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Chi Sei? Non sono nessuno

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    Chi Sei? Non sono nessuno

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    Who you are?
    ....nobody. I'm nobody. I'm a tramp, a bum, a hobo. I'm a boxcar and a jug of wine.

    Chi Sei?
    .... nessuno. Non sono nessuno. Io sono un vagabondo, un barbone, un girovago. Sono un carro merci e una brocca di vino.

    al di là del personaggio e dei crimini di cui si è macchiato la trovo una risposta geniale, non ha forse ragione? una sorta di Vitangelo Moscarda

    #2
    postala su FB, avrai centinaia di "i like"
    dopo qualche tempo scrivi che è una frase di manson

    al che qualcuno risponderà che marilyn manson canta da schifo ma scrive belle frasi


    epic fail



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      #3
      "risposta geniale"....?

      SdS - "Mezzo-morto" - rulez :he: :woo:
      Anarco-Training
      M&ScC-Group: "Magna & Spigni con Criterio"
      No mental :seg: Crew
      Bud Spencer 31.10.1929 - 27.6.2016 R.I.P
      I.O.M Jesi & Vallesina

      Le domande dell'aspirante bidibolder
      Originariamente Scritto da TONY_98
      Cosa succede se prendo le proteine senza fare palestra?
      Originariamente Scritto da Perineo
      vi è mai capitata l'ipertrofia muscolare? ci sono dei rischi?
      Originariamente Scritto da Spratix
      C'è un modo per capire che tipo di look muscolare avrò?
      Fai da te - Il tagliando
      Originariamente Scritto da erstef
      Che ne dite come alimentazione per la manutenzione muscolare?
      Disagio alimentare & logistica bidibolder
      Originariamente Scritto da Gianludlc17
      se vi dovete spostate in giornata, come fate a scaldarvi i pasti o nel caso in cui abbiate carne a cucinarla ?
      Estetica rulez
      Originariamente Scritto da 22darklord23
      la mia intenzione era di rendere tonico l'addome con la palestra e, se ci riesco, coprire le smagliature con dei tatuaggi... visto che mi sono stancato del sentirmi dire dalle ragazze, ogni votla che mi vedono nudo, '' Sei una persona fantastica ma...''. Grazie

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        #4
        diciamo che è una frase che avrebbe potuto mettere in bocca keruac al suo personaggio neal in on the road



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          #5
          Originariamente Scritto da centos Visualizza Messaggio
          diciamo che è una frase che avrebbe potuto mettere in bocca keruac al suo personaggio neal in on the road
          in questo contesto che dici (anche se K. non mi è mai piaciuto) ha un senso.

          SdS - "Mezzo-morto" - rulez :he: :woo:
          Anarco-Training
          M&ScC-Group: "Magna & Spigni con Criterio"
          No mental :seg: Crew
          Bud Spencer 31.10.1929 - 27.6.2016 R.I.P
          I.O.M Jesi & Vallesina

          Le domande dell'aspirante bidibolder
          Originariamente Scritto da TONY_98
          Cosa succede se prendo le proteine senza fare palestra?
          Originariamente Scritto da Perineo
          vi è mai capitata l'ipertrofia muscolare? ci sono dei rischi?
          Originariamente Scritto da Spratix
          C'è un modo per capire che tipo di look muscolare avrò?
          Fai da te - Il tagliando
          Originariamente Scritto da erstef
          Che ne dite come alimentazione per la manutenzione muscolare?
          Disagio alimentare & logistica bidibolder
          Originariamente Scritto da Gianludlc17
          se vi dovete spostate in giornata, come fate a scaldarvi i pasti o nel caso in cui abbiate carne a cucinarla ?
          Estetica rulez
          Originariamente Scritto da 22darklord23
          la mia intenzione era di rendere tonico l'addome con la palestra e, se ci riesco, coprire le smagliature con dei tatuaggi... visto che mi sono stancato del sentirmi dire dalle ragazze, ogni votla che mi vedono nudo, '' Sei una persona fantastica ma...''. Grazie

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            #6
            Originariamente Scritto da centos Visualizza Messaggio
            neal
            Tu ne sai.
            Originariamente Scritto da Sean
            Bob è pure un fervente cattolico.
            E' solo in virtù di questo suo essere del Cristo che gli perdono quei suoi certi amori per le polveri, il rock, la psicologia, la pornografia e pure per Sion.

            Alice - How long is forever?
            White Rabbit - Sometimes, just one second.

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              #7
              non esageriamo, sono solo un centos qualsiasi



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                #8
                Originariamente Scritto da Manx Visualizza Messaggio
                "risposta geniale"....?
                Originariamente Scritto da centos Visualizza Messaggio
                diciamo che è una frase che avrebbe potuto mettere in bocca keruac al suo personaggio neal in on the road
                Ho dato per scontato la vostra capacità di leggermi il pensiero, pardon . Ciò che ho scritto qui sotto e i paragoni tra due immortali e uno schizzato omicida è dovuto al gomitolo di lana in piena crisi esistenziale che mi ritrovo al posto delcervello in questo periodo, nessun effetto derivante da lsd o da maria.

                Kerouac non ho ancora avuto il piacere di leggerlo, io mi rifacevo a questo:
                " [...] un nome. Conviene ai morti. A chi ha concluso. Io sono vivo e non concludo. La vita non conclude e non sa di nomi, la vita. Quest'albero, respiro tremulo di foglie nuove. Sono quest'albero. Albero, nuvola; domani libro o vento: il libro che leggo, il vento che bevo. Tutto fuori, vagabondo." Pirandello versione hippy

                Premessa l'assurdità della domanda "Chi sei?" (chi nella vita non si porrà almeno una volta questa domanda, indagandola in maniera più o meno leggera? Manson risponde in maniera altrettanto assurda e stupida.. o no? Forse non geniale, ma nemmeno stupida) e indirizzando la domanda del giornalista al rapporto con noi stessi all'io personale (chi sono?) e soprattutto al rapporto io-società (il "chi sei" rivolto a Manson o se vogliamo "chi sono per loro?"), al valore soggettivo che noi stessi e gli altri abbiamo necessità di dare a tutto e che condiziona noi stessi e gli altri ogni giorno, nonché ad un atteggiamento passivo che la maggior parte delle persone ha di fronte agli avvenimenti della vita.

                Oltre a Pirandello, vi sembra tanto lontano un paragone (non più tanto con il video di Manson, quanto con ciò che ho scritto nel paragrafo superiore) con l’oltreuomo/superuomo di Nietzsche, con la sua dissoluzione dell'io (Manx non t'arrabbiare per il paragone). Interpretare la risposta di Manson come concetto di "singola persona come pluralità di qualsiasi cosa" che sia "l'albero tremulo di foglie nuove" di Pirandello o il suo "morire e rinascere ogni momento e in ogni cosa fuori", il "passaggio e tramonto" di Nietzsche o il bricco di vino di Manson. Cercare insomma di scrollarsi di dosso i tentacoli di determinati fattori esterni che ci condizionano o di un personale atteggiamento passivo. Gettare sempre nuove fondamenta o quantomeno tentare di arrivare a un simile pensiero, personalmente la trovo la cosa più affascinante e misteriosa che possiamo fare per affrontare vita, storia, società o qualsivoglia situazione.
                La società stessa non vi sembra andare piuttosto nel verso opposto? il volerci dare una certezza, una verità inamovibile per noi e per gli altri fino al nostro essere digeriti dai vermi in una cassa di legno; Nietzsche e Pirandello citano la coscienza, il secondo in proposito: "vi immaginate tante teste. Tutte come la vostra. Le quali a un dato cenno, tirate da voi come per un filo invisibile, vi dicono si e no, e no e si. E questo vi conforta e vi fa sicuri. Andate la che è un giuoco magnifico, codesto della vostra coscienza che vi basta” e ancora: “quando si sia fatta l’abitudine di vivere in un certo modo, andare in qualche luogo insolito e nel silenzio avvertire come un sospetto che ci sia qualcosa di misterioso a noi, da cui, pur li presente, il nostro spirito è condannato a restar lontano, è un’angoscia indefinita, perché si pensa che, se potessimo entrarci, forse la nostra vita si aprirebbe in chi sa quali sensazioni nuove, tanto da parerci di vivere in un altro mondo”).
                A tal proposito, diverso tempo fa sul forum, un ragazzo chiese un parere su di una facoltà universitaria, gli si proponeva ogni sorta di facoltà e lavoro e lui valutava.. per dio ma vi sembra possibile? Ciò che forse condiziona di più la nostra esistenza trattato alla stregua del prendere pollo o tacchino per variare la dieta.

                Da poco sono rientrato da un viaggio solitario di alcuni mesi licenziandomi dal lavoro (ho avuto la possibilità di poter fare una cosa del genere grazie a fattori esterni che me l’hanno permesso, ma non sono fattori esterni che mi hanno permesso di pagarmelo). Al mio rientro quanti vecchi parenti mi ripetevano sempre la medesima cosa: ho sempre voluto fare un esperienza del genere e avrebbero potuto farlo.
                Un perenne atteggiamento passivo, in attesa di…?

                Tema più delicato e sia chiaro, non mi permetto di giudicare nessuno si tratta di una semplice constatazione; la consueta discussione sul tirare le somme a fine anno: che la risposta sia positiva o negativa, quante volte traspare una dipendenza esclusivamente legata a fattori esterni?

                Se ancora siete svegli e avete voglia di leggere questo link, io lo trovo molto interessante. Approfondisce i termini che ho a malapena scalfito dal pensiero di Nietzsche e che non mi permetto per ora di approfondire, mi sembra fatto molto bene.
                Last edited by black_hawk; 15-01-2013, 21:40:06.

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                  #9
                  La società stessa non vi sembra andare piuttosto nel verso opposto? il volerci dare una certezza, una verità inamovibile per noi e per gli altri fino al nostro essere digeriti dai vermi in una cassa di legno
                  Qual è, a tuo modo di vedere, questa "certezza", questa "verità inamovibile" che la società ci imporrebbe?
                  ...ma di noi
                  sopra una sola teca di cristallo
                  popoli studiosi scriveranno
                  forse, tra mille inverni
                  «nessun vincolo univa questi morti
                  nella necropoli deserta»

                  C. Campo - Moriremo Lontani


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                    #10
                    Ciao Black_Hawk. Contribuisco come posso alla discussione

                    Giusto due punti di riflessione:1)Della teoria della massificazione (si sta parlando "anche" di questo giusto?) mi ha sempre incuriosito il volerle trovare un soggetto. Cioè c'è un processo di massificazione, ok, ma chi ne è l'artefice? Se è un tale tizio A, bisognerà parlare con questo individuo (persona-gruppo di persone-nazione...ognuno metta il soggetto a seconda della sua sensibilità), se invece è un processo circolare la cosa si complica, ma credo possa scivolare via quell'alone minaccioso che sembra essere connaturato a questo fenomeno. Della serie..."Ei ragazzi ci stiamo omologando...la cosa bella è che noi stiamo omologando noi stessi". Bene, può piacere o non piacere ma non colgo il problema. La situazione si complica se si opta per la soluzione mista: Un tizio dall'alto tira le fila, e poi sotto si verificano eventi a catena di tipo auto-referenziale. Ovviamente io non so scegliere tra le tre, e probabilmente non sono neanche tre opzioni sensate, le ho buttate lì tanto per.

                    Sottolineo solo una cosa, che poi si lega al secondo punto: Se sono riuscito ad avere una panoramica chiara della situazione, la massificazione spaventa perché si va a corrodere quell'Io originario che ogni persona ha già / può sviluppare passando dalla potenza all'atto / varie ed eventuali. Di fatto c'è un Io purissimo levissimo altissimo (a mò di acqua) e c'è qualcosa che lo minaccia.

                    2)Della teoria della "soddisfazione autogena" mi ha sempre incuriosito il voler fare a meno dell'altro in senso ampio. Che ci hanno fatto di male gli altri (sentitevi liberi di metterci dentro persone, animali, oggetti, meccanismi sociali etc etc)? Come se ci fosse una felicità cristallina, immutabile, necessaria. La quale però è attanagliata da mille problemi e poverina non riesce a spiccare il volo perché tediata da felicità effimere, esterne, transeunti e pippi e mazzi.

                    Come si lega l'1 al 2? A mio avviso, alla base c'è un IO che stiamo cercando disperatamente. Mi incuriosisce come varie affermazioni a tutti i livelli dicano sempre la stessa cosa "è importante ragionare con la propria testa!!" / "avere dei valori autonomi è base imprescindibile per una autentica esistenza" / "l'importante è fare ciò che si vuole, non si può dar sempre peso alle opinioni altrui" (etc etc....). Affermazioni che io ho interpretato come il voler raggiungere questa interiorità illibata e abbeverarsene a piene mani (giovando appunto delle sue direttive chiare e infallibili su quelle che dovrebbero essere le proprie idee, le proprie azioni etc etc...)La conclusione, che poi è l'unica opinione che credo di avere in merito è che questo Io è un pochino sopravvalutato. Per carità, fa piacere a tutti pensare di essere lo scrigno fatato di un Io forte bello e pieno di virtù (e magari pure ipertrofico e con bassa Bf), ma questa Ontologia al negativo non so proprio dove voglia arrivare Delocalizzare il proprio Io, spalmandolo sul mondo (rinascita Pirandelliana in Uno nessuno centomila se ben ricordo e se ben la ho capita), oppure affidandolo ad una entità superiore a mio avviso sono tentativi equivalenti di conferire ad esso una veste di sacralità-intangibilità e, scusatemi il termine ma credo renda di più di mille altri aggettivi di derivazione filosofica, figaggine che non per forza deve avere. Indi per cui, se ti piace viaggiare, viaggia scioltissimo. Se non ti piace, chiuditi in casa. Se ti piace leggere (e ti capirei), leggi fino a giocarti ambo gli occhi. Non ti assicuro, e onestamente non credo che ciò ti possa aiutare a trovare il proprio Io. Puoi trovare la "serenità" che non per forza collima con il suddetto. (questo ovviamente posso affermarlo perché probabilmente ho un'altra prospettiva della questione)

                    (p.s.=il pensiero è rozzo e forse mal articolato, non sono in grado di valutare la portata escatologica né le conseguenze etiche di ciò che ho scritto ).
                    sigpic

                    Sostenitore delle pari opportunità per le gambe nelle schede di allenamento. Estimatore del soleo.

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                      #11
                      Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                      Qual è, a tuo modo di vedere, questa "certezza", questa "verità inamovibile" che la società ci imporrebbe?
                      ho scritto decisamente male la frase, "volerci" è riferito prima di tutto a noi stessi, non alla società e più che certezze sarebbe meglio parlare di convinzioni. Non è forse vero che tentiamo di circondarci di certezze, convinzioni, nostre verità e ancora peggio certezze, convinzioni e verità altrui, purchè se ne abbia? chi per uno scopo, chi per un senso? chi per sopravvivere, per tirare il carro con tanto di "briglie e paraocchi, che tanto va bene così" o la carriola? forse felicità, spensieratezza? quella degli stolti, degli sciocchi? dei matti? (magari... magari no). Non nuove, profonde e solide fondamenta ma esili paletti fermi nel proprio spazio e nel proprio tempo, un continuo trascinarsi, arrancare.

                      Pirandello - La carriola

                      Ora la mia tragedia è questa. Dico mia, ma chi sa di quanti!
                      Chi vive, quando vive, non si vede: vive... Se uno può vedere la propria vita, è segno che non la vive più: la subisce, la trascina. Come una cosa morta, la trascina, perché ogni forma è una morte.
                      Pochissimi lo sanno; i più, quasi tutti, lottano, s’affannano per farsi, come dicono, uno stato, per raggiungere una forma; raggiuntala, credono d’aver conquistato la loro vita, e cominciano invece a morire. Non lo sanno, perché non si vedono; perché non riescono a staccarsi più da quella forma moribonda che hanno raggiunta; non si conoscono per morti e credono d’esser vivi. Solo si conosce, chi riesca a veder la forma che si è data o che gli altri gli hanno data, la fortuna, i casi, le condizioni in cui ciascuno è nato. Ma se possiamo vederla, questa forma, è segno che la nostra vita non è più in essa, perché se fosse, noi non la vedremmo; la vivremmo, questa forma, senza vederla. E morremmo ogni giorno di più in essa, che è già per sì una morte, senza conoscerla. Possiamo dunque vedere e conoscere soltanto ciò che di noi è morto. Conoscersi è morire.

                      Mi viene in mente una metafora azzardata, la situazione francese prima della rivoluzione, ovvero la suddivisione in Primo Stato, il clero; Secondo Stato, la nobiltà; Terzo Stato annientato in tutto dai primi due, la borghesia, il popolo, la plebaglia, ma anche la futura rivoluzione: "Cos'è il Terzo Stato? - Tutto. Cosa ha fatto finora? -Niente. Cosa aspira a diventare? Qualcosa."
                      Aspirare a diventare qualcosa. Uscire dal proprio Terzo Stato (ma anche dal primo e dal secondo), dal proprio giardino con l’erba inglese e gettarsi in un terreno abbandonato a se stesso, che diventerà un prato incolto, un bosco, una città?

                      Perdonate il miscuglio di concetti, dalla brocca di vino di Manson al terzo stato alle foreste

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