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Scusate ma, si lavora per vivere, non il contrario.
è tutto lì il punto.
Deduco che:
1)Sei uno di quelli che vive per lavorare
oppure
2)Lavori per vivere come tutti e l'accettare certi lavori sottopagati è solo una strategia a lungo termine, mi sacrifico un pò ora per stare meglio in futuro.
La verità come spesso accade è nel mezzo... mi spiego:
- come già detto da altri, la maggior parte dei miei coetanei non ha voglia di sbattersi per il lavoro: deve essere vicino, ben retribuito, con internet, con il capo simpatico, senza talebani in azienda, senza straordinari, con il pargheggio con lavavetri annesso...
- pochissimi scendono a compromessi: pensare di lavorare ad un po' meno inizialmente per poi avere una crescita migliore lo fanno in pochi.
- si parla sempre di estero, e quando ti offrono l'ipotesi tutti scartano
- chiedete alle aziende come rispondono i giovani alla possibilità di muoversi lungo il territorio o di fare trasferte estere... una manciata accetta
- pochi sfruttano le occasioni nate in università: fatevi "amici" professori che sono collegati con le aziende, non fare tesi di merda con il pivello che non sa cosa c'è fuori dall'ufficio; perchè vi sembra di guadagnarci, ma alla fine si perdono oppurtunità. Nessuno fa stage, piuttosto si fanno esami materasso per prende i 30 e alzare 2 punti la media... per cosa poi???
Questi alcuni spunti che tutti i giorni vedo sia in università che in azienda.. e me ne rammarico perchè la situazione non cambia.
Originariamente Scritto da zajka
il buco del culo è stato programmato a senso unico, siete voi che avete inventato che debba fungere anche da entrata, quindi dovete subire e stare zitti.
lavorare gratis o quasi è la nuova frontiera della mestizia (la forma mentis per cui nella vita esiste solo il lavoro, e che il lavoro è un valore in sè, non inquanto ti permette di realizzare "altro") - vedi stage, corsi, praticantato, ecc - sopratutto perchè tale modalità tende ad "allargarsi".
secondo me si dovrebbe cominciare ad essere molto più schizzinosi, sopratutto in certi ambiti.
La realtà in realtà, ossia quella cosi all'infuori delle chiacchiere, dice che l'Italia è il paese con meno mobilità interna fra i paesi sviluppati, ossia non segue una curva d'efficienza che prevede (teorica, ma fondamentalmente molto pratica) che una persona si muova dalla regione X a quella Y a seconda dell'offerta di lavoro.
Ebbene l'Italia in questo posto è...ULTIMA! Non per niente, si sentono ancora storie da barzelletta del tipo "ah ma a Torino non ci vado a lavorare che c'è freddo" o "nono macchè Piacenza, ci sta la nebbia!". Senza contare dell'ottimo esempio che ha fatto Riky, ossia gente che preferisce rimanere in sicilia o calabria con 500 euro a fare..niente, piuttosto che 800 (sono pochi? Si lo sono, ma meglio chiarificare come sarà la situazione nei prossimi 10 anni se non si rovista il settore pubblico e continui come un calzino) in uno stage alla Ferrero o alla Brembo...perchè "ci arrivo corto con l'affitto".
Il risultato è quello di arrivare a 30 anni con un CV vuoto, e di risultare NON impiegabili in nulla, se non nel solito lavoro statale comunale.
Inizierò a cambiare idea quando NON vedrò piu migliaia id persone ai concorsi pubblici
concorsi pubblici ce ne sono sempre meno. L'altr'anno a culo sono capitati il concorso per la magistratura, per commissario di polizia e per l'agenzia delle entrate. temo che per un po di tempo non ne vedremo più, soprattutto quelli di uditore giudiziario.
Originariamente Scritto da psicouno
proprio non afferro il senso di integrarsi con le proteine....
Originariamente Scritto da Gandhi
Posso avere la potestà di scrivere ciò che mi pare e mi piace? O devo cercare qualche articolo di legge (che non esiste) per affermare ciò summenzionato?
La verità come spesso accade è nel mezzo... mi spiego:
- come già detto da altri, la maggior parte dei miei coetanei non ha voglia di sbattersi per il lavoro: deve essere vicino, ben retribuito, con internet, con il capo simpatico, senza talebani in azienda, senza straordinari, con il pargheggio con lavavetri annesso...
- pochissimi scendono a compromessi: pensare di lavorare ad un po' meno inizialmente per poi avere una crescita migliore lo fanno in pochi.
- si parla sempre di estero, e quando ti offrono l'ipotesi tutti scartano
- chiedete alle aziende come rispondono i giovani alla possibilità di muoversi lungo il territorio o di fare trasferte estere... una manciata accetta
- pochi sfruttano le occasioni nate in università: fatevi "amici" professori che sono collegati con le aziende, non fare tesi di merda con il pivello che non sa cosa c'è fuori dall'ufficio; perchè vi sembra di guadagnarci, ma alla fine si perdono oppurtunità. Nessuno fa stage, piuttosto si fanno esami materasso per prende i 30 e alzare 2 punti la media... per cosa poi???
Questi alcuni spunti che tutti i giorni vedo sia in università che in azienda.. e me ne rammarico perchè la situazione non cambia.
Discorso un po' troppo generalista.
La realtà che vedo io, ogni giorno, è di vuoto di posizioni e richieste.
In sostanza, non c'è nulla. E quello che c'è è degradante e sottopagato.
Una regista, tramite un sito australiano, ha venduto “la
altro che choosy
---------- Post added at 13:51:27 ---------- Previous post was at 13:50:44 ----------
«Catarina è estremamente contenta. Ha parlato con la sua famiglia in Brasile ed erano tutti felici per lei», ha spiegato Jason Sisely, che realizzerà un documentario sulla storia. «E’ solo un lavoro», ha affermato la ragazza alla stampa brasiliana, «in questo modo riesco a viaggiare, a girare un film e a guadagnare denaro. E poi se lo si fa una sola volta nella vita non divento mica una prostituta».
---------- Post added at 13:51:27 ---------- Previous post was at 13:50:44 ----------
«Catarina è estremamente contenta. Ha parlato con la sua famiglia in Brasile ed erano tutti felici per lei», ha spiegato Jason Sisely, che realizzerà un documentario sulla storia. «E’ solo un lavoro», ha affermato la ragazza alla stampa brasiliana, «in questo modo riesco a viaggiare, a girare un film e a guadagnare denaro. E poi se lo si fa una sola volta nella vita non divento mica una prostituta».
ma in realta' e' stata very choosy, non ha accettato di lavare dei sottoscala, ha aspettato la botta giusta, in tutti i sensi.
Discorso un po' troppo generalista.
La realtà che vedo io, ogni giorno, è di vuoto di posizioni e richieste.
In sostanza, non c'è nulla. E quello che c'è è degradante e sottopagato.
Puoi dire soggettivo, ma non generalista;
Questo è quello che vedo io nel mio piccolo.
In uni ai ragazzi del 5° anno spesso chiedo cosa vorranno fare etc.. su una 40ina, 35 non lo sanno, non hanno un CV, non conoscono le aziende del circondario.. ecco va bene divertirsi e pensare sempre alla F, ma un po' di lungimiranza per la carriera caxxo.
Potrei capirlo di uno che ha fatto la moretto/ipsia et similia, ma da un ingegnere non lo accetto.
Altro dato: delle persone che si sono laureate e ho ancora i contatti facciamo che sono 80:
50 non hanno lavoro e sono quelle che vengono da materie umanistiche o matematiche.
10 fanno lavoretti ad minchiam
20 lavorano (di cui 19 di ingegneria)
una mia cara amica per trovare lavoro dopo lingue (110) ha dovuto reinventarsi come hostess dopo 2 anni di babysitter. e l'hanno presa x' sapeva l'inglese..
Originariamente Scritto da zajka
il buco del culo è stato programmato a senso unico, siete voi che avete inventato che debba fungere anche da entrata, quindi dovete subire e stare zitti.
Vi dirò...a me la tipa che mette all'asta la verginità non mi scandalizza. Visto che pare che l'aspetto dignità del lavoro sia ormai retaggio dei comunisti e quel che conta sia, invece, non essere choosy, questa ragazza ha scelto bene: se ne fotte della dignità, non fa la schizzinosa e, in prospettiva, si costruisce un bel curriculum. Da questo punto di vista le mignotte sono le meno choosy tra tutte, lasciano la dignità alla Camusso, sono disponibili a spostarsi seguendo la legge domanda/offerta, si fanno un curri-culum con i contro-cazzi e a 40 anni hanno un patrimonio che ci fa i concorsi pubblici non avrà mai.
In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte. ma_75@bodyweb.com
vi immaginate se ha pianificato questo da anni, insieme al suo ragazzo: hanno rapporti anali selvaggi, beve come fosse la fontana di trevi...pero' hanno di comune accordo deciso di spennare l'allocco che vuole la sua verginita' vaginale mentre si gode col suo ragazzo la galleria del gran sasso a retromarcia
vi immaginate se ha pianificato questo da anni, insieme al suo ragazzo: hanno rapporti anali selvaggi, beve come fosse la fontana di trevi...pero' hanno di comune accordo deciso di spennare l'allocco che vuole la sua verginita' vaginale mentre si gode col suo ragazzo la galleria del gran sasso a retromarcia
sarà parte del documentario che intende girare su questa storia, pensa il povero giappo quando lo vedrà.
Vi dirò...a me la tipa che mette all'asta la verginità non mi scandalizza. Visto che pare che l'aspetto dignità del lavoro sia ormai retaggio dei comunisti e quel che conta sia, invece, non essere choosy, questa ragazza ha scelto bene: se ne fotte della dignità, non fa la schizzinosa e, in prospettiva, si costruisce un bel curriculum. Da questo punto di vista le mignotte sono le meno choosy tra tutte, lasciano la dignità alla Camusso, sono disponibili a spostarsi seguendo la legge domanda/offerta, si fanno un curri-culum con i contro-cazzi e a 40 anni hanno un patrimonio che ci fa i concorsi pubblici non avrà mai.
vi immaginate se ha pianificato questo da anni, insieme al suo ragazzo: hanno rapporti anali selvaggi, beve come fosse la fontana di trevi...pero' hanno di comune accordo deciso di spennare l'allocco che vuole la sua verginita' vaginale mentre si gode col suo ragazzo la galleria del gran sasso a retromarcia
Un mio amico di recente ne ha conosciuta una cosi' (italiana): le pratiche piu' turpi, ma verginita' intatta. Roba che se batte il piede un po' forte in terra.
Fine OT.
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