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2050, tutti vegetariani ecco la dieta del futuro
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Originariamente Scritto da SognoDaBAR Visualizza MessaggioSi' ma tu non sei povero.
Fra poco lo saremo tutti.
E le vacche saranno molto magre.Lonely roses slowly wither and die
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Originariamente Scritto da SognoDaBAR Visualizza MessaggioProvo con un sunto:
Nel mondo ci sono risorse finite, gli animali da carne ne consumano molte.
I poveri figliano un sacco. I figli dei poveri consumano anche loro tante risorse.
Nel 2050 saremo nella condizione di dover scegliere tra sfamare i figli dei poveri o le vacche da bistecca.
Gli svedesi, popolo ingenuo, prevedono che preferiremo sfamare i figli dei poveri, anche se questo non e' mai successo nella storia.
Poveri svedesi.
quando la carne scarseggerà arriverà a costare cifre improponibili anche per il ceto medio chi avrà la possibilità continuerà a mangiarla pagando cifre esorbitanti in barba a coloro che appartenendo al ceto basso avranno si e no la possibilità di procurarsi verdure e cereali
così è successo nel passato e così succederà se ci saranno nuovamente le condizioni
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La soluzione? Mangiamo i cinesi...
No easy way out.
http://www.youtube.com/watch?v=YoL9mGDxtgM&feature=plcp
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Mi hanno passato un'interessantissima inchiesta che potremmo considerare come risposta alla problematica avanzata e auspicata dagli svedesi.
Quando parlavo di cibi "futuristici" mi riferivo proprio a soluzioni del genere.
Non riesco a capire come l'uomo possa privarsi di qualcosa quando, con lo sviluppo raggiunto in ambito scientifico, potremmo fare qualsiasi cosa.
Hamburger prodotti in vitro, ecco la carne del futuro
Mucche, allevamenti e macellai addio. Per mangiare una bistecca, nei prossimi anni potrebbe bastare rivolgersi agli scienziati. All’università di Maastricht, in Olanda, il team guidato dal fisiologo Mark Post sta sperimentando la produzione di carne di laboratorio su larga scala. Un procedimento innovativo, che in futuro potrebbe servire a ridurre «gli allevamenti di bestiame, rivoluzionando il modo di rispondere alla crescente domanda di cibo».
Mucche, allevamenti e macellai addio. Per mangiare una bistecca, nei prossimi anni potrebbe bastare rivolgersi agli scienziati. All’università di Maastricht, in Olanda, il team guidato dal fisiologo Mark Post sta sperimentando la produzione di carne di laboratorio su larga scala. Ed entro il prossimo anno potremmo vedere il primo panino farcito con un hamburger creato in vitro, tra due fette di formaggio e una spruzzata di ketchup. Un procedimento innovativo, dicono dall’università olandese, che in futuro potrebbe servire a ridurre «gli allevamenti di bestiame, rivoluzionando il modo di pensare la carne e di rispondere alla crescente domanda di cibo».
L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha stimato che la domanda di cibo, carne compresa, raddoppierà nei prossimi 40 anni per via della crescita demografica mondiale. Ma i metodi di produzione attuale, commentano gli scienziati olandesi, non potranno far fronte a questa richiesta. Così, vista la crescente espansione degli allevamenti ai danni delle piantagioni, sia la carne sia gli altri cibi base della nostra dieta rischiano di diventare beni di lusso. «A meno che non si trovi un'alternativa». Che, secondo il team guidato da Mark Post, è rappresentata dalla produzione di carne in laboratorio.
«Gli attuali allevamenti di bestiame non sono sostenibili», spiega Mark Post, «sia da un punto di vista ambientale sia in termini di quantità. Stiamo usando più del 50% delle nostre terre coltivate per gli allevamenti: è semplice matematica. Dobbiamo fornire delle valide alternative. Se non facciamo qualcosa, presto la carne diventerà un raro cibo di lusso molto molto caro».
I primi esperimenti per produrre carne in vitro sono stati effettuati all’inizio degli anni Novanta dalla Nasa, con l’obiettivo di trovare cibi che potessero essere conservati per lunghi periodi dagli astronauti nello spazio. La tecnica, basata sulla proliferazione di cellule di tacchino prima e di pesce rosso poi, nel 1995 è stata approvata dalla Food and drug administration (Fda). Le ricerche sono poi continuate in Olanda, negli atenei di Amsterdam e Utrecht. Finché nel 2008 la Peta (associazione per il trattamento etico degli animali) offrì 1 milione di dollari di premio alla prima azienda che avesse fornito ai consumatori carne di pollo creata in laboratorio. E nel 2009 il Time inserì la carne in vitro tra le idee straordinarie dell’anno. Ma da allora nessuna bistecca “cruelty-free” ha ancora messo il naso fuori dai laboratori.
Gli allevamenti attuali, spiegano i ricercatori di Maastricht, «contribuiscono al riscaldamento globale attraverso il rilascio incontrollato di metano, che è 20 volte più potente di un gas serra come l’anidride carbonica». Tanto che «questi allevamenti sono responsabili del 30% del metano esistente sulla terra e del 5% della anidride carbonica presente in atmosfera», scrivono i componenti del team di Post. A questo si aggiungono i consumi eccessivi: «Maiali e mucche trasformano solo il 15% delle proteine vegetali assunte in proteine animali commestibili», dicono, «ma occupano più del 70% di tutte le terre coltivabili. E per produrre un chilo di carne occorrono più di 15 mila litri di acqua».
Ma come funziona la produzione di carne in vitro? «Gli hamburger saranno fatti di carne sviluppata in laboratorio dalle cellule staminali dei muscoli dei bovini. E i metodi di tecnologia alimentare già largamente in uso saranno usati per garantire consistenza e sapore appetibili», spiegano dall'università. Le cellule staminali dei muscoli vengono raccolte attraverso una semplice biopsia. Per essere poi «nutrite e allevate» in laboratorio. In questo modo possono crescere e fortificarsi per creare nuovo tessuto muscolare. Il muscolo finale viene poi sviluppato «allungando» le cellule proliferate tra due sostegni di velcro. E la tendenza innata di queste cellule ad aderire l’una all’altra causa l’aumento di volume, creando quindi in piccoli filamenti di carne. «Per creare un intero hamburger», spiegano i ricercatori olandesi, «servono tremila filamenti di carne di questo tipo».
«La produzione di carne in rappresenta l’opportunità di creare un nuovo modo più salutare di assaporare e consumare proteine naturali, che sono una parte chiave della nostra dieta», si legge nella presentazione della ricerca. «Il progetto potrebbe anche essere la risposta ai problemi di carenza di cibo e alle problematiche ambientali». Con l’aggiunta di una motivazione animalista: «Questi esperimenti possono evitare che gli animali vivano in cattive condizioni negli allevamenti per poi essere macellati».
Ma è sano mangiare carne prodotta in laboratorio? «Certo», rispondono, «la carne è prodotta da cellule staminali, cresce naturalmente con l’aiuto di nutrienti naturali e durante i processi produttivi non vengono aggiunti altri prodotti chimici». Tanto che «può anche essere più sana di quella proveniente dagli allevamenti animali». Senza contare che manipolandola si potrebbero pure ridurre i grassi, che aumentano la probabilità di malattie cardiovascolari, o aggiungere nutrienti.
E il sapore? «Sarà identico a quello della carne da allevamento», assicurano. Il primo hamburger potrebbe finire tra due fette di pane entro i prossimi 12 mesi. Ma da qui a vederlo nei frigoriferi dei supermercati o sui banconi del macellaio passerà ancora un po’ di tempo. «La tecnica deve essere rifinita per permettere la produzione di massa», assicurano, «in ogni caso questo accadrà entro i prossimi vent’anni». Il costo dell'operazione, però, è decisamente più caro di un cheeseburger da fast fodd: 250mila euro è quanto un donatore anonimo ha sborsato in favore dell’esperimento di Mark Post per il primo hamburger prodotto in vitro.
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Originariamente Scritto da Happy-Go-Lucky Visualizza Messaggioil problema del mondo occidentale è che consumiamo troppo. compriamo cose che non servono compreso il cibo! vedo gente buttare cibo quando avanza in maniera incredibile! siamo noi che senza accorgercene ci stiamo rovinando, anzi, lo sappiamo ma non facciamo niente, pensiamo che poi i nostri discendenti pagheranno e riusciranno a risolvere, cosa non vera purtroppo!
Tutti sempre a dire che il problema è del mondo occidentale. Ma se il mondo occidentale è a crescita demografica negativa!!!
Il problema non è del mondo occidentale ma è dei paesi che continuano a crescere di abitanti!
Fanno la fame ma riusciranno ad aumentare di altri due miliardi...solo a me sembra che gli sconsiderati siano loro?
Dobbiamo rinunciare a mangiare bene perchè gli altri non sanno applicare politiche di contenimento demografico?
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Originariamente Scritto da cesko92 Visualizza Messaggioil futuro è limitare la crescita demografica mondiale
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esatto si..
una cosa che mi son sempre chiesto: in teoria limitando i figlia ad 1 per coppia la popolazione dovrebbe, a lungo termine, dimezzarsi.
In Cina quando si osserverà un calo della popolazione?Originariamente Scritto da Seanfaccini, kazzi, fike, kuli
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Originariamente Scritto da cesko92 Visualizza Messaggioesatto si..
una cosa che mi son sempre chiesto: in teoria limitando i figlia ad 1 per coppia la popolazione dovrebbe, a lungo termine, dimezzarsi.
In Cina quando si osserverà un calo della popolazione?
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Originariamente Scritto da SonGohan Visualizza MessaggioNon saprei, non saprei nemmeno quanto la legge del figlio unico sia efficace, dovrei fare delle ricerche. In ogni caso la Cina si è posta il problema, mi fanno più paura tutte le altre nazioni povere che aggregate fanno numeri altissimi!
eh, l'Africa è quella che continua a sfornare sempre di più..grazie agli aiuti umanitari la popolazione cresce molto e rapidamente..già prima non è che si limitassero molto (ci son zone dove la media di figli è pure 7 ma dove per ovvie ragioni gran parte di loro moriva)Originariamente Scritto da Seanfaccini, kazzi, fike, kuli
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forse non state valutando una cosa
il cosiddetto mondo occidentale attualmente è in declino netto, usa compresi
da che mondo e mondo chi comanda è il più forte e al momento sono paesi come la cina, l'india ecc
può darsi che a breve qualcuno costringerà noi ad essere la parte del mondo sottosviluppata
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