Esperanto: la lingua internazionale

[KURTANGLE]

Nat i ricchioni lo parlano l'esperanto?
Esperando di prendere un rastrello in culo heeeeeeeeeeeeeeeeeeee???

[Virulogo.88]

ni estas en la kafejo idioto

[KURTANGLE]

cjiamo tujoi amicios contadinos
Lorj farjjjy te la fjesta
Motorkzajppa nkulòò

[Virulogo.88]

ma quello è spagnolo!!!

voki viaj amikoj farmistoj
faros la partio
cultivador en la pugo

[PrinceRiky]

a me sta crociata pro esperanto fa un po' ridere.

finché si parla di passione, interesse.. nulla da dire.


l'unica altra lingua che si potrebbe pensare di rendere standard è il mandarino (o al limite anche lo spagnolo). di certo, partire praticamente da zero con una nuova lingua (di cui addirittura la maggioranza dei cittadini mondiali ignora persino l'esistenza), non solo è utopia ma è proprio na strunzata (cit.).

[KURTANGLE]

k l'haij nnkè ammejjo pubbjlkamment

[Manx]

Messaggio di moderazione

Possiamo continuare all'infinito con le infrazioni...andate a fare gli immondi altrove, in trash per esempio. Esperando di non postare cazzate qui.

[centos]

buono spunto da ricky

abbiamo capito che un abitante del burundi del sud potrebbe capire immediatamente una parola detta in esperanto, ma il burundi del sud commercialmente parlando vale poco


un cinese o un indiano come si rapportano con l'esperanto?

[LARRY SCOTT]

''Inglese lingua universale che soppianterà il resto''...nuovamente, date per scontato che gli equilibri geopolitici mondiali rimangano invariati per sempre...nemmeno la Koinè ed il Latino sono stati eterni, sebbene entrambi si siano fregiati per secoli del titolo di ''lingua universale che sostituirà le altre lingue barbare''.

[centos]

però il latino è ancora universale tra i preti e i conoscitori di storia/letteratura antica
vabbè...


in ogni caso una lingua universale parlata e capita da tutto il genere umano è sicuramente un'idea affascinante

[Virulogo.88]

R: Esperanto: la lingua internazionale

''Inglese lingua universale che soppianterà il resto''...nuovamente, date per scontato che gli equilibri geopolitici mondiali rimangano invariati per sempre...nemmeno la Koinè ed il Latino sono stati eterni, sebbene entrambi si siano fregiati per secoli del titolo di ''lingua universale che sostituirà le altre lingue barbare''.

A quell'epoca non c'era comunicazione... La diffusione delle lingue non era così facile

Inviato dal mio HTC One S con Tapatalk 2

[PrinceRiky]

l'inglese è infettivo, anche di sé stesso. non è solo questione di parlare la lingua nuda e cruda, i termini stanno contaminando tutte le lingue.

è sicuramente vero che oggi più di 10-20 anni fa sia richiesto, cinese, russo, arabo, portoghese, tedesco.. ma è altrettanto vero che nel fare business, anche in quelle lingue, le terminologie sono inglesi; magari pronunciate in malo modo, storpiate o adattate al contesto, ma tanto è.

gli standard nascono o per imposizione o per convenienza. nessuno parla sto esperanto né per cultura, né per convenienza. di che stiamo parlando? l'oggettività è che l'esperanto non ha esperanza.

[Dsquared]

Studiare il cinese han non ha senso (tranne forse che per fare gli snob in giro dicendo ''studio cinese'') visto che loro stessi usano l'inglese per le faccende internazionali.

Io effettivamente faccio un po' lo snob sull'argomento, pero' mi rendo conto che c'e' tanto provincialismo in giro... l'ultima scena che mi e' capitata e' bella fresca di stamattina, al centro per l'impiego stavo cercando qualche fonduccio per farmi sovvenzionare il corso in questione e la tizia dello sportello mi ha detto "ma studi cinese perche' hai una fidanzata cinese ?"aggiungendo poi che non c'e' una sezione in catalogo dedicata a cio' visto che e' un tipo di formazione inutile.

Io non baserei la mia professione totalmente su questo, secondo me iscriversi ad un'universita' con l'unico scopo di diventare un interprete e' abbastanza una follia, non penso che ci sia tutto questo bisogno di gente che parli il cinese (leggevo dei boom nelle varie facolta', troppe troppe persone), il cinese deve essere un di piu', io stesso lo coltivo molto meno rispetto all'inglese, diciamo un rapporto 70-30.

Cambiando un po' il discorso il tasso di inglesizzazione in Cina e' bassino, ok che pian piano lo parleranno sempre di piu' e meglio pero' al momento la situazione e' questa http://en.wikipedia.org/wiki/List_of...ing_population , c'e' ancora molta strada da fare, senza contare che la Cina con l'apertura di centri Confucio a gogo sta cercando di espandere sempre di piu' il suo soft power.

[gorgone]

Io non baserei la mia professione totalmente su questo, secondo me iscriversi ad un'universita' con l'unico scopo di diventare un interprete e' abbastanza una follia, non penso che ci sia tutto questo bisogno di gente che parli il cinese (leggevo dei boom nelle varie facolta', troppe troppe persone), il cinese deve essere un di piu', io stesso lo coltivo molto meno rispetto all'inglese, diciamo un rapporto 70-30.

momento.
iscriversi a lingue per fare l'interprete è una follia, anche perché l'italia è ormai piena (insomma ci sono) di cinesi di seconda generazione e competere con loro su questo campo è difficile, molto difficile, inoltre per fare l'interprete devi studiare per fare quello e non è la facoltà di lingue, bensì la scuola per interpreti, mentre in italia c'è discreta richiesta di traduttori letterari, perché tradurre un romanzo è questione completamente diversa e presuppone una conoscenza di entrambe le culture, in questo caso la facoltà di lingue è adatta e la richiesta esiste.

la maggior parte della cina è abitata da contadini che non leggono nemmeno il cinese, figuriamoci l'inglesizzazione.

[Sartorio]

La Cina è una macchina da export, per fare affari con voi un cinese imparerà anche la lingua dei segni, la cosa cambia se siete voi che avete interesse a chiudere un affare con il cinese.
In quel caso, se conoscete il cinese*, non bullatevi assolutamente, non datelo ad intendere fino a quando la trattativa non avrà raggiunto un punto morto.

Bisognerebbe aprire una parentesi sui cinesi che colonizzano spazi al di fuori della Cina, ma vi risparmio il tedio.


*Conoscere la lingua significa sopratutto saper interpretare il retaggio culturale del vostro interlocutore, perdonate la banalità ma un cinese del Guangdong (in particolare di Shenzhen) sarà diverso dal cinese di Pechino, e non è una questione di accenti o di etnia.
I cinesi italiani sono in larga maggioranza dello Zhejiang.