Per economisti ed esperti: l'immigrazione conviene?

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  • SonGohan
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    Per economisti ed esperti: l'immigrazione conviene?

    Oggi in ufficio un paio di colleghi si sono messi a discutere: uno sosteneva che l'immigrazione conviene e l'altro sosteneva il contrario...era più che altro un'accozzaglia di pro e contro elencati dai due per cercare di sostenere la propria tesi (del tipo "molti lavorano in nero oppure fanno uscire denaro dall'italia inviandolo ai loro paesi" "ci servono perchè fanno i lavori che nessuno più vuole fare" e via dicendo le solite banalità che si sentono in giro).

    Devo dire che sembrava un elenco di punti che stava in piedi da entrambe le parti, ma nella realtà bisognerebbe capire l'entità dei singoli pro e contro per fare il bilancio complessivo..Per gli esperti di economia: il bilancio economico è positivo o negativo?

    Detto terra-terra gli immigrati versano più tasse di quanto usufruiscono in termini di servizi vari?

    Inoltre è vera la storia che la presenza di un gran numero di immigrati abbassa l'entità degli stipendi dei lavori meno specializzati (c'è più concorrenza) ?

    Ed è vera la storia che aumenta il costo delle case per la presenza di più persone? (anche qui il ragionamento terra-terra è che se ci fossero solo gli italiani, essendo essi in diminuzione demografica si tenderebbe ad avere più case di quanti sono gli abitanti e le case costerebbero poco)

    Ed è vero che se non ci fosse il flusso di tasse versate dagli immigrati saremmo già andati in default?
  • rasmioche
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    #2
    Detto terra-terra gli immigrati versano più tasse di quanto usufruiscono in termini di servizi vari?
    gli immigrati che stanno in italia e lavorano 10-20 anni (ma anche piu o meno) e che versano i contributi alla loro uscita dal paese non prendono quanto versato, ne pensione o altro. prima alla loro uscita prendevano il corrispettivo dei contributi versati ma dopo una riforma (non mi viene ne il nome ne l'anno) è cambiata questa cosa. almeno cosi so io

    per il resto penso che si usufruisca degli stessi servizi degli italiani...

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    • SonGohan
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      #3
      Originariamente Scritto da rasmioche Visualizza Messaggio
      gli immigrati che stanno in italia e lavorano 10-20 anni (ma anche piu o meno) e che versano i contributi alla loro uscita dal paese non prendono quanto versato, ne pensione o altro. prima alla loro uscita prendevano il corrispettivo dei contributi versati ma dopo una riforma (non mi viene ne il nome ne l'anno) è cambiata questa cosa. almeno cosi so io

      per il resto penso che si usufruisca degli stessi servizi degli italiani...
      Ma sei sicuro? Se è vero significa che la crisi è sempre peggio se obbliga lo stato a "furti" di questo tipo.

      Inoltre se è vero è un incentivo a non far tornare più a casa chi è venuto non per restare in maniera definitiva ma solo per lavorare temporaneamente con la speranza di tornare dopo un certo numero di anni nel proprio paese con qualche soldo in tasca.

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      • rasmioche
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        #4
        no ma e cosi da anni, il "furto" non è una cosa di 2-3 anni fa
        beh non è propriamente un incentivo a non fare tornare : tu sei immigrato, vuoi lavorare in italia e viverci X anni. Ok, verserai i contributi come tutti ma se non lavori e non versi quei tot anni di contributi richiesti per legge non prendi la pensione, tutto qui.
        Cioe si, e un "furto" perché uno se versa X contributi sarebbe giusto che prenda il corrispettivo alla sua eventuale uscita, ma bon questa e la legge attuale
        se mi viene il nome e la data li posto

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        • SonGohan
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          #5
          Originariamente Scritto da rasmioche Visualizza Messaggio
          no ma e cosi da anni, il "furto" non è una cosa di 2-3 anni fa
          beh non è propriamente un incentivo a non fare tornare : tu sei immigrato, vuoi lavorare in italia e viverci X anni. Ok, verserai i contributi come tutti ma se non lavori e non versi quei tot anni di contributi richiesti per legge non prendi la pensione, tutto qui.
          Cioe si, e un "furto" perché uno se versa X contributi sarebbe giusto che prenda il corrispettivo alla sua eventuale uscita, ma bon questa e la legge attuale
          se mi viene il nome e la data li posto
          capito..intendevo che sembra svantaggioso per chi vuole fare un ragionamento tipo "vado in italia, lavoro dieci anni e poi torno a casa con i soldi messi da parte"...a quel punto ti incentiva a pensare "ma dato che ormai son qui da dieci anni invece che tornare a casa come avevo pensato, faccio che restare qua gli anni che mi mancano alla pensione..altrimenti perdo 10 anni di contributi"

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          • rasmioche
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            #6
            Si il ragionamento base è quello, ma dal punto di vista dello straniero che in italia ci viene per lavorare e portare a casa i risparmi (ma che non conta rimanere tutti quegli anni lavorativi) i contributi versati non sono molto "importanti"
            Nel senso : lui nel suo paese se lavorasse 10 anni metterebbe da parte diciamo 10000 euro (cambiati dalla moneta locale), lavorando in italia 10 anni, con il cambio a favore e lo stipendio minimo per un lavoro full time intorno agli 800-1000 euro netti, in questi 10 anni potrebbe mettere da parte 20 o anche 30000 euro (per via del cambio a favore).
            Nei paesi in via di sviluppo o comunque nei paesi poveri lo stipendio in proporzione rimane sempre lo stesso, 1000 euro in italia - 1000 dinari in tunisia (in linea di massima)
            E il cambio a fare la differenza in questo caso, e anche se ci rimette i contributi, ha sempre il vantaggio di poter guadagnare/mettere da parte almeno 3-4 volte la somma che metterebbe da parte standosene nel suo paese.
            Poi devi tener conto del fatto che molti vengono a lavorare in Italia (come in altri paesi) con lo scopo di mettere da parte e tornare al loro paese, e non vogliono stare li piu di un tot di anni e molti non sono disposti a farlo pur di rimetterci appunto i contributi versati : nel loro paese spesso li aspettano moglie, figli, parenti e amici

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