La morte

[Argor]

Crepare prima o crepare dopo non prolungherà di certo un ricordo che non ci sarà neanche

[situation]

Io ho dovuto fare i conti nell 2012con la morte di 3 persone( le nonne e la purtroppo improvvisa morte di papà)

[roshi]

io, della morte non ho paura,
ho paura di come morirò, per alcuni la morte è liberazione
c'è vita solo perchè c'è morte, se tutti avessero disponibilità illimitata di oro, questo metallo non avrebbe il valore che oggi gli diamo.

[diavolettoroma81]

Io ho paura solo di soffrire antecedente la morte , ma se dovessi schiattare senza sofferenze onestamente non mi mette per niente paura.

[MaxM]

La vita è preparazione alla morte. Quindi non bisogna temerla

[mr.pump]

Quoto Dave e Sandman.

[miketyson]

bah morire non può essere peggio che vivere

[.Roy.]

quando morirò mi farò plastinare

[cesko92]

boh certi interventi pseudofilosofici che leggo mi chiedo se siano seri o meno..

[MaxM]

boh certi interventi pseudofilosofici che leggo mi chiedo se siano seri o meno..

Seri......

[andydufresne]

Quoto Dave e Sandman.

anch'io li quoto

[Dr.Vazzo]

ne avete paura?
Io personalmente si, e non solo, perchè la cosa più brutta è perdere le persone che ami ed a cui vuoi bene, e non rivederle mai più...lo so che meno si pensa a queste cose meglio si vive, ma a volte le circostanze sono inevitabili e ti portano a questi pensieri

mi spaventa di più invecchiare.

la morte la combatto con la speranza nella reincarnazione.

certo è un bel problema...

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Io - disse - ho la ferma speranza, o giudici, che sia per me un bene l'essere mandato a morte. Perchè le cose, logicamente, sono due: o la morte priva completamente di ogni forma di coscienza, o con essa si passa da quaggiù in qualche altro luogo. Perciò, se la morte toglie la coscienza, ed assomiglia a quel sonno che qualche volta non è neppure disturbato dalle visioni dei sogni e ci porta la quiete più assoluta, allora, o dei benigni, la morte è veramente un bene grande. Quanti giorni si possono trovare, che siano preferibili ad una notte come quella? E se ad essa sarà simile per l'eternità il tempo a venire, chi potrà essere più felice di me? Se invece è vero quello che si dice - che la morte è migrazione agli spazi in cui abitano i trapassati - allora la felicità è anche molto piu grande. Pensate: sfuggire dalle mani di quelli che pretendono di passare per giudici, e comparire davanti a chi veramente merita questo nome, a Minosse, a Radamanto, ad Eaco, a Trittolenio, e incontrarsi con quelli che vissero secondo le leggi della giustizia e della lealtà! Un viaggio come questo a voi sembra una cosa poco importante?

Cicerone su Socrate (Tuscolanae Disputationes)

sempre un grande Socrate, non c'è che dire. si vede però che a quel tempo l'interrogativo filosofico verteva principalmente sull'oggetto e non sul soggetto.

"se la morte toglie la coscienza", azzera completamente l'individuo e tutto ciò che lo circonda come sua percezione.

se le cose stanno così (ove la morte annienta l'io) non si prospetta nulla di cattivo, ma nemmeno nulla di buono.

meglio vivere, con dolore, che non essere più nulla.

spero per la seconda ipotesi: che la morte mi accompagni in luoghi più floridi della vita.

[huntermaster]

ma che senso avrebbe la reincarnazione senza potersi ricordare le vite precedenti ?per me non esist come non esiste nulla, l'io si distrugge, è terribile

[Dr.Vazzo]

ma che senso avrebbe la reincarnazione senza potersi ricordare le vite precedenti ?per me non esist come non esiste nulla, l'io si distrugge, è terribile

beh, la reincarnazione (per chi ci crede) ha un senso proprio perchè non ricordi (chiaramente) le vite precedenti. in ogni vita trascorsa ci sono cose che vanno imparate, non ricordate.

è un po' complesso in effetti da spiegare, ma è l'unica forma di fede che, da un punto di vista logico, ha un certo senso, al di là del crederci o meno.

poi, come tutte le forme di fede, è passibile di revisione critica...

[Caredds]

La morte

sempre un grande Socrate, non c'è che dire. si vede però che a quel tempo l'interrogativo filosofico verteva principalmente sull'oggetto e non sul soggetto.

"se la morte toglie la coscienza", azzera completamente l'individuo e tutto ciò che lo circonda come sua percezione.

se le cose stanno così (ove la morte annienta l'io) non si prospetta nulla di cattivo, ma nemmeno nulla di buono.

meglio vivere, con dolore, che non essere più nulla.

spero per la seconda ipotesi: che la morte mi accompagni in luoghi più floridi della vita.

Anche io preferirei la seconda comunque sono d'accordissimo con te - con la morte ogni percezione è cancellata (e ció è la grande differenza dal sonno) - il problema è peró riuscire a concepire il "nulla", che razionalmente, rappresenta l'ipotesi più probabile


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