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A quanto vi è servita la scuola?
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Originariamente Scritto da Ray Of Light Visualizza Messaggiosi
poi ti chiederò 2/3 cosesigpic
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Originariamente Scritto da greenday2 Visualizza Messaggioio devo finire la terza media
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Originariamente Scritto da Ray Of Light Visualizza Messaggio
diciamo che qualsiasi imbecille può laurearsi in giurisprudenza, e quasi qualsiasi imbecille diventare avvocato
Sfido però a mettersi a studiare le procedure, il diritto amministrativo, quello privato a uno che non ne ha motivazioni o un minimo di capacità e farlo finire in tempi ragionevoli -e per ragionevoli intendo anche solo a 26-28 anni, cioè ben oltre la laurea in corso-.
E' una laurea di studio mnemonico e poco di tecnica, ma comunque non è una laurea ad cazzum come vuoi fare passare dai...lo testimoniano i crediti degli esami principali, che quantomeno testimoniano la necessità di un'ottima applicazione e ore e ore di studio.
che poi tu te la sia levata alla semplice è un altro discorso
Sul diventare avvocato che è roba da qualsiasi deficiente della terra poi siamo alla "welcome on BW amigos"...Last edited by TheSandman; 10-01-2013, 02:35:15.
Tessera N° 6
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Originariamente Scritto da SIRIHA Visualizza Messaggiopiù che altro : che le avrei fatto.
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Personalmente la scuola non mi è servita a nulla. La laurea ancora di meno. Per il lavoro che faccio, applicassi almeno una delle cose che ho imparato.
Poi sulla cultura personale, il modo di ragionare e di affrontare i problemi, lo studio ti serve moltissimo. Ma, in Italia, i titoli di studio, nella maggior parte dei casi valgono meno di 0.Tutta la saggezza di un ottimo utente in un unico post :
Originariamente Scritto da elanprendere arginina(o altre supp)per aumentare i livelli di gh è come svuotare un bicchiere d acqua in un lago sperando di alzarne il livello.
tecnicamente nn scrivono il falso quando lo affermano,ma nn specificano quanto sia irrilevante il raggio d azione
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Tornassi indietro farei qualche istituto tecnico.
.per quanto siano degli animali,almeno facevan economia, diritto,laboratori di chimica
che fossero fatti più o meno bene..quanto meno davano un'idea per quanto concerne 3 facoltà.
Uscendo dallo scientifico saprai, ma non è detto, un po' di mate e latino in più...ma sti cazzi.
Anche un linguistico piuttosto..
Insomma tutto tranne il liceoLast edited by zuse; 10-01-2013, 10:37:17.
Originariamente Scritto da Sean
mi attacco ai tuoi pantaloni o te lo infilo a forza in gola
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Originariamente Scritto da LelloB Visualizza Messaggiocome da titolo vorrei sapere a quanto vi è servita veramente la scuola(e lo studio in generale) a trovare lavoro e sistemarvi
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mi è servita a prendere un diploma, cosa necessaria per ottenere un lavoro allora
adesso non è più sufficiente nemmeno una laurea
la mentalità tecnica l'ho acquisita sul lavoro, un minimo di cultura umanistica me la sono fatta da solo leggendo e cercando di capire
in ogni caso il mio lavoro non ha non ha niente a che fare con quello che ho studiato
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Originariamente Scritto da Sly83 Visualizza Messaggiose non fosse stato per la mia famiglia, l'istruzione (soprattutto quella autodidattica) e le giuste amicizie, a quest'ora non avrei nessun livello di consapevolezza, soprattutto quella che mi fa capire che la formazione e' sempre in divenire. L'universita' devo dire e' stata una totale delusione, almeno nella facolta' che ho frequentato, ma mi e' servito a capire cosa NON sarei voluto diventare. Il liceo invece e' stata un'esperienza magnifica, realmente formativa e appagante. Il master post universita' utilissimo, ma anche qui un punto di partenza per rendersi conto che c'e' sempre tanto da imparare. Prima ancora il corso istruttori mi aveva aperto ben benino la testa sul mio futuro a dire il vero. Insomma, l'universita' mi ha dato l'abilitazione, ma il resto ce lo ha messo la vita con le sue scelte. E' strano come cio' che ti serve di meno oggi ti apra degli spiragli, mentre se fosse solo per la gioia di scoprire quanto sia bello imparare...si patisce la fame. Servono entrambe, tutto serve in un modo o nell'altro. Questa e' stata la mia esperienza personale.
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L'istituto tecnico è stato un ottimo bagaglio in vista di qualsiasi scelta seguente, l'università è stato un totale disastro a livello umano da parte del lato docenti, la maggior parte incapaci di insegnare e con un atteggiamento a dir poco demenziale verso gli studendi(tranne qualche rara eccezione). Dal punto di vista nozionistico avrei potuto studiare a casa. Dal lato suo però come esperienza mi ha insegnato ad arrangiarmi e pochi giorni dopo la laurea avevo un contratto di lavoro, dopo 5 anni sono responsabile del mio lavoro (sottopagato,non riconosciuto ecc...) ma comunque con un buon lavoro.
Originariamente Scritto da PrinceRiky Visualizza Messaggiosolo un povero idiota spende 10 mila euro l'anno e fa di tutto per imparare il meno possibile. non è che avere una laurea in economia senza saper fare un'acca valga qualcosa. e siccome accade quello che dici tu, poi la gente si lamenta che non trova lavoro. guardacaso di amici e conocenti capaci senza lavoro non ne conosco uno, che sia uno.
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Originariamente Scritto da TheSandman Visualizza MessaggioSul laurearsi in Giurisprudenza posso essere d'accordo, vale poi anche per tutte le altre lauree: se il parametro è laurearsi anche mettendoci ventordici anni hai ragione.
Sfido però a mettersi a studiare le procedure, il diritto amministrativo, quello privato a uno che non ne ha motivazioni o un minimo di capacità e farlo finire in tempi ragionevoli -e per ragionevoli intendo anche solo a 26-28 anni, cioè ben oltre la laurea in corso-.
E' una laurea di studio mnemonico e poco di tecnica, ma comunque non è una laurea ad cazzum come vuoi fare passare dai...lo testimoniano i crediti degli esami principali, che quantomeno testimoniano la necessità di un'ottima applicazione e ore e ore di studio.
che poi tu te la sia levata alla semplice è un altro discorso
Sul diventare avvocato che è roba da qualsiasi deficiente della terra poi siamo alla "welcome on BW amigos"...
in realtà tra chi ha una laurea in tasca ( e tutti la possono prendere, ma proprio tutti tutti), pochissimi tentano la magistratura o il notariato, qualcuno se ne serve per poter accedere a qualche concorso, tutti gli altri intraprendono la via dell'avvocatura (la minoranza per scelta nel senso che ha sempre voluto fare l'avvocato, la maggioranza per esclusione nel senso che non possono o vogliono intraprendere le altre strade). Per come è strutturato l'esame d'avvocato (non per la materia di per se) c'è una parte (lo scritto) che è essenzialmente questione di fortuna, mentre all'orale effettivamente può emergere il merito. Ma la vera selezione tra qualsiasi imbecille e un avvocato si riduce in quell'ora di interrogatorio.
poi il discorso di finire l'università in 5 anni, in 7 o in 10 lascia il tempo che trova, nel senso che il tempo che si guadagna in facoltà lo si può perdere benissimo bocciando lo scritto più volte ( e come detto, in buona parte è questione di culo)
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quando ho iniziato io a Firenze, già la situazione era diversa, non dico impossibile ma i voti erano più bassi e i primi esami erano abbastanza selettivi (facevano in pratica quello che avrebbe dovuto fare un test d'ammissione che non esiste) in parecchi battevano la testa più volte su privato e abbandonavano. Oggi, dice mio fratello, il 18 lo danno anche al maiale.Last edited by Ray Of Light; 10-01-2013, 13:13:54.
Originariamente Scritto da psicounoproprio non afferro il senso di integrarsi con le proteine....Originariamente Scritto da GandhiPosso avere la potestà di scrivere ciò che mi pare e mi piace? O devo cercare qualche articolo di legge (che non esiste) per affermare ciò summenzionato?
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Originariamente Scritto da Ray Of Light Visualizza Messaggio
quando ho iniziato io
Tessera N° 6
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La scuola, intesa come istruzione secondaria, è stata per me una ottima palestra di vita.
Ho avuto modo di confrontarmi con professori molto esigenti, preparati e non solo dal punto di vista professionale ma anche strettamente umano.
Quindi ho gettato le basi per diventare la persona che sono oggi.
All'università è venuto, inevitabilmente, a mancare il riferimento personale, avendo frequentato una facoltà molto affollata come quella di economia.
Con i professori il rapporto era molto marginale e limitato all'aspetto dell'esame per lo più.
Nel contempo ho avuto modo di allargare il mio orizzonte confrontandomi con colleghi, poi divenuti amici, dalle caratteristiche personali più diverse.
Mi sono quindi molto arricchito.
Credo che se non fossi laureato oggi farei un lavoro diverso ed avrei delle aspettative diverse.Prima di azionare la bocca, assicurarsi sempre che il cervello sia inserito.
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ragazzi perdonate l'OT:
mi consigliereste, una volta uscito dal liceo, di iscrivermi in giurisprudenza?
Originariamente Scritto da mmaattyyMi sembra la gamba di un cadavere
Originariamente Scritto da francesco_espogrande gandhi..
Originariamente Scritto da TheDocMa ti sta uscendo una palla dal costume?
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