Riapertura delle case chiuse

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  • sansampei
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    Originariamente Scritto da Bob Terwilliger Visualizza Messaggio
    Io, oltre l'ammirazione per il saper vedere oltre i sentimenti di ribrezzo suscitati dalla bruttezza, riconosco in loro quel bisogno di aiutare il prossimo che sta alla base della vocazione nelle professioni assistenziali (psicologo, medico, infermiere ecc.). Questo bisogno di aiutare, ben radicato nell'inconscio, spesso si sviluppa in modo reattivo ad ambienti di crescita poco calorosi. Secondo Heinz Kohut, i traumi che possono portare al disagio psicologico possono anche portare allo sviluppo delle nostre migliori qualità. Il talento per l'arte, ad esempio, è spesso legato a perturbazioni narcisistiche (che, a seconda del punto di vista, possono essere definite traumatiche oppure "meno che ottimali").

    Questa è una delle ragioni per cui mi mette i brividi l'attribuzione arbitraria di una debolezza psicologica sulla base degli esiti che ha nella personalità. Tutti noi cresciamo in ambienti meno che ottimali, laddove l'ottimo è in effetti uno stato di perfezione irraggiungibile. Una delle ragioni che ci rendono così suscettibili ai traumi e al disagio psicologico è che, probabilmente, la natura ha selezionato le persone più traumatizzabili perché questa ipersensibilità ai traumi porta allo sviluppo della creatività e alla capacità di trovare soluzioni adattative alle perturbazioni ambientali.

    Non si può decidere a priori, sulla base della propria discutibile morale, che una persona debba essere salvata anche quando non ha nessun desiderio di essere salvata. Da cosa vogliamo salvare le infermiere sessuali? Dalla propria voglia di aiutare il prossimo? Dal proprio concepire il sesso come un bisogno che tutti, anche i disabili e gli psicotici, hanno? Le vogliamo salvare dal "mercificare il proprio corpo" e dal perdere la dignità, visto che il loro è un lavoro e sono retribuite per questo?


    Laddove tu provi stima, Vazzo, temo che qualcun altro possa provare pena, quasi queste donne fossero delle malate, o disprezzo.
    Più che di morale, tuttavia, almeno nel caso della prostituzione e non di questa assistenza più sociale che sanitaria, si dovrebbe parlare di fondamenta del diritto costituzionale contemporaneo: ovvero l'intangibilità della dignità umana, che si esprime anche nel non vendere il proprio corpo per quello che è, senza che valga la componente umana, ma affiori solo quella istintiva sessuale (passiva, nel caso della persona che si prostituisce, uomo o donna che sia).

    Ripeto, poi, questa assistenza, che a me pare toccare più i disagi della persona come conseguenza di certe malattie o di certe situazioni della vita difficili, piuttosto che malattie, ha un fine diverso, ma presuppone un principio (psicologico) che, appunto, per essere tale, è certamente opinabile (fermo restando che vi sono anche principi scientifici del tutto opinabili): la sessualità è una componente necessaria della vita di un essere umano. E si intende neanche la sessualità tutta, ma solo quella in senso stretto, ovvero quella scaturita da un eteroerotismo. Ma, tuttavia, a me sembra che questo principio non sia pacificamente accolto dal mondo scientifico, tanto più se paragonati ad altri (tanti) bisogni di cui l'assistenza (pubblica o privata) dovrebbe occuparsi (E, d'altronde, una volta arrivati ad occuparsi di certi bisogni, la vita di qualsiasi persona può essere da quest'ultima presa in mano, e può portare ad una piena realizzazione e soddisfazione, anche nella vita sessuale).

    Infine, per non disturbare il mondo scientifico ed antropologico: ma siamo sicuri che le persone che vivono in condizioni psicofisiche peggiori della media della popolazione (senza usare termini strani, come malati o diversamente abili) abbiano bisogno - poi - di sessualità e non di amore?
    Amore?
    Questo è il mio diario


    * Chiedo aiuti per dimagrire e non perdere più massa magra

    Originariamente Scritto da artemide
    stai tranquillo, non si diventa enormi così facilmente! in bocca al lupo per la tua tartaruga!

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    • Sartorio
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      Comunque ne stiamo facendo una questione filologica quando il punto è che c'è un sacco di marmaglia che guadagna l'ira di dio esentasse, ed è anche giustificata da un generalizzato pietismo (di comodo).
      Sono sfruttate? Vadano a denunciare i propri aguzzini, se non lo sono rilascino fattura come qualsiasi libero professionista.
      Originariamente Scritto da gorgone
      il capitalismo vive delle proprie crisi.

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      • Bob Terwilliger
        bluesman
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        • Osteria
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        L'intangibilità della dignità è un concetto morale, quindi si sta parlando esclusivamente di morale. Il tentativo di scorporare le due cose è quantomeno ingenuo, se non mistificatorio: la dignità non si misura con gli strumenti; il concetto di dignità è diversissimo in base alle culture in quanto deriva dalle considerazioni morali, a loro volta diverse.
        Stabilire che mercificare il proprio corpo sia una perdita della dignità è un arbitrio. La stessa definizione della prostituzione come mercificazione è arbitrario. Ti invito ad esempio a cercare le dichiarazioni di Chiara Salvadé all'indomani della pubblicazione delle sue foto in topless su Playboy USA: entusiasmo, un traguardo raggiunto, che si inscrive nei valori di migliaia di donne. Arrivare alla Playboy Mansion non è una scelta di ripiego, è il coronamento di una carriera che richiede dedizione e sacrificio e una competitività fortissima. Il fatto che alcune persone reputino questi valori come sbagliati o immorali è affar loro, e ribadisco che voler eliminare tali comportamenti "immorali" con la scusa della salvaguardia della dignità ha a che fare solo con la morale limitata di questi soggetti, non certo con presunti problemi mentali della donne coinvolte.

        E' inaccettabile anche la presunzione con cui parli dell'assistenza sociosanitaria. Pare, dalle tue parole, che una volta "soddisfatti certi bisogni" - non meglio specificati - il malato psichiatrico possa "prendere in mano" la propria vita e trovare da solo una felice vita sessuale. E' evidente che non hai neanche la più pallida idea di cosa siano la vita di una persona con una malattia mentale, i suoi problemi e i suoi bisogni. Queste persone hanno bisogno di amore E di sessualità. Siamo sicuri? Io sì, sono sicuro eccome, perché penso alle (molte) persone con cui mi sono confrontato e so quanto la mancanza di sesso sia un aspetto centrale dei loro pensieri.
        "Prendere in mano" la propria vita è un traguardo sempre desiderato e quasi mai raggiungibile, non nei termini che credi tu, se pensi che una volta "presa in mano" la situazione un malato mentale grave possa trovare una soddisfazione sessuale non mercenaria.
        "Sesso? Ti sbagli amico caro, ciò che vuoi davvero è amore..." Sampei, vai a conoscerli, i pazienti dei CSM. Frequentali abbastanza a lungo da avere la confidenza necessaria a parlare con loro di amore e sesso. Non una o due persone, ma dieci, venti, cento. Poi scoprirai in prima persona quanto sia diverso parlare di un generico archetipo del malato rispetto alle persone, vere, affette da disturbi psichiatrici.
        Originariamente Scritto da Sean
        Bob è pure un fervente cattolico.
        E' solo in virtù di questo suo essere del Cristo che gli perdono quei suoi certi amori per le polveri, il rock, la psicologia, la pornografia e pure per Sion.

        Alice - How long is forever?
        White Rabbit - Sometimes, just one second.

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        • gorgone
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          • nel cuore di chi è nel mio cuore
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          Originariamente Scritto da Sartorio Visualizza Messaggio
          Comunque ne stiamo facendo una questione filologica quando il punto è che c'è un sacco di marmaglia che guadagna l'ira di dio esentasse, ed è anche giustificata da un generalizzato pietismo (di comodo).
          Sono sfruttate? Vadano a denunciare i propri aguzzini, se non lo sono rilascino fattura come qualsiasi libero professionista.
          in italia non fanno la fattura gli idraulici, per star sulle tubature.. perché dovrebbero poi le prostitute?
          questo argomento mi è sempre sembrato un po' debole in italia, son sincera.
          dirai che anche il 20% sarebbe meglio di nulla, ma insomma.

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          • Sartorio
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            Originariamente Scritto da gorgone Visualizza Messaggio
            in italia non fanno la fattura gli idraulici, per star sulle tubature.. perché dovrebbero poi le prostitute?
            questo argomento mi è sempre sembrato un po' debole in italia, son sincera.
            dirai che anche il 20% sarebbe meglio di nulla, ma insomma.
            Appunto, ed è un grosso problema, vale sia per l'idraulico che per la mignotta, anche se l'idraulico ha gli studi di settore, e la gdf ad un certo punto qualche domandina gliela va a fare, la prostituta ha la più completa libertà di manovra sugli incassi.

            Mi rendo conto che in una discussione (su qualsiasi argomento) pagare le tasse sia il tema debole, c'è qualcuno che ama le tasse? Ma diventa un argomento forte se vai a spulciare i numeri, i tedeschi hanno legalizzato la prostituzione per questo, le dietrologie morali vengono in un secondo momento, non esiste attività che possa essere lasciata nel grigio, sfruttando una tacita connivenza. E'la scarsa trasparenza e l'assenza di un giudizio uniforme che ci rende il paese di pulcinella.

            In Germania si sono inventati anche il parchimetro per le prostitute che operano in strada, 6 euro l'ora.
            Originariamente Scritto da gorgone
            il capitalismo vive delle proprie crisi.

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            • gorgone
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              • nel cuore di chi è nel mio cuore
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              il parchimetro mi ricordo di averlo letto.
              parliamo sempre di germania, in cui, scommetto, anche gli idraulici pagano le tasse.

              il punto a mio avviso invece è proprio questo:

              Originariamente Scritto da Sartorio Visualizza Messaggio
              le dietrologie morali vengono in un secondo momento, non esiste attività che possa essere lasciata nel grigio, sfruttando una tacita connivenza.
              tutte le attività illegali sono nel grigio, se assoldo un killer per far fuori qualcuno il killer non pagherà le tasse.

              decidere se un'attività sia lecita o meno è il punto saliente, se lasciamo da parte per un attimo il punto di vista che accalora di più ciascuno di noi, e che è diverso per ciascuno di noi, per te sono le tasse pare chiaro, ad esempio, per altri l'intromissione etica dello stato in una sfera percepita come personale, l'uso del proprio corpo ecc ecc..
              insomma provando a respirare profondamente e guardare la questione con un certo distacco a me non pare così facile la questione.
              il fatto che la prostituzione sia sempre esistita non la colloca tra le attività "lecite" per questa sola evidenza.

              del resto la china che porta a depenalizzare i reati perché non si riesce a punirli e aggravano solo il lavoro dei tribunali (es. furto con destrezza) o perché è prassi comune è una china pericolosa, su cui meriterebbe riflettere, invece che lasciarsi scivolare dall'entusiasmo.

              il diritto naturale inteso come innato nell'uomo non esiste, questo è chiaro, tutto è arbitrio (tranne per chi è solito ascoltare cespugli in fiamme che parlano) ma esiste un diritto che si viene a formare nell'evoluzione culturale e sociale di una comunità, come patto che è arbitrario certo, ma è stabilito (e modificabile, sia chiaro).
              attualmente in italia davvero una parte minoritaria della popolazione considera la prostituzione come una lavoro come un altro, basta che, a tutti quelli che qua hanno sostenuto la giustezza della legalizzazione si ponga la domanda: tu metteresti su famiglia con una prostituta.
              questo scoperchia un vaso di pandora, connesso alla sessualità, alla sfera intima, al rapporto di coppia esclusivo tutte formazioni culturali e arbitrarie (legate peraltro più al concetto di proprietà privata che altro), ma tanto radicate da non essere facilmente aggirabili.

              considerare la prostituzione alla stregua di un qualsiasi altro lavoro, oggi come oggi, è una grossolana semplificazione.

              del resto diffido sempre dagli argomenti che ottengono i plebisciti.
              Last edited by gorgone; 23-09-2012, 14:57:28.

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              • sansampei
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                Originariamente Scritto da Bob Terwilliger Visualizza Messaggio
                L'intangibilità della dignità è un concetto morale, quindi si sta parlando esclusivamente di morale. Il tentativo di scorporare le due cose è quantomeno ingenuo, se non mistificatorio: la dignità non si misura con gli strumenti; il concetto di dignità è diversissimo in base alle culture in quanto deriva dalle considerazioni morali, a loro volta diverse.
                Stabilire che mercificare il proprio corpo sia una perdita della dignità è un arbitrio. La stessa definizione della prostituzione come mercificazione è arbitrario. Ti invito ad esempio a cercare le dichiarazioni di Chiara Salvadé all'indomani della pubblicazione delle sue foto in topless su Playboy USA: entusiasmo, un traguardo raggiunto, che si inscrive nei valori di migliaia di donne. Arrivare alla Playboy Mansion non è una scelta di ripiego, è il coronamento di una carriera che richiede dedizione e sacrificio e una competitività fortissima. Il fatto che alcune persone reputino questi valori come sbagliati o immorali è affar loro, e ribadisco che voler eliminare tali comportamenti "immorali" con la scusa della salvaguardia della dignità ha a che fare solo con la morale limitata di questi soggetti, non certo con presunti problemi mentali della donne coinvolte.

                E' inaccettabile anche la presunzione con cui parli dell'assistenza sociosanitaria. Pare, dalle tue parole, che una volta "soddisfatti certi bisogni" - non meglio specificati - il malato psichiatrico possa "prendere in mano" la propria vita e trovare da solo una felice vita sessuale. E' evidente che non hai neanche la più pallida idea di cosa siano la vita di una persona con una malattia mentale, i suoi problemi e i suoi bisogni. Queste persone hanno bisogno di amore E di sessualità. Siamo sicuri? Io sì, sono sicuro eccome, perché penso alle (molte) persone con cui mi sono confrontato e so quanto la mancanza di sesso sia un aspetto centrale dei loro pensieri.
                "Prendere in mano" la propria vita è un traguardo sempre desiderato e quasi mai raggiungibile, non nei termini che credi tu, se pensi che una volta "presa in mano" la situazione un malato mentale grave possa trovare una soddisfazione sessuale non mercenaria.
                "Sesso? Ti sbagli amico caro, ciò che vuoi davvero è amore..." Sampei, vai a conoscerli, i pazienti dei CSM. Frequentali abbastanza a lungo da avere la confidenza necessaria a parlare con loro di amore e sesso. Non una o due persone, ma dieci, venti, cento. Poi scoprirai in prima persona quanto sia diverso parlare di un generico archetipo del malato rispetto alle persone, vere, affette da disturbi psichiatrici.
                Tu mi dici che dire che la prostituzione sia sbagliata moralmente è un arbitrio.
                Ebbene, anche quando dici che le persone in condizioni psicofisiche cattive hanno bisogno di amore e sessualità, tu stai commettendo un arbitrio.
                Ed anche se porti a tuo favore un'esperienza, ne potrei portare anche io di lesioni della dignità umana, attraverso la mercificazione del proprio corpo.

                Addirittura, ci possono essere lesioni della dignità VOLONTARIE, ovvero lesioni che ci si permette, a fronte di necessità da soddisfare.
                E, vorrei solo ricordare, viviamo in un ordinamento che rifiuta al lavoratore che vuole guadagnare non 300 non 500 euro a serata, ma 12 euro in più, di lavorare altre due ore al giorno, perchè il suo bene, quello della vita, quello della salute psicofisica, vale più del denaro che può guadagnare, vale più del lavoro, anche sociale, che può offrire.

                Inoltre, io ho parlato di dare amore. Dare amore è più difficile che dare sessualità. O dare sesso.
                Dare amore implica una completa affezione alla persona, che può anche prescindere dal contatto fisico.
                E poi, quando mi sono riferito a persone che potessero avere dei bisogni soddisfatti per poi 'prendere il volo', mi riferivo a quelle che erano state designate con la formula ..." persone che non possono permettersi una vita sessuale minima"... .
                In questo quadro di bisognosi, dunque, non c'è solo la persona affetta da disagi psicofisici, ma anche - secondo quello che ho capito dalla frase - persone con lievi disagi, diverse patologie che nascono più da insofferenze della vita, che da problemi diagnosticabili in maniera più o meno uniforme su più persone.

                Detto ciò, forse si confonde il problema della mancanza di sessualità di queste persone con un altro problema, che qui ripeto: la solitudine.
                Se queste persone non fossero sole, probabilmente non ci sarebbero assistenze di questo genere pronte ad offrire il loro servizio.

                Infine, e voglio specificarlo, il diritto non è la morale.
                E questa concezione antiimperialistica - e ben venga - ma direi quasi autonomistica fino al punto di rottura delle verità empiricamente dimostrate che vuole che i diritti, in assoluto, non esistano, ma esista solo un diritto in ogni Paese e cultura, va sfatata.

                In primo luogo perchè non ho voluto dire (e non si intende dire, a livello mondiale) che il diritto ad andare in Chiesa sia un diritto assoluto, ma perchè ho detto che il diritto a non vedersi l'umiliazione del corpo è un diritto che vale sia in Italia che in Arabia Saudita. Perchè l'esperienza del male è un'esperienza che ogni uomo fa ed ogni uomo, arabo od indiano o cinese, sa quanto fa male l'assenza del diritto alla vita, del diritto alla libertà di parola e di comunicazione, del diritto a vedere il sole e dire ciò che si vuole di quello che si è visto.

                Le culture sono culture. Ma le differenze su come vengano trattati gli uomini, come tali o mezze bestie, non possono essere accettabili, anche alla luce del fatto che pure le nostre culture ci sono state, diverse da questa di oggi, ed erano - profondamente - sbagliate.
                Questo è il mio diario


                * Chiedo aiuti per dimagrire e non perdere più massa magra

                Originariamente Scritto da artemide
                stai tranquillo, non si diventa enormi così facilmente! in bocca al lupo per la tua tartaruga!

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                • Sartorio
                  Non utente di Bodyweb
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                  Gorgone, il punto è che la prostituzione non è illegale in questo paese, non lo è per la prostituta e neppure per il cliente, è una attività lecita de facto. Solo l'eventuale sfruttatore commette il reato.

                  La prostituta usufruisce della statale costruita con quali soldi? Usufruisce del tuo stesso sistema sanitario, chi paga?

                  Se qualcuno ti domandasse preferisci l'IMU o la tassazione sulle prestazioni sessuali a pagamento, cosa risponderesti?
                  Originariamente Scritto da gorgone
                  il capitalismo vive delle proprie crisi.

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                  • gorgone
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                    • nel cuore di chi è nel mio cuore
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                    Originariamente Scritto da Sartorio Visualizza Messaggio

                    Se qualcuno ti domandasse preferisci l'IMU o la tassazione sulle prestazioni sessuali a pagamento, cosa risponderesti?
                    non saprei rispondere, ma lascia perdere me, che, ho detto più volte, non ho in odio le tasse (e ne pago tante, sia chiaro).
                    peraltro non usufruendo dei servizi, dato che ho fatto tutte scuole private e sono sempre andata pagando dai medici

                    non ho una posizione su questa questione, sono seria.
                    la questione tasse/prostitute.

                    in italia, come dicevo, è illegale lo sfruttamento, è illegale prendere soldi da chi vende il proprio corpo, fosse anche lo stato a prenderli e questo compensa (oppure peggiora, anche su questo non ho un 'opinione) il fatto che la prostituzione sia marginalizzante.

                    mi ricordo l'intervista di un ragazzo tedesco che diceva: ah sì la mia fidanzata si è prostituita per un po' mentre eravamo fidanzati, per mettere da parte i soldi per comprarci casa.

                    ero con riky ed, entrambi, siamo rimasti basiti.
                    come scatena ilarità nell'italiano (qua le battute si sono sprecate) la patty d'addario che dichiara di fare la escort per realizzare il sogno di suo padre.



                    ripeto non ho un'idea in merito, ma vorrei che non semplificaste troppo qualcosa che, a mio avviso, non è così facilmente derubricabile.
                    se la prostituzione da noi ha un'onta sociale, allora è giusto che lo stato non ci speculi sopra.

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                    • Sartorio
                      Non utente di Bodyweb
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                      E'un cane che si morde la coda, la prostituta da noi subisce l'onta sociale (ed anche qui avrei molto da ridire) proprio perché rimane in quella zona grigia. Se fosse un mestiere come gli altri, con regolare inquadramento ed aliquota irpef nessuno potrebbe dirgli niente, esattamente come in Germania, giusto qualche comare di paese per citare De Andrè, ma quelle si sa, parlano sempre.
                      Originariamente Scritto da gorgone
                      il capitalismo vive delle proprie crisi.

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                      • Liam & Me
                        Bad Blake
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                        Originariamente Scritto da gorgone Visualizza Messaggio
                        il parchimetro mi ricordo di averlo letto.
                        parliamo sempre di germania, in cui, scommetto, anche gli idraulici pagano le tasse.

                        il punto a mio avviso invece è proprio questo:



                        tutte le attività illegali sono nel grigio, se assoldo un killer per far fuori qualcuno il killer non pagherà le tasse.

                        decidere se un'attività sia lecita o meno è il punto saliente, se lasciamo da parte per un attimo il punto di vista che accalora di più ciascuno di noi, e che è diverso per ciascuno di noi, per te sono le tasse pare chiaro, ad esempio, per altri l'intromissione etica dello stato in una sfera percepita come personale, l'uso del proprio corpo ecc ecc..
                        insomma provando a respirare profondamente e guardare la questione con un certo distacco a me non pare così facile la questione.
                        il fatto che la prostituzione sia sempre esistita non la colloca tra le attività "lecite" per questa sola evidenza.

                        del resto la china che porta a depenalizzare i reati perché non si riesce a punirli e aggravano solo il lavoro dei tribunali (es. furto con destrezza) o perché è prassi comune è una china pericolosa, su cui meriterebbe riflettere, invece che lasciarsi scivolare dall'entusiasmo.

                        il diritto naturale inteso come innato nell'uomo non esiste, questo è chiaro, tutto è arbitrio (tranne per chi è solito ascoltare cespugli in fiamme che parlano) ma esiste un diritto che si viene a formare nell'evoluzione culturale e sociale di una comunità, come patto che è arbitrario certo, ma è stabilito (e modificabile, sia chiaro).
                        attualmente in italia davvero una parte minoritaria della popolazione considera la prostituzione come una lavoro come un altro, basta che, a tutti quelli che qua hanno sostenuto la giustezza della legalizzazione si ponga la domanda: tu metteresti su famiglia con una prostituta.
                        questo scoperchia un vaso di pandora, connesso alla sessualità, alla sfera intima, al rapporto di coppia esclusivo tutte formazioni culturali e arbitrarie (legate peraltro più al concetto di proprietà privata che altro), ma tanto radicate da non essere facilmente aggirabili.

                        considerare la prostituzione alla stregua di un qualsiasi altro lavoro, oggi come oggi, è una grossolana semplificazione.

                        del resto diffido sempre dagli argomenti che ottengono i plebisciti.
                        mmh.. ma "lavoro come un altro" ha diversi significati.

                        Scusa se semplifico troppo come al solito, ma se un ristorante di alto livello servisse scarafaggi vivi ed avesse un assaggiatore specializzato nel personale, questo contemporaneamente:

                        i) non farebbe un lavoro come un altro perche' in effetti ha una professione particolare e magari piu' di una ragazza rifiuterebbe di mettere su famiglia con un soggetto del genere.

                        ii) farebbe un lavoro come un altro, nel senso che viene pagato per un servizio che svolge, e' in regola con la legge, paga le tasse e contributi pensionistici.
                        B & B with a little weed










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                        • gorgone
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                          • nel cuore di chi è nel mio cuore
                          • Send PM

                          la nostra società si basa sula famiglia e sulla proprietà privata (anche invertendo i fattori, perché, ripeto, l'esclusività della coppia nasce, storicamente, per preservare il patrimonio ed è quindi più connessa ad una questione economica che all'aMMore come sentimento astratto).
                          la prostituzione va a toccare questi aspetti, mangiare scarafaggi no.

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                          Originariamente Scritto da Sartorio Visualizza Messaggio
                          E'un cane che si morde la coda, la prostituta da noi subisce l'onta sociale (ed anche qui avrei molto da ridire) proprio perché rimane in quella zona grigia. Se fosse un mestiere come gli altri, con regolare inquadramento ed aliquota irpef nessuno potrebbe dirgli niente, esattamente come in Germania, giusto qualche comare di paese per citare De Andrè, ma quelle si sa, parlano sempre.
                          può essere, l'ho detto, non lo so.
                          ma trovo che la facciate più facile di com'è. dico solo questo.
                          sul serio non ho una posizione, né ritengo di doverla avere essendo un problema che non mi tocca personalmente e pago, con le tasse, persone che legiferino in materia.
                          dovessi legiferare io, mi informerei di più.
                          però mi sembra argomento assai complesso. tutto qua.
                          (hai visto il suggerimento nel tuo profilo? l'ho iniziato e finito ieri adorabile.)
                          Last edited by gorgone; 23-09-2012, 15:32:39.

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                          • Liam & Me
                            Bad Blake
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                            • high as a kite
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                            Originariamente Scritto da gorgone Visualizza Messaggio
                            la nostra società si basa sula famiglia e sulla proprietà privata.
                            la prostituzione va a toccare questi aspetti, mangiare scarafaggi no.
                            mi sono svegliato da poco, ma ti offendi se dico che non ho capito?
                            B & B with a little weed










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                            • Sartorio
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                              gorgone perdonami ma era visto di cattivo occhio anche il semplice fatto che una donna lavorasse, o sbaglio? Proprio per quella idea di Stato basato sulla famiglia e sulla donna che deve badare solo alla casa, poi è venuta la costituzione, le leggi contro la discriminazione, e si è stabilita una parità di diritti. E'un discorso che vale per le prostitute come per gli omosessuali, saranno sempre dei pariah agli occhi di una società che non li inquadra in degli schemi prestabiliti. Lo stato non specula sul tuo guadagno, prende i soldi che gli servono per garantirti dei servizi minimi, ed eroga fondi alle scuole private, perfino alle università private, non siamo negli Stati Uniti. Che poi ci siano sprechi e corruzione è sotto gli occhi di tutti, ma di certo la strada che ci porta da casa a lavoro non è stata costruita da noi, e tutti pretendiamo che le strade ci siano, che non abbiano buche, se capisci quello che intendo. E conta che questo discorso te lo sta facendo una persona che è quanto più lontana possibile da certe idee assistenzialiste.
                              Originariamente Scritto da gorgone
                              il capitalismo vive delle proprie crisi.

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                              • gorgone
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                                Originariamente Scritto da Liam & Me Visualizza Messaggio
                                mi sono svegliato da poco, ma ti offendi se dico che non ho capito?
                                no, però non so spiegarlo meglio di così:

                                Originariamente Scritto da gorgone Visualizza Messaggio
                                basta che, a tutti quelli che qua hanno sostenuto la giustezza della legalizzazione si ponga la domanda: tu metteresti su famiglia con una prostituta.
                                questo scoperchia un vaso di pandora, connesso alla sessualità, alla sfera intima, al rapporto di coppia esclusivo tutte formazioni culturali e arbitrarie (legate peraltro più al concetto di proprietà privata che altro), ma tanto radicate da non essere facilmente aggirabili.
                                Originariamente Scritto da gorgone Visualizza Messaggio
                                mi ricordo l'intervista di un ragazzo tedesco che diceva: ah sì la mia fidanzata si è prostituita per un po' mentre eravamo fidanzati, per mettere da parte i soldi per comprarci casa.

                                ero con riky ed, entrambi, siamo rimasti basiti.
                                come scatena ilarità nell'italiano (qua le battute si sono sprecate) la patty d'addario che dichiara di fare la escort per realizzare il sogno di suo padre.
                                mentre mangiare scarafaggi non è invalidante nel rapporto di coppia (su cui si basa la nostra società, ricordiamolo).
                                del resto il migliore amico di mia madre, uomo per cui avevo una cotta da bambina, è un noto antropologo che, ai pranzi di natale, ci racconta se sia preferibile mangiare le termiti vive, tenendole per le alette e succhiandole mentre ancora si dibattono, oppure seccarle al sole e mangiarle come caramelle, belle tostate, però in effetti è sposato con un'altra antropologa.

                                ---------- Post added at 14:54:39 ---------- Previous post was at 14:48:14 ----------

                                Originariamente Scritto da Sartorio Visualizza Messaggio
                                gorgone perdonami ma era visto di cattivo occhio anche il semplice fatto che una donna lavorasse, o sbaglio?
                                Originariamente Scritto da gorgone Visualizza Messaggio
                                il diritto naturale inteso come innato nell'uomo non esiste, questo è chiaro, tutto è arbitrio (tranne per chi è solito ascoltare cespugli in fiamme che parlano) ma esiste un diritto che si viene a formare nell'evoluzione culturale e sociale di una comunità, come patto che è arbitrario certo, ma è stabilito (e modificabile, sia chiaro).
                                attualmente in italia davvero una parte minoritaria della popolazione considera la prostituzione come una lavoro come un altro, basta che, a tutti quelli che qua hanno sostenuto la giustezza della legalizzazione si ponga la domanda: tu metteresti su famiglia con una prostituta.

                                ripeto, per l'ultima volta, poi abbandono per disarmo.
                                non è che sia contro una regolamentazione o a favore, ripeto che non ne so abbastanza per avere una posizione, mi preme sottolineare che, tolta la bramosia di tasse e un mal o ben riposto senso di libertà individuale (che è SEMPRE limitata dal diritto come patto sociale, vale ricordarlo) la questione è complessa, in modo particolare in una società come quella italiana.

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