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Sciopero

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    #31
    Originally posted by mikyRSM
    Dallo sciopero è passata quasi una settimana e ancora si parla di questo .
    Ma no, se vuoi puoi anche non parlarne, son certo che riusciremo a fare a meno delle tue folgoranti illuminazioni
    every integer number is one of my favourite friends

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      #32
      Be', ha ragione Srinivasa, come "concetto" e' difficile da definire, ma si puo' comunque fare qualche distinguo.

      Se restiamo sul redistribuire ricchezze quanto piu' e' possibile (questa e' una vera frase da Castagnetti ), non fare differenze tra religioni, preferenze sessuali, reddito ecc. allora la risposta a tutto questo e' il liberalismo. Un liberale si propone di redistribuire le ricchezze quanto piu' e possibile, e predica liberta' di culto, espressione ecc. ecc.
      In realta', in pratica, non e' andata cosi'. Ma un liberale ha dalla sua la teoria, che e' "giusta", e poi ha mille scuse storiche per giustificare gli scempi del mondo. Ovviamente sono scuse che non reggono.
      Comunque parlando in questo modo non si metterebbe in difficolta' un liberale, anzi. Giuliano Ferrara se lo mangerebbe a colazione uno che impostasse un discorso come ha fatto Sri

      La sinistra invece, per come la penso io, non e' liberale.
      Liberalismo e sinistra sono opposti, non sinonimi.
      Anche liberalismo e democrazia sono opposti.
      Liberal-democratico e' un ossimoro, la democrazia non esiste oggi, e non e' mai esistita nel sistema-mondo capitalistico.

      Un liberale crede nella scienza, nello "sviluppo", nel progresso ineluttabile. Per questo anche Marx era liberale, credeva nello sviluppo, riconosceva al capitalismo il suo carattere progressivo! Definiva il suo "socialismo scientifico", in contrapposizione a quelli che definiva socialismo utopistici!
      Molte cose ha detto di utili, il buon Carletto, ma era liberale anche lui. E i paesi "comunisti", che in realta' hanno seguito soltanto un progetto alternativo di sviluppo (comunismo + elettricita', diceva Lenin...), hanno fallito quel progetto, e ora sono piu' o meno rovinati.

      Una vera sinistra, che sia utile davvero a cambiare il mondo, dovrebbe smettere di credere nella scienza come portatrice di benessere, dovrebbe smettere di credere nello sviluppo come "cosa buona", dovrebbe sapere che in 500 anni probabilmente, come molti studiosi sostengono, non abbiamo avuto nessun progresso, ma forse un regresso, rispetto ad altri sistemi storici.

      Per questo D'Alema, Cofferati ecc., non sono affatto di sinistra, ma sono sistemici, moderati, innocui, che se pure avessero in mano le chiavi del mondo (cosa che non avranno mai) cambierebbero poco o nulla. Forse anche Bertinotti e' cosi'... chi puo' dirlo, lui ha dalla sua ancora un po' di "mistero", perche' non e' mai contato nulla.

      Oltretutto credono ancora nella conquista del potere statale come mezzo utile a cambiare le cose... la lezione di secoli di storia e' stata inutile? Nient'affatto, e' solo che loro non vogliono quella lezione, perche' sono tutti LIBERALI, e stanno bene cosi', tranne qualche piccolo aggiustamento, piano piano, lentamente, alla maniera liberale insomma.
      Qualcuno ha visto i miei polpacci???

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        #33
        Una precisazione! NOn sto facendo una lista di buoni e cattivi, sto solo evidenziando le due idee in gioco, fermo restando il fatto che e' perfettamente legittimo aderire a tutte le idee che si ritengono giuste.

        Resta sottintesa anche la buona fede di tutti. Non e' che un D'Alema agisce e pensa in un certo modo sapendo che e' sbagliato, e quindi lo fa apposta ecc.ecc.
        Lui crede che sia il modo giusto. Secondo me si sbaglia.

        Anche io credo di essere nel giusto, e forse sbaglio. Ecco tutto, il post precedente mi sembrava troppo snob, dovevo precisarlo
        Qualcuno ha visto i miei polpacci???

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          #34
          Direi che uno come Ferrare non mi si mangerebbe affatto a colazione, primo perché non gli basterei sicuramente stante i miei 65kg di muscoli e cervello e poco grasso ,secondo perché le argomentazioni che ho dato sono state volutamente semplicistiche e cmq basterebbero per mettere in difficoltà uno con il passato il presente ed il futuro come quello di MangiafuocoFerrara.

          I distinguo politici che son stati fatti sin qui hanno un loro fondamento, come dire, intellettuale e storico, sono corretti e puntuali, ma forse usati per tirare delle conclusioni sbagliate.

          Il fatto che, ad esempio, lo stato non abbia funzionato come controllore di certe attività nel passato non vuol dire nulla se non si specifica come mai sia accaduto questo fallimento. La storia è anche funzione dei propri protagonisti e non mi pare che certi popoli abbiano potuto autodeterminare il proprio futuro liberi da ingerenze economiche e politiche esterne, come ad esempio quelle statunitensi in ogni qualsiasi area in cui si mettesse in discussione il capitalismo.

          I discorsi che può fare un Castagnetti mi interessano poco quando chi li fa non ci crede sul serio e viene da un passato democristiano.

          Che Dalema sia in buona fede è una cosa leggittima da pensare, ma sinceramente lo asciverei senza nessuna difficoltà nel libro paga di Berlusconi visti i tanti favori fatti.

          Del resto uno che lanci un ultimatum sul futuro della sinistra italiana, per poi andare in sequenza, prima a controllare i lavori della sua "barchetta" a Genova e quindi precipitandosi a Roma per quella tristezza infinita dell'Opus Dei... come dire, forse proprio a sinistra non ci sta granché bene!
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