Originariamente Scritto da thetongue
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La fornero e i giovani schizzinosi
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Originariamente Scritto da Theycallmechobo Visualizza MessaggioGiusto per buttare la' 4 parole....
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Comunque ,senza polemica e senza riferimento a qualcuno che ha scritto nel thtead in particolare;provate a lavorare e a mettervi in gioco per un po' di tempo,almeno qualche anno,poi palate.Mi pare che qua molti di voi facciano dei gran discorsi senza conoscere il mondo del lavoro...
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Originariamente Scritto da SonGohan Visualizza MessaggioDeduco che:
1)Sei uno di quelli che vive per lavorare
oppure
2)Lavori per vivere come tutti e l'accettare certi lavori sottopagati è solo una strategia a lungo termine, mi sacrifico un pò ora per stare meglio in futuro.
Spero la 2
detto ciò, dovresti solo sperare che esistano persone che vivono per lavorare (o per meglio dire, che considerino il lavoro una priorità nella loro vita, una situazione in cui creare proattivamente e da cui trarre soddisfazioni personali).
quello che sottolineavo è che tutt'ora esiste una enorme fetta di lavoratori fantozziani, con scarse ambizioni, che la mattina programma al secondo le attività per svegliarsi il più tardi possibile, che appena il capo gira la testa si mette a cazzeggiare e che la sera fa il conto alla rovescia sui blocchi di partenza per scappare via dall'ufficio. (sono almeno 80 anni che si studia il moral hazard in letteratura, immagina quanto sia radicato e diffuso il problema)
questa realtà, fatta di persone che lavorano unicamente per pagarsi ciò che fanno nel tempo libero, è diffusa e sebbene un'impresa non sia teoricamente progettata per sopportare il costo di lavoratori passivi, la società DEVE assorbirli nel migliore dei modi e trovare la via più efficiente per rendere quelle 8 ore più produttive e meno stressanti possibili.
il sistema capitalistico moderno nasce strutturato su una netta (immodificabile) separazione tra dirigenti e operai/impiegati. la crisi di questo sistema sorge nel momento in cui si dà la (giustissima) possibilità a tutti di fare carriera. il problema però è che la maggior parte di queste nuove aspirazioni è basata unicamente sui privilegi della classe dirigente e non sugli oneri; oneri insostenibili e inaccettabili per la stragrande maggioranza di questi.
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Originariamente Scritto da Testa Visualizza Messaggiolavorare gratis o quasi è la nuova frontiera della mestizia (la forma mentis per cui nella vita esiste solo il lavoro, e che il lavoro è un valore in sè, non inquanto ti permette di realizzare "altro") - vedi stage, corsi, praticantato, ecc - sopratutto perchè tale modalità tende ad "allargarsi".
secondo me si dovrebbe cominciare ad essere molto più schizzinosi, sopratutto in certi ambiti.
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Originariamente Scritto da Liam & Me Visualizza MessaggioRoba che se batte il piede un po' forte in terra.
Fine OT.
(sto chiedendo, per l'altra questione, perché le migliori che intendo io non è detto che lo siano per l'interesse della ragazza, nel mio campo la sorbonne e il boston college, ma ho chiesto per l'indirizzo che mi ha dato attendo risposta)
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Originariamente Scritto da Black87 Visualizza Messaggio
In realtà la cosa che mi ha sorpreso di più è che la gente si senta toccata dalle parole della fornero, che ha detto che semplicemente consiglia "ai suoi" (credo che stesse parlando quindi di neolaureati, giovani, quindi non te Naoto ) di non essere schizzinosi. Se gran parte dei giovani si è sentita indignata, un motivo ci sarà. Nel mio piccolo, sottolineavo il fatto che quando discuto con i colleghi noto che la gran parte "manda i curriculum" o addirittura aspetta che la clientela arrivi dal cielo. Se parlo del mio lavoro magari mi sento dire che "quei lavori sottopagati non sono quello che dovrebbe fare lo psicologo" o addirittura "col ***** che lavorerei gratis come fai tu". Ora che la fornero dice che siamo un po' choosy vedo le stesse persone con nulla in mano che si indignano e io e qualche altro che stiamo zitti e cominciamo a raccogliere poca roba -ma proprio pochissima- dopo anni di vitaccia. Permetti che se in situazioni così non posso dire dal vivo "hai visto che un po' avevo ragione", almeno mi metto a dirlo su bodyweb, zona franca dove si può rivangare a un 40enne indignato che frequenta il trentesimo master che magari è un minchione.
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Originariamente Scritto da gorgone Visualizza Messaggioti sei per caso dimenticato qualche parola? mi sfugge il senso.
(sto chiedendo, per l'altra questione, perché le migliori che intendo io non è detto che lo siano per l'interesse della ragazza, nel mio campo la sorbonne e il boston college, ma ho chiesto per l'indirizzo che mi ha dato attendo risposta)
più vado avanti e più mi accorgo che tu hai pienemante ragione, bw è fantastico
la zia fornero un po meno a dir la verità, putroppo conosco "il tipo"
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Originariamente Scritto da Theycallmechobo Visualizza MessaggioGiusto per buttare la' 4 parole....
Il concetto di raccomandazione italiano è del tutto distorto e clientelare.
Se dovessi scegliere chi assumere tra due soggetti che mi sembrano ugualmente bravi e poi ci fosse uno di questi che ha un terza persona (che io considero affidabile o anche solo rispettabile) che me lo raccomanda, sceglierei quello rispetto ad uno che non ha nessuno che garantisca per lui
Anzi ti dirò di più, potrei scegliere quello raccomandato anche se mi sembrasse un pochino meno bravo dell'altro, qualora ci fosse qualcuno di affidabile che lo avesse potuto "testare" per più tempo di me, semplicemente perché la probabilità di "errore" in fase di screening è molto più elevata.
Non è che se uno è raccomandato deve per forza essere un deficiente, anzi chi si merita una raccomandazione dovrebbe essere in gamba. Poi che in Italia succeda spesso il contrario, posso essere d'accordo.Last edited by PrinceRiky; 25-10-2012, 16:55:16.
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Originariamente Scritto da centos Visualizza Messaggiola zia fornero un po meno a dir la verità, putroppo conosco "il tipo"
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la cosa paradossale è che all'estero insieme al CV la raccomandazione è spesso (espressamente) l'unico modo per ottenere un posto, per lo meno in ambito accademico. In Italia invece sulla carta le raccomandazioni sono proibite e punite.
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Originariamente Scritto da girl on the moon Visualizza Messaggio
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Originariamente Scritto da gorgone Visualizza Messaggiodavvero? per me invece è un po' un'enigma, faccio fatica ad inquadrarla.
è un'anguilla, una di quelle persone che si infila in ogni pertugio
conosce gente, ha fatto cose, ha scalato
non si sa bene per quali meriti ma è arrivata ad un certo livello e finalmente può esercitare il proprio potere
ad un certo punto non è una questione di guadagni, è una questione di potere
Originariamente Scritto da Black87 Visualizza Messaggiola cosa paradossale è che all'estero insieme al CV la raccomandazione è spesso (espressamente) l'unico modo per ottenere un posto, per lo meno in ambito accademico. In Italia invece sulla carta le raccomandazioni sono proibite e punite.
il senso di raccomandazione dovrebbe essere:
conosci tizio, mi ha detto che avete lavorato assieme?
si, ha lavorato per me, abbiamo finito il progetto ed è una persona seria e competente
ah perfetto, grazie
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Originariamente Scritto da Black87 Visualizza Messaggiola cosa paradossale è che all'estero insieme al CV la raccomandazione è spesso (espressamente) l'unico modo per ottenere un posto, per lo meno in ambito accademico. In Italia invece sulla carta le raccomandazioni sono proibite e punite.
ma d'altronde avere qualcuno che dica che sei bravo in italia è sinonimo di manini e sotterfugi.Last edited by PrinceRiky; 25-10-2012, 17:19:41.
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Originariamente Scritto da PrinceRiky Visualizza Messaggionon devi dedurre nulla sul mio conto, perché è insensato fare analisi unicamente dal proprio punto di vista e secondo i propri gusti e scelte. questo è il motivo per cui non si cava mai un ragno da un buco. a sto mondo non siamo tutti uguali e quello che vale per una categoria di persone non vale per un'altra. spesso si ragiona come se tutto il mondo avesse le nostre esigenze, capacità e ambizioni... non è così.
detto ciò, dovresti solo sperare che esistano persone che vivono per lavorare (o per meglio dire, che considerino il lavoro una priorità nella loro vita, una situazione in cui creare proattivamente e da cui trarre soddisfazioni personali).
quello che sottolineavo è che tutt'ora esiste una enorme fetta di lavoratori fantozziani, con scarse ambizioni, che la mattina programma al secondo le attività per svegliarsi il più tardi possibile, che appena il capo gira la testa si mette a cazzeggiare e che la sera fa il conto alla rovescia sui blocchi di partenza per scappare via dall'ufficio. (sono almeno 80 anni che si studia il moral hazard in letteratura, immagina quanto sia radicato e diffuso il problema)
questa realtà, fatta di persone che lavorano unicamente per pagarsi ciò che fanno nel tempo libero, è diffusa e sebbene un'impresa non sia teoricamente progettata per sopportare il costo di lavoratori passivi, la società DEVE assorbirli nel migliore dei modi e trovare la via più efficiente per rendere quelle 8 ore più produttive e meno stressanti possibili.
il sistema capitalistico moderno nasce strutturato su una netta (immodificabile) separazione tra dirigenti e operai/impiegati. la crisi di questo sistema sorge nel momento in cui si dà la (giustissima) possibilità a tutti di fare carriera. il problema però è che la maggior parte di queste nuove aspirazioni è basata unicamente sui privilegi della classe dirigente e non sugli oneri; oneri insostenibili e inaccettabili per la stragrande maggioranza di questi.
Sembra quasi che chi "lavora per vivere" sul posto di lavoro sia per forza uno scansafatiche.
A quanto pare sono una categoria a parte. Lavoro per vivere, ma quelle 8 ore mi impegno e infatti sono tra i più apprezzati nella mia azienda. Non mi piace lavorare, se avessi ereditato una rendita farei volentieri a meno di farlo, eppure la mia mentalità del "prima il dovere poi il piacere" funziona bene. Purtroppo hai ragione pure tu, molte persone pensano ci sia solo il piacere nella vita.
Dato che ho una mentalità schematica ti proporrei questa nuova e spero più precisa suddivisione:
1) chi "lavora per vivere" ed è un fagnano --> i fannulloni che dipingevi
2) chi "lavora per vivere" ma per cultura sa che "prima c'è il dovere e poi il piacere" quindi il lavoro lo svolge con impegno perchè sa che bisogna farlo e bene
3)chi "vive per lavorare" perchè è un fissato del dover far carriera a tutti i costi e la vive male
4)chi "vive per lavorare" ed ha la fortuna di aver trovato il lavoro che gli piace quindi se la vive bene
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Però non è del tutto vero che in Italia siano vietate le raccomandazioni...le lettere di presentazione in ambito universitario sono piuttosto frequenti e comunemente accettate. Certo, se diventano prassi perdono il loro valore.In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
ma_75@bodyweb.com
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Che non siano schizzinosi i giovani nella scelta del primo lavoro"
Dov'è la scelta?
Il primo ministro donna ad aver piazzato in una delle prestigiose università italiane la figlia senza concorso alcuno (se ricordo bene).
Questa frase commenta da sola la persona che l'ha pronunciata.
Quando chi ascolterà questi individui avrà lo spirito di opporsi in massa le cose cambieranno. Spiegasse ad un contadino come me come si può essere schizzinosi nella scelta del primo lavoro
se non c'è nemmeno lavoro !
Da un ministro ci si aspetta di considerare lavoro quello riconosciuto dallo stato ovviamente non a raccogliere patate che pur è dignitoso e non mi vergognerei a farlo. Mi vergogno di essere italiano e mi vergogno di dover guardare un popolo di 60.000.000 di persone a sottostare a questa gente quando ribellandosi con civiltà otterrebbe quello che ci si aspetta e non lo schiavismo con il quale sono abituati ascoltando quei spara punti elettorali ai comizi.
Io la tv la accendo per intrattenimento e non certo per informazione, gente a cominciare dai miei è ipnotizzata dai telegiornali pilotati dalla classe dirigente politica. Mi fanno ridereLast edited by Palestra86; 25-10-2012, 18:05:22.
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