Quanto conta il voto della laurea triennale ? (lavoro in italia ed estero)

[The_machine]

Concordo con Francis, anche secondo me un laureato in statistica con discrete capacità di programmazione è un profilo interessante e spendibile...però non farti abbindolare da quelli che ti dicono di tenere i 20 per laurearti in 3 anni

[Paul_Anderson]

Parli recentemente ? di che settore parliamo ?

Assicurazioni, anni d' esperienza alle spalle e non parlo di neo assunti. Il mio capo ha il diploma, il suo superiore però (quasi dirigente) ha una laurea di cinque anni in ingegneria elettronica.
Un altro mio collega, ragioniere, ha fatto carriera veloce nell' ultimo periodo (ha 38 anni) dopo il cambio di settore (è passato dall' IT all' attuariato ed ora l' azienda gli paga pure un master in risk management).
Altri casi, persone con la triennale, entrati come consulenti IT dopo poco assunti come interni, nel giro di qualche anno sono sulla soglia della dirigenza dopo comunque il cambio di settore. Altro caso, sempre consulente esterno con il diploma, prima lavorava in un supermercato come commesso poi assunto grazie ad un progetto che gestiva ed ora è lanciato verso il primo livello di quadro.

[600]

Conosco alcuni miei colleghi ingegneri che sono entrati in grosse aziende di consulenza. Alcuni di loro grazie al voto di laurea mostruoso ( 110 e 110L ) in tempi record ( alcuni anche meno di 5 anni ) ma alcuni sono entrati grazie alle precedenti esperienze lavorative nonostante un voto di laurea bassino ( 88-95 ).
Quindi secondo me pur non avendo un voto elevatissimo si può comunque puntare ad entrare in grosse aziende grazie ad esperienze acquisite. Ad esempio un ragazzo che conosco lavora in una grossa azienda di consulenza attualmente. Il suo voto di laurea era intorno al 90. Subito dopo la laurea ha iniziato a lavorare 2 anni in una piccola azienda. Dopodichè ha provato il grande salto e ci è riuscito.

Ma di qualche grosse aziende parli? Perché fare i "consulenti" può essere anche uno dei punti di arrivo più tristi della propria carriera...

[SiMooNe]

Come da titolo, secondo voi quanto è realmente importante il voto della laurea triennale per ottenere un
lavoro in italia, ma soprattutto all'estero (Uk) ?
a partire da quale punteggio, un buon voto può considerarsi
tale per le aziende?

grazie.

Per quanto riguarda la mia esperienza personale, in Italia e, per il lavoro che faccio, non solo il voto della laurea (vecchio ordinamento), ma proprio la laurea stessa, non è servita proprio a nulla. Negli n colloqui (n --> infinito) che feci, non hanno mai guardato il voto, ma solo l'esperienza nell'arco degl'anni. Per quanto riguarda l'estero, credo, che sia la laurea, che il voto, conti molto di più. Ovviamente dipende sempre in che cosa ti stai laureando e, se il lavoro che hai scelto, coincide con gli studi fatti.

[Paul_Anderson]

Dipende da che consulenti si parla: in partita iva, con alle spalle una grossa azienda. Noi avevamo molti dell' Accenture (PM, programmatori) poi mandati via ma un dipendente dell' Accenture, dicono, non se la passi male dal punto di vista economico. Ogni tanto arriva qualche giovane proveniente da società come KPMG, McKinsey, ecc.

[600]

Io dall'accenture avevo avuto una proposta ma il rapporto stipendio/orario era una merda. Poi il lavoro sarebbe stato a milano che è notoriamente costosa quindi ancora peggio.

Magari ci sono abbondanti spazi per fare carriera ecc ma le mie impressioni eran state piuttosto negative.

[SiMooNe]

Dipende da che consulenti si parla: in partita iva, con alle spalle una grossa azienda. Noi avevamo molti dell' Accenture (PM, programmatori) poi mandati via ma un dipendente dell' Accenture, dicono, non se la passi male dal punto di vista economico. Ogni tanto arriva qualche giovane proveniente da società come KPMG, McKinsey, ecc.

Concordo, ad esempio un consulente informatico, come potrebbero essere gli Accenture, hai la possibilità di girare cliente su cliente, quindi fare esperienza su esperienza.


PS: è vero gli Accenture guadagnano tanto, rispetto ad un consulente normale, ma va anche detto, che non hanno orari e lavorano il triplo...

[marcu9]

Mister, quando hai 2 secondi , ti ricordi di farmi vedere l'offerta formativa ? thx

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Considerate che con la mia laurea, uscendo, "Dovrei" avere forti conoscenze di matematica (analisi) , ovviamente statistica, discrete conoscenze economiche (facendo stat. econ, ec. aziendale, ec. politica etc) ed un po' informatiche (studiando il linguaggio di programmazione C ad esempio) .

[The_machine]

Per quanto riguarda la mia esperienza personale, in Italia e, per il lavoro che faccio, non solo il voto della laurea (vecchio ordinamento), ma proprio la laurea stessa, non è servita proprio a nulla. Negli n colloqui (n --> infinito) che feci, non hanno mai guardato il voto, ma solo l'esperienza nell'arco degl'anni. Per quanto riguarda l'estero, credo, che sia la laurea, che il voto, conti molto di più. Ovviamente dipende sempre in che cosa ti stai laureando e, se il lavoro che hai scelto, coincide con gli studi fatti.

Che discorsi sono, qui si parla di chi comincia a lavorare e per definizione non può avere esperienza lavorativa...quindi è normale che si valuti l'età, il percorso formativo e le competenze.

[SiMooNe]

Che discorsi sono, qui si parla di chi comincia a lavorare e per definizione non può avere esperienza lavorativa...quindi è normale che si valuti l'età, il percorso formativo e le competenze.

Non è assolutamente vero, c'è chi riesce a studiare e lavorare contemporaneamente. L'esperienza lavorativa in italia, rispetto al mio campo, conta molto di più, rispetto ai titoli di studio. Parlo per esperienza personale.

[The_machine]

Non è assolutamente vero, c'è chi riesce a studiare e lavorare contemporaneamente. L'esperienza lavorativa in italia, rispetto al mio campo, conta molto di più, rispetto ai titoli di studio. Parlo per esperienza personale.

Quindi? anche io ho lavorato da studente, e quando mi sono proposto non avevo esperienza lavorativa.
Dire che voto e tempo di laurea non contano può andare bene solo per qualche contesto lavorativo, ma in generale è fuoriviante.

[SiMooNe]

Quindi? anche io ho lavorato da studente, e quando mi sono proposto non avevo esperienza lavorativa.
Dire che voto e tempo di laurea non contano può andare bene solo per qualche contesto lavorativo, ma in generale è fuoriviante.

Infatti, io parlo esclusivamente limitato al mio settore. Non posso parlare, ad esempio, tanto per citarne uno, del mondo della medicina. E' ovvio che senza studi, non si può (NON SI DEVE) praticare...

[The_machine]

Infatti, io parlo esclusivamente limitato al mio settore. Non posso parlare, ad esempio, tanto per citarne uno, del mondo della medicina. E' ovvio che senza studi, non si può (NON SI DEVE) praticare...

Però, visto che prima si parlava di consulenza, un consulente in Accenture può avere un curriculum diciamo non impeccabile, invece per fare consulenza in McKinsey il profilo richiesto è molto più alto. Quindi non dipende solo dal settore, ma anche da dove uno vuole arrivare in quel settore.

[SiMooNe]

Però, visto che prima si parlava di consulenza, un consulente in Accenture può avere un curriculum diciamo non impeccabile, invece per fare consulenza in McKinsey il profilo richiesto è molto più alto. Quindi non dipende solo dal settore, ma anche da dove uno vuole arrivare in quel settore.

Guarda la McKinsey non posso giudicarla, perchè, "lavorativamente" parlando non la conosco. Per quanto riguarda l'Accenture, non ti credere che il profilo è poi così basso. Ricercano, ad esempio, solamente laureati (almeno fino a qualche tempo fa), e ti posso assicurare che, lavorandoci, insieme per lo stesso cliente, alcuni, per carità sempre di bella presenza, giacca e cravatta dal lunedì al giovedì, tutti laureati con il massimo dei voti, non conoscono la differenza ancora tra un ciclo for e uno do while...tutto ciò per dire che, nel mondo dell'informatica, meglio avere esperienza che titoli...

[arkon86]

boh sarà che io vivo su un altro pianeta.....nel mio settore vedo che tutti richiedono votazione massima e laurea in tempo...