Originariamente Scritto da gorgone
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non ho dubbi che tra qualche mese l'argomento morirà da sè e si darà spazio ad altro.
ma per me, già parlarne, significa cambiare qualcosa. il mondo va avanti di solito attraverso lenti cambiamenti che non per rivoluzioni. di solito.
io personalmente il problema me lo pongo almeno da una decina di anni, da quando cioè frequento l'azienda agricola di mio suocero e vedo come girano le cose. non a caso, loro che se li allevano, li ammazzano e se li mangiano, hanno un consumo di carne molto inferiore a quello che hanno i consumatori di città. c'è una sorta di rispetto nei confronti della cosa e di autolimitazione nel perpetrarla oltre il necessario.
questo perchè loro possiedono una "cultura" dello sfruttamento dell'animale molto più consapevole di quella che abbiamo noi che lo vediamo già incelofanato nei lunghi banchi frigo dei supermercati.
questa cultura richiede però tempo e riflessione.
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