Dimissioni Mario Monti: verso elezioni a febbraio
La notizia delle dimissioni di Mario Monti è stata l'apertura di tutti i quotidiani europei. Un fulmine - non certo a ciel sereno - che è precipitato su Le Monde, su Liberation, su Le Figaro, sull'Indipendent, sul Times. Perfino la Bbc ci ha aperto il suo primo notiziario domenicale.
Significativi due titoli: quello di Liberation, "Monti pronto a lasciare, Berlusconi ritorna" e quello del Times: "Berlusconi usa la politica per evitare il tribunale".
Due titoli che portano l'Italia indietro nel tempo di un anno. Prima del Natale 2011 Berlusconi lasciava e Monti diventava premier. Prima del Natale 2012, Monti lascia e Berlusconi torna. Tutto come prima? Lo sapremo tra qualche ora.
Perché Monti ha spiegato chiaramente come la sua decisione di dimettersi (a gennaio) è stata annunciata di sabato sera in quanto "a borse chiuse". La paura, infatti, è proprio data dalla reazione che i mercati avranno alla notizia delle dimissioni del professore. Un bilancio di come la finanza recepirà le dimissioni di Monti lo avremo solo nella tarda mattinata di lunedì, dopo almeno un paio d'ora di contrattazioni.
Lì scopriremo se l'Italia è ritornata nell'incubo spread o se comunque i mercati continueranno ad avere fiducia dell'Italia.
A questo proposito, il più cauto appare proprio Giorgio Napolitano che, dopo aver partecipato al concerto di Natale, riserva solo pochissime parole ai cronisti: "Parlerò tra otto giorni, farò allora le mie valutazioni". Quanto ai mercati, il capo dello Stato quasi non risponde ai giornalisti, poi genericamente rileva: "Vedremo cosa faranno". Che la situazione non lasci tranquilli lo dimostra anche la 'promessa' che il Presidente consegna a un ospite che lo indica come punto di riferimento del Paese: "Facciamo quello che dobbiamo fare fino all'ultimo giorno".
E' Milano il luogo scelto per trascorre l'ultimo scorcio del week end dal presidente del Consiglio. Monti deve digerire lo strappo del Pdl, che a leggere quanto riportato dal Corsera l'ha ferito: "Mi sono sentito profondamente indignato" dalle parole di Angelino Alfano.
Parole, quelle del segretario berlusconiano, che hanno reso obbligato un passo indietro immediato: "Ho preferito farlo subito, a mercati chiusi". Lunedi il Professore volerà a Oslo per la consegna del premio Nobel per la pace all'Ue. Un segnale di 'normalità'. Poi però partirà il rush finale prima dello scioglimento delle Camere.
La notizia delle dimissioni di Mario Monti è stata l'apertura di tutti i quotidiani europei. Un fulmine - non certo a ciel sereno - che è precipitato su Le Monde, su Liberation, su Le Figaro, sull'Indipendent, sul Times. Perfino la Bbc ci ha aperto il suo primo notiziario domenicale.
Significativi due titoli: quello di Liberation, "Monti pronto a lasciare, Berlusconi ritorna" e quello del Times: "Berlusconi usa la politica per evitare il tribunale".
Due titoli che portano l'Italia indietro nel tempo di un anno. Prima del Natale 2011 Berlusconi lasciava e Monti diventava premier. Prima del Natale 2012, Monti lascia e Berlusconi torna. Tutto come prima? Lo sapremo tra qualche ora.
Perché Monti ha spiegato chiaramente come la sua decisione di dimettersi (a gennaio) è stata annunciata di sabato sera in quanto "a borse chiuse". La paura, infatti, è proprio data dalla reazione che i mercati avranno alla notizia delle dimissioni del professore. Un bilancio di come la finanza recepirà le dimissioni di Monti lo avremo solo nella tarda mattinata di lunedì, dopo almeno un paio d'ora di contrattazioni.
Lì scopriremo se l'Italia è ritornata nell'incubo spread o se comunque i mercati continueranno ad avere fiducia dell'Italia.
A questo proposito, il più cauto appare proprio Giorgio Napolitano che, dopo aver partecipato al concerto di Natale, riserva solo pochissime parole ai cronisti: "Parlerò tra otto giorni, farò allora le mie valutazioni". Quanto ai mercati, il capo dello Stato quasi non risponde ai giornalisti, poi genericamente rileva: "Vedremo cosa faranno". Che la situazione non lasci tranquilli lo dimostra anche la 'promessa' che il Presidente consegna a un ospite che lo indica come punto di riferimento del Paese: "Facciamo quello che dobbiamo fare fino all'ultimo giorno".
E' Milano il luogo scelto per trascorre l'ultimo scorcio del week end dal presidente del Consiglio. Monti deve digerire lo strappo del Pdl, che a leggere quanto riportato dal Corsera l'ha ferito: "Mi sono sentito profondamente indignato" dalle parole di Angelino Alfano.
Parole, quelle del segretario berlusconiano, che hanno reso obbligato un passo indietro immediato: "Ho preferito farlo subito, a mercati chiusi". Lunedi il Professore volerà a Oslo per la consegna del premio Nobel per la pace all'Ue. Un segnale di 'normalità'. Poi però partirà il rush finale prima dello scioglimento delle Camere.
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