Breve storia di una generazione - non la mia per fortuna

[MrFound]

questa è una risposta che solo borghezio (che non ha mai lavorato in vita sua) potrebbe dare

concordo in pieno! nessuno qui sta dicendo che siccome e' dura si smette di lavorare/studiare per piangersi addosso.
siccome si fatica di brutto penso che almeno il diritto di lamentarci ce lo possiamo tenere(o vogliamo privarci anche di quello?)

[centos]

berso se quel 1980 è l'anno di nascita non fai proprio parte della generazione in questione (come non ne faccio parte io)
è verissimo che bisogna farsi su le maniche ma è anche vero che qui le possibilità sono scarse

[bersiker1980]

Oddio, io mi sono laureato nel 2005, tra post laurea e balle varie non è che sto nel mondo del lavoro da decenni. Le possibilità qui sono scarse, è vero, in compenso giochi in casa.
Lavorare e vivere all'estero non è così semplice e non è detto che il mondo del lavoro sia sempre migliore, specie per i dipendenti, che Italia sono molto più tutelati che altrove.

[centos]

tu e io viviamo e lavoriamo in regioni dove è più facile che in altre

[bersiker1980]

Si questo è vero...ci sarebbe parecchio da discutere sul perchè in certe regioni è più facile che in altre, ma sarebbe un OT, o meglio, uno scoperchiamento del vaso di Pandora

[Virulogo.88]

questa è una risposta che solo borghezio (che non ha mai lavorato in vita sua) potrebbe dare

lavoro 9 ore e mezza durante la settimana e vendemmio il sabato e la domenica... se uno ha voglia di lavorare un pò di soldi li fa sempre

[MrFound]

lavoro 9 ore e mezza durante la settimana e vendemmio il sabato e la domenica... se uno ha voglia di lavorare un pò di soldi li fa sempre

natural ho fatto il magazziniere in nero a 720euro per 184 ore di lavoro al mese(46 ore a settimana...sono3.91 euro l'ora) per 3 anni prima di decidere che forse era il caso di rimettersi a studiare per avere un futuro migliore. Un po di soldi si fanno sempre se ci si rimbocca le maniche(concordo con te), ma con sti soldi ci si puo' metter su famiglia?
se ti capita l'imprevisto che si fa? cmq stiamo andando off topic

[gorgone]

in effetti sono meno di 70 anni che non abbiamo guerre sul patrio suolo, con città bombardate e rase al suolo eh.. beh.. un tempo stavano molto meglio. certo.

[bersiker1980]

Sgorga si vede che sei vecchierella (anche se per me resterai sempre ragazzotta ): mio papà, classe '47, mi dice più o meno la stessa cosa quando mi sente lamentarmi sui tempi attuali

[MrFound]

in effetti sono meno di 70 anni che non abbiamo guerre sul patrio suolo, con città bombardate e rase al suolo eh.. beh.. un tempo stavano molto meglio. certo.

nonho mai detto che prima si stava meglio. Si saranno lamentati anche loro rimboccandosi le maniche allo stesso tempo. o no? stessi seduto sul divano tutto il giorno ti darei ragione, ma siccome mi faccio un culo cosi' ti dico che il diritto di lamentarmi non me lo toglie nessuno e tantomeno la voglia di andarmene in un altro paese una volta finiti gli studi.

[Bob Terwilliger]

in effetti sono meno di 70 anni che non abbiamo guerre sul patrio suolo, con città bombardate e rase al suolo eh.. beh.. un tempo stavano molto meglio. certo.

Per come l'ho letto io, il brano non dice che una volta si stava meglio. Più o meno dice:

- ci avete cresciuti dicendoci che il nostro futuro sarebbe stato in un modo
- nel frattempo il mondo è cambiato e il nostro presente è diverso da quello che ci avevate prospettato
- quindi viviamo secondo le regole di questo nuovo mondo e cerchiamo di dare un senso alla nostra vita
- allora perché ci stressate per la nostra incapacità e non volontà a vivere secondo le regole del passato? Lasciateci vivere le nostre vite e non rompete
- dopotutto, il mondo che abbiamo avuto è figlio delle vostre azioni come noi siamo figli vostri

E' un discorso che vive ogni generazione: per i matusa il mondo va in sfacelo perché i giovani sono inspiegabilmente dei mongoloidi che non hanno imparato nulla da loro. I giovani si sentono punti sul vivo perché, dopotutto, qualcosa dei valori dei matusa evidentemente lo hanno assorbito e si sentono mortificati per la loro incapacità a conformarvisi.

[Clark87]

in effetti sono meno di 70 anni che non abbiamo guerre sul patrio suolo, con città bombardate e rase al suolo eh.. beh.. un tempo stavano molto meglio. certo.

son guerre differenti

[gorgone]

- nel frattempo il mondo è cambiato e il nostro presente è diverso da quello che ci avevate prospettato

per questo ho specificato i bombardamenti con interi quartieri o città rasi al suolo.

tutto il resto è, come dici, fatto che vive ogni generazione, ma il gioco delle parti presuppone appunto che, ogni tanto, qualcuno faccia presente che, eccetto per galli della loggia e le di lui istanze ireniche, in verità non è che poi sia così sfortunata e priva di possibilità, questa generazione.

allargando anche uno sguardo un po' oltre il nostro ombelico, ricordiamo anche che siamo di fronte ad una colossale nuova distribuzione di ricchezza e, a fronte di un nuovo precario italiano, comunque magari un ragazzo cambogiano che prima moriva di fame sta un pochino meglio il che a me, tutto sommato, non pare poi male.

capisco che rompa sempre un po' le scatole quando, nella nova distribuzione della ricchezza, noi eravamo quelli più ricchi, quindi siamo quelli a cui viene tolto qualcosa.

[vitna91]

Credo che sia vero che la generazione attuale in linea di massima non ha voglia di fare nulla, anche perchè rispetto al passato ci sono troppi confort e si vive una vita troppo agiata e difficile da abbandonare per "fare sacrifici e metter su famiglia". Questo in linea di massima, poi c'è una parte che vorrebbe ma non può e mi ci metto dentro anche io. Io personalmente mi sento troppo inferiore a mio padre o a mio nonno che alla mia età avevano gia famiglia, ma intanto non posso pensare di tirar su qualcosa nella mia situazione attuale, con uno stipendio nè certo nè sufficiente.

[Bob Terwilliger]

per questo ho specificato i bombardamenti con interi quartieri o città rasi al suolo.

tutto il resto è, come dici, fatto che vive ogni generazione, ma il gioco delle parti presuppone appunto che, ogni tanto, qualcuno faccia presente che, eccetto per galli della loggia e le di lui istanze ireniche, in verità non è che poi sia così sfortunata e priva di possibilità, questa generazione.

allargando anche uno sguardo un po' oltre il nostro ombelico, ricordiamo anche che siamo di fronte ad una colossale nuova distribuzione di ricchezza e, a fronte di un nuovo precario italiano, comunque magari un ragazzo cambogiano che prima moriva di fame sta un pochino meglio il che a me, tutto sommato, non pare poi male.

capisco che rompa sempre un po' le scatole quando, nella nova distribuzione della ricchezza, noi eravamo quelli più ricchi, quindi siamo quelli a cui viene tolto qualcosa.

A me pare un'interpretazione arbitraria del post iniziale.
Esso non è una lamentazione di quanto sia brutto il mondo attuale. Anzi, per ogni disagio, piccolo o grande, porta sempre l'esempio di un'iniziativa di risposta. Abbiamo studiato. Ci siamo fatti un mestiere. Abbiamo trovato dei lavori a contratto. Abbiamo messo al mondo dei figli. Abbiamo vissuto la realtà che ci si poneva.
Non è assolutamente un "avevate il paradiso terrestre e ce lo avete trasformato in inferno, tiè, tiè e ancora tiè". E' una rivendicazione: "noi (i giovani) facciamo il nostro. Visto che il mondo in cui viviamo non ce lo siamo costruiti da soli, perché voi (i matusa) continuate a criticarci?" Mi pare che il punto centrale sia questa rivendicazione di poter essere se stessi senza sentire continue critiche. Tutte le apparenti considerazioni di merito rispetto ai due diversi periodi non sono assolute ("si stava meglio prima") ma solo funzionali al tema centrale ("non ci rompeteci continuamente il c@%%o con i vostri discorsi da superman, che non siete stati né migliori né peggiori di noi").