Domande e Riflessioni di/su Economia e Finanza

[PrinceRiky]

sono cambiate le qualità dei consumi, ma soprattutto la specializzazione del lavoro. i paesi in surplus del primo mondo si contano sulle dita di una mano e diciamo che di importante ci sono solo germania e giappone (che per la verità ora è sempre a cavallo del pareggio), ossia i due leader mondiali del settore manifatturiero. due paesi dove le famiglie consumano poco, vivono una vita piuttosto modesta in rapporto alle proprie possibilità e poco consumistica, fatta di acquisti importanti e infrequenti.

a questo si è aggiunto il fatto che un tempo fosse conveniente acquistare beni nazionali perché i trasporti erano costosi, i cambi sfavorevoli e nei paesi dove il lavoro costava poco non c'erano strutture. ora, anche le imprese italiane, nei propri processi interni, aumentano il disavanzo. basti pensare ad un'impresa che produce e commercializza vestiti made in italy: copra il cotone in marocco, lo fa lavorare in turchia e poi in italia mantiene solo le funzioni a più elevato valore aggiunto per mantenere l'etichetta di origine.
un tempo i cinesi eravamo noi

[KURTANGLE]

intanto di ringrazio per l'analisi
Però non ho ben capito perchè bisogna avere un'economia grande per essere esportatori ( o meglio per essere in surplus o quasi)

[PrinceRiky]

perché per avere i numeri per avere un grande settore manifatturiero specializzato, bisogna essere grandi. per avere una bilancia commerciale in attivo ed essere un paese con un impatto sull'economia mondiale, devi avere un'economia di produzione leader per certi settori, ma anche assolutamente diversificata.

poi è naturale che le isole kayman saranno in fortissimo surplus, nonostante non abbiano un settore manifatturiero di rilievo e siano abitate da poca gente.

[mito56]

quindi da paese esportatore diventiamo rimaniamo importatore ?

[KURTANGLE]

perché per avere i numeri per avere un grande settore manifatturiero specializzato, bisogna essere grandi. per avere una bilancia commerciale in attivo ed essere un paese con un impatto sull'economia mondiale, devi avere un'economia di produzione leader per certi settori, ma anche assolutamente diversificata.
.

grazie cercavo proprio questa risposta!
Ora ti tocca analizzare tutto il resto

quindi da paese esportatore diventiamo rimaniamo importatore ?

L'Italia continua ad esportare molto, ma importa anche molto....tanto è vero che anche ottenere un avanzo "semplicemente" primario (cioè senza tener conto del pagamento degli interessi maturati sul debito pubblico) in Italia è complessissimo.
Ad occhio direi che il fatto di dover importare energia e materia prime incida nn poco ma aspettiamo gli esperti

[mito56]

ma non è da qualche anno che ci sono avanzi primari in italia ?

[PrinceRiky]

sì siamo in leggero avanzo, ma questo vuol dire poco nel senso che è la conseguenza d un crollo dell'import dovuto alla contrazione dei consumi ma soprattutto... alla delocalizzazione degli impianti produttivi.

[KURTANGLE]

. alla delocalizzazione degli impianti produttivi.

in che modo le cose sono collegate?
Le aziende che importavano materie prima dall'estero adesso le fanno arrivare direttamente all'estero visto che hanno delocalizzato?

[PrinceRiky]

RE: Domande e Riflessioni di/su Economia e Finanza

Ogni bene non ancora finito che entra (con alcune regole) impatta sulla bilancia.
devi pensare che le imprese non producono mediamente solo per il mercato nazionale, quindi e vero che ora importeranno per il mercato locale, ma non esporteranno più per i mercati esteri e soprattutto non importeranno i semilavorati.
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[KURTANGLE]

hahahahah Riki puoi essere un pò più chiaro

[PrinceRiky]

RE: Domande e Riflessioni di/su Economia e Finanza

Se produci per esportare al 90% poi importerai il 10% quando delocalizzi.
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[Sartorio]

quindi da paese esportatore diventiamo rimaniamo importatore ?

Fondamentalmente si, questo è il saldo della bilancia commerciale italiana:



Questo è il saldo della bilancia tedesca:

L'Italia continua ad esportare molto, ma importa anche molto....tanto è vero che anche ottenere un avanzo "semplicemente" primario (cioè senza tener conto del pagamento degli interessi maturati sul debito pubblico) in Italia è complessissimo.
Ad occhio direi che il fatto di dover importare energia e materia prime incida nn poco ma aspettiamo gli esperti

Non sbagli, dal grafico si vede che senza le importazioni petrolifere, e quelle di beni cinesi, saremmo in attivo.
La Germania ha giovato sicuramente dalla creazione dell'euro per via dei fixed rates, reinveste il suo surplus acquistando il debito degli altri paesi membri senza assumersi un rischio valutario, ma le importazioni che ci fregano sono quelle cinesi, il 90% delle cose che possedete è prodotto in Cina.
Magari fossero materie prime, sono beni finiti, infatti non produciamo più nulla, questo è il grafico della produzione industriale:

[mito56]

ma non c'è possibilità di invertire il trend ?

[KURTANGLE]

x Sartorio......



1) il dato "Total excluding oil" è impressionante, e allo stesso tempo abbastanza prevedibile. Volevo chiederti se sapevi quanto incidono sulla bilancia commerciale le importazioni di altre fonti energetiche ( energia elettrica-gas ecc).
Il mio dubbio era questo:

L'Italia ha bisogno di "inventarsi" una politica energetica......anche gli spazi di manovra sono pochi (bisognerebbe lavorare per ottenere accordi commerciali favorevoli, forse sviluppare il settore delle energie alternative, e forse forse iniziare a riprogettare gli edifici in cui viviamo...dato che non riusciamo a progettare case che non siano ghiacciaie......ma ripeto sono tutte cose complesse).
Oltretutto se anche oggi riuscissimo ad adottare una politica energetica virtuosa, i primi effetti della stessa inizierebbe a prodursi tra non meno di 15-20 anni.
Sono invece interessato a sapere quanto incidano i beni di consumo di importazione su quel -28 di "total trade balance".
Su questi forse si potrebbe iniziare ad intervenire...


2) Il dato tedesco è chiarissimo



3) come è possibile che la produzione industriale sia crollata cosi in un anno??? dal 2007 al 2008??

[Sartorio]

http://energyviews.enel.it/?p=1018

I consumi petroliferi sono il termometro di una economia fiorente, il fattore elettricità è marginale, pesa di più il suo utilizzo nell'autotrasporto, e nella produzione petrolchimica per le altre industrie (tessile-plastica-farmaceutico-edilizia).
Paradossalmente con la recessione diminuiscono i consumi petroliferi, ma il prezzo della materia prima tende comunque ad aumentare, quindi la spesa cresce ugualmente. Sarebbe stato meglio avere un ruolo più deciso nella guerra libica.
Nella vita di tutti i giorni i cambiamenti che possono essere utili sono ripensare il ruolo dell'automobile, e favorire il trasporto merci su rotaia invece che su gomma, però poi l'industria automobilistica, che da noi aveva un peso rilevante, ne risente.
Il gas per il riscaldamento non è una voce pesante, merito del clima mite.

La soluzione non è importare meno, semmai produrre di più, qui arriviamo al punto critico.

La produzione industriale è crollata ovunque nel 2008, la crisi dei subprime viene ritenuta un break strutturale per molti settori (ovvero si ritiene che sia impossibile tornare ai valori pre-crisi), qualcuno si sta riprendendo molto bene (la Germania), l'Italia sconta tutta una serie di problemi strutturali: un sistema capitalistico asfittico, credito per le aziende inesistente, poche multinazionali e quasi tutte "parastatali", di conseguenza mancano soldi per l'innovazione, restiamo piccoli, perdiamo competitività, regrediamo alla produzione di camicie, calzature, e mozzarelle di bufala, che saranno di ottima qualità ma da sole non bastano a farci restare nella parte di mondo civilizzata.