Una ragazza pulita

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  • srinivasa
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    • May 2000
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    Originally posted by donpablo

    FOrse, come dice Srinivasa, non dovremmo perdere troppo tempo a discutere di queste cose, per avere uno sguardo piu' ampio ad altri problemi, problemi di lunga durata.
    Ma ritengo che come degrado psico-sociale siamo solo all'inizio.
    Quel che mi da più fastidio, tanto per non lasciare nulla di non detto, è il seguito di "mea culpa" e discussioni varie che invitabilmente va a costruire l'appendice posticcia di questi tristi fatti nell'unico intento di vendere qualche copia in più del giornale, oppure di alzare di qualche migliaio di persone l'ascolto in seconda serata. Addirittura c'è una telvisione (forse Italia1, non ricordo bene) che ha pensato fosse il caso di fare uno speciale su due serial killer tra i più efferati passati alla storia per il numero di vittime.

    Poi mi tocca anche sentire quel fesso di Giorgino che dal pulpito del Tg1 manda servizi a iosa sulle varie statistiche che sottolineano quanto sia importante l'aiuto di perosnale specifico nell'insgenamento scolastico, quando poi il governo non la smette di tagliare su scuola e sanità dicendo che, cumunque, non metterà le mani in tasca alla popolazione... che schifo.

    E' evidente, a mio parere, che qualcuno, molto pià in alto di noi, ritenga un certo sfacelo culturale e sociale come un danno minimo che si può pagare per far tornare i conti... soprattutto quelli interni al suo portafogli.
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    • Gigars
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      • Sep 2001
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      • €uropa
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      d

      Ringrazio Ruah per questo post, che ho scoperto essere una persona sensibile e profonda.
      Da parte mia non posso che ammirare i ragionamenti serrati e la dialettica di donpablo.

      Mi colpisce molto anche lo spietato realismo di conan.

      Meritano molto anche le frasi delicati e sensibili di altri utenti.

      E' perfino comprensibile la rabbia e lo sgomento di alcuni duri del forum, come MadBebe.

      Io ho paura che presto gireremo per strada tutti con un serramanico grosso come un windsurf, se non proprio armati di pistola.

      Ho paura che la nostra società finisca per diventare una gigantesca aula scolastica del colorado dove uno studente può armarsi e massacrare i suoi compagni senza provare il minimo rimorso.

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      • MISTER X
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        • Dec 2000
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        Originally posted by srinivasa
        La medesima cosa... però tutto appare più sfumato dal tempo, dalle coscienze nere delle persone che potrebbero dire ed invece tacciono, dal menefreghismo generale che è anche prodotto diretto del punto precedente.

        Ripeto, spesso si insiste su fenomeni locali, di cronaca nera, per non affronatare ragionamenti più generali e pericolosi, si porta la gente a discutere su microavvenimenti (che ovviamente sono immani tragedie per i nuclei in cui accadano) e non la si fa riflettere sullo "stato delle cose".
        il microavvenimento dovrebbe essere il punto di partenza per una discussione a + ampio raggio.
        è comprensibile e logico che se 3 ragazzini e un padre di famiglia arrivano a commettere un crimine così efferato ciò sià il sintomo di un disagio sociale di proporzioni + vaste.

        bisognerebbe non dimenticare,non lasciar passare,ricordare,analizzare e cercare di risolvere.
        ma chi lo fa?chi si impegna a farlo?

        e chi ha il tempo,con i ritmi di vita di oggi di pensare a ciò?

        io vedo questa situazione e mi chiedo come cambiarla.

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        • srinivasa
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          • May 2000
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          Originally posted by MISTER X

          bisognerebbe non dimenticare,non lasciar passare,ricordare,analizzare e cercare di risolvere.
          ma chi lo fa?chi si impegna a farlo?

          e chi ha il tempo,con i ritmi di vita di oggi di pensare a ciò?

          io vedo questa situazione e mi chiedo come cambiarla.
          A mio parere hai centrato un bersaglio molto importante di tutti questi tipi i rifelessione, la memoria.
          Non occorre essere dei fini osservatori dei media per capire quanto si faccia presto a dimenticare quel che solo un giorno fa appariva come un fatto di importanza capitale, è triste dirlo, ma anche la vicenda di Brescia, come già quella di Cogne etc., verrà passata nel mondo dell'oblio non appena si avrà di "meglio" di cui discutere, salvo poi ritornare sull'argomento in caso di novità processuali o di nuove, drammatiche, vicende.

          Tutto viene fagocitato ad una velocità impressionante, la gente ha spesso scarsissima memoria di fatti fondamentali, non solo di questi avvenimenti di cronaca, e poi manca un interesse di base per la cultura su cui si fonda la nostra società, manca la volgia di ragionare sulle cose, di chiedersi il peché ed il percome, di criticare i modelli che ci vengono proposti.

          E' un po' un atteggiamento tipo fast-food che viene riproposto e replicato in ogni settore della vita.

          Si potrebbe far molto per cambiare lo stato delle cose, forse nella vita di ogni giorno, nel nostro piccolo, potremo iniziare con il paralare alle persone,c ercare un dialogo, magari anche partendo da fatti "semplici" per poi spingere i nostri amici a riflessioni altre e più profonde.

          Nel mio piccolo provo spesso questo schema di colloquio, spesso con risultati disastrosi, a volte mi capita di finire a litigare perché non ho la sufficente pazienza e mi lascio andare troppo facilmente a diatribe politiche che, dovrei saperlo sin dall'inizio, no possono portare a granbdi risultati... peroò, insomma, ci provo e magari qualcuno, dopo un bel po' di tempo, mi avvicina dicendomi che quella certa chiacchierata, fatta mesi prima, gli ha fatto nascere la curiosità di andarsi alegger qualcosa, di approfondire e tutto questo mi rimpie di gioia e di speranza.
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          • Deep
            Bodyweb Advanced
            • Aug 2001
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            Originally posted by donpablo
            GUarda che questo post non e' uan camera ardente, e tu non sei il padre di Desiree... altrimenti sarei stato zitto, figurati... cosa ci impedisce di discutere?
            La stessa Mulan che hai tanto apprezzato discute su questo post... poniamo che tutti ti stiano a sentire (io, lo zio, Ruaah, Flexer ecc.), che facciamo? Non se ne parla piu'? Cos'e', un tabu'?

            L'importante e' parlarne con rispetto, senza sbracare... ma che c'e' di male a parlarne proprio non lo capisco, e vorrei me lo spiegassi.

            Per il resto, il tuo disturbo compulsivo dovrebbe farti tenere una condotta migliore. Anche se tu mi hai offeso, essendo io un "ragazzino" maturo non ti rispondero' come meriteresti, perche' so che conseguenze potrebbe avere su di te.
            QUesto fin quando non esageri. Un "ragazzino" me lo posso tenere, anche un "politico" in senso dispregiativo (che poi hai detto una cazzata, ma tu non sai nulla di me...).
            Posso anche accettare che tu mi dica che "soffro falsamente", nonostante io non abbia detto NULLA riguardo al dolore mio o di altri (proprio nel primo post che ho scritto), e nonstante tu abbia scritto le solite cose inutili e strappalacrime.
            Ma ulteriori possibilita' non ti saranno concesse. Altrimenti e' come il ragazzino con gli occhiali che prima mena gli altri e poi quando vogliono menarlo dice "no! Ho gli occhiali".

            Senti che ti dice un ragazzino, l'eta' non ti fa guadagnare alcun punto alla mia mensa, ne' in nessuna altra mensa di una qualche importanza. Ho visto coglioni 60enni, con tre figli a carico (neanche il fatto di essere padre ti fara' guadagnare punti). Ho visto 18enni che invece avevano capito piu' cose dei loro padri e dei loro nonni messi insieme.

            Quello che conta e' il pensiero, e il tuo pensiero non mi e' chiaro. Il fatto che sia tu a pronunciarlo, in quanto 40enne, non aggiunge ne' toglie nulla.

            P.S. Se non capisci di politica, informati, non arrabbiarti con chi invece ne sa piu' di te, come se volesse fregarti, o prenderti in giro... e "politico" non e' un insulto, un 40enne dovrebbe saperlo ormai... ma anche il qualunquismo a quanto vedo non ha eta'.
            Come ti ho già detto, continui a saper usare la parola solo per farti valere... hai detto di non volermi offendere e ne hai dette di tutti i colori... sei riuscito ad inventarti cose che io non ho mai detto... probabilmente sei già un sindacalista (provo ad indovinare.. CGIL) che sa usare molto bene la lingua, ma a fatti... ti lascio indovinare.

            Rimango della mia opinione, rispetto tutti, tranne te che ti diverti a parlare senza cognizione di causa...

            Non si soffre in questo modo, stai facendo i tuoi porci comodi nei confronti di una ragazza che non c'è più...

            Non sporcare ulteriormente questo Post, le bestie dovrebbero non far parte di questo mondo.

            Con molto disprezzo e odio... a chi crede di sapere tutto.
            Originale inviato da Cris_RM:
            Amico mio il rispetto non si esige ma si guadagna sul campo, è vero sono stato ironico e volutamente irrispettoso...

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            • MISTER X
              Bodyweb Member
              • Dec 2000
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              Originally posted by srinivasa
              A mio parere hai centrato un bersaglio molto importante di tutti questi tipi i rifelessione, la memoria.
              Non occorre essere dei fini osservatori dei media per capire quanto si faccia presto a dimenticare quel che solo un giorno fa appariva come un fatto di importanza capitale, è triste dirlo, ma anche la vicenda di Brescia, come già quella di Cogne etc., verrà passata nel mondo dell'oblio non appena si avrà di "meglio" di cui discutere, salvo poi ritornare sull'argomento in caso di novità processuali o di nuove, drammatiche, vicende.

              Tutto viene fagocitato ad una velocità impressionante, la gente ha spesso scarsissima memoria di fatti fondamentali, non solo di questi avvenimenti di cronaca, e poi manca un interesse di base per la cultura su cui si fonda la nostra società, manca la volgia di ragionare sulle cose, di chiedersi il peché ed il percome, di criticare i modelli che ci vengono proposti.

              E' un po' un atteggiamento tipo fast-food che viene riproposto e replicato in ogni settore della vita.

              Si potrebbe far molto per cambiare lo stato delle cose, forse nella vita di ogni giorno, nel nostro piccolo, potremo iniziare con il paralare alle persone,c ercare un dialogo, magari anche partendo da fatti "semplici" per poi spingere i nostri amici a riflessioni altre e più profonde.

              Nel mio piccolo provo spesso questo schema di colloquio, spesso con risultati disastrosi, a volte mi capita di finire a litigare perché non ho la sufficente pazienza e mi lascio andare troppo facilmente a diatribe politiche che, dovrei saperlo sin dall'inizio, no possono portare a granbdi risultati... peroò, insomma, ci provo e magari qualcuno, dopo un bel po' di tempo, mi avvicina dicendomi che quella certa chiacchierata, fatta mesi prima, gli ha fatto nascere la curiosità di andarsi alegger qualcosa, di approfondire e tutto questo mi rimpie di gioia e di speranza.
              concordo:LA MEMORIA è un cardine,il punto focale.

              molti hanno la memoria corta o è appannata dai ritmi quotidiani.

              ma spero che cmq qualcosasi possa fare.

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              • Zio
                Bodyweb Advanced
                • Apr 2001
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                • Libero da una parte all'altra
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                Quellogrosso ha ragione, i crimini sono decisamente in calo, ma nn solo in Italia.

                Certo i giornali dicono omicidi in aumento borseggi in aumento,la realtà è che da inizio secolo ad oggi la vita è estremamete più tranquilla!

                Gigars, Conan, sono l'esempio del cittadino che teme il proliferare della violenza.
                Questo tipo di fobia è sociologicamente indicata come generata dai media.
                IL TELEGIORNALE, IL SETTIMANALE, IL QUOTIDIANO E LA RADIO, PER RENDERE PIù ABPPETIBILE LA STRISCIA INFORMAZIONALE NECESSITANO DI VIOLENZA.

                Questo cade nella tanto famosa teoria della rappresentazione della violenza, uno specchio per le allodole mediatico giornalistico,in realtà.

                Vi consiglio :Josè Vidal Beneyto-"la violence:de la provocation a l'alocastie,oppure lo studio di Gerbner Television and Violenc:the power and the peril...etcetc.

                Il punto è che più che istigare alla violenza, tutta questa violenza mediatica ,in individui mentalmente considerati sani, appaga una risposta mimetica e catartica della violenza, noi sfoghiamo spesso o con rabbia o con rammarico la nostra carica di violenza, sia quando la associamo ad un fatto di sangue avvenuto realmente , che mentre guardiamo Tom &Jerry che se le danno di santa ragione...

                Si crea quindi più una paura e una chiusura verso la violenza, che potrebbe significare,non ora ma in futuro una ricaduta verso % di criminalità molto elevate...il dramma è questo.

                Anche perchè l'azione mimetica nobn è la sola che il cfruitore mediatico individua ed utilizza, per alcune menti anche la sola pornografia può bastare ad innescare processi di violenza o di "prepotenza"...quindi...


                Io dico solo di non esagerare, anche io conosco ragazzi "dei quartieri" e sò che molti fanno i duri, girano con un coltello e mai lo userebbero, poi ci sono anche ragazzi malintenzionati e deviati, verissimo, ma la violenza percepita è purtroppo più elevata di quella reale...nella mia modesta opinione
                ___________________

                Originally posted by buldozer
                LO CONOSCHI HA RIKI
                "sE QuAlCOSa mI Và sTORtO LO rADdRIzzO A cALCI iN CuLO!"

                -A.D.B.A. Registered-

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                • donpablo
                  Bodyweb Member
                  • Sep 2000
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                  • Italia
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                  Allora, ho esaminato l'indice annuo degli omicidi e dei tentati omicidi in Italia, nel lungo periodo 1881-1990.
                  Partendo da un picco elevato, l'indice cala costantemente fino al 1940, poi ha una impennata nel periodo della seconda guerra mondiale, poi un calo costante nei "trent'anni gloriosi", dal dopoguerra all'inizio degli anni 70, dove tocca i minimi storici.
                  Dagli anni 70 in poi il trend e' in forte crescita, torna praticamente ai livelli del 1881.
                  La tabella si ferma al 1990, ma scommetto che in quest'ultimo decennio il trend e' aumentato ancora.
                  Fonte Onu, Arlacchi, citato in New York Times, 10 ottobre 1990.

                  Lo stesso trend di aumento si ha per il tasso di omicidi negli States, la stessa impennata, nello stesso periodo, cioe' dopo i 30 anni di boom economico mondiale, terminati nel periodo 1967/73. Da allora e' tutto in costante e vertiginoso aumento.

                  Rispetto poi al periodo del boom, i sequestri di cocaina si sono sestuplicati, e quelli di eroina idem. Senza dubbio per effetto dell'aumento del volume dei traffici internazionali.

                  D'altronde sono stato smemorato. Ho studiato, tra i tanti libri di Wallerstein che ho letto per piacere personale, un suo libro, (risultato di una ricerca condotta da un gruppo di ricercatori della Binghamton University di N.Y.) avente per oggetto le traiettorie possibili del sistema-mondo, dal 1945 al 2025.

                  Il libro e' interessantissimo, e tratta di 6 "vettori" (coesione sociale degli stati, produzione mondiale, strutture del sapere, il welfare mondiale ecc.). Con tutti questi vettori le serie numeriche e le analisi politiche e sociologiche mostrano che siamo in un'era di transizione. Il sistema cosi' come lo conosciamo oggi sta degenerando, e sta evolvendo verso qualcosa di diverso. Le strutture del sapere registrano questo periodo di caos (la nuova scienza, Prigogine ecc.), cosi' come la coesione sociale degli stati (in costante calo), la produzione mondiale, i sistemi di welfare in crisi ovunque, il sistema interstatale soggetto a pressioni enormi (terrorismo internazionale, declino egemonico degli states, crisi della Nato) ecc.ecc.

                  Non voglio passare per catastrofista, ma c'e' poco da stare allegri. Poi saro' felice di leggere qualsiasi cosa parli in senso contrario, a patto che sia una cosa seria

                  Quellogrosso e' l'unico finora che ha seguito il mio consiglio di provare a leggere un testo di Wallerstein. Allora gliene propongo un altro, proprio quello di cui ho parlato:
                  "L'era della transizione", di Terence Hopkins e Immanuel Wallestein (insieme ai 6 ricercatori dei "vettori").
                  Edizioni Asterios.
                  Grosso, abitassimo vicini te li presterei tutti i libri... puo' essere seccante spendere una cifra ogni volta per un semplice sfizio intellettuale, ma io ti assicuro che ne vale la pena.
                  Ovviamente lo consiglio a tutti voi.
                  Qualcuno ha visto i miei polpacci???

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                  • RUAHHH
                    Bodyweb Member
                    • Oct 2002
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                    "Il delitto di Desirèe. Il ragazzo scrive delle minacce ricevute
                    L'adulto, Giovanni Erra promise al branco: "Dopo ci penso io"
                    La lettera di Nicola
                    "Mi dicono: impiccati"
                    dal nostro inviato MARCO MENSURATI


                    BRESCIA - E' il tempo delle minacce e delle richieste di aiuto, per i protagonisti degli orrori nella cascina Ermengarda. Nella sua cella di "semi isolamento" nel carcere di Canton Mombello, Giovanni Erra - l'adulto, presunto "regista" del massacro di Desirée - è stato raggiunto da insulti e promesse di vendetta. Messaggi inquietanti, sugli stessi toni di quelli arrivati nei giorni scorsi a Nicola B., il sedicenne, il debole, quello che per primo perse la testa, quel sabato pomeriggio, e che sfogando tutta la sua folle frustrazione colpì a morte la sua amica. Minacce pesanti, che il piccolo killer ha denunciato dal carcere minorile Ferrante Aporti, inviando una lettera ai genitori: "Gli altri ragazzi - ha scritto - mi insultano e mi sputano addosso".

                    La lettera di Nicola - neppure una parola di pentimento o di scuse - ha suscitato comunque qualche sospetto negli investigatori, "molto preoccupati per il pericolo di un uso strumentale dei mezzi di informazione". Nella missiva (recapitata per conoscenza ad una televisione) il ragazzo confida di sentirsi sempre più "malato di mente", e di non riuscire ad ignorare tutti quei compagni di cella che gli consigliano di "impiccarsi di notte". "Più loro continuano - prosegue Nicola - più mi viene voglia di farlo".

                    Neanche ventiquattro ore prima, il difensore del giovane, Stefano Ricci, aveva annunciato una svolta nella strategia difensiva del suo assistito parlando della "presenza del maligno nelle azioni di quei quattro", aprendo di fatto la strada alla richiesta di una perizia psichiatrica finalizzata alla dichiarazione di incapacità di intendere e di volere .

                    Intanto la Procura dei minori di Brescia continua a cercare di mettere ordine nelle dichiarazioni rese martedì scorso, quando, nel corso di un interrogatorio fiume, Nicola aveva raccontato ai giudici, nel dettaglio, quanto successo nella cascina. Aveva descritto non solo le modalità dell'esecuzione ma anche quello che seguì e, soprattutto, quello che precedette. Ovvero un accordo ben preciso per stuprare la ragazza.

                    E' sui termini di questo accordo che adesso si stanno sviluppando le indagini perché, a quanto pare, dopo essersi accordati, lo stesso Nicola sollevò un dubbio: "E dopo lo stupro come facciamo a non farci denunciare?". "Non preoccupatevi - sarebbe stata la risposta di Erra - a questo penso io". Da questo passaggio dipende la contestazione o meno dell'aggravante della premeditazione. Il dopo omicidio - sempre nella ricostruzione fatta da Nicola - sarebbe stato caratterizzato da una direttiva precisa di Giovanni Erra: sezionare il cadavere e nasconderlo. Operazione che è però fallita perché i tre ragazzi avevano un coltello inadeguato: una lama da cucina da 25 centimetri.

                    Il quadro del delitto sarà completo entro una decina di giorni, cioè solamente quando le dichiarazioni di Nicola e Mattia - gli unici due che, fino ad ora, hanno confessato - potranno essere incrociate con i dati scientifici (impronte digitali, test del dna, luminol) elaborati dai carabinieri specializzati del Ris di Parma. Fino ad allora gli unici elementi in mano agli inquirenti restano le dichiarazioni dei testimoni. Dalle quali è stato possibile tracciare un quadro della personalità di Giovanni Erra.

                    La sua amante - una cubista romena - ha detto: "Non abbiamo mai fatto l'amore. A lui basta che io mi spogli. Gli basta guardare"; e la moglie, davanti ai carabinieri, lo ha insultato: "Sei un cretino". Mattia, il più piccolo dei tre, ha raccontato: "Erra stava nella stanza accanto a quella dove si trovavano Desiree con Nicola e Nico. Loro la palpeggiavano nel tentativo di spogliarla. Erra guardava".

                    (18 ottobre 2002) "

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                    • JOBLACK
                      'zzo guardi?
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                      Gli inquirenti hanno stabilito che Desireè prima di essere barbaramente uccisa è stata violentata a turno dai 4 inquisiti

                      sigpic
                      Originariamente Scritto da Sergio
                      Non posso consigliare dosaggi differenti da quelli in etichetta, dovete leggere tra le righe
                      Originariamente Scritto da IvAn#89
                      non c'è scritto niente tra le righe come dosaggi...

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                      • RUAHHH
                        Bodyweb Member
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                        La pagheranno con gli interessi.

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                        • MISTER X
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                          Originally posted by JOBLACK
                          Gli inquirenti hanno stabilito che Desireè prima di essere barbaramente uccisa è stata violentata a turno dai 4 inquisiti

                          mi viene da piangere.

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