso anche coltivarmi l'Amanita, se è per questo. Mortale al 100%.
---------- Post added at 15:15:38 ---------- Previous post was at 15:13:53 ----------
Originariamente Scritto da rasmioche Visualizza Messaggiosi ma se continuiamo con questa logica non finiamo piu è questo il punto... cosi possiamo anche andare a parlare di libertà di scienza quindi clonazione, ricerca genetica, armi virali e batteriologich e cosi via...
Originariamente Scritto da Viewer Visualizza Messaggioma scusa che c'entra? cosa hanno di nocivo le cose che hai citato? se tu potessi clonarti nel bagno di casa tua a me che me ne frega ....(basta che non lo fai scrivere sul forum, che di commenti intelligenti siamo fin troppo pieni)Lonely roses slowly wither and die
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Originariamente Scritto da rasmioche Visualizza Messaggioio giuridicamente non ho mai sentito di una persona che puo coltivare coca in casa e spararsela nel cervello come non ho mai sentito del diritto di fabbricarsi in casa un mini laboratorio per sintetizzare morifna e spararsela endovena. eppure non e la cosa piu difficile al mondo in entrambi i casi. non ho neppure sentito di diritto a prodursi in casa i botti di capodanno ad uso personale.... posso continuare su una marea di temi... da droghe a medicinali ad altro...
Quello che ti sto dicendo è che forse dovresti analizzare la questione da un punto di vita prettamente giuridico perché, che ci piaccia o no, la morale è una cosa (drogarsi è una cosa brutta e dannosa) e il diritto un'altra (esiste il diritto di disporre liberamente del proprio corpo? fino a che punto lo Stato può invadere la mia sfera privata? in base a quale criterio?).sigpic
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Originariamente Scritto da Viewer Visualizza Messaggiosecondo me essendo molti elettori, per formazione, etica, cultura contrari all'uso e alla possibile liberalizzazione a nessun politico italiano/europeo verrebbe in mente di mettersi contro il suo elettorato.
Seconda cosa, nessun uomo ammanicato con i poteri forti (stato e non) sposorizzerebbe questa iniziativa...perchè semplicemente non conviene agli amici degli amici.
Come emerge sempre da discussioni simili, i motivi sono molti e nell'ordine anche di questioni sociali, morali e culturali che non possiamo evitare opponendo un supposto diritto all'uso indiscriminato della propria libertà, come se essa fosse un ente assoluto. Io credo che lo Stato non debba essere nè moralistico nè bacchettone, non mi piace lo Stato che spia dal buco della serratura nel privato dei suoi cittadini. Al tempo stesso, uno Stato deve rappresentare una forma superiore di modello formativo ed educativo, e in questo senso invitare i propri cittadini all'uso delle droghe (leggere) non corrisponde propriamente alla visione di Stato capace di plasmare un dato tipo di civiltà. La persona è nello Stato, non fuori di esso. La libertà della persona nasce e si sviluppa all'interno dello Stato, non fuori di esso. E' certo che nel declivio che gli stati moderni hanno preso non si vede più lo Stato come ente capace di innalzare un individuo ma come limite ipocrita alla propria libertà, dato che rappresenta una forma degenere di conduzione politica e sociale di una nazione. Dunque, degenere lo Stato e degeneri i cittadini. Da qui, una sorta di continua rivolta ad ogni "imposizione" alle proprie aspirazioni individuali ed anarcoidi, perchè lo Stato stesso è preda di individualismo e di anarchia. La libertà indisciplinata diventa schizofrenia, si riduce a semplice appetito, istintualità, materialità, de-cadenza. Il grido alla cannabis libera è solo una tra le tante schegge che uno Stato frantumato nel suo stesso centro produce e che la sua debolezza legittima....ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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Originariamente Scritto da Viewer Visualizza Messaggioma scusa che c'entra? cosa hanno di nocivo le cose che hai citato? se tu potessi clonarti nel bagno di casa tua a me che me ne frega ....(basta che non lo fai scrivere sul forum, che di commenti intelligenti siamo fin troppo pieni)
Originariamente Scritto da violacs Visualizza MessaggioNon l'hai mai sentito semplicemente perché è reato.
Quello che ti sto dicendo è che forse dovresti analizzare la questione da un punto di vita prettamente giuridico perché, che ci piaccia o no, la morale è una cosa (drogarsi è una cosa brutta e dannosa) e il diritto un'altra (esiste il diritto di disporre liberamente del proprio corpo? fino a che punto lo Stato può invadere la mia sfera privata? in base a quale criterio?).
lo stato non dovrebbe entrare nella nostra sfera privata ? e cosa esiste a fare lo stato (anche se l'esistenza teorica con gli obbiettivi e quella reale sono purtroppo diverse) ? deve agire solo per ciò che accade in luoghi pubblici e basta ?
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioC'è anche un rischio medico: http://www.scienzainrete.it/contenut...a-e-pericolosa oltre che di percezione di pericolosità sociale. L'analisi della situazione si evolve, e non obbligatoriamente in direzione di una acquiescenza nell'uso delle droghe leggere. Lo stesso Indipendent, un giornale che anni fa fece una forte propaganda per la legalizzazione della cannabis, adesso ci ripensa e fa dietrofront: http://www.google.it/url?sa=t&rct=j&...42080656,d.Yms
Come emerge sempre da discussioni simili, i motivi sono molti e nell'ordine anche di questioni sociali, morali e culturali che non possiamo evitare opponendo un supposto diritto all'uso indiscriminato della propria libertà, come se essa fosse un ente assoluto. Io credo che lo Stato non debba essere nè moralistico nè bacchettone, non mi piace lo Stato che spia dal buco della serratura nel privato dei suoi cittadini. Al tempo stesso, uno Stato deve rappresentare una forma superiore di modello formativo ed educativo, e in questo senso invitare i propri cittadini all'uso delle droghe (leggere) non corrisponde propriamente alla visione di Stato capace di plasmare un dato tipo di civiltà. La persona è nello Stato, non fuori di esso. La libertà della persona nasce e si sviluppa all'interno dello Stato, non fuori di esso. E' certo che nel declivio che gli stati moderni hanno preso non si vede più lo Stato come ente capace di innalzare un individuo ma come limite ipocrita alla propria libertà, dato che rappresenta una forma degenere di conduzione politica e sociale di una nazione. Dunque, degenere lo Stato e degeneri i cittadini. Da qui, una sorta di continua rivolta ad ogni "imposizione" alle proprie aspirazioni individuali ed anarcoidi, perchè lo Stato stesso è preda di individualismo e di anarchia. La libertà indisciplinata diventa schizofrenia, si riduce a semplice appetito, istintualità, materialità, de-cadenza. Il grido alla cannabis libera è solo una tra le tante schegge che uno Stato frantumato nel suo stesso centro produce e che la sua debolezza legittima.
Quello che intendo io è lo stato (con la "s" minuscola) giuridico. Siamo cittadini, non propaggini culturali/etiche dello stato.
Non deve indirizzare la vita o le scelte (quindi i costumi) dei cittadini, ma solo definirne le libertà.
Il punto è questo: la libertà "assoluta" di cui parli esiste da sempre, ed è il diritto al suicidio. Chiaro che uno stato non promuove la libera morte dei propri cittadini, ma non può, e non deve impedire ai cittadini di esercitare il proprio diritto a disporre di se stessi nel modo ritenuto più opportuno e (io lo spero vivamente, se qualcuno me lo chiede) fisicamente decadente.
Mi rendo conto che si tratta di opposizioni di "principio", ma proprio in quanto tali, devono restare al di fuori di ogni discussione sulla liceità.
Diversamente, si tratterebbe di censura. L'unica cosa che ci fa ricordare di essere animali.
Non che la cosa personalmente mi disturbi (l'essere animale, intendo); ma ritengo molto più dignitoso, "bello" ed espressivo demandare a ciascuno la capacità di indirizzare la propria vita nel modo che ritiene più opportuno nella misura in cui non invade la libertà altrui (banalissimo).
Anche "facendosi del male".Lonely roses slowly wither and die
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Originariamente Scritto da rasmioche Visualizza Messaggiocentra che si parlava di canne e hai dato l'esempio di chi produce armi. visto che si divaga sulle armi tanto vale divagare anche su altro, o le armi nel tuo esempio vanno bene ma altro è off limits ? stessa risposta per pesca che legge un intervento su 100 a quanto pare
ma a me della morale importa 0, essendo una cosa totalmente soggettiva... ogni uno faccia quel che vuole del proprio corpo. mi frega 0 da questo punto di vista. ma un conto e fare quel che vuoi del tuo corpo (non mangiare, poltrire 24 ore al giorno fino a diventare obeso e schiattare, tagliarti le vene con un coltello o fare altro) ma un'altro è il diritto di coltivare/creare cose che NON sono parte integrante del tuo corpo alla base... quindi la libertà di fare ciò che si vuole di se stessi rimane... ma applicare questa libertà per creare/coltivare non la vedo una cosa logica.
lo stato non dovrebbe entrare nella nostra sfera privata ? e cosa esiste a fare lo stato (anche se l'esistenza teorica con gli obbiettivi e quella reale sono purtroppo diverse) ? deve agire solo per ciò che accade in luoghi pubblici e basta ?
Non ti sto dicendo che sono favorevole alla legalizzazione (per come la vedo io non riusciremmo mai a gestire la cosa), sto solo cercando di analizzare vari punti di vista, perchè non è detto che chi la pensa diversamente da me abbia necessariamente torto.
Adesso devo uscire, ti rispondo quando tornosigpic
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Originariamente Scritto da rasmioche Visualizza Messaggiocentra che si parlava di canne e hai dato l'esempio di chi produce armi. visto che si divaga sulle armi tanto vale divagare anche su altro, o le armi nel tuo esempio vanno bene ma altro è off limits ? stessa risposta per pesca che legge un intervento su 100 a quanto pare
ma a me della morale importa 0, essendo una cosa totalmente soggettiva... ogni uno faccia quel che vuole del proprio corpo. mi frega 0 da questo punto di vista. ma un conto e fare quel che vuoi del tuo corpo (non mangiare, poltrire 24 ore al giorno fino a diventare obeso e schiattare, tagliarti le vene con un coltello o fare altro) ma un'altro è il diritto di coltivare/creare cose che NON sono parte integrante del tuo corpo alla base... quindi la libertà di fare ciò che si vuole di se stessi rimane... ma applicare questa libertà per creare/coltivare non la vedo una cosa logica.
lo stato non dovrebbe entrare nella nostra sfera privata ? e cosa esiste a fare lo stato (anche se l'esistenza teorica con gli obbiettivi e quella reale sono purtroppo diverse) ? deve agire solo per ciò che accade in luoghi pubblici e basta ?
Ma come sarebbe a dire "parte integrante del tuo corpo"? Gli enzimi attaccano la carne che "coltivi" così come l'insalata ed il gelato Algida. ESATTAMENTE come i recettori del thc.
Seguendo il tuo discorso gli integratori cosa sono, stellette ninja?
In secondo luogo ti illumino sull'ultima parte del tuo discorso: l'invasione (e nei casi estremi l'identificazione) dello stato con la vita privata dei cittadini sai come si chiama?Lonely roses slowly wither and die
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Originariamente Scritto da naoto Visualizza MessaggioQuello che intendi tu è lo stato etico.
Quello che intendo io è lo stato (con la "s" minuscola) giuridico. Siamo cittadini, non propaggini culturali/etiche dello stato.
Non deve indirizzare la vita o le scelte (quindi i costumi) dei cittadini, ma solo definirne le libertà.
Il punto è questo: la libertà "assoluta" di cui parli esiste da sempre, ed è il diritto al suicidio. Chiaro che uno stato non promuove la libera morte dei propri cittadini, ma non può, e non deve impedire ai cittadini di esercitare il proprio diritto a disporre di se stessi nel modo ritenuto più opportuno e (io lo spero vivamente, se qualcuno me lo chiede) fisicamente decadente.
Mi rendo conto che si tratta di opposizioni di "principio", ma proprio in quanto tali, devono restare al di fuori di ogni discussione sulla liceità.
Diversamente, si tratterebbe di censura. L'unica cosa che ci fa ricordare di essere animali.
Non che la cosa personalmente mi disturbi (l'essere animale, intendo); ma ritengo molto più dignitoso, "bello" ed espressivo demandare a ciascuno la capacità di indirizzare la propria vita nel modo che ritiene più opportuno nella misura in cui non invade la libertà altrui (banalissimo).
Anche "facendosi del male".Last edited by Sean; 07-02-2013, 17:17:57....ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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