Breve storia di una generazione - non la mia per fortuna

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  • Dr.Vazzo
    Sostenitore del Brutto
    • Apr 2010
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    Originariamente Scritto da The_machine Visualizza Messaggio

    Lascia stare cosa pensi abbiano gli altri. Intanto gli oggetti che andavano in quegli anni non vi mancavano, e scommetto che c'era anche un'auto, un frigorifero, la radio, lo stereo etc.
    Magari fai un search rapido per leggere qualche articolo sui consumi degli italiani, sul loro potere di acquisto e poi dimmi...io ho dato un'occhiata rapida senza badare molto all'attendibilità delle fonti, ma il contenuto era sempre lo stesso.




    io, Machine, cerco solo di dire che i tempi sono cambiati e che il consumismo è diventato isterico. mi pare un anno fa, leggevo di un ingorgo sul grande raccordo anulare, con tafferugli all'ingresso di un nuovo grande magazzino che prometteva forti sconti su prodotti tecnologici. non ricordo bene i dettagli, ma di certo è accaduto a Roma, poco tempo fa.

    ora, io penso che bloccare le strade, spaccare vetrine, impazzire per andare a comprare un cellulare scontato, è qualcosa di attuale. vent'anni fa ste robe non si sentivano.

    cerco di dire che la gente desidera spendere di più, anche più di quello che può permettersi.

    qualcosa è cambiato. qualcosa è cambiato.

    non sei d'accordo?

    ---------- Post added at 20:09:15 ---------- Previous post was at 20:07:58 ----------

    Originariamente Scritto da Bob Terwilliger Visualizza Messaggio
    Il punto non è se esistano queste persone. Per esistere, esistono di sicuro.
    Ma quanto sono rappresentativi della media dei ventenni? Zero. Se prendi come campione i teenager che frequentano scuole private, è logico che la visione dell'insieme globale sarà falsata.
    Bob, te lo chiedo senza ironia, a tuo avviso quale è l'identikit del ventenne medio?


    (Thomas Sankara)

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    • Bob Terwilliger
      bluesman
      • Dec 2006
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      • Osteria
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      Originariamente Scritto da Dr.Vazzo Visualizza Messaggio
      Bob, te lo chiedo senza ironia, a tuo avviso quale è l'identikit del ventenne medio?
      Bella domanda.
      Faccio un ritratto medio, valido secondo me per molti ma ovviamente non per tutti. Parlo dei ragazzi di 20-24 anni.

      Ragazzi. Biologicamente sono già ometti e donnine, ma psicologicamente ragazzi. Non sono ancora molto maturi. Di sogni ne hanno tanti ma di progetti concreti pochi. Vivono ancora nell'illusione dell'immortalità, nella convinzione che, comunque, sono ancora giovani e c'è ancora tempo per diventare qualsiasi cosa vogliano essere. Un'illusione infantile, perché nella realtà non hanno molta idea di come cercare concretamente di attuare questi vaghi progetti di grandezza. Non sanno ancora bene cosa vogliono, men che meno come ottenerlo.
      In generale non hanno valori forti in cui identificarsi. D'altronde nessuno li ha dati loro. Quindi cercano di arrangiarsi con i mezzi valori che vengono forniti dalla cultura. Vogliono avere tanti soldi, su questo non c'è alcun dubbio, sono stati cresciuti tutti nella favola che chiunque può diventare ricco. E non pensano alla parsimonia, i soldi sono qualcosa che ha valore perché ti fa fare la bella vita. Avere beni materiali, fare gli splendidi che spendono e spandono, è un obiettivo chiaro. Come arrivarci, non si sa. Poi vogliono essere famosi, amati e ammirati. Il modello è infantile, come dicevo prima; il potere è una cosa secondaria, prima si vuole essere amati e ammirati. Meglio essere un attore che un politico o un ufficiale.
      A quest'età non si può sperare di diventare sportivi o artisti famosi, ormai è tardi. Ma nella fantasia c'è una scappatoia: l'attore, che nell'immaginario comune non deve studiare perché basta il talento, oppure la star TV.

      Non credo che la scarsa voglia di lavorare sia poi una caratteristica distintiva. Il problema è che i "lavoretti" non hanno nulla di interessante o stimolante, non possono in nessun modo far parte della fantasia/progetto: un part-time in un call-center è davvero una prospettiva desolante. E i ragazzi italiani credono che comunque non serva a nulla impegnarsi, perché continuano a sentirsi dire dai "grandi" che solo chi ha il calcio in culo fa carriera e che l'impegno no serve a nulla. Forse a noi persone mature farebbe bene anche un po' di autocritica, in questo senso.
      D'altronde, i bandi per il servizio civile volontario, che almeno sulla carta offrono la possibilità di fare un lavoro interessante e in cui identificarsi, sono pieni di domande, nonostante il lavoro sia molto sottopagato (4 euro l'ora o meno).

      Poi ci sono tante altre cose che entrano nel discorso. I ragazzi pieni di soldi che si godono la bella vita (cosa che se fossi stato al loro posto avrei fatto anch'io), ma quanti sono? I modelli diffusi dalla musica negra degli ultimi quindici anni, tutti esteriorità e violenza. L'ossessione di certe frange per la visibilità, che le porta in effetti ad essere le più visibili e a sembrare rappresentative - ma io non credo che i ventenni che bazzicano Cinecittà e offrono l'unica cosa che hanno, coatteria e sguaiatezza, siano uno spaccato di questa gioventù.

      In generale i ventenni che conosco io sono persone a posto. Incerti, immaturi, ci può stare. Ci saranno poi anche le mele marce. Ma vent'anni è un'età in cui è cruciale che il mondo creda in te, e invece tutto quello che offriamo loro sono disprezzo e preconcetti.
      Originariamente Scritto da Sean
      Bob è pure un fervente cattolico.
      E' solo in virtù di questo suo essere del Cristo che gli perdono quei suoi certi amori per le polveri, il rock, la psicologia, la pornografia e pure per Sion.

      Alice - How long is forever?
      White Rabbit - Sometimes, just one second.

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      • Dr.Vazzo
        Sostenitore del Brutto
        • Apr 2010
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        Originariamente Scritto da Bob Terwilliger Visualizza Messaggio
        Bella domanda.
        Faccio un ritratto medio, valido secondo me per molti ma ovviamente non per tutti. Parlo dei ragazzi di 20-24 anni.

        Ragazzi. Biologicamente sono già ometti e donnine, ma psicologicamente ragazzi. Non sono ancora molto maturi. Di sogni ne hanno tanti ma di progetti concreti pochi. Vivono ancora nell'illusione dell'immortalità, nella convinzione che, comunque, sono ancora giovani e c'è ancora tempo per diventare qualsiasi cosa vogliano essere. Un'illusione infantile, perché nella realtà non hanno molta idea di come cercare concretamente di attuare questi vaghi progetti di grandezza. Non sanno ancora bene cosa vogliono, men che meno come ottenerlo.
        In generale non hanno valori forti in cui identificarsi. D'altronde nessuno li ha dati loro. Quindi cercano di arrangiarsi con i mezzi valori che vengono forniti dalla cultura. Vogliono avere tanti soldi, su questo non c'è alcun dubbio, sono stati cresciuti tutti nella favola che chiunque può diventare ricco. E non pensano alla parsimonia, i soldi sono qualcosa che ha valore perché ti fa fare la bella vita. Avere beni materiali, fare gli splendidi che spendono e spandono, è un obiettivo chiaro. Come arrivarci, non si sa. Poi vogliono essere famosi, amati e ammirati. Il modello è infantile, come dicevo prima; il potere è una cosa secondaria, prima si vuole essere amati e ammirati. Meglio essere un attore che un politico o un ufficiale.
        A quest'età non si può sperare di diventare sportivi o artisti famosi, ormai è tardi. Ma nella fantasia c'è una scappatoia: l'attore, che nell'immaginario comune non deve studiare perché basta il talento, oppure la star TV.

        Non credo che la scarsa voglia di lavorare sia poi una caratteristica distintiva. Il problema è che i "lavoretti" non hanno nulla di interessante o stimolante, non possono in nessun modo far parte della fantasia/progetto: un part-time in un call-center è davvero una prospettiva desolante. E i ragazzi italiani credono che comunque non serva a nulla impegnarsi, perché continuano a sentirsi dire dai "grandi" che solo chi ha il calcio in culo fa carriera e che l'impegno no serve a nulla. Forse a noi persone mature farebbe bene anche un po' di autocritica, in questo senso.
        D'altronde, i bandi per il servizio civile volontario, che almeno sulla carta offrono la possibilità di fare un lavoro interessante e in cui identificarsi, sono pieni di domande, nonostante il lavoro sia molto sottopagato (4 euro l'ora o meno).

        Poi ci sono tante altre cose che entrano nel discorso. I ragazzi pieni di soldi che si godono la bella vita (cosa che se fossi stato al loro posto avrei fatto anch'io), ma quanti sono? I modelli diffusi dalla musica negra degli ultimi quindici anni, tutti esteriorità e violenza. L'ossessione di certe frange per la visibilità, che le porta in effetti ad essere le più visibili e a sembrare rappresentative - ma io non credo che i ventenni che bazzicano Cinecittà e offrono l'unica cosa che hanno, coatteria e sguaiatezza, siano uno spaccato di questa gioventù.

        In generale i ventenni che conosco io sono persone a posto. Incerti, immaturi, ci può stare. Ci saranno poi anche le mele marce. Ma vent'anni è un'età in cui è cruciale che il mondo creda in te, e invece tutto quello che offriamo loro sono disprezzo e preconcetti.
        lucida disamina. come sempre d'altronde.

        la penso così anche io. semplicemente l'ho buttata giù un po' più dura e pessimista.

        se avessi un figlio di quell'età, come ho già detto a pump, gli direi di lavorare sodo, perchè il mondo è sordo da un orecchio e cieco da un occhio, ma se ti impegni in quello che sai fare cercando di andare oltre la sufficienza, il mondo ti noterà e un po' di fiducia te la darà.

        nonostante tutto sono felice di aver superato quell'età. avere vent'anni nel 2012 è una cosa che non vedo semplice. i miei vent'anni erano più semplici e meno avventurosi. c'era meno di tutto, rispetto ad oggi. e per certi versi lo considero un bene. era più facile anche sognare e sperare.


        (Thomas Sankara)

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        • Varret
          Bodyweb Senior
          • Dec 2008
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          Originariamente Scritto da Bob Terwilliger Visualizza Messaggio
          Incerti, immaturi, ci può stare. Ci saranno poi anche le mele marce. Ma vent'anni è un'età in cui è cruciale che il mondo creda in te, e invece tutto quello che offriamo loro sono disprezzo e preconcetti.
          poi, se si ascoltano telegiornali (oltre al disprezzo e ai preconcetti) per molti ragazzi è ancor più facile demotivarsi ulteriormente/definitivamente

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          • thetongue
            Bodyweb Senior
            • Mar 2003
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            io a 20 anni studiavo in modo superatomico, non conoscevo notte giorno inverno estate

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            • UnTizio
              Bodyweb Member
              • Jul 2012
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              trovo ridicolo che gli adulti (<30 anni) critichino i moderni 20enni, perchè i gli over 30 che conosco sono le persone più materialiste, narcisiste, e fissate con l'ultimo gadget tecnologico della apple.

              Conosco tanti 40 enni o quasi che ancora hanno storielle con altre 40 anni disperate, poi magari la società ha da ridire se (qualche) ragazzino del liceo o dell'università è scalmanato dal punto di vista sessuale- ma con questi esempi!

              Il fatto che molti "adulti" critichino i 20enni di oggi è solo un sintomo del loro narcisismo estremo e del voler credere di essere la migliore generazione. Ma nella realtà se questi 20enni di oggi sono peggiori degli over 30 di oggi significa che la razza umana non ha più speranze

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              • Theycallmechobo
                Il Pontificatore misericordioso
                • Apr 2006
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                • Savana
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                Peggio e meglio sono concetti relativi,dipendono dal punto di vista

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                • chiadoz
                  Bodyweb Advanced
                  • Jun 2011
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                  premetto che ho letto fino alla seconda pagina del 3d poi ho mollato il colpo e ho deciso di postare...

                  i tempi sn cambiati cè poco da fare tutto è in stallo.
                  confronto la vita che ha fatto mio padre con la mia attuale.

                  LUI nel tempo in cui è cresciuto(classe '53) con la sola 5a elementare,facendo il "trabuccante" (per chi non li conosce sono quelli che fanno intonaci nelle abitazioni e fanno piccoli lavori di muratura [ai tempi l'edilizia era in crescita assoluta]) da garzone (si guadagna "bene" ma cè comunque da farti davvero il mazzo) ....a 25 anni si è sposato con mia madre prendendo una casa tutta loro (pagata cn assegno e nn parlo di alloggio in condominio popolare, parlo di casa a 2 piani con 2 cucine e 2 soggiorni 2 bagni e camere da letto a volontà + giardino e terrazzo) e mettendo da parte un patrimonio, penso intorno 100mln di vecchie lire...

                  IO nel tempo in cui sn cresciuto e continuerò a crescere (classe '89) con un diploma di perito informatico, mi ritrovo a lavorare in un ufficio con un contratto a progetto che scade il 31 dicembre, ho lavorato fin da quanto avevo 15 anni come pizzaiolo il sab e dom mentre studiavo x prendere il diploma, mi sn diplomato a giugno 08, avevo in ballo 3/4 aziende a settembre che mi parlavano di apprendistato e buone possibilità di scescita e poi a ottobre 08 il tracollo, che ci portiamo appresso da 4 anni, da lì ho lavorato cn agenzie interinali in call center ( 1/2 mesi)e fabbriche (2 gg la settimana se andava bene )
                  detto questo mi chiedo, io a 25 anni cm posso fare a crearmi una famiglia come ha fatto mio padre di sto passo?

                  e nn venitemi a dire che non ho voglia di fare un cazz che sto week end lavoro sia in ufficio (8.00-16.00) che in pizzeria (17.30-24.00) per tirare fuori 100 euro in piu x pagarmi il gasolio che utilizzo x andare in ufficio (90km/day)
                  le generazioni di oggi non avranno anche voglia di fare un cazz, ma anche la società e la situazione economica attuale non aiutano di certo

                  finendo il mio sfogo concludo dicendo: ma non potevo nascere al posto del trota!? (ma con un cervello) huahauahuahuahaua
                  Originariamente Scritto da sebix
                  Fotti come un pazzo che "del doman non v'è certezza"
                  #
                  Originariamente Scritto da TheSandman
                  Sotto la lampada mi rosolo palle e cappella come braciole sulla griglia

                  IL MIO DIARIO

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                  • blackshark
                    Il Belloccio
                    • Mar 2008
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                    Io invece avrei voluto nascere femmina.

                    Tornando a noi, anche io mi rispecchio in quello che dici, non tutto, ma la parte sul padre lavoratore sin da bambino è identica.

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                    • Pesca
                      Bodyweb Senior
                      • Jun 2009
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                      Originariamente Scritto da blackshark Visualizza Messaggio
                      Io invece avrei voluto nascere femmina.
                      stipendi mediamente più bassi, alzate perplesse di sopracciglia a colloqui normalmente per real shredded men, frasi tipo "chissà da chi si è fatta trombare" (versione edulcorata) se poco poco si riesce a far carriera.

                      Originariamente Scritto da Sergio
                      Sei un coglione.



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                      • Dr.Vazzo
                        Sostenitore del Brutto
                        • Apr 2010
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                        Originariamente Scritto da UnTizio Visualizza Messaggio
                        trovo ridicolo che gli adulti (<30 anni) critichino i moderni 20enni, perchè i gli over 30 che conosco sono le persone più materialiste, narcisiste, e fissate con l'ultimo gadget tecnologico della apple.

                        Conosco tanti 40 enni o quasi che ancora hanno storielle con altre 40 anni disperate, poi magari la società ha da ridire se (qualche) ragazzino del liceo o dell'università è scalmanato dal punto di vista sessuale- ma con questi esempi!

                        Il fatto che molti "adulti" critichino i 20enni di oggi è solo un sintomo del loro narcisismo estremo e del voler credere di essere la migliore generazione. Ma nella realtà se questi 20enni di oggi sono peggiori degli over 30 di oggi significa che la razza umana non ha più speranze
                        nel mio caso, non li critico. constato che per loro questo mondo sia più duro di quanto non lo sia stato per la mia generazione che un paio di opportunità (un paio) le ha avute.

                        ti do ragione sul fatto che i 40enni attuali siano materialisti e narcisisti: il problema dei ragazzi 20enni di oggi è legato anche all'essere stati cresciuti da quella generazione di 40enni tutta presa dal lavoro e dall'accumulo di "roba" che in qualche maniera, a mio avviso, ha dedicato più tempo al lavoro che non all'educazione dei propri figli. (sto generalizzando naturalmente).

                        se torniamo indietro invece alle classi '50/55, quella è la generazione, a mio avviso, del "homo faber", dell'uomo che è in quanto fa, produce, mette da parte.

                        la generazione di mio padre, insomma, che cavalcava il dopoguerra e le mille opportunità di quegli anni. per quella generazione c'era il lavoro, tanto lavoro, i soldi da mettere via, la praticità di farsi una casa e darsi un futuro solido, ma senza quel narcisismo della generazione degli anni 70.

                        insomma a guardare la stratificazione generazionale, dividendola di 20 anni in 20 anni (50 - 70 - 90) vedo che mano mano che si avanza, tutto si fa più incerto. i valori materialistici un tempo votati ad una sana e robusta praticità (lavoro per mettere su una casa e una famiglia e per godermi un giorno un po' di serenità economica), oggi sono ancora valori materialistici, ma votati un po' di più all'effimero (lavoro oggi per spendere oggi).

                        ma non li biasimo i giovani di oggi: grandi prospettive non ce ne sono, almeno in Italia. lavori tanto, guadagni il minimo indispensabile per mantenerti e l'acquisto di una casa è un sogno durissimo da realizzare con due stipendi da 1100 euro (di media).

                        si vive l'attimo. si produce e si consuma, perchè anche se si volesse mettere da parte, il sacrificio non varrebbe la candela. con quelle due lire risparmiate grandi sogni non se ne possono realizzare.

                        l'esempio di CHIADOZ è esemplare a mio avviso. tra i sogni/opportunità dei nostri padri e le nostre, c'è un abisso.


                        (Thomas Sankara)

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                        • Bob Terwilliger
                          bluesman
                          • Dec 2006
                          • 12481
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                          • Send PM

                          Originariamente Scritto da UnTizio Visualizza Messaggio
                          trovo ridicolo che gli adulti (<30 anni) critichino i moderni 20enni, perchè i gli over 30 che conosco sono le persone più materialiste, narcisiste, e fissate con l'ultimo gadget tecnologico della apple.

                          Conosco tanti 40 enni o quasi che ancora hanno storielle con altre 40 anni disperate, poi magari la società ha da ridire se (qualche) ragazzino del liceo o dell'università è scalmanato dal punto di vista sessuale- ma con questi esempi!

                          Il fatto che molti "adulti" critichino i 20enni di oggi è solo un sintomo del loro narcisismo estremo e del voler credere di essere la migliore generazione. Ma nella realtà se questi 20enni di oggi sono peggiori degli over 30 di oggi significa che la razza umana non ha più speranze
                          Pare proprio che i luoghi comuni non abbiano età.
                          Per i quarantenni, i ventenni sono privi di valori. Per certi ventenni, a quanto pare, i trentenni sono privi di valori.
                          Ora però mi chiedo di cosa tu stia parlando. Da quale pulpito ti metti a predicare? Chi sei per definire "disperate" delle quarantenni che hanno una vita sessuale spregiudicata? La società è molto più dura e critica con una quarantenne che ha numerosi partner che non con una ventenne che cambia partner ogni mese.
                          Originariamente Scritto da Sean
                          Bob è pure un fervente cattolico.
                          E' solo in virtù di questo suo essere del Cristo che gli perdono quei suoi certi amori per le polveri, il rock, la psicologia, la pornografia e pure per Sion.

                          Alice - How long is forever?
                          White Rabbit - Sometimes, just one second.

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                          • UnTizio
                            Bodyweb Member
                            • Jul 2012
                            • 47
                            • 6
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                            nel mio post originale volevo mettere >30 anni, ho scritto <30 anni, errore mio.

                            All'utente di cui sopra: guarda che non me la sono presa solo con le 40enni disperate, secondo me è disperato anche un 40enne che si comporta come dovrebbe comportarsi un 20enne, cioè non voglio stare a giudicare troppo ma non mi sembra che con esempi simili da parte degli adulti possiamo aspettarci chissà che livello di maturità da parte dei ventenni!

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                            • Bob Terwilliger
                              bluesman
                              • Dec 2006
                              • 12481
                              • 884
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                              • Osteria
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                              Bene, vedo che hai capito tutto.
                              Originariamente Scritto da Sean
                              Bob è pure un fervente cattolico.
                              E' solo in virtù di questo suo essere del Cristo che gli perdono quei suoi certi amori per le polveri, il rock, la psicologia, la pornografia e pure per Sion.

                              Alice - How long is forever?
                              White Rabbit - Sometimes, just one second.

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                              • chiadoz
                                Bodyweb Advanced
                                • Jun 2011
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                                Originariamente Scritto da Dr.Vazzo Visualizza Messaggio

                                si vive l'attimo. si produce e si consuma, perchè anche se si volesse mettere da parte, il sacrificio non varrebbe la candela. con quelle due lire risparmiate grandi sogni non se ne possono realizzare.

                                l'esempio di CHIADOZ è esemplare a mio avviso. tra i sogni/opportunità dei nostri padri e le nostre, c'è un abisso.
                                grazie dottore per avermi citato

                                sul fatto che oggi si produce e oggi si consuma penso non vi siano dubbi, io dal mio canto riesco ancora a mettere degli "spiccioli" da parte xchè per fortuna vivo con mia madre e devo mantenermi solo la macchina...ma solo a pensare di andare in affitto un domani e del tutto impensabile, da qui il mito che la generazione tra 20 / 30 anni "sotto l'ala della famiglia"

                                [OT]
                                rileggendo il mio post, ho messo il tutto come se mi padre fosse paperonde paperoni (che magari può anche essere vero) ma di quei soldi io non vedo manco un cent...
                                infatti mio padre passando da uno stato di "povertà" (i suoi genitori erano contadini con 2 mucche x avere il latte e fare il formaggio e un paio di galline) ad uno stato di agiatezza "estrema" si è montato la testa e picchiava mia madre,ecc che per il bene dei suoi figli, io avevo 6 anni e mia sorella 12 ha deciso di mollarlo, e mio padre non ci ha passato gli alimenti/mantenimento MAI, da qui il mio andare a lavorare fin dalla "giovine" età, da un certo punto di vista lo disprezzo x quello che ha fatto, ma da un'altro lo ringrazio, dal suo comportamento sn cresciuto molto,assumendomi le mie responsabilità e imparando il valore del RISPETTO per gli altri, ragazze/donne sopratutto
                                [/OT]
                                Originariamente Scritto da sebix
                                Fotti come un pazzo che "del doman non v'è certezza"
                                #
                                Originariamente Scritto da TheSandman
                                Sotto la lampada mi rosolo palle e cappella come braciole sulla griglia

                                IL MIO DIARIO

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