Analisi del programma del movimento 5 stelle

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  • SonGohan
    Bodyweb Senior
    • Mar 2007
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    Analisi del programma del movimento 5 stelle

    Ho appena letto il programma. Alcune cose mi sembrano delle valide buone intenzioni, altre invece non saprei proprio giudicarle dato che toccano argomenti che non conosco bene.

    Temevo che avrei trovato punti inquietanti come "usciamo dall'euro" e "rigettiamo il debito" ma sembrano non esserci.

    Mi piacerebbe discutere con voi i vari punti per capire se il programma può essere considerato valido o meno.

    Per la buona riuscita del topic mi piacerebbe che gli interventi riguardassero solo i punti in cui vi sentite non dico ferrati ma almeno un minimo nell'argomento. Evitiamo inizialmente valutazioni "globali" del tipo "è un buon programma" / "è un programma che fa schifo", proviamo a commentare i singoli punti per i quali possiamo parlare con cognizione di causa.


    http://www.beppegrillo.it/iniziative...o-5-Stelle.pdf



    STATO E CITTADINI
    L’organizzazione attuale dello Stato è burocratica, sovradimensionata, costosa, inefficiente.
    Il Parlamento non rappresenta più i cittadini che non possono scegliere
    il candidato, ma solo il simbolo del partito. La Costituzione non è applicata. I partiti si sono
    sostituiti alla volontà popolare e sottratti al suo controllo e giudizio.

    • Abolizione delle province
    • Abolizione dei rimborsi elettorali
    • Accorpamento dei Comuni sotto i 5.000 abitanti
    • Abolizione del Lodo Alfano
    • Insegnamento della Costituzione ed esame obbligatorio per ogni rappresentante pubblico
    • Riduzione a due mandati per i parlamentari e per qualunque altra carica pubblica
    • Eliminazione di ogni privilegio particolare per i parlamentari, tra questi il diritto alla pensione
    dopo due anni e mezzo
    • Divieto per i parlamentari di esercitare un’altra professione durante il mandato
    • Stipendio parlamentare allineato alla media degli stipendi nazionali
    • Divieto di cumulo delle cariche per i parlamentari (esempio: sindaco e deputato)
    • Non eleggibilità a cariche pubbliche per i cittadini condannati
    • Partecipazione diretta a ogni incontro pubblico da parte dei cittadini via web,
    come già avviene per Camera e Senato
    • Abolizione delle Authority e contemporanea introduzione di una vera class action
    • Referendum sia abrogativi che propositivi senza quorum
    • Obbligatorietà della discussione parlamentare e del voto nominale per le leggi di iniziativa
    popolare
    • Approvazione di ogni legge subordinata alla effettiva copertura finanziaria
    • Leggi rese pubbliche on line almeno tre mesi prima delle loro approvazione per ricevere i
    commenti dei cittadini.



    ENERGIA
    Se venisse applicata rigorosamente la legge 10/91, per riscaldare gli edifici
    si consumerebbero 14 litri di gasolio, o metri cubi di metano, al metro quadrato
    calpestabile all’anno. In realtà se ne consumano di più. Dal 2002 la legge tedesca, e più di
    recente la normativa in vigore nella Provincia di Bolzano, fissano a 7 litri di gasolio, o metri
    cubi di metano, al metro quadrato calpestabile all’anno il consumo massimo consentito nel
    riscaldamento ambienti. Meno della metà del consumo medio italiano. Utilizzando
    l’etichettatura in vigore negli elettrodomestici, nella Provincia di Bolzano questo livello
    corrisponde alla classe C, mentre alla classe B corrisponde a un consumo non superiore a 5
    litri di gasolio, o metri cubi di metano, e alla classe A un consumo non superiore a 3 litri di
    gasolio, o metri cubi di metano, al metro quadrato all’anno. Nel riscaldamento degli ambienti,
    una politica energetica finalizzata alla riduzione delle emissioni di CO2, anche per evitare le
    sanzioni economiche previste dal trattato di Kyoto nei confronti dei Paesi inadempienti, deve
    articolarsi nei seguenti punti:
    • Applicazione immediata della normativa, già prevista dalla legge 10/91 e prescritta dalla
    direttiva europea 76/93, sulla certificazione energetica degli edifici
    • Definizione della classe C della provincia di Bolzano come livello massimo di consumi per la
    concessione delle licenze edilizie relative sia alle nuove costruzioni, sia alle ristrutturazioni di
    edifici esistenti
    • Riduzione di almeno il 10 per cento in cinque anni dei consumi energetici del patrimonio
    edilizio degli enti pubblici, con sanzioni finanziare per gli inadempienti
    • Agevolazioni sulle anticipazioni bancarie e semplificazioni normative per i contratti di
    ristrutturazioni energetiche col metodo esco (energy service company), ovvero effettuate a
    spese di chi le realizza e ripagate dal risparmio economico che se ne ricava
    • Elaborazione di una normativa sul pagamento a consumo dell’energia termica nei condomini,
    come previsto dalla direttiva europea 76/93, già applicata da altri Paesi europei.
    Il rendimento medio delle centrali termoelettriche dell’Enel si attesta intorno al 38%. Lo
    standard con cui si costruiscono le centrali di nuova generazione, i cicli combinati, è del
    55/60%.
    La co-generazione diffusa di energia elettrica e calore, con utilizzo del calore nel luogo di
    produzione e trasporto a distanza dell’energia elettrica, consente di utilizzare il potenziale
    energetico del combustibile fino al 97%. Le inefficienze e gli sprechi attuali nella produzione
    termoelettrica non sono accettabili né tecnologicamente, né economicamente, né moralmente,
    sia per gli effetti devastanti sugli ambienti, sia perché accelerano l’esaurimento delle risorse
    fossili, sia perché comportano un loro accaparramento da parte dei Paesi ricchi a danno dei
    Paesi poveri. Non è accettabile di per sé togliere il necessario a chi ne ha bisogno, ma se poi si
    spreca, è inconcepibile. Per accrescere l’offerta di energia elettrica non è necessario costruire
    nuove centrali, di nessun tipo. La prima cosa da fare è accrescere l’efficienza e ridurre gli
    sprechi delle centrali esistenti, accrescendo al contempo l’efficienza con cui l’energia prodotta
    viene utilizzata dalle utenze (lampade, elettrodomestici, condizionatori e macchinari industriali).
    Solo in seguito, se l’offerta di energia sarà ancora carente, si potrà decidere di costruire nuovi
    impianti di generazione elettrica. Nella produzione di energia elettrica e termica, una politica
    energetica finalizzata alla riduzione delle emissioni di CO2 anche accrescendo l’offerta, deve
    articolarsi nei seguenti punti:
    • Potenziamento e riduzione dell’impatto ambientale delle centrali termoelettriche esistenti
    • Incentivazione della produzione distribuita di energia elettrica con tecnologie che utilizzano le fonti
    fossili nei modi più efficienti, come la co-generazione diffusa di energia elettrica e calore, a partire
    dagli edifici più energivori: ospedali, centri com-merciali, industrie con processi che utilizzano calore
    tecnologico, centri sportivi ecc.
    • Estensione della possibilità di riversare in rete e di vendere l’energia elettrica anche agli impianti
    di micro-cogenerazione di taglia inferiore ai 20 kW
    • Incentivazione della produzione distribuita di energia elettrica estendendo a tutte le fonti
    rinnovabili e alla micro-cogenerazione diffusa la normativa del conto energia, vincolandola ai kW
    riversati in rete nelle ore di punta ed escludendo i chilowattora prodotti nelle ore vuote
    • Applicazione rigorosa della normativa prevista dai decreti sui certificati di efficienza energetica,
    anche in considerazione dell’incentivazione alla produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili
    che essi comportano
    • Eliminazione degli incentivi previsti dal CIP6 alla combustione dei rifiuti in base al
    loro inserimento, privo di fondamento tecnico-scientifico, tra le fonti rinnovabili
    • Legalizzazione e incentivazione della produzione di biocombustibili, vincolando all’incremento
    della sostanza organica nei suoli le produzioni agricole finalizzate a ciò
    • Incentivazione della produzione distribuita di energia termica con fonti rinnovabili, in particolare
    le biomasse vergini, in piccoli impianti finalizzati all’autoconsumo, con un controllo rigoroso del
    legno proveniente da raccolte differenziate ed esclu-dendo dagli incentivi la distribuzione a
    distanza del calore per la sua inefficienza e il suo impatto ambientale
    • Incentivazione della produzione di biogas dalla fermentazione anaerobica dei rifiuti organici.


    INFORMAZIONE
    L’informazione è uno dei fondamenti della democrazia e della sopravvivenza individuale. Se il
    controllo dell’informazione è concentrato in pochi attori, inevitabilmente si manifestano derive
    antidemocratiche. Se l’informazione ha come riferimenti i soggetti economici e non il cittadino, gli
    interessi delle multinazionali e dei gruppi di potere economico prevalgono sugli interessi del
    singolo. L’informazione quindi è alla base di qualunque altra area di interesse sociale. Il cittadino
    non informato o disinformato non può decidere, non può scegliere. Assume un ruolo di
    consumatore e di elettore passivo, escluso dalle scelte che lo riguardano.
    Le proposte:
    • Cittadinanza digitale per nascita, accesso alla rete gratuito per ogni cittadino italiano
    • Eliminazione dei contributi pubblici per il finanziamento delle testate giornalistiche
    • Nessun canale televisivo con copertura nazionale può essere posseduto a maggioranza da
    alcun soggetto privato, l’azionariato deve essere diffuso con proprietà massima del 10%
    • Le frequenze televisive vanno assegnate attraverso un’asta pubblica ogni cinque anni
    • Abolizione della legge del governo D’Alema che richiede un contributo dell’uno per cento sui
    ricavi agli assegnatari di frequenze televisive
    • Nessun quotidiano con copertura nazionale può essere posseduto a maggioranza da alcun
    soggetto privato, l’azionariato diffuso con proprietà massima del 10%
    • Abolizione dell’Ordine dei giornalisti
    • Vendita ad azionariato diffuso, con proprietà massima del 10%, di due canali televisivi pubblici
    • Un solo canale televisivo pubblico, senza pubblicità, informativo e culturale,indipendente dai
    partiti
    • Abolizione della legge Gasparri
    • Copertura completa dell’ADSL a livello di territorio nazionale
    • Statalizzazione della dorsale telefonica, con il suo riacquisto a prezzo di costo da Telecom Italia,
    e l’impegno da parte dello Stato di fornire gli stessi servizi a prezzi competitivi ad ogni operatore
    telefonico
    • Introduzione dei ripetitori Wimax per l’accesso mobile e diffuso alla Rete
    • Eliminazione del canone telefonico per l’allacciamento alla rete fissa
    • Allineamento immediato delle tariffe di connessione a Internet e telefoniche a quelle europee
    • Tetto nazionale massimo del 5% per le società di raccolta pubblicitaria facenti capo a un singolo
    soggetto economico privato
    • Riduzione del tempo di decorrenza della proprietà intellettuale a 20 anni
    • Abolizione della legge Urbani sul copyright
    • Divieto della partecipazione azionaria da parte delle banche e di enti pubblici o para pubblici a
    società editoriali
    • Depenalizzazione della querela per diffamazione e riconoscimento al querelato dello stesso
    importo richiesto in caso di non luogo a procedere (importo depositato presso il tribunale in
    anticipo in via cautelare all’atto della querela)
    • Abolizione della legge Pisanu sulla limitazione all’accesso wi fi.


    ECONOMIA
    • Introduzione della class action
    • Abolizione delle scatole cinesi in Borsa
    • Abolizione di cariche multiple da parte di consiglieri di amministrazione nei consigli di società
    quotate
    • Introduzione di strutture di reale rappresentanza dei piccoli azionisti nelle società quotate
    • Abolizione della legge Biagi
    • Impedire lo smantellamento delle industrie alimentari e manifatturiere con un prevalente
    mercato interno
    • Vietare gli incroci azionari tra sistema bancario e sistema industriale
    • Introdurre la responsabilità degli istituti finanziari sui prodotti proposti con una
    compartecipazione alle eventuali perdite
    • Impedire ai consiglieri di amministrazione di ricoprire alcuna altra carica nella stessa società se
    questa si è resa responsabile di gravi reati
    • Impedire l’acquisto prevalente a debito di una società (es. Telecom Italia)
    • Introduzione di un tetto per gli stipendi del management delle aziende quotate in Borsa e delle
    aziende con partecipazione rilevante o maggioritaria dello Stato
    • Abolizione delle stock option
    • Abolizione dei monopoli di fatto, in particolare Telecom Italia, Autostrade, ENI, ENEL, Mediaset,
    Ferrovie dello Stato
    • Allineamento delle tariffe di energia, connettività, telefonia, elettricità, trasporti agli altri Paesi
    europei
    • Riduzione del debito pubblico con forti interventi sui costi dello Stato con il taglio degli sprechi e
    con l’introduzione di nuove tecnologie per consentire al cittadino l’accesso alle informazioni e ai
    servizi senza bisogno di intermediari
    • Vietare la nomina di persone condannate in via definitiva (es. Scaroni all’Eni) come
    amministratori in aziende aventi come azionista lo Stato o quotate in Borsa
    • Favorire le produzioni locali
    • Sostenere le società no profit
    • Sussidio di disoccupazione garantito
    • Disincentivi alle aziende che generano un danno sociale (es.distributori di acqua in bottiglia).


    TRASPORTI
    • Disincentivo dell’uso dei mezzi privati motorizzati nelle aree urbane
    • Sviluppo di reti di piste ciclabili protette estese a tutta l’area urbana ed extra urbana
    • Istituzione di spazi condominiali per il parcheggio delle biciclette
    • Istituzione dei parcheggi per le biciclette nelle aree urbane
    • Introduzione di una forte tassazione per l’ingresso nei centri storici di automobili private con un
    solo occupante a bordo
    • Potenziamento dei mezzi pubblici a uso collettivo e dei mezzi pubblici a uso individuale (car
    sharing) con motori elettrici alimentati da reti
    • Blocco immediato del Ponte sullo Stretto
    • Blocco immediato della Tav in Val di Susa
    • Proibizione di costruzione di nuovi parcheggi nelle aree urbane
    • Sviluppo delle tratte ferroviarie legate al pendolarismo
    • Copertura dell’intero Paese con la banda larga
    • Incentivazione per le imprese che utilizzano il telelavoro
    • Sistema di collegamenti efficienti tra diverse forme di trasporto pubblici
    • Incentivazione di strutture di accoglienza per uffici dislocati sul territorio collegati a Internet
    • Incentivazione dei mercati locali con produzioni provenienti dal territorio
    • Corsie riservate per i mezzi pubblici nelle aree urbane
    • Piano di mobilità per i disabili obbligatorio a livello comunale.

    SALUTE
    L’Italia è uno dei pochi Paesi con un sistema sanitario pubblico ad accesso universali. Due fatti
    però stanno minando alle basi l’universalità e l’omogeneità del Servizio Sanitario Nazionale: la
    devolution, che affida alle Regioni l’assistenza sanitaria e il suo finanziamento e accentua le
    differenze territoriali, e la sanità privata che sottrae risorse e talenti al pubblico. Si tende inoltre ad
    organizzare la Sanità come un’azienda e a far prevalere gli obiettivi economici rispetto a quelli di
    salute e di qualità dei servizi.
    GRATUITÀ DELLE CURE ED EQUITÀ DI ACCESSO
    • Garantire l’accesso alle prestazioni essenziali del Servizio Sanitario Nazionale universale e
    gratuito
    • Ticket proporzionali al reddito per le prestazioni non essenziali
    • Monitorare e correggere gli effetti della devolution sull’equità d’accesso alla Sanità
    FARMACI
    • Promuovere l’uso di farmaci generici e fuori brevetto, equivalenti e meno costosi rispetto ai
    farmaci “di marca” (che in Italia costano spesso di più che all’estero) e più sicuri rispetto ai
    prodotti di recente approvazione
    • Prescrizione medica dei principi attivi invece delle marche delle singole specialità (come
    avviene ad esempio in Gran Bretagna)
    INFORMAZIONE
    • Programma di educazione sanitaria indipendente pubblico e permanente sul corretto uso dei
    farmaci, sui loro rischi e benefici
    • Politica sanitaria nazionale di tipo culturale per promuovere stili di vita salutari e scelte di consumo
    consapevoli per sviluppare l’autogestione della salute (operando sui fattori di rischio e di protezione
    delle malattie) e l’automedicazione semplice
    • Informare sulla prevenzione primaria (alimentazione sana, attività fisica, astensione dal fumo) e
    sui limiti della prevenzione secondaria (screening, diagnosi precoce, medicina predittiva),
    ridimensionandone la portata, perché spesso risponde a logiche commerciali
    • Sistema di misurazione della qualità degli interventi negli ospedali (tassi di successo, mortalità,
    volume dei casi trattati ecc.) di pubblico dominio
    MEDICI
    • Proibire gli incentivi economici agli informatori “SCIENTIFICI” sulle vendite dei farmaci
    • Separare le carriere dei medici pubblici e privati, non consentire a un medico che lavora in
    strutture pubbliche di Operare nel privato
    • Incentivazione della permanenza dei medici nel pubblico, legandola al merito con tetti massimi
    alle tariffe richieste in sede privata
    • Criteri di trasparenza e di merito nella promozione dei primari
    ORGANIZZAZIONE
    • Liste di attesa pubbliche e on line
    • Istituzione di centri unici di prenotazione on line
    • Convenzioni con le strutture private rese pubbliche e on line
    • Investire sui consultori familiari
    • Limitare l’influenza dei direttori generali nelle ASL e negli ospedali attraverso la reintroduzione
    dei consigli di amministrazione
    LOTTA PER IL DOLORE
    • Allineare l’Italia agli altri Paesi europei e alle direttive dell’Organizzazione
    Mondiale della Sanità (OMS) nella lotta al dolore. In particolare per l’uso degli oppiacei (morfina e
    simili)
    RICERCA
    • Possibilità dell’8 per mille alla ricerca medico-scientifica
    • Finanziare la ricerca indipendente attingendo ai fondi destinati alla ricerca militare
    • Promuovere e finanziare ricerche sugli effetti sulla salute, in particolare legate
    alle disuguaglianze sociali e all’inquinamento ambientale dando priorità ai ricercatori indipendenti
    • Promuovere la ricerca sulle malattie rare e spesare le cure all’estero in assenza di strutture
    nazionali
    • Introdurre, sulla base delle raccomandazioni dell’OMS, a livello di Governo centrale e regionale,
    la valutazione dell’impatto sanitario delle politiche pubbliche, in particolare per i settori dei
    trasporti, dell’urbanistica, dell’ambiente, del lavoro e dell’educazione
    AMMINISTRATORI PUBBLICI
    • Eliminazione degli inceneritori
    • Introduzione del reato di strage per danni sensibili e diffusi causati dalle politiche locali e
    nazionali che comportano malattie e decessi nei cittadini nei confronti degli amministratori
    pubblici (ministri, presidenti di Regione, sindaci, assessori).

    ISTRUZIONE
    • Abolizione della legge Gelmini
    • Diffusione obbligatoria di Internet nelle scuole con l’accesso per gli studenti
    • Graduale abolizione dei libri di scuola stampati, e quindi la loro gratuità, con l’accessibilità via
    Internet in formato digitale
    • Insegnamento obbligatorio della lingua inglese dall’asilo
    • Abolizione del valore legale dei titoli di studio
    • Risorse finanziarie dello Stato erogate solo alla scuola pubblica
    • Valutazione dei docenti universitari da parte degli studenti
    • Insegnamento gratuito della lingua italiana per gli stranieri(obbligatorio in caso di richiesta di
    cittadinanza)
    • Accesso pubblico via Internet alle lezioni universitarie
    • Investimenti nella ricerca universitaria
    • Insegnamento a distanza via Internet
    • Integrazione Università/Aziende
    • Sviluppo strutture di accoglienza degli studenti

    ---------- Post added 01-11-2012 at 12:50:08 ---------- Previous post was 31-10-2012 at 21:26:36 ----------

    Per esempio un punto tipo questo:

    • Abolizione delle scatole cinesi in Borsa

    è un bene e un male?

    Non sapevo nemmeno cosa fossero le scatole cinesi e quindi sono andato a cercarmi la definizione in rete.

    Io che di economia non capisco un h, come faccio a sapere se per l'economia sono un bene, un male o un fenomeno trascurabile?
    Last edited by SonGohan; 31-10-2012, 21:29:52.
  • PrinceRiky
    Bodyweb Senior
    • Apr 2008
    • 40284
    • 1,549
    • 895
    • Send PM

    #2
    Potevano anche aggiungere "abolizione del male e delle malattie"...

    Questi signori purtroppo pensano che "abolire" qualcosa che può essere fonte di un qualche problema, risolva alla radice il problema.

    Non so se i team siano composti da tecnici (veri), ma in generale, per quanto alcune proposte possano essere lodevoli, hanno segnato un destino fallimentare.

    Commenta

    • Sartorio
      Non utente di Bodyweb
      • Dec 2004
      • 7305
      • 369
      • 118
      • Società Civile
      • Send PM

      #3
      Originariamente Scritto da Sartorio Visualizza Messaggio
      Il m5s va per abolizioni come diceva giustamente gorgone, abolizione stock option, abolizione legge biagi, referendum abrogativi senza quorum, ablizione dei monopoli di fatto, come se fosse possibile per legge abolire un monopolio.
      La soluzione per la riforma del processo civile? Aboliamo il processo civile! Altro che soluzioni semplici.

      Quando abolirà la fame nel mondo e le guerre avvisatemi che lo voto
      .
      Originariamente Scritto da gorgone
      il capitalismo vive delle proprie crisi.

      Commenta

      • PrinceRiky
        Bodyweb Senior
        • Apr 2008
        • 40284
        • 1,549
        • 895
        • Send PM

        #4
        mi ero perso il tuo post, ma a questo punto credo sia davvero lampante la "fragilità" di questo programma.

        Tra l'altro - ed è quello che mi preoccupa di più - questo metodo di "risoluzione" ha un impatto fortissimo sull'elettorato.

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        • Sartorio
          Non utente di Bodyweb
          • Dec 2004
          • 7305
          • 369
          • 118
          • Società Civile
          • Send PM

          #5
          Purtroppo i gradi di semplificazione, che vanno bene in uno spettacolo comico, non funzionano nella realtà.

          Ad esempio: C'è qualcuno che vorrebbe pagare per curarsi? C'è qualcuno che vorrebbe linee ferroviarie non legate al pendolarismo? C'è qualcuno che non vuole la banda larga? Non esiste la soluzione semplice, devi analizzare la complessità del problema, e cercare soluzioni che siano fattibili e compatibili col contesto. Devi individuare i colli di bottiglia, vincere le resistenze, studiare la fattibilità di ogni provvedimento e le sue conseguenze sulla popolazione.
          Originariamente Scritto da gorgone
          il capitalismo vive delle proprie crisi.

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          • Testa
            Bodyweb Senior
            • Oct 2003
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            • 5
            • BOLOGNA
            • Send PM

            #6
            devo leggere il programma, e mi riprometto di farlo, ma abolire una cosa, giudicata in toto fallimentare o dannosa, non mi sembra inultile o non-risolutivo; diciamo è una parte della cura, poi la terapia dovrebbe continuare

            Commenta

            • PrinceRiky
              Bodyweb Senior
              • Apr 2008
              • 40284
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              • 895
              • Send PM

              #7
              ma soprattutto non è che una cosa che allo stato attuale presenta problematiche, sia nata con quelle problematiche.

              prendiamo l'esempio delle scatole cinesi: le partecipazioni incrociate sono alla base del mercato azionario e sono necessarie alla sopravvivenza del sistema proprietario.

              poi che tale sistema possa essere usato in modo da eludere le leggi... okay. ma si sta cercando di eliminare i morti su strada proibendo le automobili...

              Commenta

              • Sartorio
                Non utente di Bodyweb
                • Dec 2004
                • 7305
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                • Società Civile
                • Send PM

                #8
                Esatto, perché invece di abolire le scatole cinesi, cosa che comunque non si può fare, una azienda privata gestisce (giustamente) in maniera autonoma la propria organizzazione, non si promuovono degli accordi fiscali con i fantomatici paradisi? Si scoraggerebbe contestualmente la nascita di controllanti ad unico scopo evasione.
                Il problema è quello mica le scatole in se.

                Però è una cosa complicata, entrano in ballo la diplomazia, la capacità di persuasione, il compromesso, gli incentivi per chi collabora.

                ---------- Post added at 15:20:45 ---------- Previous post was at 15:10:32 ----------

                Originariamente Scritto da Testa Visualizza Messaggio
                devo leggere il programma, e mi riprometto di farlo, ma abolire una cosa, giudicata in toto fallimentare o dannosa, non mi sembra inultile o non-risolutivo; diciamo è una parte della cura, poi la terapia dovrebbe continuare
                Non è semplice neppure l'abolizione, prendendo a caso un punto del programma, secondo te esiste una legge che promuove il monopolio? Esiste semmai una scarsa efficacia dell'anti-trust, con multe troppo ridicole per le turbative di mercato generate dai cartelli economici.
                Rafforzare l'antitrust, rendendolo meno sensibile alle pressioni lobbistiche e politiche sarebbe una strategia migliore, ma sempre nel programma si vogliono abolire le authority.

                Certi punti sarebbero semplicemente impraticabili anche per una dittatura militare.
                Originariamente Scritto da gorgone
                il capitalismo vive delle proprie crisi.

                Commenta

                • gorgone
                  for a while
                  • May 2008
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                  • nel cuore di chi è nel mio cuore
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                  #9
                  Originariamente Scritto da Sartorio Visualizza Messaggio
                  Purtroppo i gradi di semplificazione, che vanno bene in uno spettacolo comico, non funzionano nella realtà.

                  Ad esempio: C'è qualcuno che vorrebbe pagare per curarsi? C'è qualcuno che vorrebbe linee ferroviarie non legate al pendolarismo? C'è qualcuno che non vuole la banda larga? Non esiste la soluzione semplice, devi analizzare la complessità del problema, e cercare soluzioni che siano fattibili e compatibili col contesto. Devi individuare i colli di bottiglia, vincere le resistenze, studiare la fattibilità di ogni provvedimento e le sue conseguenze sulla popolazione.
                  come forse ricordi perché ne avevamo parlato in berlusconeide, grillo stesso ha spiegato - nell'intervista a sette, il supplemento del corriere, intervista che odisseo linkò qua - che non è compito suo dire come risolverà questi problemi.
                  chi verrà eletto dovrà avvalersi di tecnici (che lavoreranno gratis, dimostrando così di farlo per amore dell'italia e non per interesse personale) i quali tecnici risolveranno i problemi.

                  mi piace ripeterlo, perché stanno prendendo il 20% dei voti.
                  amo l'italia.

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                  • PrinceRiky
                    Bodyweb Senior
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                    #10
                    tra l'altro, le scatole cinesi, non fanno comodo nemmeno a chi le usa. se ci fosse un modo più comodo per ottenere lo stesso risultato (sempre di riduzione della pressione fiscale o al limite dell'elusione - non parlo di evasione o traffici illeciti), credo sarebbero tutti ben felici di adottarlo.

                    premesso che si possa sempre migliorare, oggi esistono già leggi ferree sui rapporti tra controllate e partecipate. i famosi giochetti delle rimanenze finali che generano cassa a tutta la struttura, oramai sono praticamente impossibili da fare.

                    quello che ora è in primo piano è la competenza fiscale, ma quello è un problema di Stato (anzi di Stati), non certo del meccanismo di partecipazioni. le scappatoie ci saranno fino a quando alcuni Stati non comunicheranno le informazioni relative alle proprie società o fino a quando sarà possibile fare società anonime. Di fatto ci sono decine di Stati (tra cui anche il Belgio, per esempio - quindi non parliamo di isolette sperdute nel Pacifico) che vivono solo grazie a questo. Con tutto il beneplacito della grande imprenditoria, che - di fatto - diventa ricca per questo motivo.

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                    • SonGohan
                      Bodyweb Senior
                      • Mar 2007
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                      #11
                      Io potrei votarli solo per 1)dispetto verso gli altri partiti e 2)per la curiosità di vedere un tot di (seppur onesti) dilettanti allo sbaraglio al governo.

                      Sono conscio che al 90% potrebbe essere un disastro economico ma c'è la curiosità di assistere ad un "fenomeno raro", non ci posso fare niente sento qualcosa che mi dice di votarli per la mera curiosità di "vedere che succede dopo".

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                      • Sartorio
                        Non utente di Bodyweb
                        • Dec 2004
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                        • Società Civile
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                        #12
                        Renzi ed i grillini assolvono comunque ad una funzione basilare, quella del ricambio fisiologico della classe dirigente e dei suoi valori.
                        Al programma non mi attaccherei particolarmente, è come la letterina a babbo natale, fatta di buoni propositi per l'anno nuovo, a decidere i temi politici saranno sempre le persone e le alleanze, ci sarà il grillino più onesto e lo stronzo, quello capace e l'inetto. Ecco, senza alleanze nessuno va da qualche parte, non è questione di numeri, quanto di vita reale, bisognerà scendere a patti con le classi sociali che si pretende di rappresentare o peggio ancora di riformare.

                        Originariamente Scritto da PrinceRiky Visualizza Messaggio
                        Di fatto ci sono decine di Stati (tra cui anche il Belgio, per esempio - quindi non parliamo di isolette sperdute nel Pacifico) che vivono solo grazie a questo. Con tutto il beneplacito della grande imprenditoria, che - di fatto - diventa ricca per questo motivo.
                        Certo, anche la Svizzera se è per questo, ma puoi comunque mediare trovando una soluzione accettabile per entrambi, e c'è chi lo ha già fatto. Questo ovviamente richiede un elevato spessore politico-diplomatico, o straordinarie misure ritorsive, non basta certo un decreto legge.
                        Originariamente Scritto da gorgone
                        il capitalismo vive delle proprie crisi.

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                        • PrinceRiky
                          Bodyweb Senior
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                          #13
                          Bravo SonGohan, è giusto tu segua il tuo cuore anche se il fallimento è certo. In fondo la democrazia funziona per questo motivo.

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                          • gorgone
                            for a while
                            • May 2008
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                            • nel cuore di chi è nel mio cuore
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                            #14
                            Originariamente Scritto da Sartorio Visualizza Messaggio
                            Renzi ed i grillini assolvono comunque ad una funzione basilare, quella del ricambio fisiologico della classe dirigente e dei suoi valori.
                            .
                            non so se hai avuto modo di sentire (da santoro mi pare) uno dei sostenitori di cattaneo (formattatori pdl) dire: meglio di berlusconi, renzi.
                            stupito il giornalista l'ha incalzato e lui ha ribattutto: spero che cattaneo vinca le primarie, ma se non dovesse vincere cattaneo, mi auguro che le primarie del pd le vinca renzi, voterei renzi.

                            ora vai a dirgli che non si sa neanche se ci saranno le primarie nel pdl, ma insomma.

                            ---------- Post added at 18:05:15 ---------- Previous post was at 17:56:03 ----------

                            Originariamente Scritto da Sartorio Visualizza Messaggio
                            Certo, anche la Svizzera se è per questo, ma puoi comunque mediare trovando una soluzione accettabile per entrambi, e c'è chi lo ha già fatto. Questo ovviamente richiede un elevato spessore politico-diplomatico, o straordinarie misure ritorsive, non basta certo un decreto legge.
                            puoi spiegare meglio?
                            ad esempio dicendo chi l'ha fatto perché lo ignoro.
                            e cosa intendi per straordinarie misure ritorsive. grazie anticipatamente.
                            (non saprei neanche cosa googlare)

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                            • PrinceRiky
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                              #15
                              Originariamente Scritto da Sartorio Visualizza Messaggio
                              Certo, anche la Svizzera se è per questo, ma puoi comunque mediare trovando una soluzione accettabile per entrambi, e c'è chi lo ha già fatto. Questo ovviamente richiede un elevato spessore politico-diplomatico, o straordinarie misure ritorsive, non basta certo un decreto legge.
                              qui torniamo da capo. gli unici che possono fare questo tipo di riforme sono anche quelli che su questi meccanismi ci campano. come sempre o si trova una logica win-win o se proprio la cosa è socialmente intollerabile, si trova il classico barbatrucco che alla fine peggiora la situazione o la stravolge perché nulla cambi, se non la percezione dell'opinione pubblica.

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