Psicologo/psicoterapeuta/ipnositerapia

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  • Ecatombe
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    #16
    le crisi sono completamente scomparse, anche perchè il problema della crisi di panico è che non pensi sia panico ma una malattia
    l'aver appurato che non era niente di fisico ma di mentale, aiuta e tanto
    l'ansia è passata lo stesso anche se dipende sempre dalla persona
    ho constatato sulla mia pelle che i cambi di stagione posso effettivamente provocare un pò d'ansia anche a chi ne ha sofferto in passato
    le cure se tolte gradualmente e con criterio non dovrebbero dare nessun problema e farti rischiare una ricaduta
    è importante capire che senza la buona volontà del paziente (seguire la cura, fiducia nel medico, voglia di "combattere" il problema etc.) si fa poca strada




    Filippesi 4:13 "Io posso ogni cosa in colui che mi fortifica"


    http://www.bodyweb.com/forums/arti-marziali/226736-regolamento-di-sezione.html




    ecatombe.bodyweb@tiscali.it

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    • huntermaster
      GUFOGNA
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      #17
      ok grazie
      Originariamente Scritto da laplace
      Io che sono innocente, il più innocente di tutti maledetti bastardi che mi avete concepito per poi farmi passare serate come questa
      Originariamente Scritto da Pesca
      vuole disperatamente scoprire se scopo, bevo, mi faccio inculare. cose che non saprà mai.

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      • odisseo
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        #18
        Originariamente Scritto da Ecatombe Visualizza Messaggio
        le crisi sono completamente scomparse, anche perchè il problema della crisi di panico è che non pensi sia panico ma una malattia
        l'aver appurato che non era niente di fisico ma di mentale, aiuta e tanto
        l'ansia è passata lo stesso anche se dipende sempre dalla persona
        ho constatato sulla mia pelle che i cambi di stagione posso effettivamente provocare un pò d'ansia anche a chi ne ha sofferto in passato
        le cure se tolte gradualmente e con criterio non dovrebbero dare nessun problema e farti rischiare una ricaduta
        è importante capire che senza la buona volontà del paziente (seguire la cura, fiducia nel medico, voglia di "combattere" il problema etc.) si fa poca strada
        la mia prof diceva che il paziente può essere considerato guarito quando dimentica di portarsi con sè il farmaco
        "
        Voi potete mentire a voi stesso, a quei servi che stanno con voi. Ma scappare, però, non potrete giammai, perché là, vi sta guardando Notre Dame"

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        • Ecatombe
          Apologeta Mod
          • Jan 2008
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          #19
          credo abbia ragione la tua prof




          Filippesi 4:13 "Io posso ogni cosa in colui che mi fortifica"


          http://www.bodyweb.com/forums/arti-marziali/226736-regolamento-di-sezione.html




          ecatombe.bodyweb@tiscali.it

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          • odisseo
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            #20
            Originariamente Scritto da Ecatombe Visualizza Messaggio
            credo abbia ragione la tua prof
            Siena è un polo d'eccellenza per la psichiatria

            "
            Voi potete mentire a voi stesso, a quei servi che stanno con voi. Ma scappare, però, non potrete giammai, perché là, vi sta guardando Notre Dame"

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            • Black87
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              • A casa di socio a falsificare CV
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              #21
              Originariamente Scritto da odisseo Visualizza Messaggio
              la mia prof diceva che il paziente può essere considerato guarito quando dimentica di portarsi con sè il farmaco
              che prof salvifica, scommetto che nel fine settimana maledice basaglia Queste sono le aberrazioni della cultura medica (ortopedica più che altro) applicata alla psiche.

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              • odisseo
                Bodyweb Senior
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                #22
                Originariamente Scritto da Black87 Visualizza Messaggio
                che prof salvifica, scommetto che nel fine settimana maledice basaglia Queste sono le aberrazioni della cultura medica (ortopedica più che altro) applicata alla psiche.
                è molto brava e molto preparata,ovviamente quella era una semplificazione
                "
                Voi potete mentire a voi stesso, a quei servi che stanno con voi. Ma scappare, però, non potrete giammai, perché là, vi sta guardando Notre Dame"

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                • Black87
                  Bodyweb Senior
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                  #23
                  Lo speravo e infatti stavo per editare scrivendo "probabilmente questa cosa andrebbe contestualizzata"

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                  • Dr.Vazzo
                    Sostenitore del Brutto
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                    #24
                    Originariamente Scritto da huntermaster Visualizza Messaggio
                    A quanto ne so la differenza tra i due sta nel fatto che lo psicologo ha conseguito la laurea in psicologia, ha fatto dunque 5 anni, mentre lo psicoterapeuta può essere o psicologo e medico che ha fatto una squola di 4 anni per divetare appunto psicoterapeuta.
                    A quanto ho letto solo lo psicoterapeuta può fare la terapia come viene concepita, lo psicologo allora che fa ? leggo su internet che fa diagnosi, consulenza, supporto ma cosa vogliono dire ? riesce a risolvere un problema o si fa solo pagare ?

                    il mondo della terapia della parola è piuttosto complesso ed eterogeneo.

                    ciò perchè la preparazione del terapeuta non dipende solo dai suoi studi, ma anche e soprattutto dalla sua personalità. per scegliere bene quindi, bisogna anche avere fortuna e sperare di capitare nelle mani giuste, oltre che dalla persona con i titoli giusti.

                    lo psicologo è, essenzialmente un laureato in psicologia che ha assolto l'obbligo di tirocinio formativo di 12 mesi presso un ente abilitato alla sua formazione (ambulatorio/ospedale) ed è iscritto all'albo degli psicologi. le sue conoscenze sono pertanto teoriche e non possiede un vero e proprio approccio terapeutico.

                    per questa ragione la maggiorparte degli psicologi sceglie un percorso di specializzazione che dura circa 4 anni, nel quale SCELGONO il tipo di approccio terapeutico per la cura dei disturbi del comportamento e soltanto di quelli.

                    di questi approcci ce ne sono diversi e molto diversi tra loro: psicoanalitico, psicodinamico, cognitivo/comportamentale, cognitivo/costruttivista, della Gestalt, sistemico relazionale e così via. ogni percorso segue un determinato "credo" scientifico o comunque un determinato "modello" psichico da cui parte per analizzare il paziente e aiutarlo a guarire. molti a mio avviso, però, hanno la grande pecca di NON richiedere OBBLIGATORIAMENTE ai propri corsisti aspiranti terapeuti di seguire un percorso di orientamento personale, di sottoporsi cioè ad un ciclo di psicoterapia per valutare la presenza di problemi irrisolti e, magari di superarli prima di andare ad operare su terzi.

                    una eccezione si fa per la scuola psicoanalitica che richiede, da statuto (almeno così era fino a qualche anno fa), che chi si iscrive debba seguire un percorso personale di psicoanalisi durante la specializzazione. per chi non lo sapesse, la psicoanalisi vera e propria richiede almeno 4 incontri settimanali da 45 minuti l'uno per un numero non predefinito di anni.

                    se vuoi avere a che fare con gente, quantomeno preparata, vai sul sito della SPI (società psicoanalitica italiana) e lì troverai i nominativi dei terapeuti presenti vicino a casa tua.

                    il mio consiglio e la mia idea è che, comunque, lo psicoterapeuta ideale sia almeno laureato in medicina. la vita in "corsia" ti fa capire meglio di un qualunque tirocinio, concetti quali "malattia", "paziente", "approccio clinico".

                    tutte queste considerazioni potranno sembrarti pretenziose, ma considera questa cosa:

                    in base al terapeuta, il medesimo problema può essere affrontato in maniera totalmente diversa.

                    esempio: la psicoanalisi tratta l'attacco di panico come la punta dell'iceberg e come tale per curarlo può richiederti anche anni di terapia

                    la scuola di psicoterapia breve di Nardone (che guarda caso sta avendo un successo incredibile) sostiene che bastano 4/5 sedute per eliminare gli attacchi di panico.

                    io abbandonai la facoltà di psicologia per disgusto...


                    (Thomas Sankara)

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                    • Black87
                      Bodyweb Senior
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                      #25
                      Originariamente Scritto da Dr.Vazzo Visualizza Messaggio
                      il mondo della terapia della parola è piuttosto complesso ed eterogeneo.

                      ciò perchè la preparazione del terapeuta non dipende solo dai suoi studi, ma anche e soprattutto dalla sua personalità. per scegliere bene quindi, bisogna anche avere fortuna e sperare di capitare nelle mani giuste, oltre che dalla persona con i titoli giusti.

                      lo psicologo è, essenzialmente un laureato in psicologia che ha assolto l'obbligo di tirocinio formativo di 12 mesi presso un ente abilitato alla sua formazione (ambulatorio/ospedale) ed è iscritto all'albo degli psicologi. le sue conoscenze sono pertanto teoriche e non possiede un vero e proprio approccio terapeutico.

                      per questa ragione la maggiorparte degli psicologi sceglie un percorso di specializzazione che dura circa 4 anni, nel quale SCELGONO il tipo di approccio terapeutico per la cura dei disturbi del comportamento e soltanto di quelli.

                      di questi approcci ce ne sono diversi e molto diversi tra loro: psicoanalitico, psicodinamico, cognitivo/comportamentale, cognitivo/costruttivista, della Gestalt, sistemico relazionale e così via. ogni percorso segue un determinato "credo" scientifico o comunque un determinato "modello" psichico da cui parte per analizzare il paziente e aiutarlo a guarire. molti a mio avviso, però, hanno la grande pecca di NON richiedere OBBLIGATORIAMENTE ai propri corsisti aspiranti terapeuti di seguire un percorso di orientamento personale, di sottoporsi cioè ad un ciclo di psicoterapia per valutare la presenza di problemi irrisolti e, magari di superarli prima di andare ad operare su terzi.

                      una eccezione si fa per la scuola psicoanalitica che richiede, da statuto (almeno così era fino a qualche anno fa), che chi si iscrive debba seguire un percorso personale di psicoanalisi durante la specializzazione. per chi non lo sapesse, la psicoanalisi vera e propria richiede almeno 4 incontri settimanali da 45 minuti l'uno per un numero non predefinito di anni.

                      se vuoi avere a che fare con gente, quantomeno preparata, vai sul sito della SPI (società psicoanalitica italiana) e lì troverai i nominativi dei terapeuti presenti vicino a casa tua.

                      il mio consiglio e la mia idea è che, comunque, lo psicoterapeuta ideale sia almeno laureato in medicina. la vita in "corsia" ti fa capire meglio di un qualunque tirocinio, concetti quali "malattia", "paziente", "approccio clinico".

                      tutte queste considerazioni potranno sembrarti pretenziose, ma considera questa cosa:

                      in base al terapeuta, il medesimo problema può essere affrontato in maniera totalmente diversa.

                      esempio: la psicoanalisi tratta l'attacco di panico come la punta dell'iceberg e come tale per curarlo può richiederti anche anni di terapia

                      la scuola di psicoterapia breve di Nardone (che guarda caso sta avendo un successo incredibile) sostiene che bastano 4/5 sedute per eliminare gli attacchi di panico.

                      io abbandonai la facoltà di psicologia per disgusto...
                      Hai detto alcune cose condivisibili e altre meno. Sulla questione dell'esperienza del terapeuta concordo in pieno: esistono molti studi (che piacerebbero tantissimo a Kohut e Adler) che mostrano che i fattori curativi non sono tanto l'esperienza o l'orientamento teorico del terapeuta, quanto la sua capacità di "empatizzare" con i pazienti. Sono d'accordo anche sul percorso personale, e c'è di positivo che addirittura alcune scuole di orientamento cognitivo-comportamentale abbiano cominciato a richiederlo per completare la specializzazione. A mio avviso però non deve trattarsi per forza di un percorso analitico classico, dato che è dimostrato che l'alta frequenza degli incontri non produca miglioramenti nella terapia e che anzi in alcuni casi si possa rivelare controproducente, dato il rapporto di dipendenza che talvolta si innesta tra terapeuta e paziente (è ovvio che dipende anche molto dal tipo di paziente).

                      Su quello che dici sulla vita di corsia sono in disaccordo pressoché totale: la cultura medica applicata alla psicologia ha fallito più volte. Non puoi trattare la mente umana come una scoliosi da raddrizzare o come un tumore da far regredire, dato che stai studiando una mente con un'altra mente. Il privilegio dello studente di psicologia rispetto a quello di medicina spesso è proprio il fatto che vive lontano dalla mentalità del medico (anche se alla fine i 12 mesi di tirocinio li fai in ospedale ), che è utilissima al medico ma molto meno utile allo psicologo, il quale si trova a dover risolvere problemi di ordine completamente differente.

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                      • Dr.Vazzo
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                        #26
                        Originariamente Scritto da Black87 Visualizza Messaggio
                        Hai detto alcune cose condivisibili e altre meno. Sulla questione dell'esperienza del terapeuta concordo in pieno: esistono molti studi (che piacerebbero tantissimo a Kohut e Adler) che mostrano che i fattori curativi non sono tanto l'esperienza o l'orientamento teorico del terapeuta, quanto la sua capacità di "empatizzare" con i pazienti. Sono d'accordo anche sul percorso personale, e c'è di positivo che addirittura alcune scuole di orientamento cognitivo-comportamentale abbiano cominciato a richiederlo per completare la specializzazione. A mio avviso però non deve trattarsi per forza di un percorso analitico classico, dato che è dimostrato che l'alta frequenza degli incontri non produca miglioramenti nella terapia e che anzi in alcuni casi si possa rivelare controproducente, dato il rapporto di dipendenza che talvolta si innesta tra terapeuta e paziente (è ovvio che dipende anche molto dal tipo di paziente).

                        Su quello che dici sulla vita di corsia sono in disaccordo pressoché totale: la cultura medica applicata alla psicologia ha fallito più volte. Non puoi trattare la mente umana come una scoliosi da raddrizzare o come un tumore da far regredire, dato che stai studiando una mente con un'altra mente. Il privilegio dello studente di psicologia rispetto a quello di medicina spesso è proprio il fatto che vive lontano dalla mentalità del medico (anche se alla fine i 12 mesi di tirocinio li fai in ospedale ), che è utilissima al medico ma molto meno utile allo psicologo, il quale si trova a dover risolvere problemi di ordine completamente differente.

                        la mia convinzione che la vita di corsia possa aiutare a capire meglio la condizione di malattia e malato, non si riferisce ad una corsia qualunque, ma specificamente a quella di psichiatria e igiene mentale.

                        l'esperienza terapeutica all'interno di luoghi dove vengono curate le psicosi e i cosiddetti malati di mente (schizofrenia, delirio etc) può, a mio avviso, aiutare molto nel comprendere anche i disturbi del comportamento e le nevrosi comuni che affliggono le persone cosidette normali, o non affette da problemi psichiatrici.

                        io credo che ci sia un filo conduttore, sottile che unisce la malattia mentale alla semplice psicopatologia. ma è una mia convinzione, suffragata dal parere di qualche psichiatra e quindi del tutto opinabile.

                        certo è che un buon psicoterapeuta non è assolutamente necessario che sia prima di tutto medico psichiatra. a mio avviso aiuta, ma anche la sensibilità personale aiuta.

                        sul discorso della lunghezza della terapia ti do ragione che il rischio che si protragga oltre il necessario, negli approcci psicodinamici, è alto, ma la trovo più credibile comunque delle terapie brevi.

                        quello che posso consigliare, ma non serve a nulla, è di scegliere bene. la materia è sconosciuta ed è un tabù a tutt'oggi parlarne.

                        chi ne ha bisogno non sa a chi rivolgersi e in giro ci sono una marea di psicoterapeuti. una marea.

                        io personalmente ne conosco più d'uno con evidenti disturbi psicopatologici che comunque sia lavora e chiede parcelle di tutto rispetto.

                        con questo non voglio dire che lo psicoterapeuta debba avere l'equilibrio di un profeta e la saggezza di un monaco tibetano, ma di certo credo sia una delle professioni, REALMENTE (vista la complessità della materia) più difficili al mondo e un minimo di selezione ci vorrebbe, per poter garantire al paziente che il suo terapeuta, sta meglio di lui.


                        (Thomas Sankara)

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                        • huntermaster
                          GUFOGNA
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                          #27
                          Originariamente Scritto da Dr.Vazzo Visualizza Messaggio
                          con questo non voglio dire che lo psicoterapeuta debba avere l'equilibrio di un profeta e la saggezza di un monaco tibetano, ma di certo credo sia una delle professioni, REALMENTE (vista la complessità della materia) più difficili al mondo e un minimo di selezione ci vorrebbe, per poter garantire al paziente che il suo terapeuta, sta meglio di lui.
                          beh questo credo dovrebbe essere fondamentale
                          Originariamente Scritto da laplace
                          Io che sono innocente, il più innocente di tutti maledetti bastardi che mi avete concepito per poi farmi passare serate come questa
                          Originariamente Scritto da Pesca
                          vuole disperatamente scoprire se scopo, bevo, mi faccio inculare. cose che non saprà mai.

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                          • Dr.Vazzo
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                            #28
                            Originariamente Scritto da huntermaster Visualizza Messaggio
                            beh questo credo dovrebbe essere fondamentale
                            posso garantirti che non succede così spesso, purtroppo.


                            (Thomas Sankara)

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                            • Bob Terwilliger
                              bluesman
                              • Dec 2006
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                              • Osteria
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                              #29
                              Parte degli studenti di psicologia e gran parte degli psicologi ha esperienza con i malati psichiatrici. Tirocinio, volontariato, lavoro da educatore ecc. Tanti hanno anche esperienza con disabili mentali più o meno gravi (di solito più).
                              In fondo molti tirocini si fanno in ASL e CSM.
                              Comunque io non vedo indispensabile che una persona che lavora su persone con un funzionamento globale molto buono abbia per forza un'esperienza approfondita di persone affette da disturbi psicotici.




                              Una psicoterapia psicodinamica, che sia analitica, cognitivo costruttivista, rogersiana o quel che è, è efficace quanto una psicoterapia breve mirata, nel trattamento dei sintomi. Ovvero, se vai a fare una psicoterapia analitica perché hai degli attacchi di panico, di solito questi si diradano o scompaiono in pochi mesi, ma nel frattempo ti viene voglia di andare più a fondo. La psicodinamica non è la panacea di tutti i mali e non è adatta a tutti, nel senso che è come il Pinot Chardonnet Cinzano degli anni '80 (per molti, ma non per tutti). Comunque va tenuto conto che non si tratta di un approccio mirato a eliminare sintomi: è un lavoro approfondito sulla propria personalità, e la scomparsa dei sintomi segue passo passo il miglioramento della struttura di personalità globale.

                              Nel tuo caso, huntermaster, io vedrei bene una psicoterpia dinamica da due sedute alla settimana, che ti porterebbe benefici che vanno ben oltre il superamento del tuo problema contingente. Ma comprendo che non è sempre economicamente possibile, quindi tienti conto dei vari buoni consigli che ti sono stati dati nei post precedenti.

                              Altrimenti, c'è ancora una possibilità alternativa. Se fai una psicoterapia con uno specializzando (uno psicologo che sta frequentando la scuola di psicoterapia) puoi trovare tariffe molto buone, spesso il minimo concesso dal tariffario.

                              edit: in effetti te lo aveva già consigliato Black

                              Aggiungo che secondo Kohut, la mancanza di esperienza dei novellini è in parte controbilanciata dall'entusiasmo e dalla dedizione di inizio carriera degli stessi. Non è una cosa da sottovalutare.
                              Last edited by Bob Terwilliger; 14-09-2012, 23:57:35.
                              Originariamente Scritto da Sean
                              Bob è pure un fervente cattolico.
                              E' solo in virtù di questo suo essere del Cristo che gli perdono quei suoi certi amori per le polveri, il rock, la psicologia, la pornografia e pure per Sion.

                              Alice - How long is forever?
                              White Rabbit - Sometimes, just one second.

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                              • huntermaster
                                GUFOGNA
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                                #30
                                comunque mi stupisce che esistano così tante correnti teoriche riguardanti la mente umana, e i modi differenti in cui bisogna procedere. Se continuando ad esisterne varie immagino che non sia stata dimostrata la amggior efficacia di una rispetto all'altra ? O sbaglio ?
                                Originariamente Scritto da laplace
                                Io che sono innocente, il più innocente di tutti maledetti bastardi che mi avete concepito per poi farmi passare serate come questa
                                Originariamente Scritto da Pesca
                                vuole disperatamente scoprire se scopo, bevo, mi faccio inculare. cose che non saprà mai.

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