personalmente, penso che abbia ragione. Vedo sempre più spesso ventenni (più che altro laureati) con zero competenze che rifiutano posti decenti (e non) in cerca di una posizione ideale, spesso con il mito dell'estero dove funziona tutto meglio. Se è vero che in Italia non c'è una cultura meritocratica, è altrettanto vero che gli stessi Italiani non credono nella meritocrazia.
La fornero e i giovani schizzinosi
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La fornero e i giovani schizzinosi
personalmente, penso che abbia ragione. Vedo sempre più spesso ventenni (più che altro laureati) con zero competenze che rifiutano posti decenti (e non) in cerca di una posizione ideale, spesso con il mito dell'estero dove funziona tutto meglio. Se è vero che in Italia non c'è una cultura meritocratica, è altrettanto vero che gli stessi Italiani non credono nella meritocrazia.Tag: Nessuno
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per posto decente intendi posto fisso? Appena uscito dall'università? Magari perché hai studiato cosa è il tuo mestiere sui libri? Forse le domande migliori da porsi sarebbero: che competenze hai? Che apporto puoi dare alla società a 20 anni?
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Originariamente Scritto da Black87 Visualizza Messaggiohttp://www.corriere.it/economia/12_o...2a76be41.shtml
personalmente, penso che abbia ragione. Vedo sempre più spesso ventenni (più che altro laureati) con zero competenze che rifiutano posti decenti (e non) in cerca di una posizione ideale, spesso con il mito dell'estero dove funziona tutto meglio. Se è vero che in Italia non c'è una cultura meritocratica, è altrettanto vero che gli stessi Italiani non credono nella meritocrazia.
Poco dopo, il ministro tiene anche a precisare: «Non ho mai detto che i giovani italiani sono schizzinosi. Oggi i giovani italiani sono disposti a prendere qualunque lavoro. Poteva capitare in passato, quando il mercato del lavoro consentiva cose diverse, ma oggi i giovani italiani non sono nella condizione di essere schizzinosi»
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Originariamente Scritto da The_machine Visualizza Messaggio
Poco dopo, il ministro tiene anche a precisare: «Non ho mai detto che i giovani italiani sono schizzinosi. Oggi i giovani italiani sono disposti a prendere qualunque lavoro. Poteva capitare in passato, quando il mercato del lavoro consentiva cose diverse, ma oggi i giovani italiani non sono nella condizione di essere schizzinosi»sigpic
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Originariamente Scritto da Black87 Visualizza Messaggioper posto decente intendi posto fisso? Appena uscito dall'università? Magari perché hai studiato cosa è il tuo mestiere sui libri? Forse le domande migliori da porsi sarebbero: che competenze hai? Che apporto puoi dare alla società a 20 anni?Originariamente Scritto da Black87 Visualizza Messaggio
personalmente, penso che abbia ragione. Vedo sempre più spesso ventenni (più che altro laureati) con zero competenze che rifiutano posti decenti (e non) in cerca di una posizione ideale, spesso con il mito dell'estero dove funziona tutto meglio. Se è vero che in Italia non c'è una cultura meritocratica, è altrettanto vero che gli stessi Italiani non credono nella meritocrazia.
io personalmente, per posto decente intendo un posto di lavoro che ti dia uno stipendio consono al lavoro svolto, cosa rara qui; poi se è pure fisso bhe allora è più una vincita alla lotteria.
La fornero parla di ragazzi che "escono dalla scuola e devono trovare il lavoro" ma non lo trovano ( a norma di legge ) neanche di non decenti ormai... poi giustamente si corregge dicendo che si riferiva al passato.
Appena esci da scuola in genere hai le competenze di non essere quasi deficiente, discorso che vale anche per alcune università...questo grazie anche all'istruzione data dalla stessa. Molti lavori, specie quelli non decenti, si apprendono lavorando.
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Originariamente Scritto da Black87 Visualizza Messaggioper posto decente intendi posto fisso? Appena uscito dall'università? Magari perché hai studiato cosa è il tuo mestiere sui libri? Forse le domande migliori da porsi sarebbero: che competenze hai? Che apporto puoi dare alla società a 20 anni?
Io studio legge e ad oggi non saprei stilare un parere o un atto.
Dare sempre la colpa ai giovani è troppo facile, ma se siamo in questa situazione è per colpa dei nostri "genitori".sigpic
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Quando si tratta di scuola e lavoro, l'italia dà davvero il peggio di sé. come quella polemica scatenata dalle parole di martone sui fuori corso... (dove poi tutto si era ridotto al fatto che martone avesse un padre potente e allora fosse per forza un coglione).
Cmq il sogno diffuso di andare all'estero ("dove tutto funziona") rimane generalmente una chiacchiera da bar. Se non altro perché quando poi si tratta di alzare le chiappe e rischiare, molti cambiano idea.
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ahahahahahah
diplomato,presenti un curriculum e "stiamo mandando via" "faremo risapere" "serve esperienza"
iscritto a diverse agenzie di collocamento e anche i gestori mi hanno detto che è l'opposto rispetto a 4-5 anni fa,dove qualcosa per farti cominciare si trovava(mai arrivata una proposta,ok che sono iscritto da relativamente poco)
la fornero dovrebbe andare a zappare la terra da mattina a sera,chi gli dà ragione dovrebbe provare a ricominciare al giorno d'oggi ad entrare nel mondo del lavoro senza spinte
personalmente qualcosa faccio,ma in nero e veramente a poco,ci sarà pure chi non ha voglia di fare,non è il mio caso
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Originariamente Scritto da PrinceRiky Visualizza MessaggioQuando si tratta di scuola e lavoro, l'italia dà davvero il peggio di sé. come quella polemica scatenata dalle parole di martone sui fuori corso... (dove poi tutto si era ridotto al fatto che martone avesse un padre potente e allora fosse per forza un coglione).
Cmq il sogno diffuso di andare all'estero ("dove tutto funziona") rimane generalmente una chiacchiera da bar. Se non altro perché quando poi si tratta di alzare le chiappe e rischiare, molti cambiano idea.
P.S. Lorenzo, fidati che esistono più psicologi che diplomati con una passione per zyzz.
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beh si..in effetti son proprio due pellegrini.
In realtà il problema dell'italiano universitario è che inizia a lavorare, se va benissimo, a 25 anni. Senza considerare che ancora stiamo parlando di agenzia di collocamento, di concorsi pubblici..insomma di tutto si fa pur di imbucarsi e fare un ***** per i prossimi 30 anni.E se la morte che ti e' d'accanto, ti vorrà in cielo dall'infinito, si udrà piu forte, si udrà piu santo, non ho tradito! Per l'onore d'Italia!
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Ho una battuta che non posso fare.
comunque in generale hai ragione. non entro nel merito della mia questione, però la gavetta dobbiamo farla tutti e per fortuna questo mondo ci permette di cambiare lavoro e settore con abbastanza facilità.
detto ciò, concordo però anche sul fatto che da un lato possa essere fastidioso dover accettare lavori despecializzati quando si è qualificati e dall'altro oggi pochissime imprese sono disposte a fare formazione nei giovani o anche nei neolaureati... in generale se uno ha bisogno di mantenersi da subito è abbastanza dura.
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