If this is your first visit, be sure to
check out the FAQ by clicking the
link above. You may have to register
before you can post: click the register link above to proceed. To start viewing messages,
select the forum that you want to visit from the selection below.
Quanto conta il voto della laurea triennale ? (lavoro in italia ed estero)
Quanto conta il voto della laurea triennale ? (lavoro in italia ed estero)
Come da titolo, secondo voi quanto è realmente importante il voto della laurea triennale per ottenere un
lavoro in italia, ma soprattutto all'estero (Uk) ?
a partire da quale punteggio, un buon voto può considerarsi
tale per le aziende?
grazie.
Originariamente Scritto da Sean
Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
gli "sbarramenti" sono 100 e 105 (a volte 107). Da 99 in poi sei "a pieni voti", ma comunemente un buon voto è dal 105 in su.
quanto questo possa essere impattante in ambito lavorativo è difficile dirlo. ci sono contesti in cui assumono solo 110 e 110 e lode, altri in cui il voto non lo guardano nemmeno (specie se triennale, dove onestamente oramai assumono solo in contesti o senza prospettiva di crescita o fortemente strutturati).
naturalmente all'estero il voto conta di più, ma contano soprattutto i risultati di test universali come GMAT, GRE, etc. Tentare la strada del lavoro all'estero da neolaureato con un solo bachelor, secondo me è una follia.
Consiglieresti dunque almeno un master all'estero post triennale giusto?
P.s vi è solitamente un voto minimo per partecipare ad esso?
Originariamente Scritto da Sean
Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
dipende dai tuoi obiettivi e possibilità. con un bachelor andare all'estero da neolaureato secondo me non ha senso. puoi fare esperienza in italia e poi, quando la formazione passa in secondo piano, dare uno sguardo fuori.
se no ci sono imprese (come abercrombie, per esempio) per cui avere un msc non è un plus, ma un minus perché vogliono gente abbastanza "vergine" e giovane da poter formare.
per studiare all'estero contano sicuramente i voti, ma molto più spesso i requisiti oggettivi riguardano test standard come gmat, etc...
Ho fatto questa domanda perchè molta gente all' Uni, accetta qualsiasi voto, dunque un marea di 18 e 20 massimo, asserendo che del voto gli importa poco, tanto poi vanno all'estero o a cercare lavoro, o appunto a fare un master.
Originariamente Scritto da Sean
Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
No appunto..intendo solo triennale senza magistrale.
Al limite un master.
Originariamente Scritto da Sean
Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
detto ciò, avere la media del 20 significa nella stragrande maggioranza dei casi buttare nel cesso tempo e soldi. all'università ci vai per imparare, non per prendere un pezzo di carta che, per quanto prestigioso, non ti salva il culo dalla complessità del mondo del lavoro.
quindi queste strategie avrebbero un senso unicamente se lavorassero già in un contesto dove sia richiesta una laurea magistrale per fare scatti di carriera e dove manchi fisicamente il tempo per studiare; altrimenti è una vera idiozia.
facciamo un gioco: prendi tutti quelli che ora dicono che andranno all'estero, tra qualche anno la aggiorni e vedi quanti effettivamente ci sono andati e quanti sono a casa a lamentarsi che non c'è lavoro.
Marcu devi innanzitutto avere in testa un obiettivo; molto banalmente, cosa vorresti fare.
In secondo luogo, pensare a come lo potresti fare all'estero.
Tutte le altre considerazioni sono secondarie.
conta ma fino a un certo punto. Nel senso che se per prender tutti 30 ci metti il triplo del tempo necessario e nemmeno hai lavorato nel frattempo...beh allora lascia perdere. Diciamo che se non continui con la magistrale dovresti puntare almeno al 100
In sostanza meglio laurearsi in 5 anni ed uscire con almeno 100
Che starci 3 anni ed uscire con 80.
Originariamente Scritto da Sean
Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
In sostanza meglio laurearsi in 5 anni ed uscire con almeno 100
Che starci 3 anni ed uscire con 80.
Ni; Marcu avere la media del 20 significa prendere votacci anche negli esami più semplici; analizziamo statistica: i 18-20 potrebbero arrivare da materie come probabilità,analisi,inferenza ecc.; ma in materie come statistica economica,sociologia,economia aziendale o politica,ottenere voti alti è d'obbligo ! In questo modo arriveresti ad una media del 25 che non sarà il massimo ma neanche è da disprezzare. Poi fossi in te mi farei la magistrale(che è un master) in Italia(ma non a Palermo,valuta di trasferirti a Roma o a Bologna) ed in seguito penserei ad andare all'estero. Devi essere convinto di quello che farai Marcu,questa è l'unica cosa che conta
è anche vero che il mondo del lavoro vuole gente giovane meglio uno con una media del 25 che si laurea in 5 anni o uno che ce ne mette 7 per avere quella del 30 ?
---------- Post added at 18:57:38 ---------- Previous post was at 18:55:13 ----------
Marcu devi innanzitutto avere in testa un obiettivo; molto banalmente, cosa vorresti fare.
In secondo luogo, pensare a come lo potresti fare all'estero.
Tutte le altre considerazioni sono secondarie.
che poi tanto banale non è proprio...anzi è la cosa più difficile
Originariamente Scritto da laplace
Io che sono innocente, il più innocente di tutti maledetti bastardi che mi avete concepito per poi farmi passare serate come questa
Originariamente Scritto da Pesca
vuole disperatamente scoprire se scopo, bevo, mi faccio inculare. cose che non saprà mai.
E' una domanda a cui secondo me è impossibile rispondere.
Pensare che il risultato di un'università siano un voto e il tempo per conseguirla è già errato, presupporre di poter fare un qualche trade-off è, a parte qualche esame specifico, ancora più errato. A parte il fatto che non ho statistiche alla mano e magari le esperienze di altri utenti mi smentiranno ma secondo me è molto più frequente che spesso a voti più alti si associano anche tempi di riuscite più brevi. Gli studenti migliori sono cioè migliori sempre.
Detto questo, una persona dovrebbe fare l'università con lo spirito improntato ad imparare il più possibile. Se anche il risultato universitario poi è un voto basso e più tempo del normale, ma nel frattempo si sono fatte molte esperienze utili (dall'erasmus ai primi tirocinii a progetti semi-universitari) secondo me è tutto ok.
L'importate è appunto prendere l'università come un momento di formazione nel senso ampio e riuscire a costruirsi un cv che sia appetibile.
Always the beautiful answer who asks a more beautiful question
We process personal data about users of our site, through the use of cookies and other technologies, to deliver our services, personalize advertising, and to analyze site activity. We may share certain information about our users with our advertising and analytics partners. For additional details, refer to our Privacy Policy.
By clicking "I AGREE" below, you agree to our Privacy Policy and our personal data processing and cookie practices as described therein. You also acknowledge that this forum may be hosted outside your country and you consent to the collection, storage, and processing of your data in the country where this forum is hosted.
Commenta