In questi giorni mi è capitato di incrociare questo nuovo programma che pare aver avuto un successo mondiale fin dai suoi esordi americani, sotto la scorta di Trump e del suo circo.
Si tratta di un reality dove una rosa di candidati deve affrontare un colloquio di lavoro con un magnate del business attraverso prove pratiche di marketing, vendita, strategia, etc, in cui tutti insieme devono cercare di raggiungere una vittoria comune.
Tra di loro, di prova in prova e attraverso continue eliminazioni degli elementi meno produttivi del team, ne rimarrà solo uno che avrà la possibilità di lavorare nella azienda del "boss" con uno stipendio a 6 zeri (quindi circa 80 mila euro al mese, per un anno).
In Italia l'azienda e il boss, sono nell'ordine la Billionare Life e Flavo Briatore.
Detto questo, devo confessarvi che, pur non essendo un amante dei reality e della sovraesposizione mediatica dei personaggi di dubbio talento che di solito vi partecipano, ho trovato questo format molto interessante.
questo per diversi motivi, tra cui la serietà del tema trattato (e cioè "IL lavoro") e i risvolti psicologici, sociali e tecnici che il candidato ideale deve avere per superare il colloquio.
primo tra tutti però mi ha colpito un aspetto: la verosimiglianza delle dinamiche sociali e professionali che si creano e l'orizzontalità della gerarchia sociale e culturale. belli, brutti, ricchi, poveri, graduati o meno che siano, vince solo chi ha talento, chi dimostra di avere tutte le doti di un uomo/donna di successo.
in questo quindi, a mio avviso, l'originalità di questo programma che, una volta tanto, toglie quella patina dorata tipico dei reality e chiede (magari per finzione, non pretendo sia autentico) ai suoi concorrenti di essere davvero migliori di tutti gli altri.
cosa ne pensate voi? lo avete seguito?
Si tratta di un reality dove una rosa di candidati deve affrontare un colloquio di lavoro con un magnate del business attraverso prove pratiche di marketing, vendita, strategia, etc, in cui tutti insieme devono cercare di raggiungere una vittoria comune.
Tra di loro, di prova in prova e attraverso continue eliminazioni degli elementi meno produttivi del team, ne rimarrà solo uno che avrà la possibilità di lavorare nella azienda del "boss" con uno stipendio a 6 zeri (quindi circa 80 mila euro al mese, per un anno).
In Italia l'azienda e il boss, sono nell'ordine la Billionare Life e Flavo Briatore.
Detto questo, devo confessarvi che, pur non essendo un amante dei reality e della sovraesposizione mediatica dei personaggi di dubbio talento che di solito vi partecipano, ho trovato questo format molto interessante.
questo per diversi motivi, tra cui la serietà del tema trattato (e cioè "IL lavoro") e i risvolti psicologici, sociali e tecnici che il candidato ideale deve avere per superare il colloquio.
primo tra tutti però mi ha colpito un aspetto: la verosimiglianza delle dinamiche sociali e professionali che si creano e l'orizzontalità della gerarchia sociale e culturale. belli, brutti, ricchi, poveri, graduati o meno che siano, vince solo chi ha talento, chi dimostra di avere tutte le doti di un uomo/donna di successo.
in questo quindi, a mio avviso, l'originalità di questo programma che, una volta tanto, toglie quella patina dorata tipico dei reality e chiede (magari per finzione, non pretendo sia autentico) ai suoi concorrenti di essere davvero migliori di tutti gli altri.
cosa ne pensate voi? lo avete seguito?
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